In Scozia alla scoperta del Caledonian Canal

Una parte del nostro itinerario in Scozia ha costeggiato, praticamente per tutta la sua lunghezza, il Caledonian Canal, un sistema di navigazione che utilizza laghi naturali e canali artificiali appositamente costruiti, collegati da una ingegnosissima serie di chiuse, in modo da creare una via d’acqua per unire la Scozia orientale a quella occidentale ed il mare del Nord all’Oceano Atlantico.

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Anche se non siete ingegneri idraulici ma semplici turisti curiosi, resterete affascinati da questo complesso sistema di navigazione che dalla periferia di Inverness percorre il fiume Ness, si immette poi nel Loch Ness fino a Fort Augustus e tramite chiuse continua verso ovest sfruttando canali artificiali ed i laghi Loch Oich e  Loch Lochy, fino ad arrivare infine a Corpach, vicino a Fort Williams, dove sfocia nel Loch LinneIn totale 60 miglia di percorso, oggi a disposizione di barche e battelli da diporto,  una volta di chiatte e mercantili che trasportavano merci da una parte all’altra della Scozia.

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Il progetto del Caledonian Canal nasce nel 1803 su impulso dello stesso governo scozzese: da una parte, appunto, per creare una via d’acqua commerciale, dall’altra per creare lavoro nelle Highlands, terre a rischio di forte emigrazione proprio per la scarsità di opportunità di lavoro. Un’impresa epica, costosissima e lunga ben 19 anni: il Caledonian Canal venne inaugurato solo nel 1822 e di sicuro Thomas Telford, l’ingegnere progettista, non immaginava che l’opera alla fine sarebbe costata ben 840.000 sterline, quasi il triplo della cifra inizialmente preventivata!

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Un canale nato con grandi prospettive ed ambizioni, ben presto ridimensionate: con lo sviluppo della cantieristica navale e l’aumento delle dimensioni delle imbarcazioni, il Caledonian Canal divenne ben presto inadeguato a consentire il passaggio delle navi più grandi, che utilizzavano la propulsione a vapore ed anche i trasporti commerciali furono semplificati con l’arrivo della ferrovia.

Lungo il corso del Caledonian Canal ci sono ponti girevoli e ben 29 chiuse, le più scenografiche si trovano a Fort Augustus e a Banavie, vicino Fort Williams, dove ce ne sono ben 8 consecutive che tutte assieme prendono il nome di Neptune’s Staircase (scalinata di Nettuno), che consentono di superare i numerosi dislivelli.

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Ma veniamo a noi ed alla nostra esperienza con il Caledonian Canal e le sue chiuse (di cui vedete le foto): in arrivo da Inverness, dopo aver fatto alcune soste per visitare paeselli e castelli  – tra cui lo spettacolare Urquhart Castle, di cui vi parlerò in altro post – ci siamo fermati a Fort Augustus per sgranchirci le gambe, fare qualche foto al Loch Ness nel punto in cui questo finisce e per una apprezzatissima “sosta spuntino” al Bothy Restaurant and Bar.

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Visto che eravamo  a due passi (reali) dal Caledonian Canal e che Fort Augustus è piccolo e carino ma al di là di fare una passeggiata e qualche incursione nei negozietti aperti nelle piccole abitazioni molto altro non offre (*), ne abbiamo approfittato, insieme ad altri curiosi come noi, per vedere come funziona il sistema di chiuse che permettono alle imbarcazioni di scendere fino al Loch Ness.

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La procedura è codificata e decisamente interessante: le imbarcazioni ormeggiano nei pressi della diga superiore in attesa dell’orario di transito tra le chiuse, che sono singolarmente automatizzate e gestite da operatori attraverso una “plancia” di comando, una per ogni diga.

Al momento di passare, mentre un pilota resta sull’imbarcazione,  una o più persone dell’equipaggio scendono a terra, afferrano saldamente la cima e al via… trascinano a forza di braccia la barca fin dentro il bacino! L’operatore impartisce il comando che serra la chiusa a monte, apre quella a valle e quindi si sposta alla plancia di comando successiva, mentre il valzer di barche e di loro barcaioli ricomincia!

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Solo in ultimo, il ponte girevole  su cui transita la strada A82 si sposta per consentire l’ingresso dei natanti nel Loch Ness. Abbiamo assistito all’inizio divertiti ma sempre più interessati per questa modalità così ingegnosa ed impegnativa di trasporto e collegamento: per attraversare tutte le chiuse di Fort Augustus una barca impiega non meno di 40 minuti!

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(*) Fort Augustus (o, in gaelico, Cill Chuimein) è un piccolo villaggio delle Highlands, i suoi abitanti sono meno di 700 (censimento del 2001, fonte Wikipedia) e, a parte il sistema di chiuse del Caledonian Canal, è conosciuto per l’imponente edificio della vecchia abbazia benedettina sorta su quello che era il forte militare: l’Abbazia e gli edifici collegati sono ora stati trasformati nell’Highlands Club Scotland, con un centinaio di lussuosi appartamenti  e cottage che vengono affittati ai turisti. Ancora da vedere, il vecchio ponte di legno, non più transitabile ed in precario stato, che una volta collegava le due sponde del River Oich.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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