La mostra fotografica Il Sorpasso di Palazzo Braschi racconta la nostra storia

Non sempre le mostre fotografiche mantengono ciò che promettono. Spesso di tratta di capolavori di artisti dello scatto in cui la composizione dell’immagine, la luce, il colore (o l’assenza) è assai più che un perfetto esercizio di stile e consente di raggiungere livelli di arte paragonabili a quelli delle opere pittoriche, che però non riescono a diventare parte del contesto che dovrebbero ritrarre e a farsi portavoce di un momento o di un racconto condiviso di cui il fotografo non è solo testimone ma anche partecipe. Ciò non accade con la mostra fotografica Il Sorpasso, nuovo evento d’arte del Museo di Roma di Palazzo Braschi che dal 12 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019 celebra – attraverso scatti fotografici accompagnati da musica, voci, spezzoni di video d’epoca e citazioni di giornalisti e narratori  – uno dei periodi storici più vivaci e di continui, rapidi cambiamenti.. La mostra fotografica il Sorpasso di Palazzo Braschi è la nostra storia recente ed il sottotitolo che la accompagna (Quando l’Italia si mise a correre) individua immediatamente il focus dell’esposizione, sottolineando quanto il cambiamento del nostro Paese sia stato incessante, rapido e condiviso. Dall’essere nazione pressoché agricola e uscita distrutta da una Guerra difficile, nel giro di 15 anni siamo diventati uno dei Paesi con il più alto tasso di crescita industriale europeo, lasciandoci alle spalle le rovine della seconda Guerra Mondiale e mettendo le fondamenta per un ulteriore sviluppo negli anni successivi. E’ il Miracolo Economico italiano, fatto di numeri, finanza, valuta, industria ma soprattutto di persone e di una generazione che aveva una voglia incontenibile di riappropriarsi della propria vita.

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La mostra fotografica Il Sorpasso di Palazzo Braschi coglie attimi di vita quotidiana, le foto sono quasi tutte in bianco e nero e i soggetti sono per la gran parte uomini e donne normali ripresi in momenti normali e il circuito di visita coglie alcuni aspetti dell’epoca che più di altri sono stati investiti da un cambiamento repentino. Nella narrazione, importante spazio occupano le donne ed i nuovi ruoli che sono chiamate a rivestire così come vengono analizzati alcune battaglie sociali – non sempre coronate da vittoria – che proprio nel periodo storico del boom economico iniziano a far capolino.

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Nel giro di pochissimi anni il reddito nazionale torna ai valori precedenti alla Guerra, il debito pubblico è attestato al 30% del prodotto interno lordo, che cresce ad una velocità annua incredibile, quasi al 5,8% (magari averli oggi, questi valori!) e il 1953 è l’anno in cui le esportazioni sono maggiori delle importazioni. Il benessere diviene diffuso, le campagne vengono abbandonate a favore delle città industriali, le strade italiane si riempiono di vetturette utilitarie e di Vespe mentre nelle case si accende la luce azzurrina delle prime televisioni. A Roma nasce la Dolce Vita e i divi di Hollywood si trasferiscono sulle rive del Tevere per girare film che hanno fatto la storia del cinema, come Vacanze Romane e La Dolce Vita ed esplode il fenomeno del Neorealismo. Il titolo della mostra è un omaggio al film emblematico Il Sorpasso, diretto da Dino Risi e con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant e una giovane e bellissima Catherine Spaak: all’ingresso di Palazzo Braschi accoglie i visitatori una Lancia Aurelia Sport azzurro cielo – proprio come la rombante auto protagonista del film – che è anche simbolo di un’epoca.

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Ciascuna delle diverse sale di Palazzo Braschi in cui si svolge la mostra, è dedicata ad un tema: dall’Italia post conflitto, che vede macerie, orfani e reduci da una parte e forti conflitti politici dall’altro mentre timidi accenni di ripresa iniziano a farsi avanti, si passa alla ricostruzione non solo industriale ma anche sociale, in cui emerge il rinnovato ruolo delle donne nella società: non più solo angeli del focolare e numi tutelari della famiglia, ma operaie, impiegate, insegnanti ed esponenti politiche e sindacali (impossibile tornare ai ruoli tradizionali dopo le esperienze forzate durante il periodo bellico, quando molte donne furono chiamate a svolgere lavori un tempo maschili al posto degli uomini inviati al fronte).

Uno dei temi sociali affrontati nella mostra fotografica Il Sorpasso di Palazzo Braschi riguarda la morale, che durante il quindicennio muta rapidamente e porta con sé una maggiore dignità delle donne: dalla Legge Merlin che abolisce le case chiuse alla censura cinematografica (la foto delle bionde gemelle Kessler con le calze nere coprenti imposte dai censori ha fatto la storia), dalla libertà sessuale all’inizio di una presa di coscienza in nuce della propria autodeterminazione.

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L’Italia del boom economico è anche l’Italia delle forti differenze tra Nord e Sud, dove si emigra alla ricerca di lavoro e di migliori possibilità. E’ l’Italia che si sfida nelle piazze, dei forti conflitti di classe, degli scioperi, degli esperimenti innovativi e dirompenti per la loro portata sociale: tra le foto più toccanti della mostra fotografica Il Sorpasso di Palazzo Braschi vi è quella, un po’ sfuocata, di Don Milani con i suoi ragazzi della Scuola di Barbiana.

Il benessere economico facilita l’accesso anche delle classi meno abbienti ad alcuni status symbol come la televisione, l’automobile, la lavatrice (che affrancava le donne dall’obbligo di faticosi bucati a mano) e con lo sviluppo della rete autostradale italiana diventa più semplice spostarsi da una parte all’altra della penisola. Le industrie italiane producono eccellenza, design, innovazione. Il Made in Italy che oggi tanto è apprezzato nasce come concetto proprio nel periodo del boom economico, quando ad Ivrea la fabbrica dell’Olivetti (oggi patrimonio dell’Unesco) è un complesso produttivo all’avanguardia che affida a designer la progettazione di strumenti di scrittura non solo ben funzionanti ma belli da vedere (la Lettera 22 nasce su progetto di Marcello Nizzoli mentre la Olivetti Valentine è una creazione di Ettore Sottsass), a Pontedera la Piaggio produce la Vespa (tutt’oggi all’estero è il simbolo dell’Italia, forse più del tricolore) e dalla Fiat di Torino le Seicento e le Cinquecento partono alla conquista delle famiglie italiane.

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La mostra fotografica Il Sorpasso di Palazzo Braschi è davvero ben strutturata, capace di intrigare ed incuriosire e grazie alla sua capacità di fluire lievemente attraverso gli anni in un periodo storico sotto certo aspetti di rottura con il passato, è adattissima per essere visitata anche con i ragazzi (professori, portateci i vostri allievi, ne trarrete – voi e loro  – mille spunti da poter approfondire successivamente!).

Ulteriori informazioni:

  • La mostra fotografica Il sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961, è ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi,  con ingresso sia da Piazza Navona, 2 che da Piazza San Pantaleo, 10
  • Il periodo di apertura della mostra: dal 12 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019
  • Apertura del Museo di Roma a Palazzo Braschi: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.00 (lunedì chiuso)
  • Biglietto per visitare la mostra fotografica Il Sorpasso di Palazzo Braschi: € 9,50, previste riduzioni (non rientra tra le mostre visitabili gratuitamente con la MIC Card, è previsto solo uno sconto).

Locandina

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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