Sri Lanka, isola delle meraviglie

Il nostro prossimo viaggio importante sarà ancora in Asia (oh, mamma! La data della partenza si avvicina con una velocità inaudita e qui dobbiamo ancora preparare tutto!), un continente che fino a qualche anno fa reputavo quasi irraggiungibile o comunque destinato ad essere visitato solo da chi  fosse dotato di capacità di adattamento e di una massiccia dose di spirito di avventura. Il continente asiatico era la mia “isola che non c’è”, la mia “terra immaginaria” sognata seguendo le parole dei romanzi di Terzani  e i fotogrammi dei film Bollywood-style. E se il primo ed il secondo approccio sono stati con il Giappone (che è sì Asia, ma fortemente occidentalizzata negli usi e nelle abitudini di vita quotidiana), il terzo sarà con la Thailandia. Eppure – solo per restare nel sud dell’Asia – sono tanti i Paesi che meriterebbero di essere visitati, ciascuno con caratteristiche e offerte ben definite. Me ne sono resa conto a Rimini  – sono stata nella città romagnola da giovedì 8 a sabato 10 ottobre 2015, per partecipare al TBDI 2015, un incontro tra blogger e operatori e rappresentanti delle destinazioni turistiche nazionali ed internazionali – quando girando incuriosita tra i padiglioni della Fiera ho soffermato la mia attenzione sui diversi espositori asiatici: Malesia, India, Singapore, Thailandia, Vietnam, Sri Lanka.

Soprattutto lo Sri Lanka – nazione verde a sud dell’India, che è stata la Cultural Focus Country dell’evento riminese – è una meta “nuova” per chi cerca l’avventura ma senza troppi patemi d’animo. E’ vero: alcune precauzioni sanitarie come la profilassi antimalarica e le usuali accortezze da adottare in viaggio sono vivamente consigliate – bere acqua solo imbottigliata, non usare ghiaccio di cui non si conosce la provenienza, lavare con Amuchina la frutta, avere una buona assicurazione sanitaria, stare attenti ai piccoli truffatori ed ai ladruncoli – così come avere un pizzico di cautela se si viaggia da soli  ed evitando le limitate zone del nord in cui ancora ci sono tensioni religiose, anche se negli ultimi anni la presenza militare è particolarmente capillare e rende il Paese sicuro.

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Negli ultimi anni il governo srilankese ha operato per la sicurezza e per incrementare la presenza dei turisti, che apprezzano le grandi spiagge, la vegetazione tropicale, la possibilità di osservare animali selvaggi, le immense piantagioni di tè pregiato (di cui lo Sri Lanka è uno dei maggiori esportatori nel mondo), e poi cascate, foreste pluviali, architettura sacra.  Lo Sri Lanka dispone di hotel e resort lussuosi così come di alloggi economici, ha una grande tradizione di medicina tradizionale e vi si possono praticare numerose attività sportive (golf, surf, vela, trekking oltre a safari nella giungla).

Per chi ama un turismo più “tranquillo” e votato alla scoperta culturale, va detto che lo Sri Lanka possiede un passato ricco e importante, con una storia che risale a ben 3000 anni fa e che nella sua offerta turistica  oltre ai i due grandi siti naturali (la riserva Forestale di Sinharaja e i Monti Centrali) hanno grande rilievo  i 6 siti Unesco:

  • le rovine di Sigiriya, un’antica città a cui si accede passando attraverso la bocca di un gigantesco portale a forma di leone, da cui partono gallerie e scale;
  • Polonnaruwa, la città edificata durante il secondo antico regno dello Sri Lanka, famosa per essere una “città giardino”;
  • Anuradhapura, una delle antiche capitali dello Sri Lanka, città sacra ai buddisti ed agli induisti, che nei suoi paraggi hanno edificato numerosi templi e monasteri, è anche uno dei principali siti archeologici della Nazione e del mondo. Qui, nel fitto della giungla tropicale, si trova uno splendido sito con palazzi, templi e monumenti, tutti visitabili;
  • a Kandy è famoso il tempio della Reliquia del dente sacro di Buddha, meta di pellegrinaggi dei fedeli ed è oggi un famoso luogo di pellegrinaggio. Sempre a Kandy, in luglio ed agosto si svolge l’Esela Perahera, un grande festival buddista in costume che richiama migliaia di turisti;
  • la città fortificata di Galle, sulla punta meridionale dell’isola di Sri Lanka, ospita una grande fortezza portoghese del XVI secolo (il Forte di Galle) ed è caratterizzata da edifici che uniscono la cultura europea con quella tradizionale asiatica.
  • l’insieme dei templi rupestri di Dambulla, nella zona centrale dell’isola, è meta di pellegrinaggio da ben 22 secoli ed è composto da cinque santuari, ben conservati, decorati con 157 statue e pitture murali buddiste.

Per avere più informazioni, potete consultare il sito ufficiale del turismo dello Sri Lanka.

Qualche dato utile (fonti: Viaggiare sicuri, sito Ministero affari esteri, Sole 24Ore)

  • lo Sri Lanka fa parte del Commonwealth britannico
  • prima di chiamarsi Sri Lanka, era conosciuto con il nome di Ceylon (sì, proprio come il tè che qui si coltiva!)
  • ha una popolazione di poco più di 20 milioni di abitanti
  • il suo territorio è di  65.610 Km² (per fare una comparazione, l’Italia è 301.338 km², la Sicilia è 25.711 km²)
  • quando a Roma sono le 12.00, a Colombo, la capitale dello Sri Lanka, sono le 16.30
  • il clima è di tipo tropicale-monsonico, quindi caldo umido (le temperature medie variano tra 28 e 33 gradi). Sulle montagne il clima diventa più fresco.
  • si parla cingalese e tamil, mentre l’inglese è diffuso (è stata colonia britannica dal 1796 al 1948, prima ancora portoghese ed olandese)
  • la maggioranza dei cingalesi sono buddisti (circa 70%) seguiti da indu (12%), musulmani (quasi 10%) ed una piccola comunità di cristiani (8%)
  • la Capitale è Colombo, situata nella parte ovest dell’isola (a 35 km. dalla capitale c’è l’aeroporto internazionale di Bandaranaike)
  • la moneta è la Rupia dello Sri Lanka (1 euro equivale a circa 150 rupie; il costo della vita è basso).
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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