Scoprire Danzica ed il suo Oro

Scoprire Danzica presso l’Istituto Polacco di Roma

Presso l’Istituto Polacco di Roma – si trova a due passi dal Lungotevere, all’interno dell’elegante Palazzo Blumenstihl – vengono organizzati eventi, proiezioni e mostre con tema Polonia, una nazione che ha tantissimo da offrire a chi cerca un turismo di qualità, culturale e naturalistico, con tante unicità ed ancora non troppo stravolto dall’overtourism. E’ stato quindi con grande piacere che ho partecipato alla serata dedicata all’Oro di Danzica, in cui è stata presentata l’offerta turistica della Pomerania e abbiamo percorso un itinerario sospeso tra storia, arte e artigianato che ci ha portato a scoprire Danzica, il suo capoluogo.

Nell’evento romano hanno trovato spazio la storia, il design, la cultura, la gastronomia tipica ed un concerto di giovani percussionisti che dire bravi è poco (ed infatti è stato chiesto a furor di presenti il bis!). Ad accogliere gli ospiti ed introdurre la serata, il Direttore dell’Istituto Polacco di Roma, dott. Łukasz Paprotny, Primo Segretario dell’Ambasciata di Polonia a Roma.

credit: Visit Gdansk

Danzica e la storia

La serata è iniziata con la visita alla mostra fotografica sul ruolo di  Danzica e del sindacato Solidarność guidato da Lech Wałęsa, che tramite manifestazioni pacifiche ed imponenti nel 1989 avviò – esattamente come una pedina del domino che viene abbattuta e porta dietro con sé tutte le altre tessere – la dissoluzione del comunismo in Europa Perché se la caduta del muro di Berlino è entrata nella storia come spartiacque tra un prima ed un dopo, tra un’Europa dell’Est ed un’Europa dell’Ovest, non bisogna dimenticare che i primi ad opporsi al governo di regime e a chiedere elezioni libere, in modo non violento, furono proprio i lavoratori dei Cantieri Navali di Danzica.

Per scoprire Danzica è importante collocarla nel tempo e nello spazio: città affacciata sul Baltico, ha una lunga storia e da sempre luogo di incontro di popoli e centro mercantile e navale nonché, nel medioevo, membro della Lega Anseatica; la Vistola scorre poco lontano ed è una superstrada d’acqua che mette in connessione territori e genti e consente alle merci prodotte nelle sconfinate pianure dell’est europa di raggiungere il mare Baltico e da qui i mercati più lontani.

Lo scrittore e guida turistica Roberto Polce, da anni residente a Danzica, ci ha accompagnato a scoprire Danzica attraverso un un viaggio virtuale nella storia della città (a proposito, il nome polacco di Danzica è Gdańsk, mentre quello della Pomerania è Pomorskie), facendoci entrare attraverso la Porta d’Oro per sedere in terrazza alla tavola dei ricchi mercanti gedanesi (che per mostrare a tutti il loro benessere organizzavano banchetti sulla soglia delle loro case opulente) e seguire il corteo reale di Casimiro IV di Polonia, che aiutò la città a liberarsi della dominazione dei Cavalieri Teutonici.

Danzica è oggi orgogliosamente polacca, sebbene nel corso della sua lunga storia abbia avuto notevoli legami con la Prussia prima e la Germania poi (il censimento del 1923 riportava oltre il 95% di cittadini di lingua tedesca, poi per gli eventi noti della storia successiva drasticamente ridotti) ed anche nello stile dei palazzi e delle architetture della città, seppur ricostruiti a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, si ritrova in gran parte lo stile prussiano.

credit: Visit Gdansk

Scoprire Danzica, cosa vedere:

Il centro della città di Danzica è a misura d’uomo e di turista, quasi tutti i luoghi di interesse si raggiungono facilmente a piedi (la zona dei Cantieri Navali è più esterna alla città) e in un ipotetico tour per scoprire Danzica gli imperdibili da visitare sono:

  • Municipio della Città Vecchia, un edificio tardo rinascimentale inaugurato nel 1595;
  • Chiesa Gotica di San Giovanni, dove oltre alle funzioni religiose si svolgono spesso concerti ed eventi d’arte;
  • Basilica di San Nicola, l’unica chiesa cattolica di Danzica ad essere uscita indenne dalle devastazioni perpetrate dell’Armata Rossa (ci sono ancora gli arredi originali ed un’icona della Madonna della Vittoria che risale al Trecento);
  • edificio dell’Arsenale (del 1605) che ospita le mostre degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Danzica;
  • Museo dell’Ambra, realizzato all’interno della Torre gotica: ben cinque piani dedicati all’ambra ed alla sua storia e lavorazione;
  • il caratteristico Mercato Coperto di Plac Dominikanski, che ospita rivendite di alimentari e piccole botteghe artigianali;
  • Centro Europeo Solidarność, con una esposizione permanente e poco distante le tre croci con le ancore, un monumento realizzato nel 1980 per onorare i lavorati dei cantieri navali di Danzica caduti nel 1970 durante gli scontri con le forze  comuniste;
  • Via Lunga e Mercato Lungo, già via Reale, la via dello shopping e delle passeggiate;
  • Area degli ex Cantieri Navali di Danzica: negli ultimi anni una parte dei vecchi edifici industriali sono stati recuperati ed ora vi si trovano gallerie d’arte, ristoranti e caffè, centro di design e sperimentazione;
  • Museo di Danzica, con una torre su cui si può salire per vedere dall’alto Danzica (c’è un carillon con 37 campane);
  • la Porta d’Oro (Złota Brama) che, insieme alla Porta Verde (Zielona Brama), racchiude la Dluga, una delle vie più caratteristiche della città di Danzica, con case alte e strette dalle facciate colorate che tanto ricordano le case dei mercanti olandesi di Amsterdam;
  • Fontana del Nettuno;
  • Centro di Cultura Marittima, una istituzione museale che comprende 4 sezioni separate tra cui i granai sulla riva della Motlawa (il fiume della città di Danzica), l’argano medievale (Żuraw, una costruzione che è impossibile non notare) e la nave museo Soldek;
  • anche Danzica ha il suo museo a cielo aperto di street-art: si trova nel quartiere Zaspa, dove si possono ammirare 59 enormi affreschi;
  • nelle tre settimane che precedono il Natale, nella Piazza del Mercato del Carbone (Targ Weglowy) si tiene il tipico mercatino di Natale;
  • durante le prime tre settimane di agosto si svolge la Fiera più antica di Danzica, la Fiera di San Domenico, che risale al 1260 e che richiama ogni anno circa 5 milioni di visitatori;
  • per chi vuole vedere la città da una prospettiva diversa, ci sono dei tour in battello che partono vicino alla Porta Verde.

L’Ambra, l’Oro del Baltico

Danzica è poi, da sempre, la città dell’ambra: perfino gli antichi romani attraversavano mezza Europa seguendo la cosiddetta via dell’ambra (che passava da Aquileia e nei rischiosi territori dei Marcomanni e dei Vandali) per raggiungere Gedanum e scambiare oggetti d’oro e gioielli con la preziosa resina, che oltre per il  valore intrinseco e decorativo, era apprezzata in medicina e le venivano attribuiti poteri quasi soprannaturali.

Questa resina fossile, di aspetto simile a vetro colorato e spesso con inclusioni di piccoli insetti o foglioline, opportunamente pulita e lavorata si trasforma in gioielli preziosi, pannelli decorativi, sculture. Capita che dopo forti mareggiate pezzettini di ambra si riescano a trovare perfino lungo le spiagge attorno a Danzica, in quanto i maggiori giacimenti di questa pietra leggera sono in fondo al Mare Baltico (i movimenti delle onde smuovono i fondali facendola venire a galla).

Grazie alla presenza della stilista e creatrice di gioielli Dorota Cenecka, durante l’evento l’Oro di Danzica abbiamo potuto assistere alle tecniche di lavorazione delle pietre grezze di ambra, che necessitano di essere pulite dalla patina esterna e levigate accuratamente con una fresa fino a far diventare trasparente la superficie.

credit: Visit Gdansk

Lavorare l’ambra è un  lavoro minuzioso, in cui basta un piccolo sbaglio per dover gettare la pietra; l’ambra è un materiale ‘morbido’, può avere diverse tonalità in base a quanta aria è inglobata nella resina ed è piuttosto delicata: mai mettere l’ambra a contatto con il calore (è infiammabile, ed ha un tipico odore ‘resinoso’) o con l’alcool, che tende a sciogliere la resina tant’è che la tradizione popolare utilizza pietruzze di ambra infuse in alcool per farne lozioni da massaggio contro i dolori articolari. A Danzica ci sono molti negozi dove è possibile acquistare l’ambra ed il prezzo varia in base alle dimensioni, alle inclusioni presenti (è un segno di valore), alla lavorazione. L’ambra è davvero l’oro di Danzica! Inaspettata, alla fine della dimostrazione c’è stata una sorpresa per tutti: un piccolo ciottolo di ambra grezza da riportare a casa!

credit: Visit Gdansk

Percussionisti da applauso

Poco dopo la dimostrazione della lavorazione dell’ambra, l’evento “L’Oro di Danzica” ha cambiato abito e dalle atmosfere rilassate della conferenza culturale e del momento dimostrativo, siamo passati al suono forte, intenso e ritmato delle percussioni con il Trio Per Ka composto da Tomasz Myszk, Nikodem Wojtkiewicz, Mateusz Wiczyński, tre ragazzi di Danzica che utilizzano tamburi, batteria, percussioni, xilofono e tutto ciò che fa rumore per fare musica. Hanno presentato un programma eclettico, alternandosi ai diversi strumenti, spaziando da musica di autori polacchi al tango di Astor Piazzolla fino ad una incredibile performance (4 Bodies Music, di Franz Bach), in cui gli strumenti musicali non sono altro che le mani e i piedi dei musicisti!

Gastronomia a Danzica

Non si può scoprire Danzica senza provare le sue pietanze tipiche: per concludere la serata, un intero buffet di specialità gedanesi ci ha fatto gustare piatti a base di pesce del baltico. La cucina di Danzica ha assorbito influenze che arrivano dai porti d’Europa, è un melting pot di tradizioni culinarie in cui prevale il pesce di fiume e di mare; molto buone le aringhe e il pesce marinato, il salmone in crosta con le verdure e la Barszcz, la tipica zuppa fredda di rape rosse dal sapore fresco e leggermente acidulo. Una curiosità: un pasto a Danzica dovrebbe sempre iniziare con un tipico pane dolce scuro.

Da bere, tra le diverse proposte presenti, segnalo la Jopenbier, una birra speciale che ha recuperato le ricette dei maestri birrai medievali (buona, anche se il sapore e la consistenza al palato è abbastanza distante dalle birre che conosciamo oggi) e il Goldwasser, il tipico liquore di erbe in cui vengono messe in infusione pagliuzze di oro a 22 carati.

Ulteriori informazioni:

  • la città di Danzica è proiettata verso il futuro, è una città giovane e dinamica e punta all’ecologia e alla sostenibilità; viene promosso l’uso delle due ruote e ci sono ottime piste ciclabili.
  • Per girare in bici la città ed i suoi dintorni, è possibile scaricare una mappa gratuita con gli itinerari sul sito: www.rowerowygdansk.pl (oltre alle piste sono riportati anche le palestre open air, i percorsi di jogging, i luoghi dove noleggiare le biciclette).
  • Per chi vuole visitare la città utilizzando i mezzi pubblici e contemporaneamente risparmiare, la tessera turistica www.kartaturysty.visitdansk.com consente fino al 50% di sconto su determinati acquisti e ingressi a musei, oltre ai mezzi pubblici gratis
  • per maggiori informazioni turistiche su Danzica, potete consultare il sito ufficiale Visit Gdansk
  • sul sito dell’Istituto Polacco di Roma trovate gli eventi, i programmi di musica e cinematografici e le prossime iniziative.

(tutte le foto della città di Danzica di questo post sono state gentilmente concesse da www.gdansk.pl, che ringrazio per il materiale e le informazioni).

credit: Visit Gdansk

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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