In gita per visitare i Castelli di Buonconvento

Oggi vi riporto a Buonconvento ma non ci soffermeremo troppo sul paese quanto sui suoi dintorni perché, forse, non tutti sanno che a breve distanza dal borgo ci sono diversi castelli, badie e fattorie fortificate che ben valgono una escursione. Quindi, oggi, preparate le scarpe da trekking leggero, lo zainetto e se volete pure un bel pranzo al sacco perché andiamo in gita per visitare i castelli di Buonconvento!

Piccola premessa per chi non conosce Buonconvento (ma come, ne ho parlato così spesso nel blog, impossibile!): Buonconvento è un piccolo comune in provincia di Siena dalle mille sorprese, a partire dalla sua caratteristica di essere un vero, tipico paese toscano medievale: ha un centro storico pressoché immutato da secoli con una via principale dove un tempo transitavano i pellegrini che percorrevano la Via Francigena ed a cui si accede da una porta di accesso (Porta Senese) di grande valore architettonico ed, in più, è completamente circondato da una cinta muraria ben preservata. Sulla via principale, Via Soccini, a pochi metri dal Municipio, c’è l’antico Palazzo podestarile, sulla cui facciata conserva gli stemmi dei diversi podestà che si sono succeduti e su tutto il borgo svetta, ancor più del campanile della Chiesa, il Campanile civico con l’orologio.

Castelli Buonconvento 4

A Buonconvento c’è anche una bella chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo, un oratorio dedicato a San Sebastiano (sede della locale associazione della Misericordia), due musei piccoli e di nicchia ma davvero molto interessanti (il Museo dell’Arte Sacra ed il Museo della Mezzadria senese), diverse belle ville in stile liberty (genere che ritroviamo anche negli affreschi che decorano gli interni del Museo dell’Arte Sacra), un piccolo teatro situato proprio a ridosso delle antiche mura e ristrutturato nel 2007, dove si proiettano film e si esibiscono, anche, gli attori dilettanti della locale filoframmatica. Non mancano ristoranti, botteghe caratteristiche, un bel giardino dalle forme ottocentesche, negozi di alimentari con prodotti a chilometro zero, un albergo e diversi B&B ed affittacamere.C’è pure una stazione ferroviaria piccina, che sembra quella del plastico del trenino Lima, dove fermano treni altrettanto piccini – spesso sono composti da una sola vettura – che arrivano da Firenze, Siena e Grosseto.

Un paesino piccino picciò (in totale i suoi abitanti superano di poco le 3.000 unità, frazioni e contado incluso) circondato da campagna fertile – veniteci in estate e resterete senza fiato nel vedere le colline rese dorate dal grano o le pianure colme di girasoli) che nei suoi immediati paraggi – raggiungibili in auto, in bicicletta e pure a piedi se siete buoni camminatori – ha pure alcuni castelli che da soli possono valere la sosta e l’escursione.

Castelli Buonconvento 1

Per visitare i castelli di Buonconvento si può scegliere di usare l’auto, la bicicletta (che vi dovrete portare perché ahimè, a quanto mi risulta, non c’è al momento la possibilità di un noleggio pubblico) oppure percorrere circa 11 chilometri (in totale) a piedi, in quella che può essere considerata una lunga passeggiata in mezzo alla campagna toscana. I principali Castelli si trovano tutti nella zona di Bibbiano, la frazione di Buonconvento già nota in epoca medievale: se Buonconvento è adagiato in pianura, Bibbiano è in posizione elevata, su una collina esposta al sole e capita spesso che se a Buonconvento, soprattutto in inverno, c’è una nebbia fastidiosa, è sufficiente percorrere quattro chilometri e salire a Bibbiano affinché questa, quasi sempre, scompaia o si diradi.

I castelli di Buonconvento più famosi sono quattro, in tutti i casi si tratta di castelli antichi o che comunque sono sorti su resti di preesistenti strutture difensive antiche. Il primo Castello che si incontra percorrendo da Buonconvento la strada provinciale n. 34. che porta a Murlo, è il Castello di Castelrosi, a mio parere quello meno conosciuto perché inserito in una proprietà privata e semi nascosto da un boschetto (gli alberi sono cresciuti e quasi non si intravedono più le merlature): è un castello nato attorno ad un torrione del XII secolo ed è composto da diversi edifici messi in collegamento tra loro, con notevoli rimaneggiamenti alla fine del XIX° secolo. Da sempre – almeno per quanto io ricordi – residenza privata, non è possibile visitarlo se non in occasione di eventi speciali.

Castelli Buonconvento 2

Il secondo castello che si incontra,  dopo una ripida salita che vi porterà all’ingresso della frazione di Bibbiano, anticipato dalla semplice struttura della chiesa di San Lorenzo, è probabilmente il più caratteristico dei quattro, così simile ai castelli che disegnano i bambini con tanto di merli e torrette. L’antico Castello di Bibbiano è anche quello che ha una maggiore importanza storica: risale a ben prima dell’anno mille, in un’epoca storica in cui Siena era sotto l’influenza dei Longobardi e pare che il questo castello strategico per posizione fosse addirittura la residenza fortificata del conte Winigi, un importante esponente della corte di Re Ludovico II. Il Castello di Bibbiano conserva la sua struttura “a fortilizio”, le mura merlate con il camminamento di ronda sono disposte a quadrato e sono circondate da un fossato che un tempo si poteva scavalcare solo attraverso il ponte levatoio ed al suo interno il mastio centrale garantiva l’estremo rifugio in caso di attacchi nemici. Complesse le vicende della proprietà del Castello: passato nel patrimonio dell’Abbazia di Sant’Antimo nel 1051, divenne in seguito proprietà dei conti Cacciaconti, poi della Repubblica senese e quindi delle più importanti famiglie nobili senesi, i Borghese, i Chigi e i Malavolti.

Continuiamo la nostra gita per visitare i castelli di Buonconvento prendendo la strada che costeggia la vecchia casa del popolo, ora sede dell’ottimo pub TNT (specializzato in birre belghe, tenete da conto l’informazione se ci passate in serata perché a pranzo non è aperto) e percorriamola tutta superando il piccolo nucleo di abitazioni di Segalari e la cappellina dedicata a Sant’Antonio. Al crocevia, proseguite lungo la strada carrareccia non asfaltata. Circondato da un boschetto si nasconte il Castello La Torre di Bibbiano, un maniero a pianta rettangolare con due fabbricati contrapposti collegati da mura merlate e con una alta torre, costruito nel XIII° secolo e restaurato nel XIX secolo. Tra le sue mura trovarono ospitalità diverse personalità illustri tra cui l’architetto Baldassarre Peruzzi, il futuro papa Paolo V (al secolo Camillo Borghesi), il compositore di musica sacra Lorenzo Perosi.

Castelli Buonconvento 3

Non abbiamo ancora finito di visitare i castelli di Buonconvento, ma quest’ultimo è un pochino più distante: bisogna  tornare indietro fino a Bibbiano e proseguire lungo la strada provinciale in direzione di Murlo per meno di due chilometri, fino ad arrivare al’imbocco del viale costeggiato di cipressi che porta fino a Castelnuovo Tancredi , sorto attorno ad una torre-granaio che risale all’anno mille. Oggi Castelnuovo Tancredi è una vera e propria azienda agricola, votata alle coltivazioni seminative ed alla produzione di (ottimo) vino Orcia DOC negli otto ettari di terreno dedicati alle vigne. Di proprietà da cinque generazioni della famiglia Venturini del Greco, che annovera tra i suoi avi ammiragli ed ambasciatori, in precedenza fu proprietà dei Guglieschi, dei Tancredi e degli onnipresenti Borghese, fanno parte del complesso una Villa, una Cappella (progetto di Baldassarre peruzzi, come la cantina del Castello) ed alcuni casolari.

Nel nostro tour per visitare i castelli di Buonconvento, tornando indietro se avete ancora tempo e voglia potete dare un’occhiata alla Pieve di Piana, dedicata a Sant’Innocenza (per raggiungerla dovete seguire le indicazioni per l’agriturismo La Ripolina ed alla biforcazione della strada bianca andare a sinistra, in totale tra andata e ritorno sono circa 4 chilometri): difficilmente la troverete aperta a meno che non ci siano particolari ricorrenze religiose, tuttavia già dall’esterno si nota la sua particolarità: si tratta infatti di una grancia (o fattoria fortificata) di cui la chiesa è solo uno degli edifici che ne fanno parte in quanto all’interno del complesso – a cui si accede da una piccola porta ad arco – c’erano magazzini ed abitazioni. Le prime notizie di questa Pieve si hanno a partire dal 1081 e il luogo di culto è molto semplice, a navata unica. Molto amata dagli abitanti di Buonconvento, la Pieve fu parte dell’enorme patrimonio gestito dall’Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, istituzione millenaria oggi trasformata in un bellissimo polo museale che vi consiglio caldamente di visitare se andate a Siena.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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