Ristoranti da segnalare: Osteria del Pesce a Isola del Liri

Se siete tra coloro che pensano che la Ciociaria sia una terra prodiga di ricette contadine, in cui la materia prima nasce – o viene allevata – sulle colline e sulle montagne de territorio, in cui il podio d’onore se lo disputano i salumi, gli insaccati ed i formaggi con le carni ovine, siete sulla buona strada ma dovete anche esser pronti a ricredervi. Isola del Liri, cittadina ciociara a breve distanza dall’altrettanto interessante città di Sora e a poco più di 100 km. da Roma,  nota ai più per la biforcazione del fiume Liri che forma un’isola da vita a due cascate d’acqua, Cascata Grande e Cascata del Valcatoio, di cui la prima più vigorosa. La Cascata Grande cade dall’altura dove si trova il castello Boncompagni Vicogliosi proprio nel bel mezzo della piazza d’acqua che è il centro turistico ed amministrativo della località ed è grazie a lei che  abbiamo scoperto – del tutto casualmente –  il ristorante L’Osteria del Pesce, specializzato come anticipa in nome in cucina rigorosamente a base di ottimo pescato che arriva freschissimo dal porto di Gaeta.

Osteria del pesce 20

Come dicevo, pura casualità la nostra: in una delle tante (pazze!) escursioni estive in scooter siamo partiti presto la mattina da Roma per raggiungere la città abruzzese di Avezzano, proseguendo poi verso Sora e Frosinone e tornare quindi a Roma in serata ma non avevamo fatto i conti con i tanti chilometri e soprattutto con il grande caldo asfissiante per cui abbiamo ritenuto opportuno fare una sosta vera, di un paio di ore e più, per pranzare con calma e trovare refrigerio. La vista della Cascata Grande di Isola del Liri, sebbene con una portata d’acqua ridotta per la scarsità di precipitazioni atmosferiche, era così rinfrescante ed invitante, il rimbombo dello scroscio un concerto capace di dare sollievo, insomma il posto perfetto per recuperare lucidità prima di proseguire verso casa. Accanto alla cascata ci sono diversi ristoranti, alcuni con dehor esterno che permette di ammirare il salto dell’acqua ma a noi ci aveva incuriosito il cartello, posto sulla via principale, che suggeriva L’Osteria del Pesce. Pesce in Ciociaria? Ma sì, dai, proviamo!

Osteria del pesce Isola del Liri

Per trovare L’Osteria del Pesce – che non è sulla strada principale di Isola del Liri e non affaccia nemmeno sulla cascata, vi avverto, ma non appena arriverà il primo piatto vi dimenticherete che vi siete fermati grazie a lei 🙂  – si supera il ponte sul fiume Liri da cui si vede la cascata e poco dopo, andando in direzione Frosinone, si prende via Carbonelli (quasi davanti a Piazza Boncompagni) e quindi si svolta a destra in uno dei vicoletti paralleli a Corso Roma. L’insegna è minimale, e se non ci fosse il cartello con una gran forchetta ed il nome del ristorante si rischierebbe di non vedere l’ingresso, una porticina quasi anonima.

Osteria del pesce 1

L’interno, curatissimo e soprattutto fresco (i muri sono belli spessi e le volte ad arco fanno immaginare che nei tempi passati il locale fosse utilizzato come cantina o magazzino) ospita una quindicina  di tavolini, vestiti con tovaglie avorio e bicchieri di vetro colorati: no, decisamente non è un ‘osteria come farebbe presumere il nome, ma un ristorante interessante, dove la materia prima – scopriremo poi – è davvero eccellente ed i costi, sebbene non low cost o economici, assolutamente il linea con la qualità dell’esperienza.

Osteria del pesce ambiente

Trovare un cameriere che comprende senza che tu dica nulla che stai morendo di sete e ti porta immediatamente una bottiglia di acqua è un plus non da poco, tuttavia è proprio il menù proposto da L’Osteria del Pesce a fare la grande differenza: crudi, ostriche se disponibili, gamberi rossi, carpacci di scampi, baccalà lavorato in modo squisito, sauté di frutti di mare con i rari cannolicchi di mare (che se non li sai preparare più che bene, rischi di servire al cliente solo sabbia!). Molto interessante anche la cantina, sebbene il percorso in scooter che ancora ci aspettava abbia consigliato di limitarci a due calici di bianco.

Osteria del pesce antipasti

La nostra prima scelta è caduta sull’antipasto dell’Osteria del Mare, ben 8 portate di assaggi diversi di cui 4 caldi e 4 freddi: come entrée è stata portata una bruschetta con baccalà mantecato, dadolata di pomodorini e brunoise di olive nere di Gaeta condita con olio DOP riserva Paola Orsini (monocultivar Itrana, la mia preferita in assoluto), seguita da un cous cous agli agrumi e frutti  di mare e da una buona insalata di mare con fettuccine di polipo. A seguire, salmone marinato con ananas e cipolla di tropea caramellata, crocchette di orata e patate accompagnate da panna acida e un mini burgher di carpaccio di tonno. Ma non finisce qui: l’antipasto prevedeva un saporito guazzetto di pescatrice accompagnato da crostoni di pane tostato, il sauté di frutti di mare con vongole veraci, cozze e cannolicchi e per finire l’ottimo baccalà scottato velocemente in padella e servito su un letto di crema di ceci e broccoli croccanti. Tutte porzioni piccole, simili a tapas, ma che nell’insieme riescono a saziare quanto e più di un secondo piatto. Anche il costo dell’antipasto (20€ a persona per 8 assaggi, 2,.50€ ciascuno, in pratica) è minimo rapportato alla qualità ed alla presentazione.

Osteria del pesce primi e dolci

Abbiamo poi proseguito con due primi piatti: per Francesco mezze maniche al pomodoro fresco con ragù di rana pescatrice e per me linguine aglio, olio, peperoncino e carpaccio di di gambero rosso. Come sempre – ed in barba a quel che dice il galateo, ma noi dobbiamo assaggiare, no? 🙂 – io e Francesco ci siamo scambiati i piatti e devo dire che entrambe le proposte erano buone, forse tra le due vincono le linguine, più insolite. Ci siamo poi fatti convincere dal cameriere ad assaggiare i dolci, non i soliti tiramisù o panna cotta che oramai sono così comuni da esser quasi venuti a noia ma un golosissimo babà rotondo ripieno di panna e cioccolato ed un tartufo alla nocciola e cioccolato fondente. Uno strappo alla dieta che valeva proprio la pena di fare!

Parliamo di costi: noi in due abbiamo speso 96€ (inclusi 3 calici di vino, 1 whisky scozzese Oban, la cui distilleria avevamo visitato nel corso del viaggio in Scozia, 2 bottiglie di acqua e 1 caffè). Tanto? Poco? Tanto sicuramente se paragonato a quanto si può spendere di media in una normale trattoria ciociara, più che giusto se si pensa alla cura ed alla materia prima, come ho detto prima davvero fresca e ben lavorata.

Il ristorante L’Osteria del Mare di Isola del Liri purtroppo non ha una pagina web (ehi, che aspettate?) ma solo una pagina Facebook piuttosto scarna e con ben poche informazioni. Il ristorante si trova in Via L. Catarinelli 13 ed è chiuso il lunedì. Per maggiori informazioni e per prenotare, si può contattare il n. telefonico +39.347.0343335.

Se poi volete pernottare inserire la sosta all’Osteria del Mare in un circuito di visita della Ciociaria più ampio, vi ricordo che il Grand Hotel Palazzo della Fonte a Fiuggi è una splendida base per visitare Subiaco, le Abbazie di Casamari e di Trisulti, Alatri, le Grotte di Collepardo, gli Altipiani di Arcinazzo o salire fino alle vette di Campocatino o di Campo Staffi.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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