Come stampare con la linoleografia

Stampare con la linoleografia: un’esperienza divertente di attività artistica

Quanti di voi sanno cos’è la linoleografia? Noi lo abbiamo scoperto a Salsomaggiore Terme, ‘ciliegina’ sulla torta che ha concluso il nostro interessante itinerario alla scoperta del liberty per visitare gli esterni dei palazzi e dei luoghi più famosi della città termale.

Al Salsomaggiore Coworking abbiamo incontrato Angelica Zilli, una delle titolari del laboratorio Tigre contro Tigre di Reggio Emilia ed esperta di grafica e di tecniche creative, che ci ha subito messo all’opera, fornendoci nozioni tecniche e storiche di quest’arte grafica tutto sommato moderna e – come vedremo – piuttosto semplice da apprendere quanto meno nella sua forma più basica.

Cos’è la linoleografia?

La linoleografia è una tecnica di stampa e non è altro che l’evoluzione moderna (e povera) della più complessa xilografia. La tecnica è la stessa: si scava una base per riprodurre il disegno, si procede ad inchiostrala e quindi si pressa sulla carta o sulla stoffa, esattamente come un timbro o un tampone.

Quel che invece è totalmente diverso è il materiale che viene inciso: nella xilografia è il legno, mentre nella linoleografia è, come fa intuire il nome, il linoleum.

Sì, proprio quello utilizzato anche e soprattutto per rivestire pavimenti, che altro non è che una mescola a base di polvere di sughero, olii naturali, pece greca (oggi polimeri) spalmata su una juta.

Il linoleum, a differenza del legno della xilografia, è più facile da lavorare, si incide con estrema necessità, gli strumenti utilizzati (sgorbie e coltelli) sono più maneggevoli.  Tant’è che la linoleografia, con tutte le precauzioni del caso che una tecnica che richiede strumenti taglienti richiede, può essere praticata anche da bambini non troppo piccoli per creare timbri, cartoline, piccoli bigliettini di auguri.

Un po’ di storia della linolegrafia

La linoleografia è la xilografia dei poveri? No, non esattamente. E’ semmai un’arte possibile, l’evoluzione accessibile di una tecnica complessa attraverso l’introduzione di materiali nuovi, moderni, facilmente fruibili e, perché no, economici. Con la linoleografia l’espressione artistica diviene possibile anche senza la conoscenza di troppi tecnicismi. E in questo senso sì, è un’arte povera e popolare.

Grazie all’invenzione del linoleum (1863, brevettato da F. Walton) la stampa a rilievo tramite matrici che non siano legno diviene popolare inizialmente in Germania con gli espressionisti (Heckel, Münter) quindi in Russia (Kandinskij, Rodčenko) ed in USA e Gran Bretagna, dove la tecnica viene insegnata presso la Grosvernor School of Modern Art di Londra da Claude Flight.  Lo stresso Picasso ha realizzato diverse opere.  

Quali sono gli strumenti per stampare con la linoleografia?

Anche la strumentazione necessaria per praticare la linoleografia è alla portata di tutti: per avvicinarsi alla tecnica, occorrono:

  • una matita
  • un set di scalpelli (sgorbie) più o meno ampio
  • una o più lastre di linoleum per linoleografia
  • un rullo per stendere il colore
  • un coperchio o una mattonella per spandere bene il colore
  • il colore ad acqua del colore preferito (o anche più colori, poi vedrete come fare)
  • carta o cartoncino per stampare
  • disegni da riprodurre (nulla vi vieta se siete bravi di disegnare a mano libera!)

Esistono anche dei kit già pronti per linoleografia adatti a principianti, dal costo di poche decine di euro, che vi metteranno subito in grado di stampare le vostre opere senza troppi problemi.

Stampare con la linoleografia - inchiostratura

Stampare con la linoleografia – inchiostratura

Come si produce una matrice linoleografica

Ma torniamo alla nostra attività di scoperta della linoleografia. Per restare in tema Liberty, Alice ci ha proposto di metterci alla prova riproducendo un dettaglio del dipinto “L’Autunno” di Galileo Chini che dal 1922 decora il primo piano delle Terme Berzieri e che così tanto richiama le suggestioni di Klimt. Nello specifico, abbiamo provato a riprodurre la figura femminile al centro del dipinto, morbidamente adagiata tra fiori e velature.

Il primo passaggio è stato quello apparentemente più facile ma in realtà fondamentale: riportare sulla lastra di linoleum le linee principali del disegno, quelle che non avremmo dovuto eliminare e che, una volta inchiostrate, lo avrebbero riprodotto su carta. Una carta copiativa può semplificare il lavoro, tuttavia quel che conta è essere precisi per ottenere linee nette e visibili.

Successivamente, si incidono con l’aiuto delle sgorbie a lama dritta (dette anche ‘coltelli’) tutto il perimetro esterno del disegno e i dettagli che dovranno rimanere evidenti. Con le sgorbie da sgrosso si va ad eliminare tutto il linoleum esterno al disegno principale, abbassandone nel contempo lo spessore mentre con l’aiuto delle sgorbie per scavare si vanno a definire i dettagli ed i particolari interni.

E’ un momento molto delicato, bisogna essere particolarmente attenti e concentrati senza farsi distrarre, perché è facile farsi prendere la mano e ‘farsi scappare‘ la sgorbia, eliminando porzioni di linoleum che non dovrebbero essere incise. Insomma, anche se non sembra, la linoleografia è quasi un’esperienza zen!

Una volta definito il disegno con le sgorbie, creando un disegno in ‘negativo’, si può rendere più maneggevole la matrice eliminando una buona parte del linoleum laterale scavato.

Per procedere alla stampa, si inizia a lavorare una piccola dose di inchiostro ad acqua su una mattonella, rullandolo più volte in modo da renderlo fluido e senza grumi. Con il rullo si procede poi ad inchiostrare la matrice finché tutte le parti in rilievo non sono coperte.

Il momento più emozionante è sicuramente quello della stampa: posizionate la carta o il cartoncino che volete utilizzare in piano, decidete dove posizionare la matrice inchiostrata, premete con cura (fate pressione utilizzando un mattarello di legno, una bottiglia di vetro o un ferro da stiro freddo) e pian piano sollevate la matrice dalla carta: la vostra prima stampa linoleografica è pronta!

Qualche piccolo consiglio per stampare con la linoleografia:

  1. con la stampa linoleografica non otterrete mai una stampa totalmente nitida: per la natura della matrice e del metodo di lavorazione l’imperfezione aggiunge preziosità;
  2. la stampa che si ottiene dipende anche dalla qualità e dalla tipologia della carta. Fate più prove, in genere la migliore resa la fornisce la carta leggermente ruvida o il cartoncino leggero;
  3. le matrici linoleografiche, una volta preparate, possono essere utilizzate per più e più volte, si possono lavare sotto l’acqua (fate asciugare lontano dal sole e dal calore) e riporre in una scatola avvolte in una velina;
  4. è anche possibile stampare opere a più colori, ma in questo caso è più complesso e si procede per sottrazione: prima si incidono e si stampano le zone con un colore, quindi si lava il colore e si continua ad incidere per ottenere altri dettagli grafici da stampare con un secondo colore e così via. In pratica alla fine non resterà quasi nulla della matrice, tanto che questa tecnica, utilizzata anche da Picasso, è definita linoleografia a forma persa.
  5. Per trovare ispirazione e disegni adatti alla linoleografia, vi consiglio una ricerca su Pinterest con la parola chiave “linocut”

(alcuni link portano ad Amazon, che consente ai siti idonei di percepire una commissione)

Stampare con la linoleografia - i materiali

Stampare con la linoleografia – i materiali

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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