Cos’è la Topografia del Terrore di Berlino

Il nome – Topografia del Terrore o, in tedesco, Topographie des Terrors – identifica immediatamente (o quasi) che questo museo – esposizione – centro di documentazione di Berlino non è un luogo divertente o gioioso. E a ragione, tanto che nonostante abbia visitato Berlino più volte nel corso degli ultimi anni, non avevo mai desiderato visitare questo luogo.

Il motivo? Banalmente, avevo paura delle mie emozioni, di non riuscire a sopportare la narrazione e di mettermi a piangere, come poi in realtà ho fatto. La Topografia del Terrore è sì un sito culturale ma è anche e soprattutto un luogo della memoria.

Topografia del Terrore di Berlino - percorso espositivo esterno

Topografia del Terrore di Berlino – percorso espositivo esterno

La Topografia del Terrore si trova nel quartiere di Kreutzberg, non troppo lontana da Potsdamer Platz ed anche il Checkpoint Charlie è a portata di passeggiata. La prima cosa che colpisce il visitatore è che si tratta di un ampio spazio un po’ desolato su cui sorge, in posizione leggermente rialzata, unicamente un grande edificio basso e squadrato, moderno ed essenziale nelle linee.

Esattamente in questo luogo, durante la dittatura nazista e prima che Berlino venisse bombardata e quasi rasa al suolo dagli aerei alleati, avevano la sede la Gestapo (polizia politica), il comando delle SS, il servizio di sicurezza nazionale del Reich. In più, aveva sede anche la cancelleria del Reich. In pratica, il ‘centro di comando e di oppressione’ era riunito in un solo isolato.

Provate a fre uno sforzo di immaginazione: negli edifici venivano prese decisioni terribili – lo sterminio di ebrei, degli zingari, dei malati mentali, degli omosessuali, degli oppositore – mentre nei sotterranei i sospettati venivano imprigionati o torturati.

Ora non resta più nulla degli edifici che ospitavano le “centrali del terrore’ ma è comunque un luogo che fa provare dolore, fa immalinconire. Per questo, nell’invitarvi a visitarlo, voglio anche dirvi: seguite il vostro cuore e non fatelo se non ve la sentite.  

La Topografia del Terrore è, a ben vedere, un compendio storiografico supportato da documenti, resoconti storici, fotografie con la missione di narrare in modo chiaro e senza mai nascondere la verità tutti gli orrori  e le tecniche di annientamento di uomini e donne perpetrati dai nazisti durante il periodo 1933 – 1945, con un focus speciale sugli eventi che hanno coinvolto la città di Berlino.

Topografia del Terrore di Berlino

Topografia del Terrore di Berlino

Una volta entrati nello spazio occupato dalla Topografia del Terrore (non è un parco, non è un giardino, non è uno sterrato; alla fine, è quanto di più simile ad un ‘non luogo’) alla vostra destra inizia una mostra permanente open air (Berlino 1933-1945) che ripercorre l’avvento politico del nazionalsocialismo, il suo rapido diventare partito unico e le scelte scellerate che ne seguirono.

La mostra, con testi in tedesco e in inglese, è strutturata come un percorso che corre accanto alle vecchie murature sotterranee delle ‘centrali dell’orrore’ ed è delineato da semplici pannelli di vetro che espongono documenti, foto, resoconti documentali. Quello che colpisce è che non vengono raccontate solo le vicende più note o i protagonisti, ma c’è spazio anche per gli avvenimenti minori. 

Si parte da dove tutto comincia, ovvero la Repubblica di Weimar per poi approfondire gli eventi che hanno portato alla dittatura ed alla nascita del mito della razza. Il percorso ci fa conoscere lo stile di vita a Berlino durante la II^ Guerra Mondiale per poi soffermarsi sugli orrori razziali.

Una volta terminata la visione della mostra esterna permanente, è possibile proseguire, sempre all’esterno, per un tour a piedi – segnato da passerelle in cemento –  per individuare dove si trovavano i diversi edifici sede delle ‘centrali del terrore’. E’ una sorta di via crucis laica, 15 tappe segnalate da punti informativi e documentali.

Nel percorso si vedono i resti della prigione della Gestapo e – di epoca decisamente più recente – c’è anche una sezione del muro di Berlino, che passava proprio lungo Niederkirchnerstraße. Il Muro passava vicinissimo al palazzo in stile neorinascimentale costruito nel 1881 su progetto di Martin Gropius (ora è un centro di arte contemporanea).

Topografia del Terrore di Berlino - esposizione interna

Topografia del Terrore di Berlino – esposizione interna

Una volta terminato il percorso esterno, entrate nel centro studi e di documentazione sui crimini nazisti, per approfondire eventi, avvenimenti. L’edificio è stato progettato dall’architetto  Ursula Wilms (studio Heinle, Wischer & Partners) insieme all’architetto paesaggista Heinz W. Hallmann (studio Aachen).

Dall’esterno, appare come un parallelepipedo rivestito di maglia metallica mentre all’interno l’area centrale si apre in un cortile interno spoglio, al cui centro c’è uno specchio di acqua. Il piano superiore è dedicato all’esposizione permanente mentre il piano interrato ospita gli uffici, la biblioteca pubblica, il centro di documentazione.

La mostra permanente si sviluppa attraverso pannelli con testi e foto e la visione delle immagini, grandi, è emotivamente forte. Perché accanto alle foto ‘ufficiali’ e di propaganza, si possono vedere anche foto quasi ‘domestiche’, e gli uomini in divisa nazista – soldati o ufficiali che siano – gli stessi che hanno perpetrato crimini indicibili, hanno i volti da padri di famiglia, non di orchi assassini.

E’ difficile, davvero difficile comprendere come siano stati capaci di tanta ferocia ed orrore ed allo stesso tempo  in grado di mantenere una esistenza ‘normale’.

Nel settore dedicato ai crimini del nazionalsocialismo in Europa, c’è una sezione dedicata all’Italia. Una delle foto cattura un momento del rastrellamento eseguito dopo l’attentato di via Rasella, a Roma, quando come rappresaglia per l’uccisione di 33 soldati tedeschi, con un rapporto di 1 a 10, furono catturati 335 civili italiani – uomini del tutto estranei all’attentato, presi per strada secondo mera casualità – che vennero poi fucilati alle Fosse Ardeatine.

Rappresaglia dopo Via Rasella, Roma

Rappresaglia dopo Via Rasella, Roma

Ho fatto una foto alla foto (scusatemi il giro di parole): si vede una lunga fila di uomini – dagli abiti si capisce che erano operai, garzoni, impiegati di ogni età,  giovani e anziani – tutti con le mani alzate e lo sguardo che denota la paura ed anche la rassegnazione.

Mi ha colpito un dettaglio della foto: un ombrello posato a terra, davanti al suo probabile proprietario, dignitoso, ben vestito, con il cappello. Chissà, forse era un professore, o un avvocato. Oppure un impiegato. Un ombrello come simbolo di resa, di rinuncia a sperare. Lo ammetto: guardando questa foto non sono riuscita a trattenere le lacrime, ed ho pianto tantissimo.

Ora capite perché è bene trovare il momento giusto per visitare questo luogo così emotivamente dilaniante!

Nota: in Germania negli ultimi decenni è stato fatto un enorme lavoro di analisi ed elaborazione del passato, una presa di coscienza collettiva degli orrori perpetrati che ha portato, tra l’altro,  a costruire diversi ‘luoghi della memoria’, in omaggio alle vittime del nazionalsocialismo. Nei pressi della Porta di Brandeburgo c’è il memoriale per gli Zigeneuer (rom e sinti), quello (enorme) che ricorda gli ebrei morti nell’olocausto e il memoriale in ricordo degli omosessuali perseguitati.

Maggiori informazioni sulla Topografia del Terrore di Berlino

  • Il centro di documentazione Topografia del Terrore di Berlino si trova in Niederkirchnerstraße 8;
  • Per arrivare: da Kurfursterdamm comodo il bus M29, altrimenti poco lontane ci sono le fermate metro di Potsdamer Platz, Kochstraße e la S-Bahn xcon fermta Anhalter Bahnhof.
    L’ingresso agli spazi della Topografia del Terrore di Berlino è consentito tutti i giorni dalle 10.00 del mattino fino alle 20.00 di sera.
  • L’ingresso è gratuito.
  • Potete scaricare il volantino  con mappa e informazioni a questo link
  • E’ possibile noleggiare un’audioguida (disponibili 25 idiomi, tra cui l’italiano).
  • In genere c’è abbastanza afflusso di visitatori, per cui è bene arrivare presto la mattina oppure all’ora di pranzo (nel 2018 hanno visitato la Topografia del Terrore di Berlino oltre un milione di visitatori).
  • Sito web: https://www.topographie.de

Di Stiftung Topographie des Terrors - Stiftung Topographie des Terrors, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10498260

Di Stiftung Topographie des Terrors – Stiftung Topographie des Terrors, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10498260

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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