CVTà STREET FEST di Civitacampomarano, street art e territorio

Volete sapere qual è, secondo me, il vero problema del turismo italiano? E’ che abbiamo così tanto patrimonio artistico, storico e culturale che è difficile, ma veramente difficile, dargli il giusto rilievo. Ed è per questo motivo che tanti borghi, tante aree naturalistiche, infinite pievi di campagna o palazzi e castelli sono conosciuti solo da chi vi abita vicino, da chi è nato nei paraggi oppure a qualche studioso esperto ed allo stesso tempo appassionato di cose italiche. E’ vero, pian piano la consapevolezza di vivere in un Paese ricco di possibilità turistiche (e l’appellativo Bel Paese con cui si definisce l’Italia mai come in questo caso fu più meritato) cresce con la stessa velocità della scolarizzazione, dell’apertura ad altre culture e a realtà estere che immancabilmente portano a fare paragoni. Per una volta, ne usciamo vincitori, quanto meno in termini numerici e di quantità posseduta di patrimonio artistico e culturale e non è un caso che la più alta concentrazione di Patrimoni dell’Unesco sia proprio in Italia (53 beni in Italia, la Cina ne ha 52 e tutte le altre Nazioni del Mondo meno). Ma come fare per far conoscere ed apprezzare l’Italia agli stessi italiani? Come attrarre l’attenzione su realtà minori, convincendo i visitatori a lasciare per una volta le destinazioni più famose ed andare alla scoperta di tesori meno pubblicizzati (e, in parallelo, ad aiutare l’economia locale)? Un esempio interessante di come si può fare promozione turistica ‘dal basso’ di un borgo inserito in un territorio non inserito negli usuali circuiti turistici è il festival CVTà STREET FEST, la cui terza edizione si terrà dal 7 al 10 giugno 2018 presso Civitacampomarano, un piccolo comune di 399 abitanti in provincia di Campobasso arroccato su una collina tra l’altro soggetta ad erosione geologica. Spopolatosi nel corso del tempo eppure con tanti luoghi e monumenti interessanti da visitare – tra tutti, cito il possente Castello Angioino (che pare abbia ispirato Alessandro Manzoni nella descrizione del Castello dell’Innominato), le Chiese di Santa Maria delle Grazie, di Santa Maria Maggiore e di San Giorgio, la Casa del Mercante – grazie alla lungimiranza della Pro Loco dal 2016 è la sede di questo festival di arte contestuale, cui sono chiamati a partecipare artisti internazionali, musicisti, chef famosi e che, edizione dopo edizione, modifica la percezione del borgo di Civitacampomarano ridisegnandolo e facendolo conoscere attraverso le immagini.

CVTA STREET FEST - locandina

CVTA STREET FEST – locandina

Anche l’edizione 2018 di CVTà STREET FEST, come sempre sotto la direzione artistica di Alice Pasquini (street-artist rinomata con oltre duemila opere realizzate in tutto il mondo) e l’organizzazione a cura dell’Associazione Culturale CivitArt, contribuirà a valorizzare e far rinascere l’antico borgo di Civitacampomarano grazie all’opera disinteressata e corale di giovani creativi che attraverso il loro contributo artistico (va sottolineato: gratuito) hanno creato l’occasione per attrarre visitatori e dare un contributo all’economia locale: sulla scia della notorietà dell’evento che ha fatto salire alla ribalta delle cronache Civitacampomarano, sono stati aperti nuovi negozi ed esercizi commerciali e nuovi nuclei familiari hanno scelto di abitare in questo borgo molisano apportando linfa vitale ad un paese che davvero rischiava di scomparire.

Se in altre situazioni il rapporto tra gli abitanti e gli artisti non è idilliaco (gli street-artist fino a poco tempo fa erano considerati solo imbrattamuri e non esponenti di una forma di arte urbana), a Civitacampomarano si è invece creata una sinergia di partecipazione e sono gli stessi abitanti che suggeriscono agli artisti partecipanti al festival CVTà STREET FEST i muri migliori dove lavorare, gli scorci e i panorami più interessanti da valorizzare, in uno scambio di saperi e sapori: la tradizione molisana del buon mangiare è rinomata e il CVTà STREET FEST diventa l’occasione per farla conoscere, ad artisti e visitatori.

AlicePasquini_Civitacampomarano_webres

AlicePasquini_Civitacampomarano_webres

Nelle scorse edizioni di CVTà STREET FEST oltre ad Alice Pasquini (che per il festival indossa il doppio ruolo di artista e direttore artistico), hanno partecipato: alla prima edizione Biancoshock, David de la Mano, Pablo S. Herrero, Hitnes, ICKS e UNO mentre Gola Hundun, Francisco Bosoletti, Alex Senna, Maria Pia Picozza e Nespoon sono stati i protagonisti della seconda edizione. Per la terza edizione, questa del 2018, i nomi degli artisti partecipanti non sono stati ancora resi noti e appena possibile li integrerò nel post. Ciascuno degli artisti avrà quattro giorni di tempo per eseguire la propria opera, lavorando in modalità live a stretto contatto con gli abitanti del luogo, che non lesineranno suggerimenti conditi da buon cibo e bicchieri di vino, ben consapevoli che l’arte è una strategia vincente per contrastare l’abbandono e il degrado di un’Italia troppo spesso dimenticata e svilita.

Oltre alla realizzazione delle opere di street art, a CVTà STREET FEST ci sarà spazio per eventi e iniziative aperte ai visitatori e agli abitanti tra cui visite guidate, incontri con le scuole, momenti di (alta) gastronomia con Gabriele Rubini, più conosciuto come Chef Rubio, che nella scorsa edizione ha anche prodotto un filmato (è possibile vederlo nella pagina web di CVTà Street Fest, dove anche sarà pubblicato il programma dell’edizione 2018 non appena disponibile – link nelle informazioni utili, in basso). L’ingresso ai diversi luoghi del festival CVTà Street Fest, che è un festival diffuso per le vie di Civitacampomarano, è gratuito.

Bosoletti_Negativo_CvtaStreetFest_Foto_AlessiaDiRisio

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Informazioni utili:

  • CVTà Street Fest, dal 7 al 10 giugno 2018 presso Civitacampomarano (Campobasso).
  • E’ possibile seguire gli eventi anche sui social agli hashtag: #cvta #cvtastreetfest #helpcivita
  • Distanze: da Campobasso 36 km., da Isernia 64 km., da Napoli 169 km., da Roma 242 km. 
  • Nei dintorni, disponibilità di hotel e B&B.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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