Di Città in Città andiamo a Berlino

di città in città

La rubrica “Di Città in Città” si arricchisce di una nuova Capitale europea: dopo Londra, Parigi, Vienna e Budapest, questa volta andiamo a Berlino.

Berlino è una città che ho scoperto “da grande”, quando oramai le divisioni tra Est ed Ovest erano parte di un passato complesso e difficile, le cortine di ferro e di mattoni abbattute ed i romanzi di spie avevano dovuto cambiare ambientazione. Potete quindi immaginare la sorpresa mia e di Francesco quando, anziché arrivare in una città grigia e fumosa, quasi impenetrabile, ci siamo trovati davanti… al futuro!

Perché la Capitale della Germania (da italiana mi spiace doverlo ammettere, ma Capitale lo è anche della stessa Europa, quanto meno in termini economici) è questo: futuro. Un fermento continuo in cui il sottofondo è il rumore dei cantieri edili impegnati nella costruzione di edifici moderni, nel recupero di palazzi storici o nella ricostruzione attenta di interi isolati distrutti nella Seconda Guerra Mondiale; un flusso continuo di giovani e di studenti provenienti da tutta la Germania; la normalità della sperimentazione artistica e sociale, l’apertura mentale e lo spirito di accoglienza (Berlino ha una fortissima comunità turca e musulmana ed è una città davvero gay-friendly).

Città culturalmente vivace (ci sono oltre 50 teatri , 300 cinema) che non sta mai ferma: tanti musei ricchi di opere d’arte di inestimabile valore che ospitano mostre di respiro internazionale, ricchi cartelloni teatrali, concerti di musica classica e non (vogliamo parlare della Philarmoniker?), eventi di richiamo come il Festival del Cinema. Per non parlare delle meno note produzioni indie o della cultura sperimentale, che trova nutrimento nella zona della ex Berlino est, sicuramente la più avant-garde rispetto a tutti i quartieri in cui è divisa la città.

Berlino è la città più grande della Germania (sia per superficie – 892 kmq – che per numero di abitanti, ben 3,5 milioni), con un’alta densità di abitanti che affollano i suoi 12 distretti e strade talmente lunghe da spezzare la resistenza dei runner più allenati (provate a raggiungere a piedi Alexanderplatz da Schloss Charlottemburg, tanto per citare due mete turistiche, e poi ne riparliamo).

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La Porta di Brandeburgo

Come sempre, forse una Capitale non è lo specchio fedele dello Stato che rappresenta, di certo Berlino corrisponde esattamente all’immagine di una Germania rampante (come l’Orso, il simbolo della città) protesa verso il domani, sicura delle sue scelte, che può permettersi di essere aperta e tollerante come mai lo è stata nella sua storia. E se i simboli hanno valore, allora il Reichstag lo è della democrazia tedesca: aperto, trasparente, proteso verso il cielo grazie alla magnifica cupola di Norman Forster.

Vi avverto: di Città in Città arriva a Berlino, ma se pensate di trovare la città di Lilì Marlene, di Cabaret, di Quinto Potere o di Christiane F., rimarrete delusi: il Checkpoint Charlie è una bruttissima attrazione per turisti (e le finte guardie sovietiche fanno il paio con i centurioni romani del Colosseo), i resti del Muro sono stati trasformati in una galleria di graffiti e murales, meta di pellegrinaggio di turisti in torpedone, la zona dello Zoo è stata riqualificata e restituita alla cittadinanza, non più terra di confine tra due mondi in cui l’emarginazione trovava casa, ad Alexanderplatz la frontiera della canzone di Battiato non c’è più (in compenso, si sono centri commerciali, negozi, parchi, musei).  A proposito: vi lascio il link alla canzone di Battiato, così mentre leggete vi ascoltate Alexanderplatz in sottofondo.

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Vista sulla Spree, il fiume d Berlino

I COLLEGAMENTI:

Dall’Italia Berlino si raggiunge facilmente in aereo, in treno con cambio a Berna o Monaco di Baviera (dipende da quale linea ferroviaria si prende) da cui si prosegue con il treno veloce ICE ed ovviamente ci si arriva in auto (da Milano sono poco più di 1000 km.). Per chi vuole risparmiare, le compagnie FlixBus e Meinfernbus organizzano viaggi dall’Italia fino a Berlino in autobus.

Treno: quello della Deutsch Bahn (DB) è il sito di riferimento per organizzare un viaggio in treno fino a Berlino. Mettete comunque in conto almeno 11 ore di viaggio (molte di più se non partite da una città del nord Italia), almeno un cambio di treno ed oltre un centinaio di euro di spesa. Un’esperienza da fare se si ha tempo, altrimenti non è poi così conveniente!

Auto: si arriva a Berlino passando per la Svizzera (Bellinzona, Coira, quindi la E43 e la E50 fino a Nurnberg, da cui si prosegue sulla E51 fino a destinazione) oppure passando per il Brennero e l’Austria (da Inssbruck si prosegue fino a Monaco di Baviera, da cui si raggiunge Nurnberg e si procede poi sulla E51 fino a Berlino). Attenzione: nel centro di Berlino posso circolare solo le autovetture dotate del permesso “Umweltzone”, che viene rilasciata ai veicoli con basse emissioni inquinanti.

Aereo: finito da decenni il tempo dei “ponti aerei” che garantivano a Berlino Ovest l’approvvigionamento, la capitale tedesca è servita oggi da quasi tutte le compagnie di linea e da numerose low-cost: da Roma il volo diretto è operato da Alitalia, British, Iberia, Vueling, Easyjet, AirBerlin, Germanwings, mentre da Milano volano senza scalo Easyjet, Ryanair, Alitalia. La compagnia tedesca Lufthansa obbliga invece a fare scalo a Monaco o a Francoforte

Autobus: la compagnia Flixbus opera da Milano un collegamento con Berlino (diretto o con un cambio bus) a costi davvero minimi (se acquistato in anticipo, non più di 50 euro a tratta) ma i tempi di percorrenza sono piuttosto lunghi: ci vogliono tra le 15 e le 18 ore circa. Gli autobus fermano in Masurenallee 4-6, alla Stazione dei Bus, conosciuta anche come ZOB (Zentrale Omnibus Bahnhof), collegata alla rete metropolitana (fermata della U2 Kaiserdamm o S-Bahn Messe Nord), un terminal di autobus internazionali. Abbiate l’accortezza di domandare dove ferma il vostro bus, ci sono 35 stalli ed è facile fare confusione (noi siamo partiti dallo ZOB per raggiungere in bus Dresda). Collegano Berlino da Roma e Milano anche la compagnia di bus economici Meinfernbus (da Roma sono 22 ore di viaggio, sic!), che oltre allo ZOB ferma anche ad Alexanderplatz.

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Dettaglio della cupola del Reichstag

 GLI AEROPORTI:

Andiamo a Berlino nel modo più rapido (e comodo): in aereo. In attesa che venga finalmente terminato l’aeroporto Willy Brandt, hub unico del Brandeburgo (ha avuto una vicenda assai  travagliata per gli standard tedeschi: ne era stata annunciata l’apertura due anni fa e poi è stata rimandata senza data certa), continuano a servire Berlino i due aeroporti di Tegel e Schönefeld, entrambi ben collegati dai mezzi urbani

  • Tegel: è l’aeroporto delle compagnie di linea ed è situato a nord della città, da cui dista 8 km. E’ collegato al entro con i bus 109 e X9 (arrivano allo Zoo) e dal TXL, che arriva nel Regierungsviertel, il quartiere governativo.
  • Schönefeld si trova invece a sud, è l’aeroporto preferito dalle lowcost ed è collegato dalla ferrovia leggera S-Bahn S45 e S9
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Altes Museum, sulla Museum Insel

 I TRASPORTI URBANI:

Come in altre capitali europee, anche il sistema del trasporti di Berlino suddivide la città in zone tariffarie (A, B, C), in cui la A corrisponde al centro della città, la B all’anello esterno mentre la zona C arriva fino ai primi sobborghi (è in zona C anche l’aeroporto di Schönefeld). I biglietti per i mezzi pubblici si acquistano ai distributori automatici (con indicazioni anche in inglese, oltre ad altre lingue) oppure nei punti vendita autorizzati della BGV, la compagnia dei trasporti berlinese. Importante: i bambini fio ai 6 anni non pagano, quelli tra i 6 ed i 14 anni hanno diritto ad una tariffa ridotta.

Alcuni esempi: un biglietto per una corsa semplice in zona AB costa €2,70; un giornaliero per zona AB € 6,90, un biglietto giornaliero zona AB cumulativo per un massimo di 5 persone € 16,90. Ricordatevi di timbrare sempre i biglietti prima di salire a bordo (attenzione: le stazioni della metro di Berlino non hanno cancelli ma ciò non vi esonera dal non timbrare il biglietto!). Esiste un biglietto turistico, la Berlin Welcom Card, che oltre ai mezz pubblici per le zone ABC comprende l’accesso scontato ad oltre 200 mete turistiche. Valutate bene se può esservi utile (se andate a Berlino per la prima volta ed avete intenzione di dedicarvi a parecchie visite culturali, si).

Taxi: i taxi liberi si riconoscono dall’inegna sul tetto illuminata, si possono fermare con un cenno lungo la via oppure chiamare per telefono  (alcuni numeri: Taxi Berlin: +49.30202020; Funk Taxi Berlin:+49.30261026; Quality Taxi:+49.3026 3000. Il prefisso internazionale +49 non serve da Berlino o dalla Germania).

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i nuovi edifici della zona governativa

 IL CLIMA DI BERLINO

Berlino è nella fascia continentale, per cui aspettatevi inverni rigidi ed estate calde. I mesi più freddi (le temperature vanno facilmente sotto zero, c’è ghiaccio e neve) sono dicembre, gennaio, febbraio e in parte anche marzo, i (relativamente) più caldi giugno, luglio, agosto, in cui le massime possono superare i 25°

I mesi migliori per visitare Berlino? A me piace in periodo di Avvento, nonostante il freddo l’atmosfera è magica. Oppure, se preferite il clima mite, le lunghe giornate di fine giugno, soleggiate e piacevoli, vi permetteranno di sfruttare al meglio la vostra permanenza in città.

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Kaiser Willhelm Gedächtniskirche

ANDIAMO A BERLINO: 15 METE DA VEDERE (assolutamente!) 

  1. La Porta di Brandeburgo (o Bradeburger Tor), con la quadriga e le colonne doriche che ricordano un tempi greco è diventata il simbolo di Berlino ed anche della rivolta del 1989 che diede il via alla fine della contrapposizione Est-Ovest. Abbandonata per troppo tempo (il Muro passava a pochi metri), con la riunificazione ha ritrovato il suo smalto e ha assunto valore simbolico: chi ricorda le persone che in quei giorni concitati salivano sul Muro di Berlino con la Porta come sfondo? Una piccola avvertenza: in genere le foto e le riprese della Porta di Brandeburgo sono effettuate dal basso, per cui non stupitevi se vi sembrerà molto più bassa di quanto immaginato.
  2. Unter den Linden: la prospettiva della Branderburger Tor vista dal viale alberato Unter den Linden è un’immagine di Berlino che non dimenticherete facilmente, così come amerete passeggiare per questa via elegante su cui si aprono boutique, hotel stellati, ristoranti, edifici imponenti (l’Opera di Stato, l’Università Humboldt, mentre il Duomo e i principali musei sono poco più avanti lungo il proseguimento di questa via). Da una via quasi dirimpetto alla Humboldt, si arriva a Bebelplatz, la piazza dove nel 1933 furono bruciati i libri degli oppositori al regime nazista. La piazza è carina, il monumento sotterraneo che ricorda l’evento fa riflettere.
  3. Gendarmenmarkt, piazza dalle linee pure in cui spiccano le chiese gemelle dedicate alla Germania ed alla Francia (Deutscher Dom e Französischer Dom): poco distante da Unter den Linden ed è un angolo di eleganza nel cuore di Mitte. Andateci, sedetevi ad uno dei bar (oppure, entrate in una delle chiese) e riposatevi!
  4. Musei: a Berlino vi sono tantissimi musei, oltre 175, più o meno famosi ed è proprio difficile non trovarne uno di proprio interesse. I classici sono sulla Museum Insel (tra tutti vi consiglio il Pergamon e l’Alte Museum, nel primo potete ammirare l’altare di Pergamo, la Porta di Mileto e la Porta di Ishtar oltre ad una ricca collezione di reperti sumeri mentre nel secondo sono esposte opere di epoca egizia, tra cui la statua di Nefertiti). I bambini (ed i loro papà!) ameranno il Deutsches Technikmuseum, il Museo della Tecnica, con una incredibile collezione di aeroplani, la Gemäldegalerie vi metterà a confronto con opere europee dal Duecento al Settencento (vi dicono nulla nomi come Tintoretto, Rubens, Tiziano) mentre il Martin Gropius Bau sarà la meta perfetta per chi ama le arti applicate. Di tutto altro genere, ma totalmente coinvolgente ed emozionane il Jüdisches Museum, allestito all’interno della struttura progettata dall’architetto Daniel Libeskind, il più grande museo ebraico d’Europa.
  5. Alexanderplatz: se siete a Mitte, impossibile non vederla, così come è pressoché impossibile non fermarsi con il naso all’insù per vedere l’infinita Fernsehturm, la torre della televisione sormontata dalla grande sfera. Se avete voglia di vedere Berlino dal punto più alt della città, prendete l’ascensore e salite su. Ma assicuratevi di non soffrire le vertigini!
  6. Nikolaiviertel: sappiate che è tutto – o quasi – ricostruito. Con cura filologica dall’architetto Günter Stahn, questo si, ma c’è ben poco di originale nel caratteristico quartiere medievale di Nikolaiviertel, che nel corso della Seconda Guerra mondiale era stato pressoché raso al suolo dai bombardamenti alleati. Ed è anche molto turistico. Eppure, passeggiare tra le sue vie , le sue piazzette, fermarsi a pranzo o a cena in una delle sue Gasthof con un buon boccale di birra, mentre le imbarcazioni scivolano lente sui canali della Sprea, è quanto di più “tedesco” si possa trovare a Berlino. Io, lo adoro.
  7. Reichstag: dopo essere stato completamente distrutto nel corso della Seconda Guerra mondiale, il Reichstag (Dem Deutschen Volke l’iscrizione che campeggia sulla facciata, ovvero “Al popolo tedesco”) è stato ricostruito solo negli anni negli anni ’60 del XX secolo e la strabiliante cupola di acciaio e cristallo è stata successivamente aggiunta su progetto dell’architetto Sir Norman Foster. E’ sede del Parlamento tedesco da quando la Capitale tedesca è stata spostata a Berlino. Il Reichstag si può visitare ma bisogna prenotare la visita  in anticipo.
  8. La stazione centrale di Berlino (Berlin Hauptbahnhof): anche se non vi serve prendere il treno, dovete andare a vedere questa stazione ferroviaria affacciata sulla Sprea in cui il cristallo nasconde i binari collocati su tre diversi piani, inaugurata nel 2006 su progetto di Meinhard von Gerkan. Un vero archetipo di stazione contemporanea.
  9. Schloss Charlottenburg: una di quelle mete che bisogna assolutamente trovare il tempo per visitare. Dimora dei sovrani prussiani, racchiude al suo interno stanze arredate con gusto, collezioni raffinate, quadri di pregio. Altrettanto piacevole da scoprire il Giardino del Castello. Calcolate in totale una mezza giornata (almeno) per visitarlo.
  10. Potsdamer Platz: il futuro abita qui. Le ferite inflitte a Berlino dai Bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale (la città era stata ridotta ad un cumulo di macerie) hanno dato la possibilità di intervenire ad architetti di grande levatura. Il progetto di Potsdamer Platz, è il risultato del progetto di Holmer & Sattler e gli edifici sono opera di Renzo Piano, Richard Rogers e Arata Isozaki. Sotto la cupola del Sony Center ci si ritrova per un caffè, chiacchierare, prendere respiro prima di riprendere a visitare la città. Poco distante il memoriale all’Olocausto: grigi blocchi di poetra di diverse dimensioni, un labirinto dove è facile perdere le proprie certezze.
  11. Se Unter den Linden è la spina dorsale di Mitte e di Berlino Est, il Kurfürstendamm (detto familiarmente Kudamm) lo è di Berlino Ovest: nella fisionomia ricorda i Boulevard parigini (è lungo 3,5 km. ed è ombreggiato da platani) ed è il regno dei negozi, delle boutiques e dei centri commerciali più costosi (uno tra tutti, il KaDeWe, tuttavia man mano che si va verso la periferia il livello si abbassa ma è comunque possibile fare buoni acquisti).
  12. Nel medesimo quartiere di Charlottenburg, proprio all’inizio del Kurfürstendamm, sorge la Kaiser Willhelm Gedächtniskirche, uno spezzone di chiesa distrutta dai bombardamenti trasformata in monito per le generazioni future e affiancata da una moderna costruzione, quasi una torre, in vetro blu. Assediata dal grande traffico, perde un po’ del suo misticismo: se vi è possibile, visitatela di mattina presto o di sera (o, anche, di domenica).
  13. Tempelhof: il vecchio aeroporto di Berlino ha mutato la sua funzione ed è stato trasformato in un Parco aperto al pubblico: piste ciclabili, prati, aree verdi, zone pic-nic. Scordatevi di essere in città!
  14. Frierichstrasse: altra lunga via di Berlino (oltre 3 km.) su cui sorgeva il punto di separazione Est/Ovest definito Checkpoint Charlie. Ora è lusso, lusso, lusso: brand internazionali sfilano lungo la via, gallerie e complessi commerciali (Friedrichstradpassagen e Quartier 207) ospitano boutiques.
  15. Una caratteristica che si ritrova spesso a Berlino sono i cortili delle case, incastrati l’uno dentro l’altro come tante scatole cinesi, in cui si aprono negozi e boutique, I più famosi in assoluto sono gli Hackesche Höfe, a Scheunenviertel. Risalgono al 1906 e sono in stile Art Noveau.
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memoriale all’Olocausto

5 COSE DA FARE A (o forse molte di più)

  • prendere i bus urbani  100 e 200 per vedere le principali attrazioni turistiche di Berlino al costo di una corsa urbana (e se avete il biglietto giornaliero o la Berlino Card potete ripetere il giro quante volte volete!);
  • prendere il battello turistico e fare un giro sulla Sprea, per vedere Berlino da un altro punto di vista e scoprire i suoi palazzi governativi e quanto è verde la città;
  • noleggiare una bicicletta e girare la città seguendo le innumerevoli piste ciclabili. Oppure, noleggiare un segway e gironzolare per il TierGarten, il grand(issimo) parco nel centro della città;
  • prendere l’ascensore e salire sulla torre della televisione ad Alexanderplatz;
  • farsi un selfie con i pupazzi a forma di orso che si trovano un po’ ovunque;
  • prenotare una sessione di remise en forme alla Nivea Hause (è in Unter den Linden, guardando la Brandeburger Tor a destra) e farsi coccolare dalle estetiste della società di cosmetici conosciuta ovunque per la sua crema multi-uso con la scatolina rotonda blu;
  • raggiungere il quartiere di Prezelauer Berg con il tram da Alexanderplatz e andare alla ricerca di negozi alternativi, ristoranti etnici e spirito bohémienne;
  • pranzare/cenare a Nikolaiviertel e fare finta di essere nel medioevo: nelle vie del quartiere non passano auto e i rumori della città arrivano attutiti;
  • in stagione, andare in uno dei tanti laghi della città (il Müggelsee è quello più vicino al centro storico, altrimenti il Tegelersee si raggiunge facilmente) per nuotare, noleggiare un pedalò o un’imbarcazione, rilassarvi guardando le barche a vela che solcano gli specchi d’acqua. Oppure, andate sulle rive della Spree, che in estate vengono trasformate in  spiagge dove gli abitati di Berlino si comportano esattamente come se fossero al mare (e per fare il bagno, vengono installate delle piscine galleggianti);
  • prendere la ferrovia leggera e raggiungere la cittadina di Potsdam per visitare l’omonimo Castello. Oltre all’edificio (notevoli i pavimenti in legno: per visitare lo Schloss (il castello) dovrete indossare sopra le scarpe degli enormi “ciabattoni” di feltro, che hanno un duplice vantaggio: evitano che le vostre scarpe rovinino i bellissimi parquet e… vi trasformano in volontari per lucidarli!);
  • prenotate un posto alla Philharmonie o alla Konzerthaus e godetevi uno dei tanti concerti in programa durante l’anno (ricordatevi però di prenotare con parecchio anticipo);
  • partecipare ad un giro di Berlino su una delle buffe biciclette collettive a forma di… chiosco di birra (e mentre si pedala si beve davvero!);
  • lasciare gli itinerari consueti del turismo e spingersi nei quartieri più esterni, oppure vedere comel’atmosfera diventa più popolare nei quartieri di Schoeneber e Kreutzberg;
  • fare un giro all’East Side Gallery: qui ci sono 1,3 km. di Muro ancora in piedi, tarsformato in una tela per writers e artisti: in pratica, una galleria d’arte a cielo aperto con 106 murales;
  • salire sul WeltBallon, un grande pallone frenato con cui innalzarsi fino a 150 metri da terra per vedere Berlino dall’alto (l’esperienza costa 19,90€ a persona; il pallone è in funzione da aprile a ottobre dalle 9.00 fino alle 22.00 e da novembre a marzo dalle 11.00 alle 18.00). Il punto da cui il pallone parte è accanto al Checkpoint Charlie.
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la zona degli edifici governativi vista dalla Spree

 SHOPPING:

Difficile darvi dei consigli: come tutte le grandi città europee, a Berlino si trovano negozi di catene internazionali che vendono le medesime cose che trovate in Italia. Se proprio volete riportare un souvenir kitsch, orientatevi sugli orsetti colorati o sul merchandising con gli omini dei semafori. Io ho trovato a buon prezzo i sandali Birkenstock così come per me è un classico fare un salto da Tschibo, una catena di rivendite di caffè che ha anche una sezione di oggetti di qualità a basso costo per la casa e la persona (peccato che la merce cambia ogni settimana; in ogni caso, l’espresso di Tschibo è buono e costa assai meno che da altre parti della città). Se invece volete riportare souvenir gastronomici, puntate su insaccati, pretzel, birra.

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La torre della televisione di Alexanderplatz

DOLCE, SALATO & PECCATI DI GOLA

A Berlino si mangia il mondo, nel senso che è piena di tanti ristoranti etnici. Se i Curry Wurst vi hanno annoiato o deluso (in fondo, si tratta di un semplice würstel condito con ketchup aromatizzata al curry) e ne avete abbastanza di patate servite in ogni modo immaginabile (ma anche di carne, pesce, formaggi e insaccati), potete optare per menù tailandesi, vietnamiti, indiani, francesi, greci, africani ed ovviamente italiani. Inoltre, a Berlino ci sono parecchi ristoranti vegetariani. Se invece avete la possibilità di cucinare e vi prende una botta di nostalgia, nei supermercati trovate tutto il necessario per farvi una bella spaghettata.

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La cupola del Reichstag (opera di Norman Foster)

 LE APP

Ecco le app su Berlino da scaricare e portare sempre con voi:

su I Tunes:

Su Google play:

A Berlino è molto facile trovare hotspot con wi-fi gratuito (tutti possono navigare gratuitamente per 30 minuti con la W-LAN cittadina, è sufficiente accettare le condizioni d’uso) così come esistono  numerosi locali che mettono a disposizione accesso gratuito ad internet, il più famoso si trova nel Sony Center a Potsdamer Platz.

LA MAPPA (del centro)

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APPROFONDIRE E CHIEDERE DOCUMENTAZIONE

Per muoversi con facilità a Berlino può essere molti utile stampare o scaricare la mappa delle linee della metropolitana e della S-Bahn, così come avere una guida compatta. Per brochure ed informazioni contattate l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo con sede a Milano (mail: ). Inoltre stampate la guida gratuita tascabile della città di Weagoo.

INFORMAZIONI UTILI

  • Berlino è la capitale della Germania, membro dell’Unione Europea;
  • la valuta di Berlino è l’euro;
  • documenti di riconoscimenti necessari: carta d’identità, passaporto;
  • in caso di emergenza si accede al servizio sanitario con il tesserino sanitario italiano;
  • la corrente è a 220 volt, le prese sono come quelle italiane ma portatevi dietro un adattatore per prese Schucko (dette anche Siemens);
  • orientativamente, i negozi sono aperti dalle 10.00 alle 20.00 (talvolta più a lungo, mentre sono quasi tutti chiusi di domenica). I benzinai hanno anche generi di prima necessità (e sono aperti anche di domenica).
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crociere sulla Spree

Altri post pubblicati sulla Bussola con argomento su Berlino:

  • 10 suggerimenti per visitare Berlino (link)
  • Prenzelauer Berg (link)
  • Berlino democratica (link)
  • Dormire e mangiare a Berlino (link)
  • Berlino, il ritorno (link)
  • L’azzurro del cielo (link)
  • Il primo incontro con Berlino (link)

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Vi ricordo che se avete dubbi, se volete confrontare scelte, elaborare insieme possibili itinerari per Budapest  o definire meglio il vostro programma in base all’età ed agli interessi, siamo a vostra disposizione sia qui sul blog (potete scrivere nei commenti), che sui social (trovate in alto a destra le icone con i collegamenti) oppure, più semplicemente, scrivendo alla mail del blog.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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