5 motivi per visitare la Serra Moresca di Villa Torlonia

Perché visitare (assolutamente!) la Serra Moresca di Villa Torlonia?

Una passeggiata in una dei parchi comunali più belli di Roma, Villa Torlonia ci porta a conoscere una struttura architettonica davvero insolita, che ci trasporta in atmosfere esotiche ed orientali: visitare la Serra Moresca di Villa Torlonia è davvero una gran bella idea e ne resteremo sicuramente soddisfatti, perché di edifici simili non ce ne sono altri!

Una struttura nata come serra per piante esotiche, certo, ma che era anche il luogo della meraviglia e della sorpresa, tanto che era utilizzata anche come sala da concerto. Ugualmente dedicata alla meraviglia era la vicina Torre moresca, ricca di artifici scenici e pittorici mentre a retrostante Vallecola, la piccola valletta con i ruderi di ispirazione romana, era un chiaro richiamo alla mitologia classica.

L’acqua che scorre, dando vita a laghetti e a percorsi immersi nel verde, crea un ambiente fatato dove è facile immaginare la presenza delle Ninfe. E non è un caso che il portale di ingresso a cui si accede direttamente alla Vallecola, laterale rispetto all’ingresso alla Serra Moresca, dichiara che si tratta del “Ninphae Loci“.

La Serra Moresca è una delle tante costruzioni – talvolta insolite o bizzarre come il Casino delle Civette – che fanno parte del complesso, che fino al XVIII secolo non era altro che un possedimento agricolo appena fuori dalle mura aureliane, appartenuto ai Principi Pamphilj prima e ai Principi Colonna poi.

Villa Torlonia: da tenuta agricola a Villa nobile suburbana

Con l’acquisto della tenuta da parte del banchiere Giovanni Raimondo Torlonia, poi creato  Princeps Romanus da Papa Pio VII, viene affidata ad Alessandro Valadier la trasformazione della tenuta in villa suburbana, con la costruzione dell’edificio principale (il Casino dei Principi), delle scuderie e di altre strutture di servizio e d alla definizione del giardino con forme di ispirazione neoclassiche.

Ma è con il figlio Alessandro Torlonia (e con l’architetto Giovanni Battista Caretti) che la Villa prende le sembianze attuali, arricchendosi – come il gusto dell’epoca voleva – di edifici ispirati all’antichità, oppure esotici o insoliti.

Ecco che attorno al Casino dei Principi vengono costruiti, quasi come satelliti attorno ad un pianeta, il Tempio di Saturno (oggi pericolante), la Fontana, la Caffe-House, la Cappella di Sant’Alessandro, l’Anfiteatro, il Teatro, l’Aranciera.

L’architetto Giuseppe Jappelli (e , in parte, Giovanni Caneva) è invece l’artefice di due degli edifici più insoliti dei Villa Torlonia: Capanna Svizzera (oggi conosciuta come Casina delle Civette) ed il complesso della Serra Moresca, con la Torre e la Grotta delle Ninfe. Successivamente, la Villa fu arricchita anche con un Villino Medievale e il Villino Rosso.

5 motivi per visitare la Serra Moresca di Villa Torlonia

In realtà di motivi ce ne sono ben più di 5, perché la Serra Moresca di Villa Torlonia è un edificio unico nel panorama cittadino, sia in termini di recupero della struttura – che per lungo tempo è stata abbandonata e lasciata a se stessa – che di ricchezza decorativa.

Una volta entrati a Villa Torlonia dall’ingresso principale di Via Nomentana, si segue la stradina a sinistra che costeggia il Tempio di Saturno, prima e la Casina delle Civette poi. Seguendo i cartelli, ci si trova in una valletta in cui la struttura colorata ed insolita della Serra Moresca compare improvvisa.

1. La vista (super instagrammabile!) della Serra Moresca

La suggestione di essere stati trasportati lontano da Roma è rafforzata dalla presenza di una palma di lato alla Serra, che ci porge il benvenuto  con la facciata decorata con vetrate policrome, mura decorate con simboli esotici, scritte in caratteri cufici, mentre la parte superiore è simile ad una volta stellata.

Tuttavia, la vera meraviglia deve ancora arrivare: una volta entrati e superata la biglietteria, l’interno della serra vi apparirà come un immenso caleidoscopio di colori che dalle vetrate si riflettono sulle pareti!

Il tetto luminoso (quasi completamente a lucernai) fa a gara a far passare la luce con le due pareti completamente decorate da vetrate policrome, scandite da colonnine ed inserite in una struttura in ferro e ghisa.

Le vetrate si inspirano alle decorazioni del Palazzo dell’Alhambra a Granada e alle architetture moresche di Cordoba e della Spagna araba in generale. Durante la ristrutturazione, la ricostruzione delle vetrate ha richiesto l’impiego di vetro particolarmente sottile, realizzato artigianalmente in Germania, per garantire la trasparenza necessaria.

Già solo questa visione, è uno dei motivi per visitare la Serra Moresca!

Visitare la Serra Moresca di Villa Torlonia - interno

Visitare la Serra Moresca di Villa Torlonia – interno

2. Una Serra è una Serra

La Serra Moresca è – al di là del suo pregio quale edificio di particolare valore architettonico ed artistico – una vera serra e all’interno sono state collocate palme, piante di aloe ed altre piante esotiche.

Nella selezione della vegetazione da mettere a dimora, si è cercato di selezionare solo quelle piante che erano già presenti o conosciute all’epoca della costruzione della Serra stessa. Su un lato della Serra, una piccola fontana riempie l’ambiente con il suono gorgogliante e allegro dell’acqua.

Molto interessanti gli arredi che completano gli spazi della Serra Moresca: le poltroncine di cortesia Filicudi di Queboo, ispirata al profilo del fico d’india, ben si integrano con l’ambiente botanico della struttura.

3. Il recupero di un bene abbandonato

La Serra Moresca è rimasta abbandonata a se stessa ed agli agenti atmosferici per lungo tempo. La sua decadenza, iniziata nel secondo dopoguerra, si è trasformata in un lento, continuo disfacimento delle strutture. Il tetto in lastre di vetro era crollato, gli interni e le bellissime vetrate policrome danneggiati, rese indecifrabili le decorazioni esterne. La sua ristrutturazione è paragonabile ad un atto di amore: il primo recupero è iniziato nel 2007 e solo nel 2021 la Serra è stata nuovamente aperta alla visione del pubblico.

La ristrutturazione, curata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali del Comune di Roma, ha comportato lo studio e l’analisi dei documenti dell’epoca per ripristinare l’esatto aspetto originari.

4. L’atmosfera romantica della Vallecola

La Serra Moresca è il regno della luce, del sole, delle piante con scarse esigenze idriche tuttavia è sufficiente salire una piccola scaletta per ritrovarsi sul retro della serra, all’aperto, in un contesto completamente differente, dove l’acqua e la presenza di una vegetazione verdeggiante sono la costante che identifica la Vallecola (ovvero: la piccola valle). Un luogo racchiuso e romantico e nei sentierini che costeggiano il laghetto, la grotta e  e i resti di costruzioni ispirate all’antichità, è facile immaginare la presenza benevola delle Ninfe.

A vegliare sulla Serra e sulla valletta, l’alta Torre Moresca, un altro degli edifici delle meraviglie voluto dal Principe Alessandro Torlonia (quando ci siamo stati noi, non era visitabile): divisa in tre livelli, nel primo c’era la cucina, nel secondo una sala da pranzo nell’ultimo la terrazza. Un tempo dalla cucina era possibile far salire direttamente nella sala da pranzo una tavola completamente imbandita! A completare l’insolito, vasconi di metallo al di fuori delle finestre ospitavano pesci rossi.

Vicine e collegate seppur diverse, la Serra Moresca, la Torre Moresca e la Vallecola rappresentano tre aspetti della medesima propensione del Principe Alessandro Torlonia a voler stupire i suoi ospiti.

La Serra Moresca di Villa Torlonia - dettagli

La Serra Moresca di Villa Torlonia – dettagli

5. Il piccolo bookshop della Serra Moresca

Uno dei motivi per visitare la Serra Moresca – non il primo ma nemmeno l’ultimo – è il piccolo bookshop che si trova nell’ingresso, di fronte alla biglietteria. Propone libri e riviste a tema botanico, gadget ispirati alla natura, una collezione di oggetti realizzati con decori ispirati alle volute colorate della Serra Moresca. E’ un indirizzo da tenere presente se si vogliono fare dei regali selezionati e di ottima qualità; c’è anche una mini sezione di libri per bambini e per accedere al bookshop non è necessario il biglietto.

Informazioni utili per visitare la Serra Moresca:

  • La Serra Moresca è parte del sistema dei Musei di Villa Torlonia (circuito Musei del Comune di Roma).
  • E’ aperta dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00 nei mesi di aprile, maggio, giugno e settembre. Luglio e agosto è chiusa per le temperature elevate che si raggiungono all’interno mentre nel resto dei mesi è aperta con orario 10.00-16.00.
  • Il biglietto di ingresso per la sola Serra e la Vallecola costa 4€ (previste riduzioni) ed è disponibile un biglietto cumulativo per tutti i principali musei di Villa Torlonia (Casino dei Principi + Casina delle Civette + Serra Moresca).
  • I possessori della MIC Card entrano gratuitamente. Se siete residenti a Roma vi consiglio di acquistarla, costa 5 € e vi da accesso gratuito a tutti i musei del Comune di Roma – non a quelli a gestione statale – per un anno, Musei Capitolini inclusi.
  • L’ingresso principale di Villa Torlonia è in Via Nomentana n. 70
  • Per ogni eventuale ulteriore informazione ed approfondimento sui Musei di Villa Torlonia: https://www.museivillatorlonia.it/
Visitare la Serra Moresca di Villa Torlonia - esterno

Visitare la Serra Moresca di Villa Torlonia – esterno

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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