La città fortezza di Elvas, tra Spagna e Portogallo

Chissà come ci si sente a vivere all’interno della città fortezza di Elvas, in Portogallo? E’ un’intera città – con chiese, palazzi, strutture civili – inserita in quello che per lungo tempo è stata una roccaforte militare importante e ancora oggi, per entrare ed uscire dalla città, bisogna attraversare le porte che di tanto in tanto interrompono la muraglia, passando sotto passaggi coperti o superando ponti sospesi su quelli che una volta erano fossati.

La città fortezza di Elvas è collocata in una situazione strategica perché si trova a pochi chilometri di distanza dal confine portoghese con la Spagna (Badajoz è già spagna ed è a circa 10 km.). ed è stata una delle tappe interessanti da visitare – seppure si è trattato di una visita estremamente concentrata in termini di tempo – del nostro itinerario alentejano.

Le città fortificate nel Mondo

In realtà, la città fortificata di Elvas non è un caso unico di città militari, centri urbani sorti all’interno di strutture difensive o guarnigioni militari. Di città fortificate (le più belle sono quelle a forma di stella) ce ne sono parecchie nel mondo, e qualcuna, molto bella e che molto probabilmente conoscete, anche in Italia.

Vi cito le più famose città fortezza: la città patrimonio Unesco Palmanova in Friuli Venezia Giulia e Peschiera del Garda nel Veneto, entrambe sono interessanti da visitare se ancora non lo avete ancora fatto! Oppure, facendo un balzo nel medioevo, la cittadina di Monteriggioni vicino Siena,  completamente circondata da mura merlate.

All’estero, sono invece piuttosto conosciute le città fortezza di Bourtange e di Naarden in Olanda e quella di Neuf Brisach in Francia, che come Palmanova hanno una evidente forma a stella pentagonale (una tecnica di costruzione militare nata in Italia e poi perfezionata da uno dei più grandi ingegneri militari di tutti i tempi, il francese Sébastien Le Prestre, marchese di Vauban).

Ci sono poi numerose città cresciute attorno o accanto ad una fortezza, come Hakodate in Giappone (di notte la fortezza a forma di stella si vede molto bene dalle prime alture attorno alla città) e la cittadella militare che domina Québec City in Canada e che aveva una funzione strategica di controllo del fiume San Lorenzo dall’alto (accenno alla città di Quebéc nel post sullo Chemin du Roy). Ma tante altre ce ne sono ed anzi, se tramite i commenti vi va di integrare il mio elenco, vi ringrazio da subito!

Città fortezza di Elvas: Praca da Republica con il pavimento in pietre decorative

Città fortezza di Elvas: Praca da Republica con il pavimento in pietre decorative

Le Muralhas della città fortezza di Elvas

Ma torniamo alla città fortezza di Elvas: le spesse mura seicentesche (le Muralhas) che circondano la città furono progettate dal gesuita olandese Cosmander ed è poi ulteriormente difesa da due piccoli forti di forma pentagonale, il Forte de Nossa Senhora da Graça e il Forte de Santa Luzia, che si trovano sulle vicine alture e da tre fortini più recenti (sono del XIX secolo) dedicati a tre santi; São Mamede, São Pedro e São Domingos.

Le mura di Elvas hanno un perimetro totale di circa 10 chilometri, in pratica si tratta del più grande sistema di bastioni al mondo.Per la sua struttura urbanistica e per l’importanza rivestita nella storia dell’architettura militare, anche Elvas è stata insignita del titolo di patrimonio dell’Unesco.

La nostra (breve) visita ad Elvas

Noi siamo arrivati ad Elvas dopo aver visitato Villa Viçosa e prima di arrivare a Portalegre (abbiamo percorso la Nazionale n. 4 e non l’Autostrada A6 perché volevamo passare per Borba e vedere il territorio, a vocazione olivicola), ed è stata una tappa davvero veloce, giusto il tempo di fare un giro del centro storico (che coincide grosso modo con Praça da República e le vie circostanti) e delle mura.

Elvas chiesa Cattedrale

Elvas chiesa Cattedrale

Praça da República e Nossa Senhora da Assunçao

Praça da República è il salotto di Elvas e come tante altre piazze principali di città portoghesi la pavimentazione è in parte realizzata con ciottoli colorati che creano un disegno decorativo: sembra quasi di camminare su un tappeto, solo fatto di pietre! Su un lato della piazza, comunque in posizione evidente, la vecchia Sé (Cattedrale) di Elvas, oggi retrocessa al ruolo di Igreja (Elvas non è più sede vescovile), dedicata a Nossa Senhora da Assunçao.

La struttura originaria è medievale (XIII° secolo) poi ristrutturata in stile manuelino. Anche in questo caso, come quasi tutte le Sé viste o visitate, la chiesa ha più l’aspetto di un baluardo militare che di un luogo di culto, con mura massicce e linee squadrate. Decisamente adatte alla città fortezza di Elvas!

Nossa Senhora da Consolaçao

Seguendo la strada a destra di Nossa Senhora da Assunçao si arriva alla piccola chiesa di Nossa Senhora da Consolaçao, che nel XVI° secolo è stata costruita su una preesistente chiesa dei Cavalieri Templari. Se l’esterno può lasciare indifferenti (e l’edificio stesso rischia di non essere visto), una volta entrati ci si trova in un ambiente di forma ottagonale stucchi dorati e pareti rivestire di azulejos, mentre il soffitto è sostenuto da snelle colonne in marmo dipinto. L’ingresso è libero ma attenzione agli orari di apertura, limitati: dal martedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30.

Castello di Elvas

Da qui si arriva velocemente al Castello di Elvas, percorrendo una strada con le tipiche case bianche e gli infissi color giallo zafferano. Il castello è in posizione panoramica, inglobato in uno degli angoli della Muralhas ed ha origini romane, poi modificato, ampliato e fortificato durante la dominazione araba della Penisola Iberica. Una curiosità: Elvas durante la dominazione araba era conosciuta con il nome di al-Bash.

alentejo wine

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Un ristorante consigliato nella città fortezza di Elvas

Elvas è una delle città più torride del Portogallo e nelle assolate ore centrali del giorno il caldo tende a farsi sentire, perfino a fine febbraio: per riposarci ci siamo fermati da A Flor do Jardim, un ristorante che si trova nel giardino municipale di Elvas; se da fuori appare più simile ad un tipico bar con cucina portoghese, all’interno ci sono un paio di sale arredate con cura ma per chi vuole stare all’aperto ci sono diversi tavolini in giardino.

Comodo il parcheggio al di là della strada e il fatto che fosse frequentato da avventori locali – alcuni salutati dai camerieri come clienti di lunga data – ci ha confermato la bontà della nostra (del tutto casuale) scelta per pranzare. Cucina del territorio (quindi carne di maiale, riso con pesce o vongole, patate) e vino schiettamente alentejano (solo un calice, perché poi bisognava riprendere la strada!).

foto da wikipedia - l'acquedotto di Elvas

Foto da wikipedia – l’acquedotto di Elvas. Di Milan.sk – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/

La Santabarbara di Elvas e l’Acquedotto

Prima di ripartire alla volta di Portalegre, siamo saliti in auto – credo facendo un milione di infrazioni al codice della strada perché ci siamo ritrovati in un cortile chiuso della fortezza – fino ad arrivare al Paiol da Conceição, quella che noi chiamiamo la Santabarbara, che il Cosmander aveva costruito con la funzione di immagazzinare la polvere da sparo necessaria alla guarnigione di stanza ad Elvas.

L’edificio, per ridurre le cause accidentali di deflagrazione, è di forma circolare a cui si accede da un corridoio. La curiosità sono i tre obelischi posti a distanza regolare attorno al magazzino, che non sono decorativi ma hanno funzione di parafulmine.

Prima di riprendere la strada verso Portalegre (N246) abbiamo costeggiato il notevole Aqueduto da Amoreira, lungo oltre 8 chilometri e con più di 5 arcate sovrapposte (davvero imponente!), costruito nel XVII° secolo per risolvere il problema di approvvigionamento idrico della città fortezza e consentirle di resistere anche a lunghi assedi.

Per maggiori informazioni:

sito generale su Portogallo: https://www.visitportugal.com/it

pagina Facebook di Visit Alentejo: https://www.facebook.com/VisitAlentejoOfficial/

Città fortezza di Elvas: il nome della città con il cuore rosso è un invito a fare foto!

Città fortezza di Elvas: il nome della città con il cuore rosso è un invito a fare foto!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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