10 suggerimenti per viaggiare in modo sostenibile

Viaggiare in modo sostenibile è possibile?

Inutile che ci giriamo attorno: il grande tema del nostro tempo è il rispetto dell’ambiente, la salvaguardia del pianeta e la lotta alle fonti di inquinamento.

Come nella favola “I vestiti dell’Imperatore”, ci voleva un ragazzino a farci ragionare, a farci aprire gli occhi. Ed è stata una ragazzina bionda con le treccine a ricordare a tutti noi che siamo solo ospiti su questo pianeta, non ci appartiene così come non appartiene – nonostante quel che affermino –  a Capi di Stato, multinazionali, organizzazioni.

Le domande che – come viaggiatori e turisti – dobbiamo porci sono:

  • si può viaggiare senza impattare (troppo) sull’ambiente?
  • quali sono le azioni che ciascuno – nel proprio piccolo – può compiere per far sì che il piacere di andare alla scoperta di luoghi nuovi e diversi non entri in collisione con la salvaguardia degli ecosistemi naturali?
  • esistono suggerimenti per viaggiare in modo sostenibile che – nella loro semplicità – possono essere adottati dai viaggiatori e dai turisti senza troppi sacrifici?

La responsabilità ambientale di chi viaggia

Chi viaggia ha una responsabilità grande a cui non può sottrarsi: a tutti piace andare in vacanza in terre lontane, scoprire luoghi distanti e affascinanti, fare i turisti curiosi in mete esotiche.

Tutte destinazioni dove è necessario salire a bordo di un aereo – spesso più di uno –   con un bagaglio di emissioni di CO2 che quasi sempre non consideriamo, che non contribuiamo a ridurre.

Ancora peggio: tendiamo a visitare tutti le stesse mete, ci mettiamo in fila per accedere a luoghi-santuario e così facendo ne alteriamo gli ecosistemi. Non posso fare a meno di pensare alla bolgia di turisti che affollavano Maya Bay, la spiaggia tropicale thailandese che per fortuna oggi è chiusa ai visitatori a tempo indefinito – in una rincorsa idiota (e mi ci metto anche io)  per scattare l’ennesima foto da postare sui social o mettere un’altra bandierina sul planisfero per far vedere ai nostri amici che ci siamo stati anche noi.

L’overtourism

Ci sono realtà in cui il turismo eccessivo, l’overtourism, crea problemi reali: Venezia è una delle città italiane che sta subendo questo fenomeno di massa, in cui i visitatori sono ben più degli stessi abitanti e le strutture della città – fragile per sua stessa natura – non riescono a sopportarli.

Vale in città, vale in montagna (tutti a vedere il Torre del Paine in Cile o, per restare dietro casa, le Tre Cime sulle Dolomiti!), vale sulle isole.

E’ anche vero che se ben gestito il turismo può diventare una leva potente per lo sviluppo di un territorio, fonte di lavoro e di risorse economiche. Ed è a questo che bisogna tendere.

Sta a noi turisti, a noi viaggiatori, avere innanzitutto rispetto per i luoghi che scegliamo come meta.

Certo, forse la scelta migliore (ed estrema) per un viaggio realmente sostenibile sarebbe quella di restarsene a casa in modo da non depauperare risorse ambientali, tuttavia è indubbio che viaggiare apre la mente, fa sperimentare il valore dell’accoglienza, permette lo scambio di culture.

E’ quindi necessario trovare, tra viaggiare e non viaggiare, un punto coerente di equilibrio.

I suggerimenti per viaggiare in modo sostenibile

Non esiste la ricetta perfetta per viaggiare senza fare danni all’ambiente, esistono però numerosi suggerimenti per viaggiare in modo sostenibile.

Le emissioni di Co2

Tra i suggerimenti per viaggiare in modo sostenibile quello più facilmente applicabile è di scegliere  – ove possibile – mezzi di trasporto con una ridotta emissione di Co2.

Senza arrivare ad attraversare l’Atlantico su una barca a vela alimentata ad energia solare come ha fatto Greta Thunberg, si può scegliere di raggiungere località come Parigi, Londra, Vienna, Zurigo, Monaco di Baviera (e potrei continuare a lungo l’elenco) in autobus, in auto (se a pieno carico ha un’impronta ambientale comunque ridotta), meglio ancora in treno, rinunciando alla indubbia comodità e velocità dell’aereo, il cui peso in termini di emissioni di Co2 è molto elevato e va verso un ulteriore aumento (per maggiori informazioni: The International Council on Clean Transportation – Aviation).

Esistono comunque compagnie aeree più attente all’ambiente e al minor consumo di carburante che utilizzano aerei più leggeri, adottano velocità ridotte per consumare meno carburante, impiegano – ove possibile – materiale di consumo riciclabile. Quasi tutte, consentono ai clienti di pagare una quota destinata alla compensazione delle emissioni ( in quanti realmente lo fanno?).

Per viaggiare in modo sostenibile meno viaggi, più giorni

Per viaggiare in modo sostenibile potrebbe essere utile mutare radicalmente lo stile di viaggio (sempre se il lavoro o lo studio lo consentono) ed anziché fare tanti piccoli viaggi, diluiti nel corso dell’anno e in tante destinazioni diverse, concentrare la propria attenzione su un paio di destinazioni per anno.

Con un doppio vantaggio: si riduce l’impatto sull’ambiente dei viaggi aerei di trasferimento e si ha la possibilità di approfondire la conoscenza di un luogo e delle sue caratteristiche nonché maggiori possibilità di interagire con i suoi abitanti.

10 suggerimenti e piccoli consigli per viaggiare in modo sostenibile

  1. Rispettare tutti i luoghi che si visitano: non abbandonare mai rifiuti, portare un sacchetto di plastica (compostabile) per metterci le cose da gettare nel bidone della spazzatura. Differenziare i rifiuti secondo il materiale.
  2. Evitare sempre di basarsi sul proprio vissuto per valutare lo stile di vita dei locali. Non tutti hanno la possibilità di avere acqua corrente, scuole gratuite, sanità qualificata, cibo di facile reperibilità. In generale, non pensare mai di essere una persona migliore solo perché hai più possibilità economiche. Rispettare l’economia locale e sostenerla con qualche acquisto di prodotti del posto.
  3. Partecipare a visite ed esperienze che coinvolgono le comunità locali: prima di partire informarti se esistono progetti o programmi che supportano le comunità del posto. Ad esempio, in Thailandia ci sono diversi programmi supportati dal Governo che permettono di vivere esperienze e di soggiornare presso comunità rurali o di pescatori (leggi la mia esperienza nel villaggio di Ban Nam Chiao).
  4. Riscoprire il piacere del cammino, della lentezza e della bicicletta: quando possibile, per visitare una città è meglio camminare che prendere mezzi pubblici. In alternativa, noleggiare una bicicletta consente di girare in lungo e largo con poca fatica. Macchine a noleggio solo se indispensabili (itinerario, lunghe distanze), altrimenti sempre preferibile il trasporto pubblico.
  5. Plastic free – usare materiale riciclabile e/o compostabile: benissimo la borraccia in acciaio, le posate in bambù e i bichieri di carta ma non demonizzare le bottigliette di plastica, che si possono usare più e più volte riempiendole con acqua di rubinetto ed altri liquidi. Una volta terminato il loro utilizzo vanno obbligatoriamente gettate nel secchio della differenziata, mai abbandonate dove capita. Non dimenticare che in alcune zone del mondo bere acqua imbottigliata è il modo più sicuro per evitare contaminazioni batteriche.
  6. Essenzialità e leggerezza in viaggio: spesso portiamo in viaggio valigie piene di abiti che non metteremo nemmeno una volta. Più valigie = più peso = più carburante = costi maggiori e maggiore impatto ambientale. Quasi dappertutto è possibile fare un un piccolo bucato (un pezzo di vero sapone di Marsiglia, a base vegetale, dura tantissimo e si può usare anche per l’igiene personale) e a meno di non avere eventi particolari in programma, due paia di pantaloni, 4-5 magliette, un paio di camicie, due maglioni di peso diverso, 4 slip, un paio di scarpe di ricambio, un paio di ciabatte, un telo in micro-fibra ed un beauty ridotto con prodotti poco inquinanti sono più che sufficienti per una settimana di viaggio ed entrano senza problemi nel bagaglio a mano.
  7. Non sprecare carta: scarica i biglietti sul telefonino, utilizza guide e mappe on line, preferisci le app per pagare i mezzi di trasporto.
  8. Hotel sostenibili: privilegiare le strutture alberghiere che hanno scelto la sostenibilità (possibilità di scegliere se cambiare o meno asciugamani e biancheria, no ai prodotti da bagno monodose, raccolta differenziata anche nelle camere, lampadine a basso consumo, prodotti della colazione a km. zero, bottiglie di vetro per l’acqua di cortesia, caffè da coltivazioni certificate e sostenibili).
  9. Spazio ai sapori del territorio ed alla stagionalità: assaggiare con curiosità il cibo locale è sempre una scoperta ed è opportuno evitare i prodotti alimentari che arrivano (necessariamente in nave o in aereo) dall’altra parte del mondo. Visita i mercati locali, acquista frutta per i tuoi spuntini (da lavare accuratamente, se necessario con qualche goccia di amuchina da portare in una bottiglietta in valigia). Usa i prodotti alimentari locali come ricordo di viaggio al posto di oggetti di bassa qualità prodotti chissà dove e con chissà quali materiali.
  10. Essere consapevoli: alla base di un viaggio sostenibile c’è sempre la consapevolezza. Di chi si è, di cosa stiamo visitando, di quale impatto produce la nostra presenza, di cosa possiamo fare per essere utili al territorio. La consapevolezza nasce dalla conoscenza, per cui il proprio viaggio va preparato con cura, studiando itinerari, tappe, soste. Essenziale è conoscere la storia del luogo, le abitudini culturali e la sua situazione sociale.

Sir Robert Baden Powell, l’ufficiale inglese che ha fondato il movimento scout, amava ripetere che è importante “lasciare il mondo migliore di come si è trovato”.

Cosa stai facendo, tu, per lasciare il mondo migliore (o, comunque, non peggiore)?

 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Agata Romeo Ottobre 09, 2019

    Utilissimo articolo, fonte di ispirazione e riflessione per viaggiatori e turisti, ma non solo!

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    • Avatar
      Claudia Boccini Ottobre 09, 2019

      Grazie! Come hai potuto leggere sono ovviamente a favore della sostenibilità, ma senza essere integralista. Anche perché davvero sarebbe sufficiente che ciascuno di noi mettesse in atto piccolissimi cambiamenti e tutti ne guadagneremmo.
      Grazie ancora per aver avuto la gentilezza di leggere e… di lasciare un commento!
      Claudia

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