La bellezza delle grandi maree di Saint-Malo
Le grandi maree di Saint-Malo, il respiro del mare
No, in questo post non vi parlerò di Saint-Malo, non vi dirò che è una bella città circondata da mura tutta da visitare e, meglio ancora, usare come base per visitare questa parte di Bretagna, non vi accennerò che i palazzi che si elevano dalle strade acciottolate di Saint-Malo sono più simili a quelli di Parigi che non alle tipiche case bretoni che tradizionalmente usano la tipica struttura architettonica “a graticcio”.
E non vi suggerirò nemmeno le dieci cose da fare, da vedere, da comprare, da non perdere. Lo farò, certo, ma più avanti. Questa volta voglio invece parlarvi delle grandi maree di Saint-Malo, il movimento costante del mare che prima abbandona e poi accarezza (e qualche volta schiaffeggia con violenza) i bastioni della città murata.
Le maree in Bretagna
Le maree sono una caratteristica della costa bretone, le più importanti coinvolgono un lungo tratto di costa che (orientativamente) va da Mont Saint-Michel fino a tutta la Côtes-d’Armor.
E se famosissime sono appunto le maree che ad orari prestabiliti isolano nel mare lo scoglio roccioso su cui sorge l’abbazia dedicata a San Michele, numerose sono le località che vedono il mare ritrarsi per chilometri e chilometri per poi tornare indietro, quasi un respiro incessante della Terra.
La stessa Cancale, deve la sua fortuna economica al gioco delle maree che consentono la crescita di quelle che sono considerate tra le migliori ostriche di Francia.
Perfino la bella Isola di Bréhat, a più di cento chilometri di distanza da Mont Saint-Michel, è talmente soggetta al flusso delle maree che per permettere i collegamenti navali con il porto di L’Arcouest, sulla terraferma, hanno dovuto costruire più moli: due di questi durante il momento di picco dell’alta marea vengono completamente sommersi.
L’unicità delle grandi maree di Saint-Malo
Tuttavia le grandi maree di Saint-Malo hanno un qualcosa che le rende uniche: coinvolgono le mura della città vecchia che danno verso il Canale della Manica, l’assaltano e le trasformano in un baluardo non contro pirati o nemici, ma contro le bizze del mare.
Le maree sono un fenomeno naturale, spiegato dalla legge di attrazione universale di Newton, che coinvolge la forza di attrazione del Sole e della Luna sulla terra.
Un altro elemento che influisce nel gioco delle maree è la conformazione della costa, che affaccia sul Canale della Manica e che in questa zona della Bretagna forma una sorta di imbuto dove l’acqua che arriva dall’Oceano si incanala con grande forza per poi retrocedere.
Addirittura, le grandi maree di Saint-Malo possono arrivare ad avere fino a dodici metri di differenza tra la bassa e l’alta marea (sono i casi eccezionali, quelli appunto che accadono poche volte in un anno).
Per misurare l’intensità di una marea, viene utilizzato un coefficiente che oscilla in una scala che va da 20 (praticamente non ci sono maree) fino a 120 (quando le maree sono davvero imponenti).
In genere i valori maggiori si raggiungono in concomitanza degli equinozi, del plenilunio e del novilunio.
Già con il coefficiente 90, si può parlare di grandi maree. Nel 2019 una delle maree più imponenti c’è stata il 1° settembre ed un’altra è prevista per il 30 settembre.
Quando noi siamo stati a Saint-Malo (ai primi di luglio) abbiamo avuto la possibilità di vedere delle maree consistenti, tanto che siamo dovuti andare via molto velocemente dalla spiaggetta vicino al bastione del Fort de La Reine, dove ci eravamo fermati a prendere il sole, perché piano piano – ma implacabilmente – l’acqua ha iniziato a salire ricoprendo ogni cosa.
Nelle foto qui sopra ne avete un assaggio (e l’alta marea non era ancora al suo massimo livello!).
Vi segnalo che l’acqua sale davvero velocemente, molto più di quanto si possa immaginare, tant’è che alcune persone che avevano raggiunto a piedi l’isoletta del Fort Nationale, sono rimaste bloccate nel sito storico ed hanno dovuto aspettare ‘il prossimo giro’ della bassa marea per tornare indietro.
Con l’alta marea tutti quelli che dall’alto delle mura appaiono come scogli raggiungibili con una breve passeggiata a piedi sulla sabbia – il già citato Fort National, le Grand Bé (l’isola disabitata a 500 metri dalla spiaggia del Bon-Secours, dove c’è la tomba dello scrittore François-René de Chateaubriand) e le Petit Bè (dove c’è un piccolo forte, la più distante) tornano ad essere null’altro che isole.
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