Parigi: dove bere una tazza di tè

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Se pensate che il rito del tè in Europa sia appannaggio esclusivo della sola Londra o, comunque, della Gran Bretagna, avete sbagliato. Anche a Parigi esistono numerose “case da tè”, alcune inserite in bellissimi edifici storici che nulla hanno da invidiare alle Tea’s Houses della capitale britannica. Senza tornare troppo indietro nel tempo, l’uso di bere tè divenne comune tra il XVIII° ed il XIX° secolo, quando la Francia espanse i suoi commerci e le sue mire espansionistiche in Indocina, sebbene i primi sporadici rapporti con l’estremo oriente risalgano ad ancor prima nel tempo, addirittura all’epoca di San Luigi dei Francesi-Luigi IX.

La maggior parte delle rivendite di tè di Parigi si trovano tra il Marais e Saint Germain de Prés: praticamente siamo nella Parigi più romantica, da assaporare passo dopo passo passeggiando lungo le stradine su cui si affacciano piccoli negozi caratteristici. Città dentro la città, a ben vedere: se nel Marais la vena artistica si esprime nelle gallerie d’arte e negli studi di pittori che numerosi affollano il quartiere, a Saint Germain si continua a respirare il clima culturale, complici le librerie e i ricordi letterari che ancora lo permeano.

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Meglio i té giapponesi o quelli cinesi? Meglio il tè nero fermentato o quello verde? Mille scuole di pensiero ma ciò che più conta, alla fine, è il gusto personale ed il piacere ed il benessere che una tazza di tè caldo può donare. Insomma, siamo a Parigi, vogliamo regalarci una sosta per riprendere energie dopo tanto camminare (a Parigi si cammina tantissimo), quale sala da té scegliere?

Solo qualche indicazione, per il resto vi basterà guardarvi attorno con attenzione e, anche se non saranno nomi famosi, ad un angolo della via troverete sempre un locale in cui poter bere un buon tè, accompagnato dall’immancabile fetta di dolce:

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Jugetsudo di Marujama Nori in rue de Seine 95, specializzato in preziosi tè giapponesi, esposti quasi fossero gioielli nella boutique dalle linee essenziali progettata dall’architetto Kengo Kuma (ha gli stessi tè che avevo acquistato a Tokio al mercato Tsukiji, e sono ottimi);

Angelina, una sosta classica dopo aver visitato il Louvre. Ha diversi indirizzi in città ma in assoluto il più famoso è in Rue de Rivoli 226. Da Angelina trovate anche una strepitosa cioccolata calda ma… stiamo andando decisamente fuori tema;

Ladurée, la famosa Maison dei macarons: il tè è il complemento ideale per i dolcissimi pasticcini di mandorle e le confezioni, in vendita, sono contenute in scatole sfiziose che da sole valgono l’acquisto. I nomi dei tè (Josephine, Jardin Bleu Royal, Marie-Antoinette) richiamano immediatamente la storia dei re e delle regine di Francia. A Parigi Ladurée ha sette punti vendita (il più noto? Probabilmente quello in Rue Royale 16-18, seguito dallo store in avenue des Champs Elysées 75);

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L’Autre Thé, specializzato in tè naturali, profumati e biologici. Oltre 100 miscele da poter degustare in diversi sedi dislocate in città. Da segnalare, la rivendita di Rue Mouffetard, 40;

Palais des Thés, in rue Vieille du Temple, 64, zona Marais. Una rivendita, più che una sala da tè. Ma qui potete sbizzarrirvi con gli acquisti: le sue composizione profumate ed aromatiche hanno un costo medio di € 6,50/7,00 per 100 grammi di miscela;

Café Littéraire dell’Istituto del Mondo Arabo. Qui si viene per più motivi: per la struttura architettonica dell’Istituto, opera dell’architetto Jean Nouvel; per salire sulla terrazza panoramica da cui si vede la Senna e le isole; per ammirare le collezioni e le esposizioni temporanee e per… ritagliarsi una pausa gourmand con il tè alla menta accompagnato dalla pasticceria orientale;

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Mariage Frères, un mito per tutti gli appassionati del tè, a Parigi ha 4 boutique. Fondata alla fine del XVIII°, tutt’oggi la Maisons propone una scelta ampissima di infusi – oltre 500, probabilmente la più vasta al mondo – che nella boutique del Marais sono disposti ordinatamente in fila sugli scaffali antichi di legno scuro, dando vita ad un vero e proprio “muro del tè”. In vendita anche tutti gli accessori più sofisticati per una degustazione ottimale: teiere, cucchiai dosatori, zuccheri, filtri impalpabili da riempire di miscele personalizzate. In Rue du Bourg-Tibourg 40, non distante dall’Hotel de Ville, oltre alla rivendita di tè c’è anche la sala da tè – meglio, il “salone di degustazione” – in stile art noveau. I deferenti camerieri in divisa bianca, le belle vetrine dei dolci, le eleganti teiere trasformano la costosa esperienza (minimo 44 euro per due teiere di tè e due fette di dolci) in una delle pause più piacevoli da regalarsi durante un soggiorno a Parigi.

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Controllo maniacale della temperatura e della qualità dell’acqua, rispetto dei tempi di infusione (il tè viene servito senza foglie, esattamente nel momento migliore per apprezzarne gli aromi ed esaltarne il gusto), teiere eleganti e atmosfera un po’ retrò completano l’esperienza. Sui tavoli trovate in consultazione “L’arte francese del tè”, un volumetto che vi spiegherà esattamente come scegliere la miscela più adatta, come servirla e degustarla.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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