Sulle antiche mura di Pisa per una visita insolita della città

Pisa è una città che riesce a stupire ben oltre la sua famosa Torre, l’ho già detto e ne ho avuto ulteriore conferma nel corso del tour “A spasso sulle mura di Pisa e non solo“, organizzato dall’Associazione Italiana Travel Blogger in collaborazione con il Comune di Pisa – che ha concesso all’evento il suo patrocinio – e con il sostanziale apporto dell’Opera della primaziale pisana, di PisaGuide.com e del Museo delle Navi antiche di Pisa. Un itinerario che non si è limitato a puntare i riflettori sulle meravigliose opere d’arte di Piazza dei Miracoli ma ha svelato alcune vere e proprie chicche della città, edifici e luoghi che possono rappresentare il giusto completamento per conoscere meglio la città toscana e la sua storia, come la Torre Guelfa, gli Arsenali Repubblicani e gli Arsenali Medicei e il coinvolgente Museo delle antiche navi, di cui vi parlerò più nel dettaglio nei prossimi post. Difficile poi non restare affascinati dal percorso sulle Antiche Mura di Pisa, una delle novità turistiche che a breve verrà resa disponibile al pubblico (presumibilmente il percorso verrà aperto a giugno) dopo una laboriosa ed impegnativa attività di restauro curata dall’architetto Marco Guerrazzi, dirigente del Comune di Pisa, che dal 2011 (data inizio lavori) al 2016 (data del collaudo) ha restituito le Antiche Mura di Pisa alla città ed alla fruizione di chi vuole scoprire la città toscana da una prospettiva diversa, percorrendo quello che a tutti gli effetti è un cammino sopraelevato che attraversa la storia urbana di Pisa, stratificata attraverso i secoli (in basso, dopo il testo, le foto scattate durante il percorso).

Come tutte le città medievali e di rilievo strategico, anche Pisa si dotò di un sistema complesso di strutture difensive estese tra la Cittadella Vecchia, l’Arno e la Cittadella Nuova che comprendeva mura, torri e bastioni; nello specifico i lavori di edificazione delle mura abbracciarono un periodo lungo circa un secolo e mezzo a partire dal 1154 e ancora agli inizi del 1800 la cinta muraria era in buone condizioni e sostanzialmente integra; tuttavia ben presto grandi porzioni di mura verranno demolite per lasciare spazio a nuovi edifici ed al moderno sviluppo urbano della città causando pian piano il lento declino delle Antiche Mura di Pisa, in parte inglobate da costruzioni o da giardini ed orti urbani. Un patrimonio storico di incomparabile valore che il Comune di Pisa ha scelto di recuperare e valorizzare per renderlo fruibile tanto al turista quanto al cittadino: entrambi avranno  la possibilità di ammirare la città di Pisa da una prospettiva assolutamente insolita, scoprire una visione urbanistica diversa e approfondire elementi della storia cittadina spesso poco conosciuti.

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L’itinerario sulle antiche mura di Pisa che abbiamo percorso insieme al direttore dei lavori e progettista arch. Marco Guerrazzi ed al dott. Giuseppe Bacciardi dirigente dell’Ufficio Turismo del Comune di Pisa è lungo 3.100 metri sebbene il percorso completo, una volta aperto al pubblico – dal 18 maggio 2018, l’itinerario sarà gestito da Comune di Pisa e l’associazione di imprese formata da Società Cooperativa Culture, Itinera e Promocultura – potrà contare su una maggiore estensione. Noi siamo potuti salire sulle Mura di Pisa dall’accesso di Piazza delle Gondole, una zona di Pisa centrale ma poco conosciuta ai turisti, così detta perché vi è una sorta di darsena rotonda dove venivano ormeggiati i barchini che arrivavano in città dalla campagna percorrendo un lungo canale che ha origine nelle immediate vicinanze di Lucca. Un luogo che meriterebbe  una visita a prescindere, per la sua inconsueta particolarità.

Una volta saliti in quota ci si trova a camminare su un comodo percorso acciottolato che si snoda lungo la città, con rettifili e repentini cambi di direzione. Camminare su questo nastro continuo – il percorso è comodo  e piuttosto ampio, in ogni caso si è sempre in sicurezza – consente di passare accanto ai quartieri residenziali con le case dai tetti dai coppi rossi, di sfiorare chiese antiche ed edifici industriali razionalisti, mentre ogni tanto alcuni cartelli contestualizzano e geolocalizzano il percorso.

Una volta raggiunta la sommità di Porta Santa Marta si prosegue in direzione di Porta San Francesco e della vicina Chiesa di San Francesco, dove è di rilievo la cappella Sardi-Campiglia con gli affreschi di Taddeo di Bartolo. Si sfiorano poi gli edifici del Dipartimento di Fisica e di Informatica dell’Università di Pisa, che rappresentano un interessante recupero industriale degli ex edifici della fabbrica Marzotto: è così bello quando aree industriali dismesse diventano fucina del sapere! Una sosta di particolare interesse è alla Torre Piezometrica – già serbatoio di acqua ed esempio di pregevole architettura industriale – dove si può salire fino in cima per ammirare dall’alto il panorama che arriva fino ai Monti Pisani.

L’itinerario corre molto veloce, non ci si accorge di macinare chilometri perché l’occhio è così distratto dall’ammirare la città dall’alto che la stanchezza non ha spazio per farsi sentire. Per di più, in alcuni tratti il cammino sulle antiche mura di Pisa passa vicino ad alberi di alto fusto tanto che sembra di essere all’interno di un orto botanico sospeso. Il percorso prosegue poi costeggiando Via Vittorio Veneto e in questa zona, un tempo caratterizzata per piccoli orti urbani con annessi agricoli che ‘soffocavano’ la vista delle mura, sono stati creati degli spazi verdi pubblici e giardini. Pian piano che le antiche mura di Pisa si avvicinano al centro della città, compaiono in lontananza ma sempre più vicine, fino a svelarsi del tutto nella loro bellezza, le sagome degli edifici di Piazza dei Miracoli.

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Si passa poi sopra la Porta di San Zeno, vicina all’Abbazia di San Zeno che è uno degli edifici ecclesiastici più antichi della città (la struttura primaria risale a ben prima dell’anno Mille) per poi curvare verso sinistra passando accanto a boschetti urbani, edifici scolastici e a case private e strutture alberghiere. Di tanto in tanto, nei punti in cui le antiche Mura di Pisa passano proprio accanto alle abitazioni, per garantire la necessaria privacy sono stati installati pannelli metallici in tondino che rendono difficile  la visione. Poco prima di passare sopra Porta a Lucca, l’attenzione è catturata da un edificio romano che si trova in Largo Parlascio – i cosiddetti Bagni di Nerone, parte di un impianto termale che risale al I° secolo dopo Cristo, probabilmente di proprietà della gens Venuleii, esponenti di spicco nella Pisa dell’epoca – che ci ricorda, se ce ne fosse ancora bisogno, che la città di Pisa possiede davvero una grande e lunga storia.

Da qui il Cammino sulle antiche Mura di Pisa prosegue in rettifilo, scavalca la Porta di San Ranierino (se è giorno di partita vedrete i tifosi incamminarsi verso il vicino Stadio Anconetani) e a poche centinaia di metri ci si trova quasi sotto alla Torre di Pisa per poi costeggiare il palazzo con gli Uffici dell’Opera primaziale pisana e il muro posteriore del Camposanto Monumentale (che però è più alto del camminamento sulle mura, per cui non riuscirete a vedere il magnifico chiostro interno).

Più o meno da questa posizione si vede molto bene la caratteristica copertura della cupola del Battistero, per metà ricoperta di tegole di cotto e per metà di lastre di piombo bianco: su questa differenza di coperture ci sono diverse teorie, tra cui quella che il Battistero venisse utilizzato come punto di riferimento notturno per le navi che arrivavano in città (di notte, la luna riflette sul piombo); oppure che la doppia copertura garantirebbe un adeguato scambio termico (le tegole di cotto sono state messe nel lato verso il mare e sono igroscopiche, mentre quelle in piombo sono posizionate nel lato verso la montagna e sotto il sole tendono a scaldarsi). C’è pure chi sostiene, ironicamente, che i pisani volessero risparmiare ed avevano messo le tegole di piombo (più costose) solo nel lato che da verso il Duomo!

Ancora pochi passi, un ultimo tratto di percorso lungo le antiche mura di Pisa ci porta a scoprire lo struggente cimitero ebraico che si trova tra la Torre di Santa Maria e la Porta del Leone, un’area sovraffollata di tombe spoglie e un po’ polverose che in genere resta nascosto alla vista (si intravede solo sbirciando attraverso la Porta del Leone, così detta per la statua di probabile origine etrusca collocata su una mensola di marmo). Il percorso sulle antiche mura di Pisa si conclude alla Porta Santa Maria, da cui è possibile scattare le foto più belle alla Torre, al Duomo ed al Battistero. Tornando indietro fino alla Torre Santa Maria siesce dal percorso, non prima però di essere saliti fino in cima per un ultimo, emozionante, colpo d’occhio complessivo su Piazza dei Miracoli.

Link utili e di approfondimento degli Enti e dei professionisti che hanno contribuito alla realizzazione del tour “A spasso per Pisa e non solo“:

Il percorso in fotografia

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Sulle antiche mura di Pisa – piazza delle gondole

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Sulle antiche mura di Pisa – canale di adduzione a piazza delle Gondole

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Sulle antiche mura di Pisa – il percorso in quota

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Sulle antiche mura di Pisa – all’altezza di porta Santa Marta

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Sulle antiche mura di Pisa

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Sulle antiche mura di Pisa – San Francesco (retro)

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Sulle antiche mura di Pisa – gli spazi verdi recuperati

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Sulle antiche mura di Pisa – Università di Pisa Dipartimento di Fisica e Informatica

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Sulle antiche mura di Pisa – le scale della torre pizometrica

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Sulle antiche mura di Pisa – Torre pizometrica

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Sulle antiche mura di Pisa – Abbazia di San Zeno

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Sulle antiche mura di Pisa – le terme di Nerone

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Sulle antiche mura di Pisa – la Torre da una diversa prospettiva

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Sulle antiche mura di Pisa – il cimitero ebraico

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Sulle antiche mura di Pisa – il leone di Porta del Leone

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Sulle antiche mura di Pisa – vista di Piazza dei Miracoli da Porta Santa Maria

Per salire sulle Mura di Pisa ci sono 4 ingressi:

  • Torre Santa Maria (Piazza dei Miracoli)
  • Torre Piezometrica (Polo Universitario)
  • Torre di Piazza delle Gondole
  • Torre Piazza del Rosso

Costo del biglietto, 3 euro (maggiori informazioni sul sito di CoopCulture)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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