Recensione di Palazzo Seneca a Norcia

Palazzo Seneca: un hotel di charme a Norcia

Volete stupire la vostra dolce metà con effetti speciali? Volete organizzare un tour interessante dell’Umbria che non sia solo uno ‘scappa e fuggi’ e cercate un hotel bello dove ritrovare – anche solo per una notte – gli agi e le comodità di una villa privata? Ho la risposta ai vostri desideri: Palazzo Seneca, nella città di Norcia, ha rappresentato per me e per Francesco il buon ritiro alla fine di un piccolo viaggio tra le montagne e le valli dell’Umbria.

Con Palazzo Seneca, parte della collezione Relais & Châteaux, è stato amore a prima vista! Un albergo di altissimo livello, con stanze diverse l’una dall’altra arredate con gusto e che, seppur preservando lo stile classico, ci hanno garantito comodità e spazi adeguati. In più, le camere hanno arredi appositamente realizzati da artigiani umbri, come le scrivanie rivestite in pelle bordeaux oppure come le poltroncine color ‘cardinale’ (le stesse che vengono usate in Vaticano) create dalle mani sapienti dei pellettieri marchigiani.

Palazzo Seneca a Norcia - la biblioteca

Palazzo Seneca a Norcia – la biblioteca

Ecco, il rosso è una costante dei dettagli di arredo, unito al bianco ed al legno, così come un certo richiamo costante allo stile dei turisti del secolo scorso, quelli che si spingevano fino a Norcia per visitare il luogo natale di San Benedetto, gustare le sue tante specialità gastronomiche per poi inerpicarsi tra le montagne dell’Umbria. Chissà in quanti saranno rimasti senza fiato davanti alla profusione di fiori  coloratissimi, un vero quadro botanico del tutto naturale, che è la piana  di Castelluccio di Norcia durante il periodo della fioritura!

Uno dei salottini

Uno dei salottini

La ricerca dell’eccellenza, del dettaglio e di un lusso discreto, è sempre presente a Palazzo Seneca. Nelle camere, perfino il bollitore con i pregiati tè e tisane  di Damman Fréres, la caffetteria complimentary, le tazze ed i bicchieri abbandonano il consueto vassoio per ‘mimetizzarsi’ in un armadietto che si ispira ai bauli da viaggio dei viaggiatori ottocenteschi, che svela il suo contenuto aprendo gli sportellini in legno e cuoio.

Palazzo Seneca a Norcia - la sala della colazione

Palazzo Seneca a Norcia – la sala della colazione

Gli spazi comuni di Palazzo Seneca – tutti contrassegnati da fughe di pavimenti in cotto, pareti con soffitti a volte e dei comodi salottini che invitano al relax  – denotano chiaramente l’appartenenza ad un palazzo che ha alle sue spalle una lunga storia e che è cresciuto nel tempo, aggiungendo sale e spazi.

Un edificio cinquecentesco, dalle mura spesse, costruito dalla famiglia Seneca – di cui è ancora visibile lo stemma sul camino – che aveva ottenuto agio e benessere economico grazie alla riconosciuta abilità di intagliatori di legno ed ebanisti alla corte papale (con questo dettaglio forse ora si comprende meglio il valore dell’omaggio al passato rappresentato dalla presenzza delle sedie ‘cardinalizie’).

Palazzo Seneca a Norcia - la camera. I dettagli: tessuti in lino, comodini scolpiti nel legno

Palazzo Seneca a Norcia – la camera. I dettagli: tessuti in lino, comodini scolpiti nel legno

E solo a partire dai primi del ‘900 che Palazzo Seneca scopre la sua vocazione alberghiera, con un importante primato: è stato il primo hotel ad aprire a Norcia, con il nome di Hotel della Posta.

La famiglia Bianconi, attuale proprietaria di Palazzo Seneca così come di altre stutture turistiche e di ristorazione, acquista l’edificio nei primi anni ’90, con un grande impegno nella ristrutturazione. Dopo il terremoto del 1997 viene sottoposto ad un completo restauro conservativo (ed antisismico) durato sette anni, curato dall’architetto inglese Andrew Lerwill Bowen, che lo rendono uno degli edifici più solidi di Norcia.

Scrivania rivestita in pelle e sedia 'cardinalizia'

Scrivania rivestita in pelle e sedia ‘cardinalizia’

La chicca di questo hotel? In realtà non ce n’è una sola ma parecchie, da scoprire una ad una. Giusto per incuriosirvi: visitate la biblioteca privata, con scansie che contengono libri d’arte, saggi storici e preziose guide fotografiche, tanto simili a chaperon letterari che invitano ad approfondire il territorio ed i suoi tesori.

Rilassatevi nel giardino interno con alberi ombrosi, luogo privilegiato per aperitivi o colazioni all’aperto e fatevi coccolare nella SPA ricavata nei sotterranei. Gustate l’offerta impeccabile di proposte del territorio durante la colazione del mattino, senza dimenticare di gustare un assaggio dei rinomati formaggi e salumi di Norcia.

In più, per rendere ancor più esclusivo il soggiorno, negli spazi di Palazzo Seneca, ha la sua casa il Ristorante Vespasia, una stella Michelin confermata ogni anno a partire dal 2014, nonché uno dei ristoranti dell’Unione Piatti del Buon Ricordo. Nel 2024 il ristorante Vespasia accoglierà gli ospiti a partire dal 29 marzo. Non vi posso raccontare l’esperienza al ristorante Vespasia perché non ci siamo stati, ma se avete tempo sbirciate sul sito del ristorante il menù e vi renderete conto di come la ricerca enogastrnomica sia ad un livello assai elevato.

Tramite il concierge di Palazzo Seneca è possibile prenotare e vivere esperienze caratteristiche, come la ‘caccia’ al tartufo, la visita alle produzioni di cashmere, i percorsi sul fiume Nera in rafting, itinerari in bicicletta.

L'ingresso del ristorante Vespasia

L’ingresso del ristorante Vespasia

Cosa vedere a Norcia e nei suoi dintorni

Palazzo Seneca è un buon punto di partenza (o di arrivo) per visitare quella parte di Umbria che confina con il Lazio e le Marche.

A Norcia una buona parte dei palazzi e delle chiese antiche – inclusa la chiesa di San Benedetto – sono ancora in corso di restauro dopo l’ultimo terremoto: una gran parte della città è stata ristrutturata ma resistono ancora – soprattutto per gli edifici di culto che hanno subito i danni più pesanti – parecchie impalcature di tubi innocenti che tengono insieme, in attesa di restauro, lo scheletro di quel che resta.

Norcia - la chiesa di San Benedetto in restauro

Norcia – la chiesa di San Benedetto in restauro

Da Norcia si arriva facilmente a:

  • Cascia (la città di Santa Rita e dell’omonimo santuario);
  • Piana di Castelluccio di Norcia (particolare anche al di fuori del periodo delle fioriture, molto apprezzata da chi fa trekking o cicloturismo);
  • Monteleone di Spoleto (caratteristico paese dall’architettura medievale umbra, divisio in una parte bassa con una evidente vocazione commerciale ed una zona alta, dove si trova il castello e la cattedrale;
  • Spoleto, a meno di un’ora di macchina, con il Duomo, la Rocca Albornoz, il teatro romano,la piazza del mercato e tanto altro (calcolate almeno meza giornata per vedere i luoghi principali).

Norcia è poi conosciuta – almeno nell’Italia centrale – per essere la patria dei ‘norcini‘, ovvero commercianti ed artigiani specializzati nella lavorazione del maiale. Non stupitevi troppo, quindi, se a Norcia troverete tante botteghine che vendono i prodotti locali, come le palle del nonno e i cojoni di mulo (insaccati saporiti, che rappresentano un buon acquisto – souvenir).

Sempre a Norcia troverete in vendita con facilità i tartufi, più o meno pregiati in base alla specie, e dell’otimo formaggio di produzione locale, per lo più caciotte di mucca.

Palazzo Seneca - dettagli

Palazzo Seneca – dettagli

Maggiori informazioni su Palazzo Seneca

  • Palazzo Seneca si trova a Norcia in via Cesare Battisti n.10. La zona è a traffico limitato (la piazza principale di Norcia è davvero a due passi) ed è possibile lasciare l’auto nel parcheggio fuori le mura di Norcia oppure, se si ha un po’ di fortuna, nel piazzale sterrato in via Renzi, a due passi dall’hotel (che a luglio 2023 era gratuito).
  • Il costo per un pernottamento a Palazzo Seneca varia in base al periodo. Noi abbiamo speso a fine luglio 196€ per un pernottamento in una matrimoniale superior, con cabina armadio, bagno doppio e balconcino sui tetti di Norcia.
  • A Norcia non si arriva per caso ed è quindi consigliato inserirla in un tour umbro per ottimizzare tempi e spostamenti. Dal casello autostradale di Orte (autostrada A1) si va in direzione di Terni e da qui si percorre la SP 209 fino a Sant’Anatolia di Varco. Si raggiunge poi Cerreto di Spoleto e infine Norcia. L’alternativa, altrettanto valida e che porta ad attraversare paesaggi montani davvero belli, prevede di percorrere la via Salaria fino ad Arquata del Tronto, raggiungere la frazione di Pretare e proseguire lungo la strada di montagna (tranquilamente fattibile in estate, ma vwerificate sempre la percorribilità) fino a Castelluccio di Norcia. Da qui, altri 36 km. e si arriva nella città di San Benedetto.

 

Palazzo Seneca - il giardino interno

Palazzo Seneca – il giardino interno

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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