8 motivi per visitare la Val Venosta

Questo post vuole essere un invito a visitare la Val Venosta. La conoscete? E’ una valle ampia del Sud Tirolo – Alto Adige che si protende quasi come un cuneo verso nord-ovest, insinuandosi tra la Svizzera e l’Austria. Da tempi remoti è stata terra di transito ed è sempre stata fondamentale per gli scambi commerciali tra il nord teutonico ed il sud mediterraneo, tanto che i Romani vi fecero passare la via Claudia Augusta, una strada che velocizzava il transito delle truppe e dei commerci.

Già questo, vi dovrebbe far venire voglia di visitare la Val Venosta, ma vi assicuro che c’è molto, molto di più soprattutto se immaginate le vacanze in mezzo alla natura, in luoghi magnifici dove accanto alle attività all’aria aperta tipiche della montagna c’è la possibilità di dedicarsi a itinerari culturali o a gite in belle cittadine con una storia di rilievo.

Tra i vari motivi per visitare la Val Venosta vi è anche la facilità di ‘sconfinare’ molto facilmente sia in Austria che in Svizzera: dal valico di Taufers si entra in Engadina, così come in pochi chilometri dal Lago di Resia si entra in Austria tramite Passo Resia.

Il che significa che se avete voglia di allungarvi all’estero, con meno di un paio di ore di macchina arrivate ad Innsbruck (ricordatevi di acquistare il tagliando vignette per poter usare le autostrade austriache, altrimenti vi fanno la multa) o potete raggiungere la svizzera Coira.

Non dimentichiamo poi che dalla Val Venosta si raggiunge quel monumento all’operosità dell’uomo che è la strada dello Stelvio, uno stretto nastro di asfalto che, tornante dopo tornante, porta fino ai 2757 metri di altitudine di Passo Stelvio e da qui scende fino a Bormio, in Lombardia.

Visitare la Val Venosta: da Castel Coira la vista sull'Ortles

Visitare la Val Venosta: da Castel Coira la vista sull’Ortles

Una volta arrivati in Val Venosta, la prima cosa che vedrete sono le coltivazioni intensive di mele: ci sono estensioni enormi di frutteti che crescono sui pianori, curati e annaffiati a cadenza regolare per ottenere i frutti succosi e croccanti molto apprezzati nei mercati e sulle tavole d’Europa.

Poi, il vostro sguardo verrà catturato dalla corona di cime alpine che cingono come in un abbraccio la vallata. Sono montagne alte ben oltre i 3.000 metri ma che sembrano piccole al cospetto del monte Ortles, che con i suoi 3.905 metri è la vetta più alta dell’Alto Adige.

A seguire, resterete incantati dai piccoli e prosperosi paesi che punteggiano la Valle, ciascuno con il suo bel campanile e i balconi rigogliosi di fiori e che è un piacere visitare.

Fanno parte della Val Venosta alcune delle cittadine più caratteristiche del Sud Tirolo, come la piccola e bellissima Glorenza, la mercantile Malles e poi l’elegante Lasa famosa per il suo marmo. E, ancora, Sluderno, Silandro, Castelbello solo per citare le più grandi o conosciute.

Una menzione a parte la merita il piccolo borgo di Curon Venosta, famoso per il Lago di Resia e per il famoso campanile che svetta dalle acque del lago, unico superstite degli edifici che costituivano la vecchia Curon (sommersa per creare il bacino idroelettrico).

Ben collegata con Merano (e quindi con Bolzano) sia per strada che per ferrovia, la Val Venosta  si dirama in diverse valli laterali, più o meno lunghe, molto interessanti per chi ama fare trekking, escursionismo o passeggiate in quota oppure è alla ricerca di località con maggior quiete e tranquillità.

Tra i motivi per visitare la Val Venosta inserisco anche la presenza di monumenti, chiese e monasteri di grade valore storico, interessanti da scoprire e che rappresentano una sicura alternativa nel caso il meteo non prometta il bello.

Visitare la Val Venosta: paesaggio Val Lunga

Visitare la Val Venosta: paesaggio Val Lunga

La nostra vacanza in Val Venosta

La nostra vacanza in Val Venosta, ad esempio, è stata soprattutto un momento relax unito a momenti di scoperta di un territorio che non conoscevamo per nulla nonostante da tanti anni frequentiamo le località di vacanza della provincia di Bolzano. D’altra parte, è una provincia estesa e la distanza tra il valico di Taufers ad ovest e la località di Prato alla Drava ad est è di quasi 200 km.!

Devo dire che rispetto alla Val Pusteria, area del Sud Tirolo che conosco bene ed a me particolarmente cara, ho trovato la Val Venosta abbastanza diversa: il paesaggio è meno aspro, più arioso ed anche i suoi abitanti mi sono apparsi più avvezzi a trattare con turisti e foresti, forse proprio per la plurimillenaria abitudine ad essere terra di transito.

In ogni caso la Val Venosta sa farsi amare: i suoi panorami sono così ampi e ariosi  che non sembra quasi di stare in una valle, le possibilità di svago e attività sono infinite e davvero chiunque – non importa che siate in coppia, in famiglia o da soli – può trovare la sua dimensione di svago ideale. In Val Venosta, di sicuro non troverete il tempo per annoiarvi!

La nostra vacanza ha avuto un taglio soprattutto culturale: poche le passeggiate ed i sentieri percorsi ma in compenso abbiamo approfondito la storia locale, abbiamo visitato borghi, cittadine, antichi monasteri e castelli, ci siamo divertiti a scoprire le valli laterali – una più bella dell’altra – e poi abbiamo assaggiato i prodotti tipici e ci siamo rilassati al fresco dei boschi, bagnandoci i piedi nei ruscelli gelidi in un percorso Kneipp tutto naturale.

Visitare la Val Venosta: torrente lungo la strada per Solda

Visitare la Val Venosta: torrente lungo la strada per Solda

Ci siamo incantati davanti ai fiori che crescono spontanei, abbiamo visto aquile volare alte e caprioli sbucarci improvvisamente davanti mentre attraversavamo il bosco.

Abbiamo assaggiato fragole squisite, assaggiato i piatti preferiti dall’Imperatrice Sissi d’Austria, assaggiato birre artigianali e wisky di farro.

D’altra parte, l’intenzione alla base della scelta della Val Venosta era proprio quella di riposarci, goderci una vacanza ‘leggera’ e senza troppi vincoli (ho continuato o a postare sui social, ma con i miei tempi) per scoprire una zona del Sud Tirolo – Alto Adige che non conoscevamo, in modo da poter avere una visione complessiva dell’intera provincia.

Ci è piaciuta la Val Venosta? Sì! Di seguito, una sintesi di alcuni motivi alla base della scelta di visitare la Val Venosta.

Visitare la Val Venosta: devozione in montagna

Visitare la Val Venosta: devozione in montagna

Motivi per visitare la Val Venosta – 1. Il paesaggio, le montagne, i ghiacciai

Le vacanze estive in montagna sono sempre più apprezzate: trekking, passeggiate e sport all’aria aperta, boschi in cui rifugiarsi nei giorni più caldi e assolati eventi folkloristici, possibilità di partecipare a visite culturali: in Val Venosta sono davvero tante le possibilità di ‘costruire’ vacanze a misura dei propri interessi e passioni e perfino chi ha nostalgia del tuffi e dei bagni al mare può trovare laghi balneabili ed hotel con magnifiche piscine.

Ma quello che più di ogni altra cosa attrae i visitatori sono le sue montagne, 14 vette oltre i 3.000, dei veri giganti della natura che costituiscono sfide per gli alpinisti: l’Ortles certamente, il Gran Zebrù ed il Monte Zebrù, il gruppo delle Alpi Venoste e del Sesvenna, lo Stelvio, il Plattenspitze e poi ancora le montagne del Similaun (dove è stata rinvenuta la mummia Ötzi).

Resistono ancora i ghiacciai perenni anche se le loro dimensioni, a causa del mutare del clima, si sono ridotte. E siate certi che quando piove a valle, sulle cime delle vette sopra i 3.000 metri è facile che cada la neve, per cui non stupitevi se dopo una notte di diluvio vi sveglierete con tutte le cime più alte imbiancate.

Come in tutto il Sud Tirolo – Alto Adige, la rete dei sentieri è ampia, ben tenuta e segnalata. Pressoché tutti gli uffici del turismo locale offrono la possibilità di escursioni guidate di tutti i livelli; escursioni spesso vengono organizzate dagli stessi hotel.

Altopiano di Malles

Altopiano di Malles

Motivi per visitare la Val Venosta – 2. I Laghi color del cielo

Tra i motivi per visitare la Val Venosta ci sono i suoi laghi: laghi naturali e laghi creati dall’uomo.

Nei primi decenni del secolo scorso furono costruite a monte delle valli laterali alcune dighe per trarre energia elettrica dall’acqua dei fiume e dei torrenti alpini, che diedero vita – non senza enormi problemi per la popolazione locale, che per consentire la realizzazione dei laghi idroelettrici venne espropriata di case e terreni . ad alcuni laghi dall’incredibile color turchese, anzi, color del cielo.

Il più famoso di tutti è sicuramente il Lago di Resia, dove svetta in mezzo all’acqua il solitario campanile di Curon, ma sono ugualmente artificiali il Lago di Goveretto in Val Martello e il Lago di Vernago in Val Senales.

A noi è piaciuto tantissimo il piccolo laghetto della Muta, sull’altopiano di Malles e altrettanto il piccolo laghetto di Solda, dietro la Chiesa.

Parlando di laghi, non dimentichiamo i fiumi: a Passo Resia ci sono le sorgenti dell’Adige.

Lago di Resia e campanile di Curon

Lago di Resia e campanile di Curon

Motivi per visitare la Val Venosta – 3. Il clima assolato

Uno dei motivi per visitare la Val Venosta e trascorrervi un periodo di vacanze è il suo clima: è tra i migliori del Sud Tirolo Alto Adige. Di media le precipitazioni sono scarse e si hanno più di 300 giorni di sole.

Questo clima è però un dono per l’agricoltura: in Val Venosta ancor prima della coltivazione intensiva delle mele si coltivava grano e grano saraceno e il sistema delle rogge (piccoli corsi d’acqua incanalati dall’uomo seguendo le pendenze del terreno) consentiva un’irrigazione costante e naturale.

La temperatura in estate è piacevolmente calda di giorno e, grazie all’escursione termica, di sera fresca quanto occorre per dormire con un piumino leggero. IL tempo soleggiato consente a molti hotel di avere piscine all’aperto, un plus non da poco in estate, soprattutto se viaggiate con bambini.

Come spesso accade in montagna, le precipitazioni sono più frequenti nel pomeriggio o di sera. Ricordatevi di portare sempre con voi un impermeabile o un poncho per ripararvi dagli acquazzoni imprevisti.

Val Senales

Val Senales

Motivi per visitare la Val Venosta – 4. I borghi medievali e i borghi insoliti 

Lasciamo un attimo da parte le vacanze attive e naturalistiche ed occupiamoci di uno dei motivi che invitano a scegliere una vacanza in Val Venosta: la possibilità di visitare località e borghi con una storia.

Ovviamente andare in Val Venosta e non andare a vedere il Campanile di Curon è impossibile o quasi, ma non dimentichiamoci che a due chilometri dal più grande centro di Malles (ugualmente interessante da visitare per la lunga storia e tracce del periodo Romano c’è la piccola Glorenza, uno dei borghi medievali più belli d’Italia (e d’Europa), cittadina mercantile che conserva cinte murarie, edifici storici, portici e chiese.

Lungo il presunto tracciato della via romana Claudia Augusta c’è Lasa, la città del marmo e delle albicocche, con palazzi signorili.

Non perdetevi nemmeno i piccoli paesini un po’ defilati, come Certosa in Val Senales, il borgo di confine Taufers. Ed ovviamente Prato allo Stelvio, la località dove abbiamo soggiornato e da cui parte la strada dello Stelvio.

Burgusio e altopiano di Malles

Burgusio e altopiano di Malles

 

Motivi per visitare la Val Venosta – 5. I castelli

Una particolarità della Val Venosta, così come del Sud Tirolo – Alto Adige, sono i numerosi castelli arroccati su sproni rocciosi, memoria delle signorie nobili oppure dei Principi Vescovi che governavano sul territorio.

In Val Venosta, tra rocche e castelli – sia ben conservati che diroccati – se ne contano ben 40. Alcuni, quasi sempre appartenenti a privati, si possono visitare con percorsi guidati. Fatelo, perché è sempre un’esperienza interessante e si scoprono aneddoti curiosi e stili di vita.

Giusto per citarne qualcuno: il Castello di Castelbello, il Castel Principe a Burgusio, Castel Coira a Sluderno, il Castello di Cengles, il Castello di Silandro (oggi sede della Biblioteca pubblica del paese), Castel Juval, residenza estiva dello scalatore Reinold Messner e sede di uno dei suoi Musei della Montagna.

Visitare la Val Venosta: Abbazia di Mariemberg

Visitare la Val Venosta: Abbazia di Mariemberg

Motivi per visitare la Val Venosta – 6. Le abbazie ed il sentimento religioso

Come spesso accade in montagna, dove l’uomo si trova più facilmente al cospetto del divino, in Val Venosta sono numerosi i luoghi di culto, le chiese e le cappelle edificate in segno di devozione popolare.

In Val Venosta c’è anche uno dei conventi benedettini più conosciuti del Sud Tirolo – Adige, il monastero di Mariemberg – Maria Al Monte.

Si trova arroccato sulla costa della montagna sopra Burgusio e la sua sagoma bianchissima risalta sul verde dei boschi.

Un monastero grande, con una chiesa barocca ricca di decorazioni e dorature, un piccolo museo e una ‘bottega’ dove acquistare i prodotti del chiostro. I monaci di Mariemberg erano rinomati perla loro cultura e spesso venivano inviati ad insegnare nelle scuole di Merano o come precettori.

Parrocchiale di Glorenza

Parrocchiale di Glorenza

Credenti o meno, visitate le chiese locali: in genere sono un tripudio di decorazioni barocche, con statue lignee di Santi molto belle. E soffermatevi sui tanti crocifissi che si incontrano sui sentieri o in montagna, simboli di una fede salda e  condivisa.

A soli due chilometri dal confine italiano di Taufers, in Svizzera, c’è un altro luogo di fede molto amato, il Convento di San Giovanni di Müstair, dove le suore portano avanti la regola benedettina dell’Ora et Labora. Il Convento è uno dei patrimoni dell’Unesco svizzeri ed è un complesso architettonico con edifici di epoche diverse (sembrerebbe essere stato fondato su impulso di Carlo Magno). Molto importanti il ciclo di affreschi carolingi che è stato rinvenuto nella chiesa.

Del Convento di San Giovanni di Müstair  ve ne parlo nel post:

Il monastero benedettino di Müstair

Motivi per visitare la Val Venosta – 7. I musei

In Val Venosta non aspettatevi Musei rinomati ma apprezzerete senz’altro i piccoli musei locali, dove le esposizioni sono curate e coccolate e le esposizioni vi aiuteranno a comprendere meglio questa Valle, la sua storia e le sue genti.

  • A Sluderno il Museo della Val Venosta aiuta a comprendere usi, costumi e storia delle genti venostane, e si scopre ad esempio che a partire dal XVII secolo molti bambini venivano nviati a lavorare in Alta Svevia, in un percorso a piedi che poteva raggiungere i 250 km, percorrendo sentieri montani complessi e spesso pieni di neve.
  • A Trafoi, sulla Strada di Passo Stelvio, il centro visite Naturatrafoi si occupa di geologia, flora e fauna montana ma anche delle difficili condizioni di vita in montagna.
  • Il Museo dell’Alta Val Venosta, a Curon Venosta, fa il punto sulla storia di Curon e del Campanile sommerso ed espone oggetti e foto d’epoca.
  • Il Centro visite Aquaprad a Prato allo Stelvio ha come tema gli habitat acquatici delle Alpi, con acquari con pesci e anfibi autoctoni.
  • L’Archeopark della Val Senal è un museo ed un percorso didattico per scoprire come viveva Ötzi e la sua gente attraverso giochi, esperienze, attività didattiche.ù
  • A Glorenza, presso la Torre della Chiesa, c’è il Museo dedicato al pittore e caricaturista Paul Flora.
  • Gli incredibili Musei della Montagna di Rainold Messner: in Val Venosta ce ne sono due, uno a Castel Juval ed uno a Solda (MMM Ortles), ciascuno che sviluppa un tema specifico: a Juval è il Mito della Montagna, a Solda il tema è il ghiaccio.

Motivi per visitare la Val Venosta – 8. Sistema di trasporti in Val Venosta

Ben collegata con Bolzano grazie alla ferrovia Merano-Malles, alla strada statale 38 che la attraversa completamente fino al confine con l’Austria di Passo Resia ed all’ottima rete di trasporto su gomma della provincia di Bolzano, la Val Venosta vanta anche una rete di piste ciclabili di tutto rispetto.

Sul treno della Val Venosta è possibile salire a bordo (solo su alcune vetture) con la bicicletta. E considerato che dalla Val Venosta a Merano (circa 50 km.) la strada è quasi tutta in discesa, se non volete affaticarvi troppo potete raggiungere uno dei paesini in bici e rientrare con il treno.

Molte strutture alberghiere offrono gratuitamente ai loro ospiti la Venosta Card, una tessera personale che consente l’uso gratuito del treno e di alcuni bus pwer il periodo del soggiorno.

Tenete conto che lungo la strada statale in alcuni momenti della giornata ci può essere molto traffico e possono formarsi code. Vi consiglio, nel caso, di attivare il navigatore della macchina (o prendere una vecchia, comoda cartina stradale) e verificare se vi sono percorsi alternativi che passano in mezzo ai paesi o di fianco alle montagne.

Informazioni utili

Potete trovare più informazioni sulla Val Venosta al link: https://www.venosta.net/it/benvenuti.html

Lago di San Valentino alla Muta con vista sull'Ortles

Lago di San Valentino alla Muta con vista sull’Ortles

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Marta Settembre 03, 2021

    Stupende le foto ed i tuoi minuziosi racconti, è il tuo lavoro in questa pagina. La Val Venosta è il primo luogo di vacanza in cui siamo stati dopo sposati e ci siamo già ritornati 5 volte in vari anni.

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    • Avatar
      Claudia Boccini Settembre 06, 2021

      Ti ringrazio moltissimo per quanto hai scritto: il blog per me è soprattutto un diario dei viaggi e delle esperienze fatte e sapere che ciò che scrivo può essere utile o interessante o comunque ispirante mi fa continuare ad occuparmene. Ancora grazie!

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