Adolf Loos a Pilsen tra architettura e design

Visitare Pilsen senza ritagliarsi (almeno) un paio di ore di tempo per visitare uno o più appartamenti progettati da Adolf Loos a Pilsen significa perdere l’occasione di conoscere uno stralcio di vita della buona borghesia locale all’inizio del ‘900 nonché di apprezzare i progetti, totalmente innovativi per l’epoca, di uno dei maggiori architetti europei.

Chi era Adolf Loos?

Adolf Loos nasce nel 1870 a Brno, nella regione della Moravia. E’ un ‘figlio d’arte’ (il padre è uno scultore) e lui stesso ha una formazione artistica: frequenta la Scuola Professionale Imperiale (Staats-Gewerbeschule) di Reichenberg in Boemia e successivamente alla Hochschule di Dresda per perfezionare gli studi tecnici. Tra il 1892 ed il 1895 si trasferisce negli Stati Uniti, dove farà mille mestieri ed entrerà in contatto con lo stile decorativo semplice ed essenziale dei calvinisti puritani.

Tornato in Europa, si stabilisce a Vienna: siamo in un periodo storico di fermento artistico in cui trovano genesi numerose avanguardie europee, a cui Adolf Loos si avvicina con interesse e curiosità. Viene attratto dalla viennese Sezession (Secessione), da cui però si allontanerà successivamente rifiutando il suo eclettismo.

In generale, Loos è affascinato dalla cultura artistica americana e lo sottolineerà negli articoli pubblicati sulla rivista “Das Andere” e successivamente nella suo saggio, Ins Leere gesprochen (tradotto in italiano come “Parole nel vuoto”) in cui rifiuta definitivamente la Secessione viennese e le cosiddette ‘arti applicate’.

E’ però con il testo Ornament und Verbrechen (Ornamento e delitto) che l’architetto sintetizza e costruisce una cornice omogenea al suo pensiero, che vede l’utilità delle cose, il materiale con cui sono realizzate, superare la scelta decorativa.

Considerato un pioniere dell’architettura e del design moderno, è parte di quel ristretto gruppo di architetti che hanno innovato e modernizzatoo l’architettura ed il suo nome viene spesso associato a Le Courbusier, Mies van der Rohe e Frank Lloyd Wright. I progetti di Loos sono sobri, essenziali, quasi poveri e allo stesso tempo completamente dirompenti ed innovativi.

Alla costante ricerca di soluzioni che rendessero la vita quotidiana più semplice, i suoi progetti non si limitano alla sola parte architettonica ma comprendono mobili, decorazioni, oggetti di uso comune.

Adolf Loos a Pilsen - Casa Brummel - lampadario disegnato da Loos

Adolf Loos a Pilsen – Casa Brummel – lampadario disegnato da Loos

Adolf Loos a Pilsen

Adolf Loos frequentò spesso Pilsen nel periodo tra il 1907 ed il 1932, quando gli vennero commissionati una serie di appartamenti dalla ricca e lungimirante borghesia ebrea della città (a Pilsen viveva una numerosa comunità ebraica, tanto che la Sinagoga della città è una delle più grandi d’Europa). Realizzò a Pilsen un totale di 13 appartamenti, innovativi per stile e soluzioni adottate, collocati quasi tutti nella zona immediatamente al di fuori del centro storico.

Le case furono le testimoni di una storia travagliata e tragica: a seguito dell’avvento del nazismo i proprietari delle abitazioni emigrarono o vennero internati nei campi di concentramento ed i bellissimi appartamenti progettati da Loos vennero confiscati o occupati e in alcuni casi suddivisi in appartamenti più piccoli con la conseguente perdita di gran parte delle opere di Loos.

Se  ne era addirittura quasi persa la conoscenza ed è solo a partire dagli anni ’60 del XX° secolo che si inizia a fare ricerca mirata per conoscere meglio la produzione di Loos a Pilsen e, dopo un lungo periodo di oblio e grazie e accurati lavori di resturo e ripristino,  a partire dal 2020 alcuni degli ‘appartamenti di Loos’ sono tornati alla loro originaria bellezza e ad essere fruibili tramite visite guidate.

Adolf Loos a Pilsen - Casa Brummel - l'appendiabiti

Adolf Loos a Pilsen – Casa Brummel – l’appendiabiti

Gli appartamenti e gli edifici progettati da Adolf Loos a Pilsen

Ad oggi, a Pilsen restano 8 appartamenti dei 13 progettati e solo quattro sono accessibili in via permanente tramite visita guidata (prendono il nome dai loro iniziali proprietari):

  • appartamento Vogl – via Klatovská 10
  • appartamento Kraus – in via Bendova 10
  • casa Brummel – in via Husova 58
  • residenza Semler – in via Klatovská 110

Vengono aperti solo in occasioni speciali:

  • appartamento di Richard Hirsch – in via Placheho 6
  • appartamento di Hugo Semler – in via Klatovská 19

Non sono invece visitabili l’appartamento di Leo Brummel (via Klatovská 140) e l’appartamento Weiner (Piazza della Repubblica 22) , in quanto abitati o comunque in condizioni non ottimali.

Adolf Loos a Pilsen - Casa Brummel - la scrivania di Jana Brummel

Adolf Loos a Pilsen – Casa Brummel – la scrivania di Jana Brummel

Visita della casa Brummel

Dove si trova la casa?

La casa dei Brummel, considerata uno dei migliori esempi dell’opera di Adolf Loos presenti a Pilsen, è situato al numero 58 della via Husova, a circa 200 metri di distanza dal centro storico di Pilsen.

L ‘esterno di Casa Brummel mostra le consuete linee essenziali amate da Loos, con facciate prive di orpelli o stuccature, con tetti calpestabili e balconi quadrati, una revisione stilistica del tutto nuova. Va a sovrapporsi alle linee ordinarie del preesistente edificio con tetto a doppia falda, che permane seppur nascosto dietro l’attico (tramite Google Maps si vede come l’edificio più vecchio risulta quasi inglobato in un nuovo guscio).  Alla struttura esistente, Loos aggiunse anche una nuova ala ovest ed i lavori per la ristrutturazione durarono dal 1927 al 1929.

Di fronte alla casa c’è la storica fabbrica Skoda mentre proprio accanto ci sono gli spazi occupati dalla stazione centrale degli autobus. E’ una primissima periferia priva senza grandi elementi di interesse che non sia legato alle architetture industriali (anche se da qualche tempo i palazzi vicini sono diventati la tela per opere di street-art).

Persino entrando nell’androne della palazzina dove si trova l’appartamento Brummel, permane la sensazione di essere in un luogo senza particolara attrattivà. E’ quindi grande la sorpresa che si prova una volta entrati nell’appartamento progettato per i signori Brummel trovarsi davanti una scala ben illuminata da grandi finestre e scandita da un elegante mancorrente che invita a salire.

L’itinerario di visita

L’appartamento ha avuto la fortuna di passare quasi indenne attraverso le vicende storiche del XX° secolo che hanno coinvolto Pilsen, dalla Seconda Guerra Mondiale al periodo della Cortina di Ferro. In qualche modo, gli interni ed i mobili originali disegnati da Loos sono riusciti ad arrivare sino a noi.

Dopo un accuratissimo restauro e ricostruzione degli ambienti – curata da Václav Girsa, professore di di storia dell’architettura e conservazione dei monumenti presso l’Università Tecnica Ceca – è oggi possibile ammirare uno dei più interessanti esempi di architettura e design razionale di inizio XX° secolo.

“L’architetto è un muratore che ha studiato il latino.” (A. Loos)

Adolf Loos a Pilsen - Casa Brummel - la scrivania di Jan Brummel

Adolf Loos a Pilsen – Casa Brummel – la scrivania di Jan Brummel

L’androne e il disimpegno

La Casa dei signori Brummel (i coniugi Jan e Jana Brummel e la signora Hedvika Liebstein, madre di Jana) ha un disinpegno su cui affacciano sia le porte delle stanze padronali che quelle di servizio.

Tuttavia gli spazi della vita familiare e quelli dedicati alle esigenze pratiche (cucina, bagni, ecc.) sono nettamente separati tanto che Loos prevede un vero e proprio percorso con un corridoio-disimpegno privato in cui inserisce mobili, lampade e complementi disegnati da lui.

Nel corridoio-disimpegno salta subito all’occhio il mobile ‘buffet‘ utilizzato come base di appoggio per servire i pasti, conservare la biancheria e le porcellane da tavola e dotato di una ghiacciaia integrata (con spazio sia per riporre i cibi che l’apposita barra di ghiaccio) e piani di appoggio scorrevoli. Opposto al mobile, un appendiabiti in ottone lucido, che risalta sulla parete verde scuro.

Da questo piccolo corridoio-disimpegno si entra, a destra, nella camera padronale e, a sinistra, nella zona di soggiorno.

La camera da letto ed il bagno padronale

La camera padronale è completamente rivestita di boiserie in ciliegio e della stessa essenza sono anche i mobili – spesso integrati nelle pareti – realizzati da artigiani locali su disegno di Loos.

Viene utilizzato ogni minimo centimetro e gli spazi di contenimento presentano soluzioni ingegnose: ante che si aprono e rivelano ripostigli segreti, piani delle scrivanie che si sollevano dando accesso a scomparti per riporre oggetti.

Nella camera, leggermente arretrato, il letto crea quasi un’alcova. Sono presenti anche due scrivanie, una per ciascuno dei coniugi Brummel, più grande e massiccia quella maschile, delimitata da una libreria e da un pilastro, più leggera e luminosa quella dedicata alla signora Brummel, che si trasforma in vanity table, con tanto di specchio a scomparsa. Le scrivanie svolgono anche la funzione di mascherare i caloriferi.

Direttamente dalla camera da letto si accede al bagno padronale, il cui aspetto è rimasto quello originario dell’epoca. Anche qui, vince l’essenzialità: pavimento in graniglia bianca-nera, mattonelle bianche con solo una riga di ceramica decorata bianco/nero a tracciare il perimetro del bagno.

Adolf Loos a Pilsen - Casa Brummel - bagno padronale

Adolf Loos a Pilsen – Casa Brummel – bagno padronale

Il soggiorno con camino

La porta di fronte a quella della camera da letto immette nel soggiorno e qui la sorpresa è enorme, tanto quanto il camino in pietra che non solo definisce, ma perfino invade lo spazio. Si tratta di una gigantesca replica in cemento di un camino rinascimentale che arriva fino al soffitto, con due grandi colonne di supporto e con il fronte decorato da allegorie popolari.

Loos usa il camino per creare un artificio visivo e distogliere l’attenzione dal panorama che si vede dalle finestre, industriale e non troppo piacevole. Il soggiorno ha pochi mobili (anche questi originali e progettati da Loos) e risulta essere piuttosto intimo. Si rescono ad immaginare i signori Brummel occupati a leggere un libro seduti su una delle poltroncine d’epoca, ad ascoltare un disco, a bere un tè o a ricevere ospiti.

Adolf Loos a Pilsen - Casa Brummel - il soggiorno

Adolf Loos a Pilsen – Casa Brummel – il soggiorno

La sala da pranzo

Dal soggiorno con camino una doppia porta immette nella sala da pranzo, completamente rivestita in radica di pioppo canadese, con due colonne centrali a scandire lo spazio e a racchiudere visivamente la prospettiva che – se si aprono tutte le porte centrali – riesce a percorrere tutto il piano, da una parte all’altra.

Abbastanza spoglia, si caratterizza per le dimensioni e per la presenza di un enorme lampadario semisferico. In modo simile al camino del soggiorno, in questa stanza un grande dipinto murale del pittore austriaco Robert Aigner, incuriosisce ed accentra lo sguardo.

La stanza di soggiorno della signora Hedvika Liebstein

Per la signora Hedvika Liebstein, mamma di Jana Brummel, Loos crea una stanza multifunzionale piuttosto insolita per la suddivisione degli spazi e i colori utilizzati oltre ad una camera da letto-soggiorno, collegate in asse con il resto della casa ma congeniate in modo che chiudendo le porte si trasformano in  un mini appartamento autonomo.

La prima stanza, che riveste contemporaneamente le funzioni di sala da pranzo, soggiorno, salotto, biblioteca ed angolo studio, è quella più insolita, che rompe con lo stile del resto della casa e che che sicuramente resta più in mente. Anticipa e precorre tante soluzioni contemporanee di arredo di monolocali, in cui l’uso dello spazio lo definisce la funzione.

E’ una camera estremamente colorata e allegra: i mobili, pur mantenendo le linee pulite che contraddistinguno i progetti di Loos, sono dipinti in un giallo acceso che non lascia spazio ad incertezze. Il colore contrasta in modo netto con l’azzurro delle pareti e richiama la decorazione della fascia in carta da parati che corre sotto il soffitto (una replica della carta da parati originale). Una vera sfida al gusto dell’epoca!

Nella parte della stanza dedicata alla convivialità, con salotti e tavolini, è presente anche un piccolo caminetto a gas. Il camino per Loos simboleggiava l’essenza stessa della casa, della famiglia e quindi anche qui non poteva mancare.

Adolf Loos a Pilsen - Casa Brummel - la stanza gialla

Adolf Loos a Pilsen – Casa Brummel – la stanza gialla

La camera da letto della signora Hedvika Liebstein

Dalla stanza multifunzione si accede alla camera da letto della signora Liebstein. Qui il progetto di Loos torna a percorrere canoni più consueti e lo stile richiama in maniera netta la camera da letto padronale: mobili in ciliegio, un letto che assomiglia ad un divano in modo da poter ‘vivere’ la stanza non solo la notte, scrivanie con scomparti nascosti ed armadi progettati al centimetro per assolvere al meglio la funzione di contenimento.

Casa Brummel - dettagli

Casa Brummel – dettagli

Maggiori informazioni per visitare le case di Adolf Loos a Pilsen

Di seguito, gli appartamenti realizzati da Adolf Loos a Pilsen che si possono visitare ed il relativo costo del biglietto di accesso (sono previste riduzioni). I biglietti si possono acquistare on line sul sito ufficiale (vedi sotto) oppure al Centro di Informazioni Turistiche, in náměstí Republiky (Piazza della Repubblica) :

  • Casa Brummel – CZK 290 – la visita guidata dura circa un’ora
  • Casa Kraus e Appartamenti Vogl – CZK 240 (si visitano 2 siti)
  • Residence Semler – CZK 370

Link al sito ufficiale delle opere di Adolf Loos a Pilsen: https://www.adolfloosplzen.cz/en/

Perché fare un tour delle case di Aldolf Loos a Pilsen?

Come ho già scritto nell’articolo sul Museo dei Burattini di Pilsen, la città ceca – conosciutissima per la sua birra Pilsner Urquell – ha tanti motivi per essere una apprezzata destinazione di viaggio: un centro storico preservato, una storia culturale vivace, una collezione di palazzi che abbracciano epoche diverse. E poi  monumenti e musei, tantissimi ristoranti che propongono cucina tradizionale o contemporanea, trasporti pubblici più che efficienti, sistemazioni alberghiere per tutte le tasche.

La visita alle case progettate da Adolf Loos a Pilsen è una possibilità ulteriore che offre ai suoi visitatori questa città europea, la terza per dimensioni della Cechia, che è sì la patria della birra pilsner, ma è anche tanto di più.

Pilsen si raggiunge facilmente da Praga: circa un’ora di treno e la stazione ferroviaria è a pochi passi dal centro città e dallo storico birrificio Pilsner Urquell.

La camera da letto della signora Hedvika Liebstein

La camera da letto della signora Hedvika Liebstein

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(l’articolo è stato redatto a seguito dell’invito al press-tour internazionale “Sun in the Glass” organizzato e finanziato da Pilsen – Tourism e the Pilsen Region, in cooperazione con CzechTourism and local partners, settembre 2023).

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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