Innsbruck, la città del ponte sul fiume Inn.

In periodo di Mercatini di Natale è d’obbligo attraversare il passo del Brennero e varcare il confine: ci aspetta l’Austria felix, con l’elegante Innsbruck adagiata lungo il corso del fiume Inn e sovrastata dalla cime di alte montagne, facilmente raggiungibili grazie alla funivia Nordkettenbahn.
Se avete voglia di palazzi barocchi, di architetture imperiali, di strade eleganti e di portici sotto cui passeggiare anche d’inverno, senza aver timore del freddo o della neve, dove salire su una carrozza trainata da una coppia di cavalli e far finta di essere Sissi d’Asburgo, qui siete nel posto giusto.
Arrivare ad Innsbruck in autostrada, in una bella giornata di sole è emozionante: lasciata l’autostrada del Brennero a Vipiteno si prende l’autostrada austriaca per poi scendere vertiginosamente lungo il Ponte d’Europa, il più alto del continente. Tutto intorno panorami da fiaba, abeti e ghiacciai, piccole baite e alpeggi: lo sguardo può spaziare a perdita d’occhio senza mai stancare di stupirsi.
A proposito: se volete andare solo ad Innsbruck e non proseguire verso altre località austriache, potete fare a meno di acquistare la vignette (ovvero il bollino che consente di utilizzare le autostrade) perché il passaggio sul Ponte d’Europa è soggetto a pedaggio (8,70 euro nel 2015) e permette di arrivare fino ad Innsbruck sud. Altrimenti, dovete ricordarvi di acquistare il tagliando in Italia in uno dei punti di sosta prima del confine ed applicarlo sul parabrezza, seguendo le indicazioni riportate sulla vignette. Occhio anche ad avere a bordo con voi il kit di pronto soccorso, obbligatorio per il codice della strada austriaco. E ricordate che le multe sono salate!
Altrimenti se avete tempo l’alternativa – relativamente low cost perchè più lunga ma comunque senza pedaggi – è di seguire la vecchia strada del Brennero (nella topografia austriaca è segnalata con il n. 182), che passa per i piccoli paesini alpini tra curve e paesaggi idilliaci. Noi l’abbiamo fatta al ritorno, tutta in salita e nonostante ciò ci è piaciuta parecchio, anche perché ci siamo fermati poco fuori Matrei am Brenner in un Imbiss (un chiosco dove fare spuntini) per una birra ed un piatto di cacciagione. I soliti golosi!
Comunque decidiate di arrivare ad Innsbruck (dall’Italia è molto comodo anche il treno e la stazione ferroviaria è vicina al centro della città), vi troverete immersi in un’atmosfera piacevolmente rilassata, in un salotto a cielo aperto dove case gotiche e barocche sono i quadri che lo decorano. Ovunque, come usa in Austria (ed anche in Sudtirolo), le bandiere bianche e rosse simbolo di appartenenza all’Heimat, la Patria in senso ampio.
Cercate di cominciare la vostra visita entrando dall’Arco di Trionfo: vi troverete in Maria-Theresien Strasse, la via principale di Innsbruck da cui proseguendo si entra nel nucleo storico della città. Al centro della strada è stata edificata la Annasäule, la colonna con le statue dei santi patroni del Tirolo e pian piano che il percorso si avvicina al centro, la strada restringe e cambia l’architettura delle case, che diventano alte, strette, molto colorate e soprattutto con i caratteristici bovindo (gli erkel) che sporgono.
Sotto le abitazioni ci sono i portici, su cui si affacciano negozi eleganti, caratteristici, tradizionali ed anche qualche negozio di souvenir un po’ scontato. Le botteghe sono spesso caratterizzate da belle insegne di ferro battuto, meno scenografiche tuttavia di quelle che avevamo visto a Salisburgo.
Pian piano che ci si addentra, si torna indietro nella storia: dal rinascimento siamo passati al barocco, quindi al gotico e con la Torre Civica, che svetta alta sulla via, entriamo nel nucleo medievale di Innsbruck. Se avete tempo, salite sulla Torre (ingresso a pagamento) perché con i suoi 52 metri rappresenta un ottimo punto di osservazione da cui poter scattare belle foto.
Continuando ancora poco più avanti compare luminoso il Goldenes Dachl, ovvero il piccolo Tetto d’Oro, ricoperto da 2657 tegole di bronzo placcate in oro, fatto edificare dall’Imperatore Massimiliano I in occasione delle sue nozze con Bianca Maria Sforza e che è il simbolo della città.
Poco distante dal Tetto d’Oro si trovano il Duomo, l’Hofburg (la residenza imperiale) e l’incredibile Hofkirche, conosciuta anche come Chiesa di Corte o degli Uomini neri: attorno al sepolcro di Massimiliano I ci sono 28 enormi ed anche un po’ inquietanti statue di bronzo scuro che raffigurano gli antenati dell’imperatore.
Se volete immergervi nella vita di Innsbruck dovete assumere un atteggiamento low, senza fretta. Fate una sosta in una konditorei (pasticceria), sedetevi e prendete un caffè o un Melange (praticamente un cappuccino chiaro), assaggiate un trancio di una delle tante torte golose a più strati (non fermatevi all’onnipresente Sacher, vi prego!) oppure entrate in una bakerei (panetteria) e acquistate uno dei tanti pani a base di segale, semi o frutta secca da accompagnare con una birra.
Piccolo inciso: in Austria il caffè, seppur “lunghetto”, è meno orribile di quel che si possa pensare: non scordatevi che è stata soggetta ad invasioni turche!
Nonostante sia una città universitaria – e quindi ci si aspetterebbe di trovare un minimo di confusione – la forma, l’educazione e la tranquillità sono di casa ad Innsbruck. I balconi in stagione sono ingentiliti da gerani rossi, i mezzi pubblici sono puntuali ed efficienti, vi è la possibilità di praticare sport estivi ed invernali (le montagne, come detto, si raggiungono facilmente con una funivia), nonostante sia lontana dalla capitale Vienna è comunque vivace centro di cultura, i parchi ed il verde invitano a fare lunghe passeggiate o pedalate in bicicletta.
Se avete intenzione di visitare “a tappe forzate” Innsbruck ( e quindi dedicare almeno qualche ora non solo ai giri turistici ma anche alla visita dei tanti ed interessanti Musei), potrebbe esservi utile investire qualche euro nella Innsbruck Card, una tessera che permette l’ingresso gratuito nei musei, l’utilizzo dei mezzi pubblici e degli impianti di risalita, l’uso della navetta Sightseer (un bus drop on- drop off) , il noleggio di biciclette e tantissimi altri benefit che potete appronfondire nella guida dedicata.
E non dimenticatevi che ad Innsbruck (la città del ponte sul fiume Inn), così come in tutta l’Austria, il saluto che ci si scambia è Grüß Got (la prima volta che io ho sentito questo modo di salutarsi ero in treno e lo ha detto il controllore: equivocando ho capito passport e gli ho… mostrato i documenti!).
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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