Come visitare Casa Balla: il futurismo in un appartamento

Visitare Casa Balla è un tuffo nel colore e nelle teorie futuriste

L’appartamento romano dove è vissuto il pittore Giacomo Balla è una casa-museo in cui, dopo aver salito a piedi 4 piani di scale ed aperto la porta di ingresso, ci si ritrova catapultati nel modo coloratissimo e dinamico della corrente pittorica futurista, di cui proprio Giacomo Balla, assieme a Tommaso Marinetti, Umberto Boccini, Gino Severini, Carlo Carrà e Luigi Russolo fu uno dei primi protagonisti, tanto da partecipare alla redazione dei “manifesti” teorici del movimento.

Chi era Giacomo Balla (in breve)

Giacomo Balla nasce a Torino nel 1871 e dopo aver frequentato l’Accademia Albertina, segue le lezioni di Cesare Lombroso di antropologia criminale e quelle di fotografia di Oreste Bertieri. E’ un ambiente culturale eterogeneo e vivace quello che frequenta il giovane Balla ma è con il trasferimento a Roma, nel 1895, che la sua arte trova nuove ispirazioni.

Sperimenta tecniche ed espande le sue ricerche anche nel campo letterario-onomatopeico e nelle sue tavole ‘parolibere’ sviluppa nuove parole strettamente connesse alla sintesi tra il rumore, l’immagine ed significato. A lungo oggetto di oblio come d’altronde tutti gli artisti in qualche modo legati al fascismo (Balla fu uno degli artisti di regime, suo il dipinto “La Marcia su Roma“, ora conservato a Torino presso la Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli), a partire dagli anni ’90 c’è stata un pieno recupero del suo valore artistico.

Per ulteriori informazioni generali su Giacomo Balla, può essere utile leggere la voce dedicata su Wikipedia. In alternativa, per approfondire, utile la biografia “Giacomo Balla. Dal primo autoritratto alle ultime rose” di Fabio Benzi.

Visitare Casa Balla: una rapida descrizione

L’appartamento è un normale appartamento di 150 metri quadrati di un ex palazzone popolare oggi abitato dal ceto medio romano nel quartiere Prati-Della Vittorie, in cui Giacomo Balla, insieme alla moglie Elsa ed alle figlie Luce ed Elica (che nei nomi richiamavano la velocità propugnata dal futurismo), ha vissuto dal 1929 fino al 1958, data della scomparsa dell’artista.

Aperta la porta con il nome ‘Futurballa’ sulla targhetta (pseudonimo usato dall’artista) ci si trova in un ingresso lungo e piuttosto stretto. Il corridoio raccorda la cucina, il soggiorno non troppo ampio, un bagno e tre camere da letto: la classica casa di una famiglia mediamente numerosa.

Ciò che contraddistingue questo appartamento è l’uso che ne fa l’artista, che non si limita ad utilizzarlo come casa di abitazione e studio di pittura ‘familiare’ (anche le figlie di Balla erano pittrici). La casa di Balla – le mura, le pareti, le suppellettili – diviene da subito un laboratorio di progettazione futurista, di sperimentazione pittorica, di progettazione.

Visitare Casa Balla - il soggiorno

Visitare Casa Balla – il soggiorno

Ed ecco che subito dopo aver aperto la porta dell’appartamento, ci si ritrova all’interno di un caleidoscopio di colori e di forme: la decorazione dell’ingresso dichiara fin da subito al visitatore che non ci si trova in una casa qualunque.

Dal pavimento al soffitto è un susseguirsi di pennellate decise di colore, onde astratte che richiamano l’incessante moto del mare e dell’aria ed invadono tutte le superfici disponibili, ante degli armadi comprese. In alto, come in una galleria d’arte, le ante che chiudono i ripostigli diventano tele su cui l’artista ha lasciato la sua fantasia libera di esprimersi e lo steso lampadario riprende la forma delle decorazioni.

Visitare Casa Balla significa entrare in un progetto artistico totale, tanto che anche i mobili, gli arredi, i lampadari, gli utensili che arredano la casa sono progettate, decorate e talvolta realizzate dallo stesso Giacomo Balla e dalla sua famiglia. Un’appartamento in cui convivono funzionalità quotidiana e teoria estetica e dove il colore è concreto, protagonista, fluido.

Visitare Casa Balla - la cucina

Visitare Casa Balla – la cucina

Si ha consapevolezza dei multiformi interessi e della capacità progettuale di Balla entrando nel soggiorno, che ospita una piccola collezione di cavalletti, mobili, sculture realizzate dall’artista, in cui si ritrova la tensione al movimento e la potenza creativa della sua visione. Da notare nel soggiorno le mattonelle del pavimento, realizzate all’epoca nei laboratori ceramici di Vietri su disegno dello stesso artista, le stesse che decorano anche il bagno.

Va detto e sottolineato che la casa-museo di Giacomo Balla non è una ricostruzione ma è esattamente l’abitazione in cui è vissuto l’artista. L’appartamento è arrivato sino a noi praticamente intatto grazie alle cure delle due figlie, che hanno continuato ad abitarci fino agli anni ’90 e che lo hanno preservato da qualsiasi intervento di modernizzazione. Ancor prima che diventasse possibile l’accesso al pubblico, Casa Balla era già una celebrazione dell’opera del pittore.

Entrare nella cucina di Casa Balla ci fa compiere un salto indietro nel tempo, ci appare un luogo estremamente domestico con le sue mattonelle gialline, i pavimenti in graniglia ed il lavabo a muro. Ma anche qui il genio di Balla è presente nelle suppellettili e decorazioni realizzate dal pittore.

Le sedie colorate, le stoviglie dipinte con simboli astratti, i mobili semplici e funzionali antesignani di quel design semplice ed essenziale che abbiamo imparato a conoscere grazie ai creativi scandinavi sono tutti opera sua. In cucina le decorazioni astratte del corridoio lasciano spazio a disegni ispirati alla natura ed alla primavera, con grappoli d’uva succosi, fiori, alberi carichi di frutti, rondini che volano.

Proseguendo nella visita della casa-museo, anche nelle camere da letto compaiono suppellettili realizzate dall’artista. Vivere a Casa Balla è vivere nell’arte, nella continua ricerca di una espressività che permea ogni attimo dell’esistenza.

Il disimpegno di Casa Balla

Il disimpegno di Casa Balla

Il disimpegno che introduce nella camera padronale è un atro luogo in cui la ricerca del colore e delle sue funzioni estetiche esplode con un fragore di treni in corsa: pareti, soffitto, scaffali sono ricoperti da pennellate di colore puro: e se nell’ingresso i colori erano pastello, qui diventano colori primari, intensi, che quasi urlano il loro messaggio di vitalità. Al centro del mobile, stilizzati da linee e macchie di colore che richiamano le “forme uniche nello spazio” di Boccioni, sembrano comparire  un uomo e una donna.

Anche il bagno merita attenzione: decorato con le mattonelle di Vietri disegnate da Balla, richiama nei colori un lago circondato da fiori dai colori solari. Anche il mobiletto appeso e lo sgabello sono opera dello stesso Giacomo Balla.

A Casa Balla è possibile osservare anche alcuni abiti ‘futuristi’ ed accessori di abbigliamento disegnati e realizzati dallo stesso artista: nel 1914 Balla ha firmato il manifesto sull’abito maschile futurista o Vestito antineutrale, corredandolo con tanto di modelli e figurini.

Assolutamente avanti rispetto alla sua epoca, Balla propone abiti destrutturati che rompono con l’abbigliamento tradizionale, giacche coloratissime, tessuti patchwork, forme dinamiche ed aggressive e allo stesso tempo vivaci e pratiche, che dovevano spazzare via le linee sobrie ed i colori neutri, scuri e sbiaditi. La sua non è moda nel senso di estetica fine a se stessa, ma è legata alla funzione, all’azione.

Visitare Casa Balla - il manifesto dell'abito antineutrale

Visitare Casa Balla – il manifesto dell’abito antineutrale

Informazioni utili per visitare Casa Balla

  • Casa Balla si trova a Roma in Via Oslavia 39/b. E’ stata riaperta nel 2021 per la prima volta dopo 30 anni dalla scomparsa di Luce Balla.
  • E’ stata acquisita al patrimonio dello Stato dal Ministero della Cultura ed è gestita  in collaborazione con il Museo Maxxi (che nel 2021 ha ospitato la mostra “Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno”, in occasione del 150esimo anniversario della nascita dell’artista).
  • Si tratta di ambienti delicati ed a rischio di danni ambientali  per cui al momento è possibile visitare la casa fino al 15 luglio 2023. Successivamente verranno definite le ulteriori aperture.
  • Il biglietto di ingresso costa 18€ (15€ i ridotti, 12€ i bambini fino a 14 anni) ed è inclusa la visita guidata. Deve essere prenotato ed acquistato on-line.
  • L’accesso alla casa dell’artista è solo su prenotazione. Per ogni turno vengono ammessi solo 12 visitatori che poi vengono suddivisi in due gruppi per rendere più fruibile la visita che ha una durata di 45 minuti.
  • La casa è al 4° piano e – a meno di esigenze particolari – è chiesto ai visitatori di non utilizzare l’ascensore del condominio e di salire a piedi.        

 

Visitare Casa Balla - corridoio di ingresso

Visitare Casa Balla – corridoio di ingresso

 

Per approfondire il tema della pittura futurista, vi consiglio di leggere anche l’articolo sulla mostra del Mart di Rovereto su Depero

Depero New Depero: dai luoghi di Depero alla mostra del MART

e l’articolo in cui viene presentata la collezione d’arte del Ministero delle imprese e del Made in Italy (già Ministero dello sviluppo economico)

Il polo culturale del Ministero dello sviluppo economico

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

<