In visita al Castello di Inveraray

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Uno degli obiettivi del viaggio in Scozia era visitare alcuni dei famosi castelli che si trovano nella Highlands: uno dei più famosi, perché entrato a far parte della scenografia di una delle serie tv più apprezzate, è il Castello di Inveraray.

Da Oban a Inveraray, passando per Kilmartin e i suoi incredibili templi a cerchi di pietre, sono all’incirca 100 km. di strada e noi ci siamo arrivati in una giornata di luglio tipicamente scozzese, tanto fredda e piovosa quanto nemmeno i luoghi comuni sul meteo in Scozia riescono a far immaginare. Acqua ovunque: acqua che cadeva dal cielo in quantità copiose, acqua che ci accompagnava lungo la strada nella forma di loch, fiumiciattoli, stagni.  Dopo un paio di giorni ad Oban, in cui il tempo discreto ci aveva permesso di goderci l’escursione all’Isola di Mull ed all’Isola di Iona, la pioggia continua ci ha un po’ rovinato i piani e costretto, gioco-forza, a rivedere l’itinerario saltando la visita del Crarae Garden, uno dei giardini botanici della contea di Argyll.

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Poco male: abbiamo deciso di puntare subito sul caratteristico borgo ottocentesco di Inveraray per visitarlo con tutta calma e quindi lasciare il pomeriggio per la visita all’imponente Castello del duca di Argyll ed al suo parco. Il Castello di Inveraray è sicuramente l’attrazione principale di Inveraray ed è tutt’oggi la dimora del Duca e della Duchessa di Argyll, che si sono riservati un’ala del maniero mentre diverse sale e camere di rappresentanza possono essere visitate in cambio di un biglietto di ingresso.

Il piccolo borgo di  di Inveraray è davvero bellino, caratteristica principale è il colore bianco e nero degli edifici ma soprattutto l’essere stato progettato a tavolino alla fine del ‘700: c’è una via principale su cui si aprono negozi e locande, al centro il Tribunale con la ex prigione, immancabile il Municipio, mentre la Chiesa del villaggio si trova poco più discosta. Affacciato sulla costa del Loch Fyne, Inveraray è punto di sosta per chi vuole raggiungere il Parco nazionale del Loch Lomond e, sebbene decisamente turistica, è l’unica cittadina con una popolazione abbastanza numerosa (circa 600 abitanti!) che si incontra tra Oban e Tarbet.

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Il Castello di Inveraray è un grosso magnete che attrae migliaia visitatori ma altrettanto lo sono le vecchie prigioni, le Jail of Inveraray, trasformate in un’attrazione a mio parere fin troppo fasulla, con rappresentazioni teatralizzate e la possibilità di entrare nelle celle per provare l’ebrezza di esservi rinchiusi. Ovviamente si capisce in breve tempo che Inveraray vive di turismo: i parcheggi (a pagamento) sono immensi, i negozi vendono per lo più merce “da turisti” e quindi tanti, tantissimi souvenir in tartan, bottiglie di whisky, maglioni di lana, attrezzature da pesca e sportive, gallerie d’arte. C’è anche una piccola fabbrica di saponi artigianali ed un negozio specializzato in decorazioni di Natale, ovviamente aperto tutto l’anno! I prezzi sono decisamente più alti di Oban e degli altri piccoli, microscopici paesini che si incontrano lungo le strade A816 ed A83, per cui se volete pranzare limitando i costi forse è opportuno che fate uno stop fuori Inveraray (noi abbiamo pranzato bene e spendendo poco in un piccolo ristoro che è anche vivaio che si trova a circa 15 chilometri prima di Inveraray, sulla A83).

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Inveraray (o, come viene denominata in gaelico, Inbhir Aora) è, come vi dicevo poco sopra, una città “inventata” su carta: fino al XIX° secolo il piccolo villaggio non si trovava in questa posizione ma nei paraggi del Castello: qualche casa, una scuola ed una chiesa. E’ stato per disposizione di Archibald, III Duca di Argyll e della sua volontà di avere una dimora più consona al suo status, se il vecchio castello ed il vicino borgo sono stati  demoliti per essere poi ricostruiti seguendo i progetti dell’architetto Robert Mylne (ma pare che in parte i disegni fossero dello stesso Achibald, che si dilettava a disegnare la sua “città ideale”). Il Castello venne nuovamente edificato sullo stesso sito, ovviamente secondo il gusto e lo stile dell’epoca, mentre il villaggio fu spostato a un chilometro di distanza affinché nulla potesse turbare la quiete del Duca e rovinare la vista prospettica del Castello.

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Qualche consiglio utile per visitare Inveraray:

  • il Borgo reale di Inveraray (questa la dizione esatta) è molto piccolo: se non avete intenzione di entrare nel County Court (Tribunale) e nell’Inveraray Jail (le prigioni) per la visita calcolate circa un’ora, tutto compreso;
  • tempo aggiuntivo è necessario per volete salire sulla All Saints Bell Tower (la Torre della Chiesa, richiesto biglietto di ingresso), da cui si vede un bel panorama (questo ce lo hanno assicurato: con la pioggia e la nebbiolina che saliva dal Loch abbiamo evitato di salire!);
  • fermatevi per una birra o a mangiare qualcosa in una delle locande che ci sono sulla via principale o affacciate sul porticciolo: se piove o è tempo brutto sono l’unica soluzione per sfuggire almeno per qualche tempo l’umidità. Se volete pernottare ad Inveraray, ci sono 4 hotel e diverse soluzioni in B&B. Altrimenti, esattamente dall’altro lato del Loch, c’è Thistle House, la Guest House dove abbiamo alloggiato noi (è bellissima e trovate più informazioni nel post sugli hotel che abbiamo utilizzato nel viaggio in Scozia);
  • Inveraray ed i suoi dintorni sono rinomati per le ostriche: approfittatene per assaggiarle!
  • fate una passeggiata sul piccolo lungo Loch, osservando l’imbarcazione Artic Penguin, che risale al 1911;
  • per visitare l’Inveraray Jail e la County Court è necessario pagare un biglietto di ingresso (costo £9,50 adulti, £ 5,85 bambini).

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Come già anticipato, il pomeriggio lo abbiamo dedicato alla visita del Castello di Inveraray, collocato in una posizione scenografica e collegato al Loch da un canale. Il primo consiglio: prima ancora di prendere la strada che porta al Castello di Inveraray (è lunga circa un chilometro e costeggia il parco), proseguite lungo la strada A38 uscendo da Inveraray in direzione nord.  Andate a passo d’uomo e non curatevi delle auto dietro di voi, preparate la macchina fotografica e state pronti: mentre attraversate il ponticello a doppia arcata che supera il Loch vedrete sulla vostra sinistra una delle immagini più belle del Castello di Inveraray, in una prospettiva unica e scenografica. Mi verrebbe quasi da suggerirvi di accontentarvi di questa visione ma, visto che siamo arrivati fino ad Inveraray, è quasi d’obbligo entrare nel Castello per visitarlo. Proseguite ancora per un chilometro, dove troverete un piccolo slargo per fare manovra e tornare indietro ed entrate nel grande viale di ingresso che porta al Castello, costeggiando il giardino da 16 acri.

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Alla fine della strada di accesso al Castello di Inveraray troverete un parcheggio di notevoli dimensioni ed un chiosco in cui dovrete acquistare i biglietti per la visita del Castello: il costo non è esiguo (9£ adulti, 6£ per i ragazzi mentre i bambini sotto i 6 anni non pagano), ma volete mettere poter dire di essere entrati in un vero castello scozzese ancora abitato da un vero duca? Il biglietto oltre all’ingresso comprende una visita guidata alle sale pubbliche del Castello, anche se la visita è molto veloce, meno di un’ora ed è soltanto in inglese: però ci sono schede in diverse lingue tra cui l’italiano.

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Il Castello di Inveraray è un mix di stili, che danno vita ad un edificio decisamente eclettico: un edificio quadrato, con quattro torri circolari alle estremità sormontate da tetti conici: a ben vedere si individuano elementi gotici, barocchi, perfino palladiani. Le finestre sono ad arco acuto e gli abbaini sottolineano l’altezza del tetto. Il Castello ha subito nel corso del tempo alcuni incendi devastanti, il più terribile nel 1975. L’allora Duca fu perfino costretto ad indire una raccolta  internazionale di fondi per riuscire a restaurare il maniero!

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 Entrati nel Castello attraverso una piccola coperta, ci si trova nell’atrio. E’ qui che si attende la propria guida che mostrerà le meraviglie delle diverse sale del Castello di Inveraray. La prima che si incontra è la sala da pranzo di Stato o di rappresentanza, dove il tavolo allestito con stoviglie e suppellettili di pregio sembra attendere l’arrivo del Duca e dei suoi ospiti. Ma quello che più stupisce sono le minute decorazioni e fregi che decorano le pareti ed il soffitto con scene che riprendono il ciclo delle quattro stagioni. Si prosegue nella Sala degli Arazzi, adibita a salottino da musica, con arredi di gusto francese a tema bucolico-pastorale.

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Di grande impatto scenico la Sala dell’Armeria, che raccorda le diverse sale e camere del Castello, decorata con una collezione fenomenale di armi (fucili, spade, sciabole) disposti artisticamente sulle pareti. Segue poi il Salone, con numerosi divani, un pianoforte, armadi dedicati a custodire l’argenteria e innumerevoli ritratti di avi della stirpe Campbell, il Clan da cui discendono i Duchi di Argyll. Non mancano foto più moderne, che ritraggono Torquhill, l’attuale Duca, e la sua famiglia.

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Le torrette del Castello ospitano collezioni di ceramiche oppure di oggetti e documenti di grande valore storico mentre a metà della scala che dalla Sala dell’armeria porta al primo piano una grande teca di vetro custodisce corone gentilizie, scettri di rappresentanza ed abiti legati ad eventi particolari della famiglia: c’è perfino l’abito nuziale indossato da Eleanor, attuale Duchessa di Argyll, un capo di alta moda dello stilista Bruce Oldfield, stilista particolarmente amato da Lady Diana. Nel piano superiore, oltre ad una saletta dedicata ai cimeli di famiglia, due camere da letto: la stanza di McArthur (che pare sia infestata da un fantasma: siamo in Scozia e in un Castello, no?) e la stanza vittoriana, ovviamente con letti a baldacchino e arredi in stile.

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Scendendo al piano terra, si trovano le cucine storiche e spazi dedicato al relax ed allo shopping: la Duchessa di Argyll segue personalmente la gestione della sala da tè e  il grande negozio – bookshop dove è quasi impossibile uscire senza fare acquisti (e alcuni oggettini sono davvero bellini!).

All’uscita dal Castello, un breve giro nel giardino ed una foto sono d’obbligo per sentirsi come i protagonisti della serie tv Downton Abbey: è stata infatti girata proprio al Castello di Inveraray l’episodio speciale del Natale 2012.

Qualche informazione utile per visitare il Castello di Inveraray e la nostra opinione:

  • scegliete come orario di visita o la mattina presto oppure il pomeriggio dopo le 14.00, in modo da evitare i pullman con i gruppi;
  • potete fare foto ma non usare flash;
  • non aspettatevi il classico castello scozzese con torrione e pietre a vista: il Castello di Inveraray è una elegante, grande, nobile  dimora in forma di Castello inserita in un contesto ambientale e scenografico di incomparabile bellezza;
  • a mio parere il Castello è forse un po’ “eccessivo”, nel senso che l’ho trovato un po’ troppo mirato sui turisti e sul “fare cassa“, ma immagino che mantenere un Castello di tali dimensioni abbia un costo non indifferente e quindi bene fa il Duca di Argyll ad ingegnarsi per ricavare un profitto;
  • se vi è possibile, cercate di visitare il Castello in una giornata di sole (sì. lo so che non è così semplice 🙂 ) per vederlo in tutto il suo splendore
  • per tutte le altre informazioni, consultate il sito sul Castello di Iveraray.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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