Eataly? Yes we can!
Eataly – il “giro delle tazzine” al corner Illy |
C’eravamo già stati a Torino, poi a Milano in Piazza delle Cinque Giornate, perfino a New York alla ricerca di un caffè come si deve… ma all’Eataly di Piazzale Ostiense di Roma non avevamo messo piede.
Male. Molto male. Perché è…
Sbalorditivo?
Incredibile?
Enorme!
Eataly – i cesti per la spesa sono rigorosamente fatti di materiale riciclato |
Non solo per la struttura architettonica, il vecchio Terminal Ostiense costruito in occasione dei Mondiali di Calcio ’90 e subito caduto in disuso a causa di scelte commerciali sbagliate, che è stato riportato a nuova vita (e maggior dignità!), non tanto per i 4 piani collegati da scale mobili, quanto per l’abbondanza di cibo, food, lebensmittel, nourriture… chiamatelo pure come vi pare ma qui il primo attore è solo e soltanto lui!
Eataly – i corridoi |
Difficile definire esattamente Eataly di Roma. Soprattutto paragonato agli altri che abbiamo avuto modo di visitare. Ed ho usato il verbo “visitare” non a caso, perché Eataly può essere fruito anche come un museo del gusto e delle tradizioni gastronomiche, un luogo dove “andar a passeggio” tra un culatello di Zibello ed un Amarone della Valpolicella, in un percorso educativo comune che coinvolge grandi e piccoli, per ritrovare o scoprire il sapore “di una volta”.
Forse un supermercato? Un… mega ristorante? La fiera delle cose buone? Non avrei mai immaginato, nemmeno nei sogni più bulimici, che fosse tanto grande e così incredibilmente specializzato!
Eataly – il corner degli affettati e dei formaggi |
Eccellenze gastronomiche del territorio, assortimento infinito di birre (e la birra, si sa, fa fare tanta… plin plin!), di vini italiani (con una preponderanza di etichette piemontesi), di mozzarella di bufala campana DOP prodotta al momento, la pasta di Gragnano trafilata al bronzo, il riso della Lomellina, le paste di meliga…
Eataly – torte da cake designer |
Eataly – per… assaggi golosi! |
Sparsi per la struttura, angoli-ristorante per scegliere liberamente dove e cosa mangiare: pizzeria, panificio, friggitoria, pasticceria, gelateria, caffetteria, cioccolateria, piadineria, panineria…
Eataly – l’angolo della rosticceria |
Disposti lungo i grandi corridoi scaffali con prodotti da acquistare e portare a casa, perchè per la filosofia di Eatitaly non si deve mangiare bene solo al ristorante!
Eataly – anche le toilette sono… in tema! |
E ancora, una biblioteca specializzata, un corner con attrezzi da cucina che potrebbero far piangere di felicità anche Gordon Ramsay, un mercatino di frutta e verdura con prezzi inaspettatamente accessibili (sicuramente meno costosi di quel che acquisto dal mio “gioelliere/verduraio” di fiducia!), pane cotto nel forno a legna con lievito madre vecchio di 15 anni (nel caso del lievito non è un disvalore, ma significa che è estremamente salutare…). Una precisazione dovuta: Eataly non è certo un hard discount, ma non è assolutamente nemmeno Harrods con le sue Food Halls: insomma, non prezzi stracciati ma nemmeno troppo elevati (per la serie: ogni tanto ci si può levare lo sfizio…e accettano anche buoni pasto, per chi li ha).
Eataly – il settore carni e macelleria |
Seguendo il suggerimento della “sora Aida”, la collega di ufficio che quotidianamente mi sopporta con infinita pazienza, ho provato gli hamburger di Granda, bovino piemontese presidio Slow Food alimentato con mais, orzo, fave… tutte materie prime selezionate che conferiscono un sapore unico alla carne…
Non stravedo per la carne, ma questi erano proprio divini, altro che i burger di Mc Donald…!
E per riportare a casa i miei acquisti (curiosi? oltre agli hamburger ho preso le Offelle di Parona al cioccolato, il preparato per fare la torta di nocciole (appena assaggiata, buona!), birra di Natale, un paio di pacchi di pasta di semola di un pastificio artigianale, yogurth bio provenienti da cascine piemontesi, zuppa di legumi), le borse della spesa sono proprio deliziose… hanno addirittura un certo non so che di fashion!
Category Lifestyle
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10 Comments
tu ci credi che non ci sono ancora stata???
Alice sì e io no!
Roba da pazzi!
Claudia penso andare prestissimo, e mi sono ricordata de tu post quindi sono qui a rileggere, Grazie che mi porti sempre a viaggiare con te!
Continuiamo a rimandare. Una coppia di amici amanti della buona cucina e del buon vino c’è stata e hanno riferito l’esperienza come incredibile. Il we però pare essere abbastanza affollato. Eh ma ci andiamo eh! Poi vi faccio sapere. 😉
Sto salivando… riflesso condizionato… Pavlov docet…. 😀
OMG!!!!
Mi è venuta l’acquolina!
molto orgogliosa della preponderanza di etichette piemontesi: vivo a pochi passi dai vigneti delle Colline Novaresi. e molto orgogliosa dei formaggi piemontesi: Gorgonzola e tome delle valli sono un must.
Non lo conoscevo…
assolutamente definitivo… crisi economica permettendo!
Quale meraviglia meravigliosa! Ma è temporaneo o definitivo? Come si dice qui da me: g’ho na fame orba!!!
O____O
:O
Dovresti vedere la mia espressione in questo momento.. non ho parole per tradurla!