Berlino democratica

In questo momento particolare (n.d.r. il post è stato scritto a febbraio 2014, in una situazione di stallo politico in cui non si riusciva a far convergere le diverse forze politiche su un nominativo per la Presidenza del Consiglio), in cui nel nostro Paese si sta giocando una partita a scacchi tra le diverse forze politiche che formano l’arco parlamentare per riuscire a tirar fuori (dal cilindro?) un Governo che riesca finalmente a promuovere la rinascita dello sviluppo industriale ed il rilancio dell’economia e dell’occupazione – tranquilli, non entro nelle questioni prettamente politiche, perché non ne ho né le capacità e ancor meno voglia –  ripenso con un po’ di nostalgia al mio viaggio a Berlino, la capitale tedesca che per me incarna l’esempio più evidente di come, una volta giunti fino in fondo, ci si può rialzare dalla proprie ceneri e ripartire con slancio verso il futuro, senza dimenticare o far cadere nell’oblio gli errori del passato. Berlino democratica o, meglio, la democrazia di Berlino.
E se la simbologia ha un peso specifico non solo nelle liturgie religiose ma anche nella liturgia laica per eccellenza quale è la politica, il Bundestag è nello stesso tempo immagine e contenuto della compartecipazione democratica cui sono chiamati tutti i cittadini tedeschi. Berlino democratica è una realtà, ed entrare dentro l’austero palazzo dopo una lunga fila, osservare la “scatola di vetro” (i deputati tedeschi sono separati dai visitatori solo da una parete trasparente), l’arredo spartano, senza orpelli, le seggioline semplici su cui i politici trascorrono le ore di assemblea, sono tutte immagini che veicolano il senso di concretezza e di valori condivisi che difficilmente simo abituati a percepire alle nostre latitudini.

Per visitare la terrazza del Palazzo del Reichstag dove ha sede il parlamento federale e vedere da vicino la cupola di specchi costruita su progetto di Norman Foster, è necessario registrasi in anticipo.

L’accesso è consentito quotidianamente dalle 8.00 alle 23.00 (si chiude alle 24.00!), ad eccezione di alcuni giorni – segnalati sul sito – dedicati alla manutenzione e verrà offerta gratuitamente un’audioguida che vi consentirà di scoprire i fatti e gli avvenimenti principali della democrazia tedesca oltre che apprezzare ancor più il panorama (splendido!) che si vede dal terrazzo. Tuttavia, se vi siete dimenticati di registrarvi in anticipo, potete provare ad accedere registrandovi “last minute” preso il Servizio Visitatori  del Reichstag, situato vicino al Pavillon sul lato sud di Scheidemannstrasse.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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