Al ristorante in Giappone usa la macchina per ordinazioni

Quello che vedete in foto non è un bancomat anche se ne ha in parte l’aspetto: è una macchina per ordinazioni che si trova di frequente nei ristoranti giapponesi più economici e serve per prenotare e pagare le diverse pietanze prima di sedersi a tavola. Un modo geniale ed efficiente, tutto giapponese, per evitare il maneggio di denaro e per velocizzare e tenere sotto controllo le ordinazioni.

Ordinare la cena ad uno di queste macchinette è facile, si schiacciano tasti e via, la cena è ordinata! Forse la faccio un po’ troppo semplice, lo ammetto, perché la prima volta che ci siamo trovati davanti un simile marchingegno abbiamo pensato prima che fosse un distributore di sigarette, quindi un bancomat e solo dopo che ci hanno spiegato come usarla abbiamo finalmente compreso che si tratta di un vero e proprio distributore di ordinazioni.

come si usa macchina cibo giappone

Alcune hanno indicazioni solo in caratteri Kanji (e sono veri problemi se non si legge il giapponese e si ha fame!) ma la maggior parte associa ogni tasto ad un’immagine della pietanza che si può ordinare (o comunque c’è un cartello con le immagini ed i numeri dei tasti corrispondenti) oppure in vetrina ci sono gli immancabili sampuru, pietanze che sembrano vere e pronte da mangiare e che non sono altro che delle riproduzioni in cera o plastica, una vera salvezza per far capire ai camerieri quel che si vuole assaggiare.

Come funziona la macchina per ordinazioni?

  • premessa: se utilizzate la  macchina per ordinazioni in orario di punta, per prima cosa, decidete cosa volete ordinare ed evitate di far fare la fila dietro di voi: chi lavora va di fretta!
  • inserite il denaro, ovviamente yen: le macchine accettano sia banconote che monete (nella foto: 1) ma non carte di credito (almeno in quelle che ho visto io). Mi raccomando, inserite denaro a sufficienza, la macchina da il resto;
  • premete i tasti corrispondenti alle pietanze che volete ordinare (in foto: 2) e non dimenticatevi le bevande anche se in alcuni casi potrebbe esserci una macchina per ordinazioni dedicata o un semplice distributore a gettone: stiamo parlando dell’equivalente delle trattorie di quartiere, non di ristoranti con tovaglie di stoffa e bicchieri di cristallo!
  • per ogni ordinazione, vi verranno dati scontrini in doppia copia: prendeteli e procedete con la successive (in foto: 3);
  • una volta terminato,  premete il tasto Otsuri per ottenere il resto (in foto: 4).

A questo punto, chiedete dove potete sedervi (o trovate un tavolo libero) e mettete i diversi scontrini dentro i contenitore che troverete sul tavolo: può trattarsi di un piccolo bicchiere, di una scatoletta, di un ciotola. Quasi subito arriverà un addetto che vi porterà l’immancabile bicchiere di tè verde o un bicchierone di acqua gelata con tanto ghiaccio (ah, sì, anche in Giappone come negli Stati Uniti adorano le bevande ghiacciate!) e prenderà una copia degli scontrini e li porterà in cucina. Se avete ordinato bevande (birra, cola), vi verranno servite  poco dopo.

Il tempo di fare due chiacchiere ed ecco che le prime pietanze già arrivano: sul tavolo troverete tovagliolini di carta, bacchette, salsa di soia, spezie e quasi sempre una caraffa di acqua fresca. Vi avviso che i piatti non seguono un ordine predefinito come in occidente (un primo, un secondo, un contorno) ma vengono portati tutti assieme. Se prendete un set completo, vi verrà portato un vassoio con zuppa, un piatto principale, delle verdure, un piatto di uova, l’immancabile riso (leggete il post sul Washoku per saperne di più e vedere la foto di un tipico pasto giapponese). Una volta finito, impilate i diversi piatti, salutate e… ricominciate  a fare i turisti!

Informazioni utili: ristoranti con macchina per ordinazioni si trovano in tutte le principali città (Tokyo, Kyoto, ecc.), meno frequentemente nelle piccole cittadine di provincia dove il rapporto ristoratore-cliente è ancora ben saldo. Una cena abbondante in un locale con macchina per ordinazioni difficilmente supera i 1500 yen a persona (12€ più o meno) con una birra inclusa. Se vi limitate ad un ramen, una birra e un altro piatto economico riuscite a restare nei 1.000 yen (meno di 8€).

A noi il sistema sembra pratico e funzionale: chissà se prima o poi anche i piccoli ristoranti italiani adotteranno la macchina per ordinazioni? 😉

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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