Visitare il borgo fantasma di Celleno: informazioni utili

Celleno: un borgo fantasma molto vitale

Anche se al momento non abbiamo in programma viaggi ed escursioni complesse, la nostra ricerca di borghi italiani interessanti da visitare e da farvi conoscere non si ferma e, anzi, giocare a scovare il paesello poco conosciuto, il castello arroccato sulla collina o il punto panoramico più bello è diventato uno dei nostri passatempi preferiti. Questa volta la ricerca ci ha portato a visitare il borgo fantasma di Celleno, un piccolo paese in provincia di Viterbo situato su uno sperone tufaceo che – proprio come la più famosa Civita di Bagnoregio, non molto distante – è soggetto all’erosione ed agli smottamenti.

Borgo fantasma di Celleno

Borgo fantasma di Celleno

Celleno (si pronuncia con l’accento sulla seconda vocale) è diviso in due nuclei: il borgo storico millenario  con il castello (quello che viene individuato come borgo fantasma di Celleno) ed un abitato più moderno. Celleno nuovo nasce a partire dagli anni trenta del XX secolo quando, per il susseguirsi delle frane il borgo storico divenne insicuro, tanto da dar spostare in massa i suoi abitanti verso un sito più pianeggiante e sicuro a circa un chilometro e mezzo di distanza. Vennero costruite nuove case, le scuole e la chiesa e il 18 marzo 1951 il Consiglio Comunale decise di sgomberare del tutto il vecchio abitato, che così rimase abbandonato.

Dopo un periodo buio in cui il borgo fantasma di Celleno era stato lasciato andare al suo destino, negli ultimi anni ha preso vita un progetto di recupero che vuole salvaguardare gli edifici sopravvissuti e di rivalutare la storia e l’architettura di questo abitato antico, che ancora presenta le forme di un nucleo fortificato medievale con tanto di Castello (Castello Orsini) che occupa una posizione preminente rispetto all’abitato. Nel borgo antico si organizzano feste, mostre, eventi. Non è quindi un luogo abbandonato quanto dell’abbandono ha fatto la sua forza.

Borgo fantasma di Celleno - Il Castello

Borgo fantasma di Celleno – Il Castello

Un borgo storico preservato

Noi siamo arrivati a Celleno in un freddo e nebbioso sabato di novembre, la nebbia era talmente fitta che a mala pena si riusciva a vedere la strada davanti a noi. Il mio dispiacere di non poter fare delle belle foto paesaggistiche in breve è mutato in entusiasmo, perché la nebbia, e l’atmosfera irreale che avvolgeva il borgo, dava realmente la sensazione di essere immersi in un romanzo gotico, con un fantasma pronto a comparire all’improvviso.

Per salire fin al castello avete due possibilità: imboccare il lungo ponte sinuoso che sale da piazza del Mercato (dove c’è anche il parcheggio) fino alla Porta Vecchia, la porta di ingresso accanto al Castello oppure accedere dalla porta inferiore e da qui seguire le scale fino a raggiungere squadrata piazza principale.

Abbiamo scelto di utilizzare quest’ultima via di accesso, e ne siamo stati lieti perché è stato come entrare in punta di piedi nel vecchio abitato,  con la possibilità di vedere dal basso il profondo fossato che circonda il Castello ed il ponte (ora in muratura) che lo scavalca. Più che un castello, sembra una fortezza militare: squadrato e massiccio, con una torre e contrafforti a scarpa, è stato abitato fino a qualche tempo fa da privati e al momento non è visitabile.

Proseguendo l’itinerario si costeggiano angusti locali al cui interno sono state riprodotte vecchie botteghe (la taverna, il fornaio, la cantina, ecc.);  qualche volta, ahimè, si è costretti a fare dietrofront perché il borgo fantasma di Celleno è ancora soggetto a recupero. Il materiale utilizzato per edificare l’abitato è il tipico tufo della zona, che dona un carattere rustico all’insieme.

Piazza del Comune (o del Municipio) è la piazza principale di ispirazione medievale, racchiusa sui quattro lati dal Castello, da un paio di edifici recuperati che un tempo ospitavano abitazioni e botteghe, da una romantica facciata decorata da rampicanti senza null’altro dietro che il cielo (era la sede delle poste e dei telegrafi) e dall’alto e ben conservato campanile della Chiesa di San Donato, di stile classico a tre ordini, con ancora ben posizionato l’orologio con la lancetta ferma sulle ore dodici.

Borgo fantasma di Celleno - Il campanile di San Donato

Borgo fantasma di Celleno – Il campanile di San Donato

Quel che resta della Cattedrale

Seguendo il vicolo che va verso la parte esterna dello sperone tufaceo (la parte più danneggiata di Celleno, non restano che alcune tracce e fondamenta delle case che un tempo vi sorgevano) sulla sinistra c’è la vecchia Chiesa di San Donato, estremamente suggestiva nel suo abbandono: dietro al portale in stile gotico-romanico cresce l’erba, il tetto della navata è completamente crollato eppure sulle mura perimetrali restano evidenti i colori dei vecchi affreschi.

Borgo fantasma di Celleno - I resti della Chiesa di San Donato

Borgo fantasma di Celleno – I resti della Chiesa di San Donato

Più avanti una passerella di legno compie un breve percorso sulla collina con la possibilità  -nebbia permettendo – di ammirare il paesaggio in direzione dell’Umbria. Lungo il percorso è stata allestita una piccola mostra di strumenti agricoli e della civiltà contadina ed alcune opere di arte di riciclo industriale. A causa della nebbia, gli altri rari visitatori ci comparivano davanti all’improvviso e a rendere ancor più insolito il tutto c’erano anche alcune pecore, non ho capito se parte della scenografia (normalmente nel periodo di Natale nel borgo antico di Celleno si mette in scena il presepe vivente) o perché banalmente avevano  trovato il posto migliore per riposarsi, riparate dai resti delle  mura antiche.

Informazioni utili per visitare il borgo fantasma di Celleno

  • Ancora poco conosciuto, il borgo fantasma di Celleno rappresenta una gita facile per tutti.
  • Da Roma sono circa 100 chilometri ed è facilmente raggiungibile perché ben collegato tramite l’autostrada A1 e la superstrada Orte-Viterbo, da cui poi si prosegue lungo la provinciale n. 5 Teverina.
  • Noi ci siamo stati il 31 ottobre 2020, attraversando i territori a vocazione agricola della Tuscia viterbese.
  • In corso c’era la raccolta delle olive e proprio l’olio extravergine di oliva Tuscia DOP,  insieme alla ciliegie, è uno dei prodotti di punta del territorio.

Cosa vedere vicino a Celleno?

  • Il tempo per la visita varia tra mezz’ora e due ore, in base a ciò che volete vedere e/o approfondire.
  • Per un itinerario completo della zona, potete integrare la visita di Celleno con:
    •  Civita di Bagnoregio (a 15 chilometri di distanza),
    •  Sant’Angelo di Roccalvecce (8 chilometri), conosciuto come il paese delle fiabe (splendidi i murales che decorano numerosi edifici della frazione);
    • Bomarzo (a 25 chilometri), famoso per il parco dei mostri di pietra.
Borgo fantasma di Celleno - la strada in salita che porta al castello

Borgo fantasma di Celleno – la strada in salita che porta al castello

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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