Visitare Montescudaio: vino e paesaggio

In giro per la Toscana si incontrano paesini deliziosi, manciate di case di mattone e tetti dalle tegole di cotto,  cui portano strade sinuose punteggiate di cipressi e verdi di vigne e oliveti. Montescudaio, in provincia di Pisa, nell’entroterra della Costa degli Etruschi e pressoché a metà strada tra la marittima Cecina e la storica e gloriosa Volterra, è uno di questi.

Perché visitare Montescudaio?

E’ un borgo incantato, con tempi lenti ma non fermi. Le strade che portano fino alla cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta salgono seguendo le balze della collina, in una scalata che avrà quale premio uno dei panorami più belli sul Tirreno. Tutto ha ritmi umani, non c’è frastuono ed il senso di pace è evidente.

Una volta parcheggiato nello slargo di Piazza Gherardini, dopo pochi passi ci si ritrova immediatamente su via Roma, la via commerciale di Montescudaio. Qui ci sono negozi, il bar che, come in tutti i piccoli paesi, è centro di aggregazione e incontro, le rivendite di merci varie.

Visitare Montescudaio: il Municipio e l'Oratorio della SS. Annunziata

Visitare Montescudaio: il Municipio e l’Oratorio della SS. Annunziata

Salendo di un livello, arriviamo in via di San Sebastiano, dove  troviamo gli uffici pubblici, le associazioni, i diversi palazzi appartenuti alle famiglie nobili.

E per rafforzare la dialettica tra sacro e profano che generalmente trova spazio in  Toscana, il  Municipio di Montescudaio è accanto all’Oratorio della Santissima Annunziata, di impianto rinascimentale ma con la facciata rinnovata negli anni ’30 del XX secolo.

Continuando a salire – sì, per visitare Montescudaio mettete in conto salite e discese! –  alla fine delle scale di fianco al ristorante “Il Frantoio” (citato nella Guida Michelin 2019) si può ammirare “La fonte della vita”, un grande murales con colori e tratti un po’ dark che vuole rendere omaggio alle donne di Montescudaio. Peccato però i contenitori dell’immondizia appoggiati sul muro della casa, non credete che sarebbe meglio trovare loro un’altra collocazione?

Visitare Montescudaio: murale La Fonte della Vita

Visitare Montescudaio: murale La Fonte della Vita

Proseguendo nella salita, si giunge infine su Via del Borgo, una strada sinuosa piena di vasi di fiori che porta alla parte più antica del borgo, che un tempo era il Castello, attorno cui è sorto tutto il nucleo abitato oggi visibile. Già  importante feudo strategico dei Conti della Gherardesca, grazie alla posizione elevata vi veniva esercitato il controllo dell’intero territorio circostante; il maniero subì più assedi e distruzioni e da ultimo venne distrutto da due violenti terremoti, nel 1846 e nel 1871, che portarono al crollo di parecchi degli edifici più antichi.

Il Piazzale del Castello, dove ora ci sono i giardini pubblici ombreggiati da lecci (un rifugio durante le calde giornate estive!)  e la Chiesa di Santa Maria Assunta, doveva corrispondere all’estensione del Castello medievale: oggi resta in parte l’impianto delle mura ed alcuni elementi, il più evidente e ben conservato è la Torre Civica, del XII secolo. Attenzione: la parte realmente medievale è quella in basso, più squadrata, mentre la parte sopraelevata, con orologio e campane, è successiva. Nella foto si vede bene lo stacco delle due costruzioni.

Visitare Montescudaio: la Torre del XII secolo

Visitare Montescudaio: la Torre del XII secolo

Ed è sempre dal Piazzale del Castello che, guardando verso ovest, si vede il mare, distante da Montescudaio non più di 15 chilometri:  nelle belle giornate prive di foschia la vista arriva fino alle isole Gorgona e Capraia dell’Arcipelago toscano e sui monti di Capo Corso.

Una curiosità: il piccolo belvedere che sporge dal Piazzale del Castello sorge su ciò che resta della torretta di guardia del Castello, conosciuta come “La Guardiola”.

Visitare Montescudaio: case

Visitare Montescudaio: case

Il mare si vede ma, per andare a fare un tuffo da Montescudaio, come si deve fare?

La località balneare più vicina a Montescudaio, con belle spiagge, è Cecina, dove si arriva  anche con il bus di linea n. 110 della CTT (Compagnia Toscana Trasporti) di Livorno; mentre Marina di Bibbona e le spiagge bianche di Rosignano Solvay sono a portata di auto.

Visitare Montescudaio: trekking e passeggiate

Per chi invece vuole dedicarsi ad attività sportive in mezzo al verde, Montescudaio è al centro di una rete di sentieri e percorsi che si possono percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike, sempre circondati da boschi, castagneti, alberi di corbezzolo e campi coltivati. Un’escursione particolare è quella che porta fino all’antico Monastero benedettino della Badia: le monache benedettine furono tra le prime ad insediarsi nel territorio per poi abbandonare il sito. Oggi sono visibili i ruderi del Monastero, rinvenuti grazie a scavi recenti.

Tuttavia a Montescudaio non ci si arriva quasi mai solo per fare i turisti culturali, perché il borgo – incluso tra i Borghi più belli d’Italia – ha una riconosciuta fama come paese del vino doc omonimo, che viene prodotto nelle tenute del territorio comunale e in quelle dei paesi vicini (Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Riparbella e Santa Luce).

I vini prodotti e denominati con il nome Montescudaio sono diversi,  c’è Montescudaio Rosso (prodotto con uve Sangiovese almeno per il 50%), il Montescudaio Cabernet, il Montescudaio Merlot, il Montescudaio Sangiovese , il Montescudaio bianco, il Montescudaio Chardonnay, il Montescudaio Sauvignon e il Montescudaio Vermentino, che utilizzano blend di uve con percentuali di Sangiovese ridotte a vantaggi dei vitigni che danno il loro nome al vino, ben determinate dal disciplinare del Consorzio Vino Montescudaio.

Visitare Montescudaio: piazzette verdi (e Franz)

Visitare Montescudaio: piazzette verdi (e Franz)

Città del vino ed anche città dell’olio: gli oliveti contendono alle vigne i campi attorno al paese ed è al vino ed all’olio che sono dedicati due degli eventi annuali di richiamo: se ad inizio ottobre Montescudaio festeggia il nettare di Bacco con la Sagra del Vino, a fine novembre si svolge Montescudaio Olea, per promuovere la produzione olearia locale.

Inoltre, visitare Montescudaio significa fare scorta di ottimi prodotti da riportare a casa: sono rinomati  il pane a lievitazione naturale cotto a legna, i salumi del Salumificio Sandri e il miele dell’Azienda Agricola La Bresca.

Visitare Montescudaio: dettagli del borgo

Visitare Montescudaio: dettagli del borgo

In che stagione visitare Montescudaio?

A mio parere la stagione più indicata per visitare Montescudaio è l’autunno, con la vendemmia e la raccolta delle olive è il periodo più vivace, in cui tutto il paese diviene un brulicare di operosità e di eventi. Bella anche la primavera, soprattutto per chi ama le attività nel verde. In estate Montescudaio può essere una buona base per andare al mare e nello stesso tempo essere a portata di auto per visitare le vicine città d’arte (Volterra, Massa Marittima, San Gimignano non sono poi così distanti e Pisa è a 70 km.).

Per soggiornare non mancano possibilità negli agriturismi e B&B di Montescudaio o della vicina Guardistallo.

Visitare Montescudaio: panorama

Visitare Montescudaio: panorama

 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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