Pane rustico con cipolle rosmarino e uvetta

Io non cucino: sperimento. Come ho detto più volte, non mi date una ricetta da seguire alla lettera perché, pur sforzandomi, proprio non ci riesco. Io sono quella degli accostamenti insoliti, degli ingredienti aggiunti all’ultimo momento, delle associazioni improbabili. Mi sento sempre come un’alchimista che mette insieme aromi, profumi, ricordi. Che mescola storie di famiglia con trame di libri e incontri di viaggio. Per fortuna, tra tanti esperimenti, gli insuccessi si contano sulle dita di una mano (come quando ho voluto – a tutti i costi – aggiungere dello zenzero candito all’arrosto di maiale: a dir poco disgustoso!) e, in ogni caso, mi diverto. Un po’ meno Franz, che non sa mai esattamente cosa gli capiterà nel piatto (anche lui è un cuoco sperimentale, la sua specialità sono le spezie che metterebbe ovunque 🙂 ). Un esperimento recente e riuscitissimo, che mi sento di condividere senza troppi timori, è il pane rustico con cipolle rosmarino e uvetta. Buono, fragrante, saporito, lo abbiamo assaggiato per cena accompagnato da gorgonzola cremoso. Ma immagino che sia ottimo anche per accompagnare affettati e verdure di campo appena ripassate. Lo immagino soltanto, perché il pane era talmente buono che è finito in breve tempo!

pane cipolle 2

Per preparare il pane rustico con cipolle rosmarino e uvetta ho utilizzato la macchina del pane per fare l’impasto con acqua, lievito e farina e per avviare la prima lievitazione, in modo da garantire calore costante. L’ho poi lavorato nuovamente a mano quando ho aggiunto gli altri ingredienti, per un totale di tre lievitazioni complessive.

Come fare il pane rustico con cipolle rosmarino e uvetta:

(per tre filoncini)

  • 1 kg. di farina tipo 0 (se avete farina integrale, potete metterne 1/3)
  • lievito madre essiccato 30 gr.  (oppure, se lo avete, lievito madre fresco, 150 gr.)
  • 1 cucchiaio di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di sale da cucina
  • acqua quanto ne necessita (difficile dare un’indicazione esatta, dipende dalla farina, dall’umidità dell’aria), all’incirca 250-300 ml.
  • due cipolle medie (io ho usato quelle bianche)
  • 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 125 gr. di uva di Corinto essiccata, fatta reidratare in acqua tiepida
  • pepe q.b.
  • un bel rametto di rosmarino fresco (oppure, un cucchiaio da cucina raso di rosmarino secco)

Mescolate farina, sale, zucchero, lievito ed aggiungete l’acqua pian piano, in modo da dosarla in base alla necessità. Con l’aiuto della macchina del pane (se non l’avete, a mano) cominciate ad impastare e, una volta che avete ottenuto una pasta liscia, mettete a lievitare in un posto riparato dalle correnti. Con la mia macchina del pane c’è voluto, all’incirca, un’ora.

pane cipolle 3

Nel frattempo affettate finemente le cipolle e fatele rosolare lentamente con l’olio in una padella. Aggiungete sale e pepe (se gradito) ed anche l’uva di Corinto sgocciolata e portate a cottura. Fate raffreddare bene.

Lavate il rosmarino, staccate le foglioline e sminuzzatele con le mani.

Aggiungete l’intingolo di cipolle e uvetta e  le foglie di rosmarino all’impasto e lavoratelo nuovamente finché non ha incorporato tutto. Fate nuovamente lievitare.

A questo punto, lavorate un’ultima volta e preparate le forme del pane mettendole sulla teglia bassa del forno rivestita in carta antiaderente. Fate lievitare un’ultima volta e mettete nel forno caldo (io ho usato il programma “pane e pizza” con temperatura a 200°) in cui avrete anche messo un pentolino di acciaio pieno di acqua calda, per garantire la giusta umidità (se siete tra le fortunate che hanno un forno con la funzione “vapore”, niente pentolino! 🙂 ). Se vedete che la superficie del pane con il calore si scurisce troppo – come stava accadendo a me – copritela con un foglio di alluminio.

pane cipolle 1

Fate cuocere per 40-50 minuti (come sempre dipende dai singoli forni, tuttavia il segnale inequivocabile di cottura avvenuta è il profumo di pane e di buono che si spande per casa). Sfornate il pane, fatelo raffreddare e… buon assaggio!

P.S. Francesco suggerisce di aggiungere anche dei cubetti di pancetta affumicata e, in alternativa al rosmarino, dei semi di finocchio o di anice.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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