Andersen Hotel – A pleasant place to stay in Copenhagen

Ho finalmente riorganizzato le tante foto scattate questo inverno a Copenaghen e mi sono accorta che ancora non vi ho mostrato le immagini dell’hotel dove abbiamo soggiornato: Andersen Hotel, un boutique hotel cui siamo “approdati” grazie all’interessamento di Visit Denmark e di VisitCopenaghen. E poiché è stato uno degli alberghi più carini in cui ho soggiornato (da brava design addicted non potevo non innamorarmene…), colmo immediatamente la lacuna!
Comodissimo per chi arriva dall’aeroporto in treno (la stazione centrale è a due isolati di distanza, tuttavia la tranquillità è comunque assicurata perché l’hotel è in una via secondaria), l’Andersen si trova nel quartiere di Vesterbro. E’ un hotel delizioso, con 73 stanze dove anche i minimi dettagli sono curati: a partire dal bel caminetto rotondo a bioetanolo (lo vedete nella foto che apre il post), passando per la lounge con una sfilata di casette per uccellini o alla parete-libreria fornitissima di riviste d’arte, architettura e design contemporaneo.
Palette di colori virata nei toni del marrone e del prugna, grande uso di legno, plexiglass e tessuti di Designers Guild, che si ritrovano anche nelle stanze: è questo il biglietto da visita dell’Andersen hotel.
I corridoi che portano alle stanze sono caratterizzati da stickers optical B/W con i nomi delle capitali mondiali ed i numeri delle stanze… è davvero difficile non vederli!
La nostra stanza, calda e accogliente, riprendeva lo stesso stile con la particolarità di avere, accanto al letto, due curiose lampade sospese di Frandsen Lightining, appositamente disegnate per l’hotel. Anche qui grande uso di tessuti di arredamento, piccoli elementi di design (come gli appendini “The Dots” di Muuto, disegnati da Lars Tornøe o il cestino dei rifiuti di Jasper Morrison). Bagno con elementi di Philippe Starck, no frills ma funzionale come ci si aspetta che sia un bagno scandinavo. E la linea di cortesia geometricamente allineata sulla mensola è Green Park di Molton Brown.
Importantissimo per me che sono internet-dipendente, il wifi raggiunge tutte le stanze ed è gratuito.
L’arrivo all’Andersen hotel non poteva essere più dolce: al nostro arrivo abbiamo perfino trovato un piatto di frutta e cioccolatini, insieme al benvenuto della direzione dell’albergo!
Nella Lounge le librerie sospese Agustav e le sedie ed i tavolini di Pedrali invitano a leggere una rivista o un giornale sorseggiando un caffè o un tè.
La colazione a buffet è decisamente abbondante, con ampia scelta di dolci e ancor più di spuntini salati incluse le onnipresenti aringhe, prevede su ogni tavolo una bella caraffa termica piena di caffè lungo come usa nel nord Europa (e che a me, pensate quel che volete, piace moltissimo!).
Nella lobby, una lunga serie di lampade rischiara le sere invernali e illumina i tavolini dove scacchiere e tavole per il backgammon aspettano di ascoltare i racconti dei turisti e ospitare piccole riunioni estemporanee degli uomini e delle donne d’affari che scelgono di soggiornare all’Andersen hotel.
Come dicevo, l’hotel è molto comodo per chi arriva in treno, ma lo è altrettanto anche per spostarsi in città: a meno di 200 metri dall’hotel c’è la fermata dell’autobus 26 che porta in breve tempo fino in centro città (o, nell’altra direzione, fino allo stabilimento della birra Carlsberg). Comunque, se dovessero servirvi, qui trovate un po’ di piantine dei mezzi pubblici di Copenhagen.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

1 Comment

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    Claudia Marzo 03, 2014

    splendido reportage e anche molto utile; io amo questo genere di albergo 🙂

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