Expo 2025 di Osaka: il Giappone si prepara

Expo 2025 di Osaka: fervono i lavori per l’importante appuntamento internazionale

In Giappone – ed ancor più nel Kansai – fervono i lavori per l’Expo 2025 di Osaka, un appuntamento imperdibile per i tanti viaggiatori italiani (ed internazionali) che amano il Paese dei ciliegi in fiore. La presentazione di Expo 2025 di Osaka, a cura dell’Ente Nazionale del Turismo Giapponese, si è svolta presso l’Hotel Bernini Bristol di Roma alla presenza di operatori del settore turistico e della stampa.

L’appuntamento ha permesso ai partecipanti di conoscere ed approfondire le diverse opportunità connesse alla manifestazione internazionale che sono in cantiere e le ulteriori proposte di visita della Regione.

Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 sarà infatti possibile visitare l’avveniristico sito dell’Expo 2025 a Yumeshima, un’ isola artificiale della baia di Osaka a circa 17 chilometri dalla città.

L’architettura ad anello dell’ Expo 2025 di Osaka

Il sito dell’Expo è racchiuso all’interno di una  stuttura in legno a forma di anello circolare di oltre 2 chilometri per 60.000 metri quadri di estensione (la più grande del mondo), che garantirà ai visitatori la protezione dal sole e dalla pioggia. Per accedere all’interno del cerchio-Expo ci saranno due entrate: una ad ovest (con la stazione della metro) e una ovest.

Qui troveranno collocazione i padiglioni dei Paesi partecipanti (ben 153 oltre ad 8 organizzazioni internazionali), vere e proprie vetrine d’autore che proporranno le eccellenze sociali, artistiche e tecnologiche che caratterizzano ciascuna Nazione.

L’autore del progetto strutturale è l’architetto giapponese Fujimoto, che si è ispirato al tema trainante dell’Esposizione Universale, ovvero “Progettare la società futura per le nostre vite”, messaggio che vuole sottolineare la necessità di costruire una comunità internazionale sempre più consapevole e sostenibile.

A questo claim principale si affiancano tre sotto-temi che mettono al centro l’uomo ed il futuro dell’umanità: Salvare VitePotenziare ViteConnettere Vite. Il simbolo del cerchio scelto da Fujimoto per l’Expo 2025 di Osaka – un unicum in cui non c’è un inizio ed una fine, in cui non c’è predominio o sottomissione. Suggerisce una costante e fluida  connessione paritaria tra tutti i protagonisti, che siano umani o elementi naturali.

La forma del cerchio si ritrova anche in Myaku Myaku, la mascotte dell’Expo 2025 di Osaka, un buffo personaggio a forma di cerchio irregolare ispirato alle cellule (elementi alla base della vita sulla Terra),  formato da una serie di ‘bolle’ rosse che mutano forma.

Expo 2025 di Osaka - Castello di Hikone - photo credit Jnto

Expo 2025 di Osaka – Castello di Hikone – photo credit Jnto

Organizzazione e partecipanti

Al fine di garantire un costante e ordinato afflusso di visitatori verranno rafforzati i trasporti tra la stazione di Shin-Osaka (dove fermano i velocissimi treni Shinkansen) e la sede dell’Expo ed è stato organizzato un sistema di vendita dei biglietti via web, già attivo,  che consentirà di evitare le file e di programmare il giorno della visita all’Expo così come gli orari di visita dei diversi padiglioni.

Osaka ed il Giappone non sono nuovi all’organizzazione di Expo internazionali ed ancor prima di questo del 2025, si sono tenuti in Giappone – nel XX° secolo – numerose esposizioni internazionali:  nel 1912 e 1922 (Tokyo), 1937 (Nagoya), 1940 (Tokyo), nel 1970 (Osaka), nel 1975 (Okinawa), nel 1985 (Tsukuba), nel 2005 (Aichi). 

Come sempre,  l’efficienza e l’organizzazione nipponica – dimostrata anche nell’organizzazioni delle recenti Olimpiadi di Tokyo 2020, che si sono svolte nel 2021 con gli strascichi della pandemia ancora in corso –  garantiranno la perfetta riuscita dell’evento.

Le previsioni ipotizzano che all’Expo 2025 di Osaka saranno presenti 28,2 milioni di visitatori, di cui 3,5 milioni arriveranno dall’estero. Per rendere più semplice il soggiorno in Giappone durante il periodo dell’Expo, sarà importante programmare per tempo itinerari e prenotare hotel ed esperienze.

Va sottolineato che il Giappone, la sua cultura, il suo interpretare sentimenti e il suo modo di rapportarsi nella sfera interpersonale sono grandemente diversi da quelli occidentali.

Il  rispetto quasi militare per la gerarchia, il culto della tradizione, l’attenzione al dettaglio ed al particolare, la gentilezza  e la ritualità nei confronti dell’ospite sono praticati normalmente.

Se non tenuti in adeguata considerazione da chi visita il Giappone, possono creare incomprensioni e farci etichettare come turisti irrispettosi. Mai come in Giappone, la forma va di pari passo alla sostanza.

Castello di Osaka - photo credit Jnto

Castello di Osaka – photo credit Jnto

Da visitare ad Osaka:

Osaka, per numero di abitanti, è la terza città del Giappone dopo Tokyo  e Yokohama (da entrambe dista circa 500 km.) ed è conosciuta per la sua convivialità, per essere un rinomato centro di affari, per essere città della commedia e della grande varietà gastronomica (ad Osaka si mangia particolarmente bene).

  • Castello di Osaka, anche se non è originale ma una perfetta ricostruzione in cemento (il Castello originale è stato distrutto durante i bombardamenti della II^ Guerra mondiale), può essere considerato uno dei simboli della città;
  • tempio buddista di Shitennō-ji, risalente al 593, il primo dei grandi templi buddisti del Giappone;
  • santuario scintoista di Sumiyoshi, costruito nel 211 e costituito da un complesso di templi; è considerato il più antico dei santuari di questo genere del Giappone;
  • quartiere di Minami: vivace e colorato, è il fulcro dello shopping e della vita notturna
  • la Torre Tsutenkaku nel quartiere di Shinsekai, con i suoi osservatori panoramici, per vedere la città dall’alto;
  • l’Aquario di Osaka, il più grande del mondo;
  • il Museo Nazionale di Arte: l’edificio esterno è un curioso intreccio di archi di acciaio mentre le sale espositive sono sotterranee.

Osaka è servita dall’Aeroporto internazionale del Kansai, costruito su un’isola artificiale collegata alla terra ferma da un ponte. L’aeroporto ha la forma stilizzata di un’ala ed è uno dei progetti internazionali più famosi di Renzo Piano. Vi atterrano i principali vettori aerei internazionali e può essere consierato un aeroporto alternativo a Tokyo, soprattutto se si ha intenzione di visitare Kyoto ed il Kansai.

Expo 2025 di Osaka - Torre Tsutenkaku - photo credit Jnto

Expo 2025 di Osaka – Torre Tsutenkaku – photo credit Jnto

Il Kansai oltre Osaka

Osaka rappresenta infatti una importante base di partenza per itinerari di scoperta della regione del Kansai, sia quella turistica che quella più rurale e genuina, ancora poco conosciuta dai visitatori occidentali che tendono a focalizzarsi unicamente sulla ex città imperiale di Kyoto (che negli ultimi periodi ha vissuto suo malgrado spiacevoli fenomeni di over-tourism e di scarsa conoscenza delle abitudini e degli usi civici giapponesi) ed, al più, a spingersi in gite di una giornata a Nara.

Di seguito, due itinerari per un viaggio nel Kansai che vada oltre il consueto e che permetta di fare esperienze e incontrare ‘custodi‘ di tecniche artistiche o artigianali locali. Il primo itinerario è più spirituale, il seocndo

1. Da Okayama all’Isola di Awaji

Partendo da Osaka si raggiunge Okayama (visita del quartiere Kurashiki Bikan + tempo per una
gita lungo il fiume Kurashiki o per fare un giro su un risciò).

Dopo aver attraversato il ponte Setohashi, si raggiunge Kagawa e quindi Tokushima, nell’isola di Shikoku. Qui si può percorrere a piedi la distanza che separa il Tempio Gokuraku-ji e il Tempio Kinsen-ji, una parte del pellegrinaggio degli 88 templi (circa 3 km.).

Infine, si raggiunge l’ isola di Awaji dove, a nord, c’è lo Zenbo Seinei, un luogo dedicato al benessere, allo yoga ed alla meditazione immerso nella natura. Qui si può anche pernottare in una delle 18 stanze che ricordano le foresterie buddiste.

2. Da Nara a Shima, nella Prefettura di Mie

Da Osaka, si raggiunge Nara per visitare il Tempio Todaiji (con il Buddha gigante di 14,7 metri) ed il Tempio Horyuji (pagoda a cinque livelli). In questa zona è possibile degustare il saké presso la distilleria Toyosawa.

Si raggiunge poi Asuka, a venti chilometri da Nara: questo piccolo villaggio è considerato la culla della civiltà giapponese ed è anche molto apprezzato dai ciclisti, che possono percorrere itinerari tra coltivazioni terrazzate di riso e di gigli rossi.

Raggiunta la Prefettura di Mie, si visita Okage Yokocho, il quartiere​ ​tradizionale di Ise Jingu. Non dimenticate di assaggiare l’Ise Udon (si tratta di spaghetti doppi, stufati e serviti in una zuppa ricca ed agrodolce) e l’Akafuku mochi, un dolce a base di riso.

Si arriva infine ad Ise Shima per conoscere la tradizione delle donne pescatrici, le Ama, che ancora oggi praticano la pesca immergendosi in apnea.

Meoto Iwa - photo credit Jnto

Meoto Iwa – photo credit Jnto

Maggiori informazioni:

  • Ente Nazionale del Turismo Giapponese in Italia: Via Barberini, 95 Roma
  • Sito web ufficiale dell’Expo 2025 di Osaka: https://www.expo2025.or.jp/en/
  • Biglietti di accesso all’Expo 2025:
    • disponibili più tipologie di biglietti di accesso (giornalieri, a data aperta, serali, ecc.) e si possono acquistare sul sito ufficiale dell’Expo oppure tramite rivenditore o agenzia autorizzata. Viene consogliato, in caso di gruppi, di acquistare i biglietti con congruo anticipo
  • Come arrivare al sito dell’Expo 2025 di Osaka:
    • auto da Osaka – 20 minuti di percorrenza
    • metro linea Chuo da Osaka – 30 minuti di percorrenza fino alla nuova stazione Yumeshima;
    • treno da Tokyo (500 km.) – con lo Shinkansen si arriva in 2 ore e 30 minuti circa;
    • verrà anche organizzato un servizio di bus navetta
  • A proposito di Osaka:
    • la dizione corretta è Òsaka, con l’accento sulla O.
Monorotaia con mascotte Expo 2025 - photo credit Jnto

Monorotaia con mascotte Expo 2025 – photo credit Jnto

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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