Castellina in Chianti: a spasso nel quattrocento

Oggi vi porto alla scoperta di Castellina in Chianti, una delle “città del vino”, in piena zone del Chianti storico.
Bere del buon vino è uno dei piaceri della vita e non è certo un mistero per chi mi conosce che, di tanto in tanto, qualche assaggino me lo concedo. Mi diverto a degustarlo, a compararlo, ad annusarne i sentori che mutano con la temperatura, mi immergo negli aromi fruttati e nel rosso rubino. Perché a me il vino piace soprattutto rosso, corposo e sostenuto e d’altronde, visto che mi han cresciuta con merende a base di pane, zucchero e Brunello, sarebbe difficile altrimenti… andare in Toscana senza fare un po’ di wine-tasting, per me sarebbe come andare al mare ai Caraibi senza fare il bagno!
La zona vitivinicola a sud di Siena (e parliamo quindi dei territori del Brunello, del Montecucco, dell’Orcia, del Sant’Antimo e del Val d’Arbia) la conosciamo assai bene, mentre così non è per la zona di produzione del Chianti, il vino italiano più conosciuto all’estero, addirittura sinonimo stesso di Toscana e ambasciatore di “italianità” nel mondo con il suo caratteristico contenitore a fiasco.
Se Montalcino è la capitale del Brunello, la “casa” del Chianti Classico è costituita dai tre comuni senesi di Radda in Chianti, Gaiole in Chianti e Castellina in Chianti e da Gaiole in Chianti, in provincia di Firenze (facile ricordarli: se avete notato, tutti i paesi hanno il suffisso “in Chianti”).
La Via Chiantigiana, la strada che da Siena arriva a Castellina in Chianti, passa nel ben mezzo di infiniti filari di uva, le vigne si confondono con i dolci rilievi delle colline che al tramonto rifrangono i raggi del sole e si trasformano in un mare verde dorato. Ad ogni curva della strada muta il panorama ed i punti di interesse: chiese, castelli, tenute e fattorie creano chiazze di cotto rosso che si mescola al verde dei boschi circostanti. Arrivando da Siena, lasciate la macchina al parcheggio appena appena fuori dal paese e a piedi avviatevi verso il centro seguendo Via IV Novembre.
Castellina ha saputo cavalcare il benessere arrivato con il turismo del vino e troverete, cosa insolita per un paese di 3.000 abitanti, negozi di abbigliamento di buon livello. Nel centro medievale si aprono botteghe, ristoranti, enoteche ma soprattutto si affacciano bei palazzi carichi di storia. Molto interessanti le rivendite di alimentari, la macelleria, le cantine che propongono assaggi mentre sempre nella stessa via è aperto un punto informativo di Terre di Siena, l’ufficio turistico della provincia di Siena, a cui potete chiedere informazioni e mappe.
Proseguite lungo Via Ferruccio fino ad arrivare alla Chiesa di San Salvatore, originariamente costruita nel ‘500 ma distrutta durante la ritirata delle truppe tedesche e ricostruita in stile neoromanico. Continuate quindi fino a Piazza del Comune, la piazza principale di Castellina, su cui si affaccia la Rocca.
 La Rocca ha un impianto trecentesco ed è la sede del Museo archeologico del Chianti senese, aperto nel 2006 e strutturato con applicazioni interattive che, assieme ai reperti preistorici ed etruschi conservati, evidenziano come il territorio del Chianti fosse antropizzato fin dall’antichità.
Il percorso museale è organizzato in 4 sale espositive e termina nell’atrio della Rocca medievale, dove è esposto il prezioso Carro etrusco – una biga a due ruote rivestita di lamine di metallo decorate – rinvenuto in frammenti nel tumulo di Montecalvario ed ora restaurato.
Nel costo del biglietto del museo è inclusa la visita alla Rocca con accesso alla Sala del Consiglio ed alla Sala del Capitano e la possibilità di salire fino in cima alla torre, da cui si può avere una vista unica su tutto il circondario: la vista spazia da Siena a Volterra, dalle colline del Chianti al Casentino.
Curiosità: oltre ai monili ed ai corredi di tombe funerarie, nel Museo sono conservati alcuni semi di uva (vitis vinifera): nella zona del Chianti si produceva vino fin dall’antichità!
Castellina nel medioevo era una vera e propria città fortificata, completamente circondata da mura difensive su cui si aprivano due porte di accesso (porta Senese e porta Fiorentina, fatta saltare durante la II^ guerra mondiale). Sebbene le mura siano stati quasi completamente abbattute nel corso dei secoli, ne restano alcune tracce lungo la Via delle Mura e soprattutto in Via delle Volte, vera meraviglia di Castellina.
Tornando indietro di poche decine di metri, ci si trova infatti all’ingresso del medievale e scenografico percorso pedonale del ‘400, completamente ricoperto di volte, Secondo alcuni studiosi, questo percorso segue l’antico “pomerium“, ovvero la delimitazione della città attraverso una linea o un percorso con funzioni sacre.
Se dal lato interno di via delle Volte, addossato a quelle che erano le mura orientali della città, si aprono ristoranti, cantine, passaggi nascosti ed atelier, verso l’esterno la via coperta è caratterizzata da finestrelle che affacciano verso la vallata, in origine con funzioni difensive. Percorretela tutta: è una vera immersione nel medioevo!
Nel percorso di visita della cittadina, non dimenticate di cogliere piccoli dettagli curiosi: una statua antropomorfa che occhieggia da una finestra, sculture moderne che armonizzano con le costruzioni medievali, l’onnipresenza del galletto nero, il simbolo del Consorzio del Chianti: lo troverete, oltre che sui collarini delle bottiglie del Chianti DOCG, sulle maglie da ciclismo, sui grembiuli, sui cavatappi…
Informazioni utili:
Biglietto di ingresso € 5.00, previste riduzioni
Aprile/maggio/settembre/ottobre: aperto dal lunedì alla domenica dalla 10.00 alle 18.00
Giugno/Luglio/Agosto: al lunedì alla domenica dalla 11.00 alle 19.00
Dal 1° Novembre al 31 marzo solo sabato e domenica dalle 10.00 alle 17.00
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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