La Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli

Può un piccolo edificio sacro, la Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli, essere motivo di riflessione su quanto sia diversa la prospettiva (e l’attenzione) a seconda che si viaggi in auto o in moto?

Un viaggio in scooter cambia la prospettiva

L’auto è comoda, è veloce, a misura di famiglia ma, a pensarci bene, è come una navicella autosufficiente separata da tutto ciò che la circonda. La moto per sua natura è aperta al territorio, alla contaminazione, alla curiosità ed all’incontro. La necessità di mantenere un costante equilibrio in sella contribuisce a mantenere viva l’attenzione e gli odori ed i profumi dei luoghi  colpiscono le narici in modo diretto, senza barriere o mediazioni. Perfino i rumori arrivano diretti, non mediati da vetri e non sopraffatti dal suono della radio.

Uno dei vantaggi che apprezzo di più negli spostamenti in scooter, ancor più evidente durante le gite fuori porta, è la possibilità di osservare  il territorio da una prospettiva diversa, in cui i tempi furiosi della città trovano tregua e si dilatano lenti come le onde di un lago in cui è stato gettato un sassolino, mentre i viaggiatori ed i panorami attraversati entrano in connessione, diventano parte di un unico insieme spazio-temporale in cui il moto-turista è solo un ospite temporaneo.

La Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli, esterno

La Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli, esterno

Senza contare che con un mezzo a 2 ruote è assai agevole fermarsi rapidamente sul ciglio della strada per scattare fotografie o inseguire stradine  laterali poco accessibili in auto. Perfino i dettagli del paesaggio risultano più evidenti, tant’è che grazie allo scooter abbiamo spesso focalizzato piccole chicche lungo strade percorse più e più volte in auto. Una di queste – la piccola ma suggestiva Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli, l’abbiamo trovata nel corso della gita fuori porta per andare a pranzo a Tagliacozzo.

Carsoli

Per tutti coloro che non conoscono Carsoli: a me piace definirla la ‘porta d’Abruzzo’, infatti è il primo comune di una certa rilevanza che si incontra pochi chilometri dopo il cartello che segna il confine regionale con il Lazio. Se da Roma si va a L’Aquila, Pescara, Chieti o Teramo, per Carsoli (o per la sua periferia) si passa sia che si prenda il treno (la stazione è in pieno centro), l’autostrada o la vecchia via Tiburtina.

Carsoli è un paesone posto in un angolo della piana del Cavaliere a ridosso dei Monti Carseolani, un nucleo abitato che ha visto il suo massimo splendore nel Medioevo e di cui restano tracce nei ruderi del Castello di Sant’Angelo, in alcune chiese notevoli e nella sua vocazione antica di centro di scambio e commercio che ancora oggi è celebrata dai grandi centri commerciali lungo la via Tiburtina, punto di riferimento per i piccoli paesi e frazioni dei dintorni.

Per pernottare a Carsoli ci sono alcuni hotel e B&B, che costituiscono la base perfetta per la villeggiatura estiva (la sera fa fresco e il centro del paese si presta a passeggiate) e per brevi escursioni veloci al Lago del Turano, a Subiaco, al Santuario di Santa Maria dei Bisognosi a Pereto o nei tanti borghi della Marsica (Tagliacozzo è a circa 20 km., Avezzano poco più di 35).  Altre informazioni turistiche si possono trovare sul portale turistico del Comune di Carsoli.

Da Carsoli la via Tiburtina (anzi, per essere precisi, la via Tiburtina Valeria) diventa una strada di montagna e sale gradatamente fino al Passo di Monte Bove per poi tuffarsi verso Tagliacozzo. Ed è proprio a due chilometri da Carsoli, lungo questa strada, che abbiamo visto in una curva la piccola chiesetta medievale.

La Chiesa della Madonna delle Rose

Non era la prima volta che percorrevamo questa strada solitaria in mezzo alle montagne che porta a Colle di Montebove e poi a Marzia e a Tagliacozzo. Eppure solo questa volta abbiamo notato la piccola chiesetta di  San Vincenzo da Saragozza, più conosciuta come Chiesa della Madonna delle Rose in virtù della raffigurazione della Vergine che allatta il Bambino con accanto un vaso di rose, posta sull’altare principale della pieve. Oggi il quadro originario, di autore ignoto e probabilmente del XIII secolo, è custodito presso il Museo d’arte sacra nel Castello Piccolomini di Celano.

La Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli, interno

La Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli, interno

La Chiesa della Madonna delle Rose è molto antica, risale probabilmente a prima dell’Anno Mille, sebbene sue notizie si hanno solo a partire dal 1062, quando viene citata nel Regesto (registro dei documenti e dei beni) dell’Abbazia benedettina di Farfa quale dono del conte Siginolfo, il signore di Carsoli.

Noi ci siamo incantati a vedere le sue forme romaniche, la sua architettura semplice, quell’apparenza di umiltà che la rende speciale. Il cancello di accesso alla Chiesa della Madonna delle Rose di Celano l’abbiamo trovato aperto (era domenica mattina, forse c’era stata una celebrazione liturgica?) e dopo aver parcheggiato lo scooter sul piazzale esterno, abbiamo aperto con un po’ di timore la porta di legno che immette nella Chiesa, senza sapere bene cosa avremmo trovato.

A parte una lucertolina spaventata dal rumore dello scooter che si è precipitata all’esterno tra le piante che circondano il piazzale, nella chiesetta c’eravamo soltanto noi ed il silenzio era così forte da essere quasi fastidioso.

La Chiesa è semplicissima, un’aula rettangolare con due altari e pavimento in cotto antico, nella parete opposta alla porta di ingresso, un’accenno di abside trasformato in cappellina. L’altare maggiore è sovrastato dall’immagine della Madonna con affreschi ai lati che ritraggono figure umane, chissà se santi, clerici o monaci. Probabilmente un tempo tutta la chiesetta era affrescata, in ogni caso è tenuta davvero molto bene, addirittura sembrerebbe fresca di restauro. Sul tetto è posizionato un piccolo campanile, con due archi per le campane,in corrispondenza di quella che un tempo era probabilmente la parete esterna della Chiesa, oggi tutt’uno con il romitorio a cui si accede da una porta separata.

Una chiesetta di campagna, quasi struggente nella sua semplicità. Se fossimo stati in auto e non in moto, molto probabilmente non ci saremmo fermati, ne’ l’avremmo visitata, la nostra prospettiva sarebbe stata solo legata al traguardo di raggiungere Tagliacozzo, trovare il ristorante, senza dare troppo spazio al fuori programma.

La Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli

La Chiesa della Madonna delle Rose di Carsoli

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

<