Visitare Borghetto sul Mincio: i pro ed i contro

E’ tra le località più note, turistiche ed instagrammate della provincia di Verona e, a dirla tutta, la sua è una fama davvero meritata. Perché sono sicura che visitare Borghetto sul Mincio, la microscopica frazione di Valeggio sul Mincio che trova nel fiume, nel laghetto creato dallo sbarramento del fiume Mincio e nei residui mulini che ancora ruotano incessanti le pale i principali motivi di attrazione, vi piacerà tanto, tantissimo.

E sarà una visita che vi farà danzare il cuore di stupore esattamente come è successo a me, che ero un po’ prevenuta su questa località, tanto che inizialmente nemmeno avevo inserito una sosta nel percorso che da Carpi ci avrebbe portato fino al Lago di Garda. Come sempre, però, gli itinerari – o almeno i miei – sono fatti per essere modificati in corso d’opera e nonostante fosse il 1° giugno, una di quelle giornate definite da ‘bollino rosso’ per il turismo per via del ponte per la Festa della Repubblica, siamo riusciti a visitare Borghetto sul Mincio con una certa tranquillità grazie ad un orario particolarmente favorevole (spoiler: tra le 13.00 e le 15.00 – ora di pranzo – il flusso dei turisti diminuisce per poi tornare ad aumentare).

Borghetto sul Mincio, che amministrativamente è una frazione del sovrastante comune di Valeggio sul Mincio, è davvero un borghetto: poche case, una chiesa, vecchi mulini ad acqua, un ponte di legno che permette l’attraversamento del Mincio ed una splendida vista sulle antiche mura del Ponte Visconteo (una diga di sbarramento, in realtà) e sulle mura possenti del Castello Scaligero, oltre che ovviamente sul corso del fiume.

In primavera, ad arricchire l’insieme, i tanti fiori colorati dipingono scorci romantici e senza tempo, che ben fanno capire perché Borghetto sul Mincio faccia parte del club dei Borghi più belli d’Italia (pare che tra tutti sia quello con più visite annue complessive) e sia apprezzato da turisti che arrivano da ogni dove.

Va detto supito che la sola visita di Borghetto sul Mincio (scattare qualche foto e perdersi con la fantasia osservando i dettagli più o meno curiosi che caratterizzano questo luogo incantevole), difficilmente vi porterà via più di un paio di ore, ma anche meno, in realtà! Calcolate molto più tempo se invece decidete di fermarvi in uno dei bar e ristoranti che ci sono nel micro-paesino, dove viene proposta la cucina tipica del territorio (tra tutti, i tortellini ‘nodo d’amore’) e gli ottimi vini del veronese.

Visitare Borghetto sul Mincio: il corso veloce del fiume Mincio

Visitare Borghetto sul Mincio: il corso veloce del fiume Mincio

La storia di Borghetto sul Mincio

Di Borghetto se ne parla già a partire dal VI° secolo, quindi durante il regno Longobardo, quando in questa località vi era un insediamento fortificato a protezione del guado sul Mincio, posto sotto il potere di un Gastaldo che si occupava dell’esazione del dazio per l’attraversamento e la navigazione.

La storia di Borghetto sul Mincio si intreccia saldamente con le vicende medievali delle famiglie Visconti e Sforza. Ancora oggi si intuiscono le fortificazioni ed i ponti levatoi che consentivano l’accesso al borgo in epoca scaligera. Ma fu soprattutto Gian Galeazzo Visconti a dare al borgo lo scenografico aspetto attuale, con la costruzione della diga – ponte fortificata (1393) posta a baluardo fluviale contro i nemici del Ducato di Milano, all’epoca talmente vasto da comprendere gran parte della Lombardia e buona parte del Piemonte, del Veneto e dell’Emilia.

La diga-ponte, delimitata da due simmetriche e squadrate porte merlate, ha un’estensione ragguardevole, con una lunghezza di 650 metri ed una larghezza di 25 metri: vi corre anche il piano stradale, a nove metri sul livello del fiume.

Familiarmente chiamato “Ponte Lungo” dai locali, la diga-ponte si raccordava con il Castello Scaligero tramite mura merlate che scalavano la collina, a sua volta parte di un complesso  e più esteso sistema fortificato (il ‘Serraglio’).

A partire dalla dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, che governò su Borghetto per più di tre secoli (dal 1405 al 1796), vengono meno le funzioni di baluardo militare e viene invece sviluppato l’utilizzo della forza dell’acqua del Mincio per attività legate alla molitura dei cereali con la costruzione di decine di mulini a ruota idraulica; vengono anche costruite ‘piscine’ (o peschiere) per l’allevamento di pesci.

Cosa vedere a Borghetto

Se ci trovassimo in un qualsiasi altro paese e non a Borghetto, probabilmente le singole poche attrazioni che questa località offre al visitatore verrebbero rapidamente derubricate a interessanti ma non eccezionali.

Tuttavia è l’insieme, il complesso che crea il fascino di questa manciata di case protese nel Mincio: l’aria senza tempo delle case, le stradine lastricate ed in parte acciottolate, la sensazione generale di ‘bellezza‘ che emerge da ogni angolo, da ogni vicolo.

Come già detto, per visitare Borghetto ci si impiega davvero poco tempo: la strada principale è una sola, che porta dalla zona dei parcheggi (a circa 100 metri) fino al ponte di legno (che consente l’approdo sull’altra riva del Mincio).

Prima della porta di accesso, anche questa sovrastata da merli ghibellini (sono quelli con la sommità ‘a coda di rondine’): a sinistra c’è una grande ruota di un vecchio mulino non più in uso ma funzionante, che sfrutta la potenza dell’acqua incanalata sotto le abitazioni di Borghetto.

A destra, una stradina in discesa e senza uscita, porta nella zona dei ristoranti (di cui almeno un paio con affaccio sul fiume) e delle botteghine di prodotti locali.  Ed è proprio in questa zona che c’è il ‘balcone’ affacciato sulla peschiera, affiancato da due mulini a ruota idraulica, considerato l’hot-spot più ambito per le foto perché da qui si vede bene la diga-ponte.

Visitare Borghetto sul Mincio: il ponte di San Marco (o di legno)

Visitare Borghetto sul Mincio: il ponte di San Marco (o di legno)

All’interno del nucleo medievale c’è anche la chiesa di San Marco Evangelista, in stile neoclassico (è del XVIII° secolo), che ha preso il posto di una precedente pieve romanica  del XI° secolo dedicata a Santa Maria e probabile magione templare in quanto era anche indicata come Sanctae Mariae della Mason (magione), di cui oggi restano solo le tre absidi posteriori, inglobate nella struttura più recente.

Arrivare al ponte di San Marco (o ‘di legno’) dalla Chiesa è questione di un attimo ed una volta salutata la statua di San Giovanni Nepomuceno (protettore delle acque e dei ponti e, per estensione, delle alluvioni e degli annegati) che si trova sul muro a destra, quasi sopra l’inizio del ponte, proseguite senza indugio verso la riva opposta.

Anche il ponte di legno è un set senza eguali per scattare foto: con Borghetto alle spalle, a destra la vista si allunga verso le strutture medievali della diga viscontea e sulle arcate sotto i palazzi, attraverso cui scorre veloce l’acqua del fiume.

A sinistra, il fiume perde la sua irruenza e si trasforma improvvisamente in un nastro argentato, con i giardini delle case rigogliosi di fiori e piante a far da quinta scenica e con il lungo fiume che invita a fermarsi per guardare lo scorrere dell’acqua per un tempo indefinito.

Il lato del fiume opposto a Borghetto, a dirla tutta, non presenta grandi attrazioni se non viali ombrosi, numerosi B&B e locande (anche con piscina), oltre che parecchi parcheggi. Perché il cuore di Borghetto è proprio nella manciata di case circondate, anzi, praticamente sospese sull’acqua, con facciate dai colori vivaci e le imposte colorate, che quasi ricordano certi cromatismi tipici della Provenza.

Visitare Borghetto sul Mincio: ristorante sull'acqua

Visitare Borghetto sul Mincio: ristorante sull’acqua

Cosa fare a Borghetto sul Mincio?

Un paese minuscolo come Borghetto sembrerebbe non offrire molto, eppure può diventare un ottimo punto di sosta per un soggiorno prolungatio, perché è possibile impegnare il proprio tempo in modo piacevole e farne una base per esplorazioni del territorio circostante.

Accanto a Borghetto corre infatti la ciclabile che lo collega con Peschiera del Garda, 15 km. di pista per lo più pianeggiante che attraversa ecosistemi naturali di grande impatto (in zona c’è la Riserva Naturale delle Valli del Mincio, una zona umida di importanza internazionale), dove trovano riparo uccelli acquatici tra cui gli aironi. Il percorso si può percorrere anche a piedi, ma attenzione in estate, quando può essere davvero troppo caldo. E se non avete la bici? Potete prenderla in affitto, perché c’è un noleggio vicino al parcheggio a pagamento prima di entrare a Borghetto.

Da Borghetto è poi un attimo salire in auto fino a Valeggio sul Mincio, (oppure a piedi, c’è una scalinata ripida che sale sulla collina, sempre vicino al punto noleggio bici) per visitare il Castello Scaligero. Altra opportunità è la visita al bellissimo Parco Giardino Sigurtà (60 ettari di parco e giardini curatissimi, c’è anche un labirinto, la fattoria degli animali, il roseto, ecc.). Inoltre, i vigneti e le cantine del Custoza invitano alle degustazioni mentre i luoghi del Risorgimento (Goito, Custoza, Curtatone, ecc.) spronano  a ripercorrere la storia d’Italia. A proposito: se siete interessati alla storia risorgimentale, non perdetevi il Museo Risorgimentale di Solferino e San Martino.

Visitare Borghetto sul Mincio: la classica barca a fondo piatto utilizzata sul fiume

Visitare Borghetto sul Mincio: la classica barca a fondo piatto utilizzata sul fiume

Quando visitare Borghetto sul Mincio

Non credo che ci sia una stagione migliore o peggiore per visitare Borghetto sul Mincio. Certo, in estate molto probabilmente le temperature elevate del giorno non invitano a fare i turisti, sebbene la presenza del fiume diminuisca la sensazione di disagio. Se dovessi scegliere, probabilmente tornerei a visitare Borghetto sul Mincio in autunno, con le prime nebbie che rendono ogni cosa più evanescente, con il foliage esploso nella collina retrostante e i primi camini accesi, per ritrovare le atmosfere antiche di questo piccolo borgo.

Quel che vi posso consigliare – io che ci sono stata in un momento dell’anno in cui tutti sembravano volerlo visitare – è di evitare le festività ed i ponti, quando davvero il luogo perde in gran parte la sua natura. Scegliere un periodo ‘fuori stagione’ vi consentirà di apprezzare il luogo, di fermarvi in uno dei ristorantini per centellinare buon vino ed ascoltare il rumore dell’acqua, che sembra spazzare via ogni pensiero molesto.

La ruota grande del mulino

La ruota grande del mulino

Dove dormire a Borghetto sul Mincio?

A Borghetto del Mincio ci sono diversi bed & breakfast e locande, sia nella zona propriamente del borgo che dall’altro lato del Mincio. Alcuni sono davvero belli ed il loro costo è di conseguenza non economico, ma vale la pena investire qualche euro in più per ‘costruire ricordi‘ indimenticabili. Ve ne presento tre, scelti per la loro attenzione al dettaglio, per la bellezza delle camere, per la particolarità della posizione.

Il primo, il B&B Relais Borghetto, è una struttura Adults Only con piscina e grande giardino, ricavato da una struttura storica, con camere confortevoli ed arredate con elementi di design. Tra i suoi più grandi pregi, il silenzio, che nella notte lascia spazio al canto cristallino delle acque del Mincio che scorrono veloci.

Il Borghetto – vacanze nei mulini è invece una struttura di ospitalità diffusa: le 10 suites sono state realizzate ristrutturando gli edifici del ‘400 che un tempo ospitavano i Mulini. Nessuna scelta spartana o essenziale: qui gioca lo charme e l’eleganza, il dettaglio del particolare. Per un soggiorno dove nulla è lasciato al caso.

Anche il Regia Rosetta è un luogo intimo, estremamente romantico, dove abbandonarsi al benessere: le cinque suite, arredate nei luminosi toni del bianco che ben contrasta con le pareti in ciottoli di fiume ed i soffitti in legno, nascondono ciascuna una piccola spa privata: sauna ad infrarossi o finlandese e bagno turco sono a disposizione degli ospiti.

Inutile dire che da ciascuna delle tre strutture presentate è possibile cogliere dettagli, prospettive e immagini indimenticabili di Borghetto sul Mincio.

Per un soggiorno più economico, la vicina Valeggio sul Mincio offre diverse possibilità. Se invece preferite sistemazioni comode, pulite e che siano a misura di famiglia,  una ottima possibilità è rappresentata dall’Altomincio Village, un villaggio a pochi chilometri da Borghetto con case mobili indipendenti collocate in un complesso turistico che prevede piscina e parco acquatico, parco avventura, minigolf e mille attività.

Il "terrazzino degli innamorati" (con il dettaglio dei lucchetti)

Il “terrazzino degli innamorati” (con il dettaglio dei lucchetti)

I pro ed i contro di Borghetto sul Mincio

I pro di Borghetto sul Mincio superano di gran lunga i contro.

  1. Innanzitutto, è davvero una gran bella località, particolare nel suo aver saputo conservare architetture e urbanistica di un tempo. Sebbene sia davvero piccolino, non si ha mai la sensazione di qualcosa costruito ad arte ed il tempo trascorso tra le sue viette è sempre piacevole.
  2. E’ poi interessante comprendere come l’acqua abbia sempre avuto un ruolo importante – fondamentale, anzi – nel benessere economico di un paese: l’esazione del dazio prima e l’attività molitoria poi (ed ora il turismo!) hanno sempre garantito al paesello una rilevanza riconosciuta.
  3. Perfino i negozi ed i locali sono turistici sì, ma non eccessivamente (ed anche i ristoranti riescono a mantenere costi non eccessivi seppur nemmeno economici).
  4. E’ poi decisamente curioso aggirarsi per Borghetto ed osservare i volti stupiti, quasi felici, degli altri visitatori. Ed il bello è che la stessa espressione di felicità che si vede negli altri è anche la nostra, perché il paesino, per una incredibile magia, dona gioia e buonumore.
  5. Chi ama fotografare luoghi particolari, dettagli insoliti, paesaggi senza tempo, troverà in Borghetto sul Mincio il migliore modello che possa desiderare.

Tra i contro, che onestamente faccio fatica a trovare, inserisco solo l’eccessiva presenza turistica. Borghetto è uno di quei posti in cui trovo che far pagare un bigliettto, seppur minimo,  o adottare ingressi su prenotazione per contingentare gli accessi – almeno in alcuni periodi dell’anno – potrebbe essere una buona pratica da adottare.

Come arrivare e dove parcheggiare per visitare Borghetto sul Mincio

Avete più possibilità  per raggiungere Borghetto sul Mincio:

  1. in auto, chi percorre l’Autostrada A22 (Modena – Brennero), può uscire ai caselli di Nogarole Rocca oppure di Affi
  2. sempre in auto,  per chi proviene dall’Autostrada A4 (Milano – Venezia) l’uscita consigliata è Peschiera del Garda
  3. in treno, le stazioni ferroviarie più vicine e/o comode sono Peschiera del Garda (poi prendere bus società APAM n. 46) oppure Verona Porta Nuova (poi bus 160 società APT-VR)

A Borghetto sul Mincio non mancano parcheggi, su entrambe le sponde del fiume. Il parcheggio più vicino si trova a meno di 100 metri dall’accesso al borgo, in ogni caso sono tutti a pagamento (tariffa oraria).

Ulteriori informazioni

E’ possibile trovare ulteriori informazioni su Borghetto sul Mincio e sui dintorno sulla pagina web della proloco di Valeggio sul Mincio. In particolare, segnalo nella sezione “Info” la possibilità di scaricare gratuitamente brochure e mappe utili ad organizzare il soggiorno e la visita.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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