Andiamo a visitare Honfleur, città normanna sulla Senna

Visitare Honfleur  è nei vostri progetti di viaggio? Bene! Allora questo post fa proprio per voi!

Giusto in questo periodo nel 2019, in uno dei mesi di luglio più caldi e afosi che io ricordi, facevamo i turisti non per caso in Francia, in un itinerario ampio e ricco, studiato a tavolino, che ci ha portato a visitare i luoghi più famosi della Normandia, della Bretagna e della Loira. Un viaggio bellissimo, libero e un po’ selvaggio, senza troppi orari o vincoli.

Honfleur, deliziosa cittadina normanna che in estate è decorata da una profusione di fiori, con tanti edifici storici ed un delizioso porticciolo turistico incastonato tra i palazzi, è stata una tra le tante tappe indimenticabili!

Visitare Honfleur significa infatti poter vedere le architetture d’epoca tradizionali fatte di case ‘a graticcio’, chiese di legno e antichi lavatoi, poter camminare per le strade vivaci di negozi e ristoranti e poi perdersi tra i banchetti del mercato settimanale mentre gli occhi sono rapiti dai riflessi del sole che galleggiano accanto a imbarcazioni d’epoca mentre una giostra vecchio stile attira grandi e piccini.

Honfleur non è molto grande ma nemmeno piccola, per cui un paio di giorni per visitarla con calma sono necessari. Almeno nel periodo in cui ci siamo stati noi, era anche piuttosto affollata di turisti e da visitatori che arrivano da tutte le parti della Francia per visitare Honfleur, città di fiume, di mare e d’arte.

Honfleur, la storia e l’oceano

Che la città sia da sempre legata all’oceano ed alle attività marinare è storia risaputa: la sua posizione è strategica sia per i commerci che per le questioni militari, posta com’è all’estuario della Senna e a poche miglia dall’Oceano; gli abitanti di Honfleur sono da sempre abili marinai e carpentieri navali ed è proprio dal porto di Honfleur che nel 1608 partì Samuel de Champlain, il fondatore del Quebéc. E tanti sono stati i pescatori della città che hanno affrontato i viaggi e le tempeste per raggiungere i fondali ricchi di pesce di Terranova o, in seguito, per raggiungere le Antille, l’Africa e le Azzorre.

Insomma, visitare Honfleur significa calarsi, anche solo per poco tempo, nell’atmosfera gloriosa di una città che ha una storia importante e di cui si hanno notizie ancor prima dell’XI secolo quando viene citata nei documenti del Ducato di Normandia. Probabilmente fondata da scandinavi, ebbe parte rilevante come base per spedizioni militari nella Guerra dei Cent’anni (che, sintetizzando all’estremo – dal 1337 al 1453 vide contrapposte le armate francesi ed inglese per la conquista delle coste normanne) e come polo commerciale fino al prevalere del porto di Le Havre.

Ciò che rende particolare Honfleur è soprattutto il piccolo porto, il Vieux Bassin (voluto dal potente Ministro Colbert) e quasi completamente racchiuso da edifici storici. Oggi  è un porto turistico e vi fanno la fonda imbarcazioni più o meno contemporanee, velieri perfettamente restaurati  e qualche vecchio brigantino, mentre nel passato aveva anche una funzione militare, tant’è che un tempo si trovava al’interno delle mura fortificate.

All’imbocco del bacino c’è un edificio particolare, la Lieutenance, parte delle fortificazioni erette nel XIV secolo e dove, nella parte superiore, venne ricavata la dimora del governatore della città e luogotenente del Re. Addirittura, una delle porte della città (detta porta di Caen) è inserita proprio nella Lieutenance ed era uno dei due accessi che immettevano nella città medievale, racchiusa tra due colline.

Sopravvissuta senza troppi problemi ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale – che invece colpirono in modo feroce, fino a raderla al suolo, la dirimpettaia città portuale di Le Havre – ad Honfleur è imperdibile una passeggiata lungo le strette vie costeggiate dalle case di legno.

Cosa visitare ad Honfleur oltre al Vieux Bassin

Le architetture storiche

Un itinerario veloce che vi svelerà le diverse architetture storiche della città  parte dal Vieux Bassin e prosegue lungo Rue de l’Homme de Bois: seguite la via acciottolata fino in fondo (costeggerete anche le vecchie mura di mattoni) e arrivate fino al Faro dell’Hôpital (detto anche Torre di Honfleur), quindi tornate indietro lungo Rue Haute. Case di legno, a graticcio, più o meno colorate e poi case di pietra, angoli fioriti e insegne divertenti: se amate fotografare, in questo percorso troverete mille scorci meritevoli di essere fissati con uno scatto!

Ugualmente vicino al bacino, su una collinetta, si trova la caratteristica Chiesa di Santa Caterina, ricostruita nel XV secolo, dopo i tormenti della Guerra dei Cent’anni,  su una preesistente cappella del XII secolo utilizzando quasi completamente il legno (le fondamenta sono in pietra) e dando la la forma di una barca rovesciata al soffitto.

C’è un motivo per questa scelta così particolare: la chiesa è stata edificata dai carpentieri navali della città. Il campanile della chiesa è curioso, non solo perché è staccato dall’edificio principale ed ha un orologio sulla facciata  principale quanto perché sembra nascere dal colmo del tetto della casa sottostante, a cui è agganciato tramite robuste travi.

La chiesa è particolarmente bella per via del legno scurito e lucidato dal tempo e per le sculture lignee che l’arredano e sì, vale la visita!

Una torre molto alta

Seguendo Boulevard Charles V e andando in direzione del parcheggio del Naturospace (un giardino botanico dove vivono farfalle ed uccelli tropicali in libertà, andateci se avete bambini con voi), si incontra un’alta torre solitaria, che svetta sulla città: è il Phare de l’Hôpital, il faro di Honfleur, alto più di 25 metri e costruito nel 1835. Il faro fu  acceso nel 1857 ed è  ‘andato in pensione’ nel 1908: oggi è un punto di riferimento ed una tipicità di Honfleur.

I lavatoi pubblici

Visitare Honfleur riserva sempre tante sorprese: come i diversi lavatoi pubblici che ancora si possono vedere sparsi in città. Uno dei più conosciuti – e visibilissimo perché collocato in posizione strategica accanto all’Ufficio del Turismo della città è il lavatoio di Quai Lepaulmier, un vascone lungo ed arrotondato alle due estremità coperto da una tettoia rivestita di scandole. Una targa sul lavatoio celebra il gemellaggio con la città tedesca di Wörth am Main.

I musei

Visitare Honfleur senza soffermarsi su almeno uno dei suoi musei è un vero peccato, perché permettono di conoscere un aspetto della città – quello legato all’arte ed ai pittori che la consideravano luogo prediletto per dipingere grazie alla sua luce particolare. Il Museo Eugène Boudin ospita dipinti di pre-impressionisti e le opere di Boudin, considerato uno degli ispiratori di Monet. Sotto il nome di  Musei della Vecchia Honfleur si riuniscono il Museo della Marina, il Museo etnografico e d’arte popolare. In quest’ultimo sono riprodotte stanze e botteghe di un tempo (merceria, laboratorio del bottaio, dello stampatore, ecc.) e possiede una collezione di mobili e suppellettili di un periodo che va dal XVI al XX secolo.

Il il Museo della Marina, abbastanza recente (1976) si trova all’interno della chiesa di Saint-Etienne ed espone oggetti, materiali e documenti legati alla vita dei marinai. E sì, c’è anche una sezione dedicata allo schiavismo, perché Honfleur è stata una delle basi dell’odioso commercio di uomini che oggi ripudiamo ma che nel XVIII secolo era ammesso.

Il Museo più famoso di Honfleur è Les Maisons Satie, che permette di compiere un percorso audio visivo nella casa natale del musicista, nato ad Holfleur nel 1866. Ascoltando le opere di Satie con un’audioguida, si scoprono le stanze dedicate all’artista mentre si ammirano video. Un museo interattivo e diverso.

La casamatta della Seconda Guerra Mondiale

Nella parte nuova della città, vicino al Bacino Carnot, si trova una casamatta che risale agli anni della Seconda Guerra Mondiale, un tempo bunker delle truppe di occupazione tedesche, che che ospita un piccolo museo della liberazione. Non siamo lontanissimi dalle spiagge dello sbarco in Normandia delle truppe alleate e per chi è appassionato di storia è un’opportunità da non perdere per scoprire  immagini, eventi, mezzi, vita quotidiana dei militari impegnati sul fronte normanno. La casamatta poteva ospitare fino a 200 soldati e poiché non vi sono che alcune strettissime feritoie, è piuttosto claustrofobica. Emozionante l’alza bandiera che viene fatto ogni mattina a cura dei volontari che si occupano della casamatta: sono presenti tutte le bandiere degli alleati che hanno combattuto per Honfleur.

I giardini ed i parchi di Honfleur

Se visitare Honfleur vi ha stancato o volete riposarvi in un luogo idilliaco e tranquillo non troppo distante dal Vieux Bassin, oppure i vostri bambini hanno voglia di giocare e scatenarsi dopo una giornata di visite,  la soluzione è quella di raggiungere la zona dei giardini della città, accanto alla riva della Senna. Il primo che si incontra è il complesso dei giardini pubblici, dove ci sono alcuni impianti sportivi (piscina, tennis, minigolf, ecc.) ed alberi di alto fusto .

Proseguendo, oltre al già citato Naturospace, inizia il particolare Le Jardin des Personnalités, area paesaggistica nata in quella che era una pianura fangosa e che ora mostra prati verdi, canneti, sentieri, uno stagno dove nuotano i cigni ed un percorso scandito dai busti di artisti e figure eminenti di Honfleur o che vi hanno soggiornato, come Monet e Baudelaire.

Le spiagge di Honfleur

Ebbe sì, ad Honfleur si possono fare anche attività balneari in una delle spiagge lungo Senna, che in parte si raggiungono con una passeggiata dal centro città. La più vicina è la Plage du Butin, che inizia dal Jardin des Personalités ed a  cui è stata conferita la Bandiera Blu. La spiaggia è adatta per famiglie ed è attrezzata con docce, un parco giochi, bagni. Le spiagge libere proseguono per chilometri, trasformandosi da ‘spiagge di fiume’ a spiagge oceaniche.

La navigazione sulla Senna e il Ponte di Normandia

Da Honfleur partono piccoli battelli turistici che navigano lungo la Senna fino ad arrivare sotto il Ponte di Normandia e poi tornano indietro costeggiando gli impianti portuali di Le Havre  fino al punto in cui le acque del fiume incontrano quelle dell’Oceano. Un modo diverso per vedere Honfleur (e dall’acqua tutto cambia aspetto) ad un costo tutto sommato minimo: nel 2019 abbiamo speso 11€ a testa.

Il mercato del sabato ed il mercato alimentare

Se capitate ad Honfleur la mattina del sabato verrete trascinati nell’allegra confusione del mercato di merci varie che si estende nei pressi del Vieux Bassin, con diversi banchi di antiquariato e modernariato. Accanto alle consuete cineserie ci sono venditori di oggetti di qualità e quindi vi consiglio di visitarlo. Ancora più allegro è il mercato alimentare, nei pressi della Chiesa di Santa Caterina, dove si possono acquistare prodotti dell’orto e tipici normanni – caramello salato, biscotti, formaggi, liquori –  ed è possibile pranzare in modalità street-food.

Il Calvados

Non si può visitare la Normandia senza acquistare una bottiglia di Calvados locale da riportare a casa. Ad Honfleur potete trovare Calvados fait maison al mercato oppure produzioni più industriali nelle diverse botteghe specializzate, che offrono anche un ‘assaggino’ gratuito per invogliare all’acquisto. Non propriamente economico, ma una volta assaggiato sarà difficile rinunciarvi.

Il Calvados è un distillato alcolico di mele (nel territorio del Domfrontains vengono aggiunte anche le pere) a denominazione controllata. Si ottiene dalla distillazione del sidro e raggiunge gradazioni alcoliche fino al 72%.

Informazioni utili:

  • Il Comune di Honfleur è abbastanza piccolo (meno di 9.000 abitanti)
  • In compenso, dispone di numerose possibilità alloggiative, per tutte le tasche. Noi abbiamo scelto di pernottare presso l’Ibis Hotel, leggermente fuori dal centro (circa 15 minuti a piedi) ma comodo per parcheggiare la macchina e dal buon rapporto qualità/prezzo.
  • Ugualmente non mancano ristoranti anche se i numerosi locali attorno al Vieux Bassin sono piuttosto turistici e non propriamente economici. Basta spostarsi di qualche decina di metri e avrete l’imbarazzo della scelta.
  • Per arrivare a Honfleur con i mezzi pubblici si può consultare Ouibus (https://it.oui.sncf/it/ouibus). Da Parigi ad Honfleur (treno + bus) si impiegano circa 3 ore e 20, con cambio a Trouville – Deauville e con un costo di circa 35 euro. Altra alternativa è quella di arrivare a Le Havre in treno e poi prendere uno dei Bus Verdi del Calvados, attraversando il Ponte di Normandia.
  • Il sito web dell’Ufficio del Turismo di Honfleur è: https://www.ot-honfleur.fr/
  • Se volete conoscere il nostro tour tra Normandia, Bretagna e Loira (con alcuni aneddoti legati alla permanenza ad Honfleur che qui non ho narrato) può essere utile leggere il post:

Viaggio in Normandia Bretagna e Valle della Loira in auto

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Claudia Landoni Luglio 02, 2020

    nel Jardin des Personnalités c’è anche il busto di Françoise Sagan, che a Honfleur passò gli ultimi anni della sua vita ed è una scrittrice che mi piace molto

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    • Avatar
      Claudia Boccini Luglio 02, 2020

      Verissimo! L’ho visto, è una delle poche donne a cui hanno dedicato un busto. Quel giardino è stupendo, poetico addirittura. Grazie Claudia per il tuo commento, sempre gardito!

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