Il ritorno dei cavalieri templari a Biot

L’evento sui Cavalieri templari a Biot celebra il Medioevo

Non c’è argomento più intrigante per chi ama l’epoca medievale quanto le vicende legate ai Cavalieri Templari ed alla loro storia, fatta di luci ed ombre, di potere e di oblio. Un ordine religioso cavalleresco, militare e cristiano entrato nella leggenda, talmente potente da poter garantire la sicurezza dei pellegrini che si recavano in Terrasanta, con la capacità di svolgere attività finanziaria in un periodo storico in cui le banche ancora non esistevano e se c’erano non erano ancora strutturate a livello internazionale.

La cittadina francese Biot, parte del dipartimento delle Alpi Marittime (a sua volta inserito nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra), si trova a meno di 60 chilometri dall’Italia e a 3 chilometri dal bellissimo mare della Costa Azzurra, è riuscita a far rivivere l’epoca dei Templari ed a ‘costruire’, nel corso degli anni, un evento grandioso che celebra il tempo in cui i Cavalieri avevano il possesso della città.

Dopo aver celebrato i Cavalieri Templari dal 2009 al 2014 con un evento spettacolare che ha coinvolto tutta la popolazione, Biot nel 2023 è finalmente tornata – dopo ben nove anni di attesa – , ad ‘offrire’ le chiavi della città ai Cavalieri Templari ed a tutti gli appassionati della loro vicenda, per una manifestazione senza eguali in termini di programma e di partecipazione.

Perché sono dovuti trascorrere tanti anni per tornare a poter vivere la festa dei Templari di Biot, a tutti gli effetti un evento più che riuscito e capace di un ritorno d’immagine enorme per la cittadina francese?

Per una questione ‘amministrativa’: era cambiato il sindaco e il nuovo Maire aveva cancellato la festa nonostante nel 2014 questa avesse ottenuto numeri molto importanti di partecipanti (50.000!). C’è poi stata l’emergenza pandemica, che ha bloccato ogni cosa ed eccoci finalmente arrivati al 2023, anno di rinascita della festa che ha anche visto il ritorno come sindaco di Jean-Pierre Dermit, un grande appassionato dell’epoca medievale e della storia di Biot. I Templari hanno quindi di nuovo avuto aperte le porte della città dal 31 marzo al 2 aprile 2023, per quella che è stata la settima edizione di “Biot et les Templieres“, in assoluto la più partecipata.

Molto più di un evento, la festa dei Templari di Biot è stato un momento corale di partecipazione, una festa di popolo oltre che popolare. Ma vediamo insieme gli eventi che per tre giorni hanno nuovamente trasformato Biot in città templare.

Cavalieri templari a Biot: lo spettacolo di suoni, luci e fuochi d'artificio

Cavalieri templari a Biot: lo spettacolo di suoni, luci e fuochi d’artificio

“Biot et les Templieres”: gli eventi indimenticabili dell’edizione 2023

Il XIII secolo è tornato a vivere a Biot dal 31 marzo al 2 aprile 2023, invadendo spazi pubblici e privati per far conoscere gli stili di vita del Medioevo, un tempo passato ma ancora vivo nell’immaginario collettivo.

Nel vecchio borgo di Biot (il “Vieux Village”) hanno avuto spazio i laboratori degli artigiani, le danze, i concerti di musica, le conferenze e la lunga sfilata degli oltre 500 figuranti accompagnati dai tanti visitatori che hanno voluto immergersi nell’atmosfera della festa, tra cui molto abbigliati con abiti realizzati nello stile dell’epoca.

Importante anche la partecipazione estera: tra gli artisti impegnati nell’evento, oltre alla Francia una una nutrita rappresentanza è arrivata dall’ Italia e dalla Spagna, poi dal Lussemburgo, dalla Germania, dall’Austria, dall’Inghilterra, dalla Slovenia e dalla Polonia.

Presso il Campement de la Fontanette  ha avuto luogo la parte più spettacolare dell’evento, con rievocazioni storiche, combattimenti, tornei equestri, prove di falconeria e l’allestimento di un vero e proprio villaggio medievale con tanto di taverne dove potersi rifocillare con pietanze non molto dissimili da quelle che mangiavano i nostri avi medievali, accompagnate da bevande insolite come l’ippocrasso (vino mescolato con spezie e miele).

Imperdibile anche il mercato medievale, installato il sabato e la domenica su la Route de la Mer, con quasi 60 espositori di prodotti e merci esclusivamente a tema medioevo o che nel medioevo potevano essere oggetto di commercio.

Brutti, sporchi e cattivi? Ma no!

Brutti, sporchi e cattivi? Ma no!

L’avvio della festa dei Templari di Biot è stato all’insegna di una grandissima partecipazione: ben prima delle 18.30, orario in cui ha avuto luogo la consegna delle chiavi della città ai Cavalieri templari da parte del Siniscalco (il sindaco di Biot), la caratteristica  Rue Saint-Sébastien – la via principale del borgo vecchio di Biot  – era già strapiena di spettatori.

Ancora di più quelli che hanno partecipato alla sfilata solenne per le vie del centro storico, fino a giungere al calare della sera quando una suggestiva fiaccolata ha raggiunto l’arena de La Fontanette. Alla consegna delle chiavi ha partecipato anche il sindaco di Vernante (piccolo paese montano del cuneese) con cui Biot è gemellata.

Qui, il Siniscalco ha presentato al pubblico le truppe partecipanti alla kermesse prima di dare il via al grandioso spettacolo di luci, suoni e fuochi di artificio che ha avuto nel borgo vecchio di Biot il suo sfondo suggestivo. In sottofondo, emozionanti e struggenti, le ballate medievali intonate dalla voce possente da controtenore di Luc Arbogast, suonatore di bouzouki irlandese.

Tantissimi i figuranti abbigliati come Cavalieri, sia con l’armatura da combattimento che con i semplici abiti bianchi dei tempi di pace, contraddistinti dalla tipica croce patente rossa (una croce in parte simile a quella dei Cavalieri di Malta). E poi tanti portatori di stendardi, musici e tamburini, vivandiere e gli immancabili straccioni: non una festa ma una vera e propria rievocazione dei tempi gloriosi in cui Biot è stata una  Commanderie templare. A disposizione del pubblico, ben 150 ore di spettacoli, gare ed eventi. Impossibile annoiarsi o non trovare qualcosa di proprio interesse!

Il record dell’edizione 2023 di “Biot et les Templieres”

Anche i dati consuntivi dell’edizione 2023,  resi pubblici sul sito del Comune di Biot,  hanno confermato il record delle presenze: oltre 100.000 visitatori hanno preso parte alla manifestazione raddoppiando i mumeri della precedente edizione ed hanno letteralmente invaso le vie, le piazze e le ruelle di Biot per partecipare festanti alle esibizioni, ai tornei, alle dimostrazioni.

Con questi numeri, “Biot et les Templieres” diviene la prima manifestazione del Dipartimento delle Alpi Marittime in termini di presenze giornaliere, perfino davanti al famoso Carnevale di Nizza (che tuttavia ha complessivamente ha numeri più elevati in quanto si svolge su più giorni)!

Se poi considerate che nel vecchio borgo di Biot vivono solo 1.000 persone e che tutto il comprensorio di Biot, frazioni comprese, conta meno di 10.000 abitanti, capite bene che si è trattato di un evento grandioso che ha richiamato appassionati, turisti e visitatori da ogni dove!

Va inoltre sottolineato il grande sforzo organizzativo ed economico alla base di questo evento: l’ingresso alla festa era libero, i parcheggi (oltre 3.000 posti) ed i trasferimenti con le navette ai luoghi della festa erano gratuiti e ad accesso libero erano tutte le attività in programma – sia per gli adulti che per i bambini, in particolare questi ultimi hanno molto apprezzato i laboratori artigiani dove sperimentare i metodi di produzione del XIII secolo dei vetrai, dei vasai, dei doratori miniaturisti, dei tessitori, dei bottai, dei tornitori e degli scalpellini.

In occasione della festa, è stato gratuito anche l’ingresso al Museo di Storia e della Ceramica di Biot, in cui è possibile scoprire la storia della produzione di giare in terracotta da trasporto che insieme all’agricoltura hanno fatto tra il XVI ed il XIX secolol a fortuna di Biot. Sempre nel Museo, è possibile ammirare le interessanti mostre temporanee di artisti della ceramica. Per la festa dei Templari a Biot è stata esposta la copia dell’atto del 1209 con la donazione perpetua, da parte di Alfonso Conte di Provenza ai Cavalieri del Tempio, dei

diritti di proprietà sul paese e sul dominio di Buzot [Biot], così come sui soldati e sugli altri uomini e donne che vi abitano ora e per gli anni a venire, con i loro terreni coltivati o incolti, i loro limiti e possedimenti per terra e per mare, con diritto di alloggiarvi, di fare la questua, di percorrerli a cavallo, di giurisdizione e fideiussione, di credito e d’interesse, tasse e diritti“.

Qual è stata la formula magica che ha consentito a “Biot et les Templieres” di ottenere tanto successo? Sicuramente è il rispetto delle fonti culturali che sono alla base della rievocazione poi, non di minore valore, l’impegno e l’entusiasmo che tutta la popolazione ha messo a servizio della comunità per la piena riuscita della manifestazione.

Non si tratta infatti di un evento ‘creato a tavolino’ senza basi storiche, Biot è stata realmente una potente e ricca base templare. E l’enorme scelta di eventi a cui era possibile partecipare lo hanno trasformato in una esperienza completa apprezzata da grandi e piccoli.

Ci sarà un “Biot et les Templieres” 2024? Ancora non si sa, perché si tratta appunto di un evento molto impegnativo e si sta valutando se trasformarlo in un appuntamento biennale. Non appena il Municipio di Biot avrà deliberato in proposito, sarà mia cura aggiornare questo l’articolo per farvi conoscere la nuova data e mettervi nelle condizioni di prenotare il vostro soggiorno per prendere parte anche voi alla grande festa.

Biot, in ogni caso, si presta ad una bella vacanza anche al di fuori della festa dei Templari, con le sue tante possibilità di vacanze attive o rilassanti. Anzi, il mio consiglio è di visitare Biot  – cittadina insignita del marchio “Villes et Métiers d’Art” – sia in occasione di uno dei tanti eventi che vengono proposti (non ci sono solo i Templari!) che in un momento più tranquillo. Non importa in quale stagione visitiate Biot, perché questa cittadina sospesa tra mare e montagne, tra Costa Azzurra e Provenza, ogni volta saprà svelarvi i suoi segreti che la rendono uno degli apprezzati  “100 Plus Beaux Détours de France“.

Cavalieri templari a Biot - figuranti in abiti d'epoca

Cavalieri templari a Biot – figuranti in abiti d’epoca

Perché i Cavalieri Templari erano così importanti (non solo a Biot)

Fondati nel 1118, furono organizzati secondo regole ferree ispirate dalla regola di San Benedetto dal nobile Hugues de Payns, primo maestro dell’Ordine del Tempio. Questi potenti monaci combattenti professavano i voti di povertà, castità e obbedienza e se nelle terre d’Oriente svolgevano soprattutto la loro funzione militare, in Europa gestivano possedimenti agricoli fiorenti e produttivi.

Tra Francia, Italia e Dalmazia ci sono ancora molti castelli, chiese e magioni che tutt’ora mostrano gli elementi tipici dell’architettura templare. Oltre ad assicurare un servizio di garanzia militare per i pellegrini che si recavano in Terrasanta, i Cavalieri gestivano prestiti monetari perfino a nobili e Re ed erano dotati della capacità – oggi diremmo manageriale – di gestire in modo vantaggioso i beni ed i terreni di cui avevano il possesso.

Nel corso dei secoli, tuttavia, il potere e la ricchezza di cui disponevano i Cavalieri divenne anche la loro condanna, tanto che nel  1307  il Re di Francia Filippo il Bello, per poter entrare in possesso dei loro beni, emanò l’ordine di arrestarli sulla base di false accuse sulla loro moralità.

A Biot le cose andarono in modo leggermente diverso, poiché la Provenza non dipendeva dall’autorità regia centrale e quindi i Cavalieri ebbero ancora tre mesi e mezzo di tempo per fuggire o organizzarsi. In ogni caso, alla fine furono anche loro ugualmente arrestati su ordine di Carlo II, Conte di Provenza.

A seguito della soppressione definitiva nel 1311 dell’Ordine Templare su iniziativa di Papa Clemente V,  ai Cavalieri del Tempio subentrarono i Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, poi denominati a partire dal 1530 – in seguito al loro trasferimento nell’isola del Mediterraneo –  Cavalieri di Malta.

Nel caso specifico di Biot, i possedimenti templari vennero affidati congiuntamente ai Cavalieri di Malta ed al Vescovo di Grasse (fino all’avvento della Rivoluzione francese, quando tutti i beni ecclesiastici furono secolarizzati).

Cavalieri templari a Biot - la sfilata con le fiaccole

Cavalieri templari a Biot – la sfilata con le fiaccole

Il rapporto di Biot con i Templari e… con i liguri

Il nucleo storico centrale del villaggio di Biot è quella parte di abitato che comprende la parte più estrema della rocca tufacea su cui si sviluppa il borgo vecchio, orientativamente individuata nella zona di Place des Arcades, Place de l’Église, Rue de la Possoneirie e le viuzze limitrofe.

Qui le case sono strette le une alle altre in un labirinto di stradine che sbucano in micro piazzette, punti panoramici e strapiombi, ed a ben guardare rivelano ancora tracce della fortificazione preesistente. Tra il XII ed il XIV secolo Biot era concepito come  un vero e proprio castello militare di cui il nucleo più antico è probabilmente la zona attorno alla Chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, quasi un ‘castello nel castello’.

Se i Templari portarono benessere e prosperità a Biot, la loro cacciata diede avvio ad un lungo periodo di abbandono e di rovina che lo trasformò in un covo di briganti. A dare il colpo di grazia ci pensò poi la peste nera, che decimò i suoi già pochi abitanti e costrinse i sopravvissuti a trasferirsi in zone più salubri e sicure.

Solo nel 1470 iniziò la sua rinascita,  con l’iniziativa presa del Re René di Provenza: offrì a 50 famiglie della Val d’Oneglia la possibilità di trasferirsi nel piccolo paese provenzale in cambio di numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di coltivare, cacciare e pescare senza tasse e balzelli per un periodo di 25 anni.

Con i nuovi abitanti Biot fiorisce, le colture suono nuovamente lavorate e diviene famosa per la produzione delle giare di terracotta, realizzate con le argille di origine vulcanica di ottima qualità presenti sul territorio.

Non stupitevi, quindi, se tanti cognomi degli abitanti di Biot suonano simili a quelli della vicina Liguria!

I Templari a Biot - Biot è gemellata con il piccolo centro di Vernante, tra le montagne della provincia di Cuneo

I Templari a Biot – Biot è gemellata con il piccolo centro di Vernante, tra le montagne della provincia di Cuneo

Informazioni utili per visitare Biot

  • Biot dista 65 km. dal confine italiano di Ventimiglia
  • E’ gemellato con il comune italiano di Vernante (Cuneo)
  • E’ servito dall’aeroporto di Nizza-Costa Azzurra (a 15 minuti di auto sull’autostrada A8)
  • In treno, la fermata più vicina è la Stazione di Biot, collegata al borgo storico (circa 4 km.) con ill bus n. 10.
  • Biot offre possibilità di soggiorno per tutte le tasche. hotel e B&B  nel vecchio villaggio oltre agli hotel del comprensorio tecnologico universitario di Sophia Antipolis (a meno di 5 chilometri, è necessario avere a disposizione un’auto).
  • Per maggiori informazioni, vi invito a consultare il sito dell’Ufficio del Turismo di Biot, con una ricca ed approfondita sezione in italiano.
  • Per informazioni generali il punto di riferimento è sempre il sito web dell’Agenzia del turismo francese, con sezioni sulla Costa Azzurra e sulla Francia.

Vi aspetto a breve sul prossimo articolo sul perché scegliere Biot come destinazione di vacanza!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

1 Comment

  1. Avatar
    Roberta zennaro Aprile 15, 2023

    Bene Claudia, oltre a ripercorrere il nostro fine settimana in terra francese ho imparato tante cose sui Cavalieri Templari, che non sapevo. Brava!

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