La Centrale del Gusto il sapore delle Marche

Siete disponibili a barattare un po’ di comodità con tanta, gustosa qualità? Se la vostra risposta è sì, non vi resta che seguirci nel post perché vi presentiamo una struttura che è punto vendita, tavola calda, bottega del gusto. Tutto insieme in un solo posto, La Centrale del Gusto. Siamo ad Urbisaglia, nelle Marche, sebbene i confini del Comune di Tolentino siano solo poco più in là, proprio nel bel mezzo dell’Abbadia di Fiastra che dalla Centrale del Gusto dista solo pochi chilometri. Dell’Abbadia ve ne parlo in un post a parte, spero a breve, perché è un posto particolare e affascinante, un complesso architettonico unico e con una storia particolarissima.

Ma torniamo a noi ed alla Centrale del Gusto. Come ci siamo arrivati? Per puro (e fortunato) caso. Di ritorno da Rimini, dove avevamo partecipato alla fiera del turismo  TTG Incontri 2016, anziché prendere l’Autostrada Bologna Bari abbiamo preferito seguire in modo lento la statale Adriatica e la costa marchigiana fino a Civitanova Marche, fermandoci di tanto in tanto lungo la strada fino ad arrivare alla superstrada che unisce (posso dirlo: finalmente!) Civitanova Marche con la città umbra di Foligno e superando – con una infilata senza fine di gallerie – la catena dei Monti Sibillini. Insomma, ora le Marche sono ancor più vicine a Roma ed al resto dell’Italia tirrenica, evviva!

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Una delle soste è stata appunto all’Abbadia di Fiastra, ma eravamo in prossimità dell’ora del pranzo  ed ancor prima di dedicarci alle visite culturali (in ogni caso, l’Abbadia è chiusa tra le 12.30 e le 14.30) abbiamo cercato un posticino nei paraggi dove fermarci. Lungo la strada la Centrale del Gusto appare come una costruzione squadrata di mattoni e sia l’aspetto che il nome ne sottolineano il primo utilizzo: in precedenza l’edificio ospitava la centrale elettrica della zona, successivamente spostata di 500 metri in direzione Sarnano. All’esterno, appoggiata alla ex centrale elettrica,  una struttura in legno ed un pergolato creato con le canne di bambù creano un ambiente semplice ma accogliente mentre un prato verde, il parcheggio ed un angolo giochi per bambini garantiscono i comfort necessari per  una sosta che non sia solo di gusto. All’interno, la cucina e due stanze dedicate alla somministrazione: una per la tavola calda ed il bar, l’altra con la norcineria, i salumi prodotti sul posto ed i formaggi di qualità che provengono dalla zona o, comunque, dalla Regione Marche e si possono acquistare per le esigenze di casa. La chef  dietro le quinte è Saura Tiranti, moglie del titolare nonché vero norcino (*): tutti i salumi e gli insaccati di maiale che vengono proposti a La Centrale del Gusto sono infatti di produzione propria.

La Centrale del Gusto non è un ristorante in senso classico  – la loro licenza permette la somministrazione ma non di fare servizio al tavolo –  per cui i clienti devono rimboccarsi le maniche: si sceglie un tavolo nella veranda, si entra nell’edificio, si ordina quello che si vuole mangiare o bere, si paga e si lascia il nome. In cambio, viene consegnato tutto il necessario per apparecchiare il tavolo. Non appena pronto uno dei piatti scelti, si verrà chiamati: non resta che andare a ritirare le pietanze appena uscire dalla cucina!

Nel menù della Centrale del Gusto ci sono primi piatti con pasta rigorosamente fatta in casa, taglieri assortiti, fritti marchigiani, verdure, grigliate, dolci casalinghi. In una parola: molto contenti di esserci fermati!

Anche i prezzi sono abbordabili: un primo piatto di dimensioni generose 7 euro, i secondi oscillano tra gli 8 ed i 12 euro, i fritti ed i contorni 3 euro a porzione, ma volendo si può scegliere un menù più leggero a base di panini caldi preparati al momento. Anche il vino, la birra (artigianale) ed i liquori sono della zona o comunque marchigiani.

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Cosa abbiamo assaggiato alla Centrale del Gusto?

  • un tagliere di affettati e formaggi locali, accompagni questi ultimi da conserve fatte in casa e miele
  • ravioli ripieni di formaggio con pomodorini, rucola e pinoli (io)
  • chitarrine al ragù (Francesco)
  • grigliata mista (una porzione, se prendete anche il primo piatto, è sufficiente per due persone)
  • verdure grigliate, tante e buone
  • un cestino pieno di olive ascolane
  • un altro cestino pieno di frittini di crema dolce 
  • acqua, vino rosso sfuso di una cantina della provincia di Ancona (mannaggia, non mi ricordo il nome ma era ottimo!)

Il tutto per la spesa complessiva di 50€ in due. I tempi di attesa sono davvero minimi, anzi secondo me è meglio ordinare subito antipasto e/o primo, quindi ordinare il secondo ed i contorni quando si vanno a ritirare i primi piatti, così evitate di dover mangiare di fretta per evitare che si freddi qualcosa!

Informazioni utili:

  • La Centrale del Gusto – Contrada Entogge n. 69 – Urbisaglia (telefono 0733.500471).
  • Orari di apertura: 9-23
  • Carte di credito: si
  • Wi-Fi: gratuito
  • L’Abbadia di Fiastra è a 850 metri (3 minuti di auto, vedi cartina qui sotto).

(*) norcino: colui che macella e lavora il maiale per farne insaccati. Il termine trova la radice nella cittadina di Norcia, in Umbria, dove nei secoli scorsi si sviluppò il mestiere.

Centrale del Gusto

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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