Osteria del Briccone a Fiumicino: pesce a prezzi onesti

Con l’Osteria del Briccone a Fiumicino ci è andata davvero bene, e all’uscita del ristorante eravamo del tutto soddisfatti, ma non sempre va così bene. Questo perché abbiamo una brutta abitudine – e chissà se prima o poi riusciremo ad educarci – per quanto riguarda i ristoranti – bettole – osterie o quel che volete voi che scegliamo come ‘mensa per la pausa pranzo‘  tra una gita in scooter e l’altra: mai, mai una volta che ci mettiamo con calma (e in anticipo) al computer per verificare (e prenotare!) il luogo dove ci fermeremo.

Forse perché anche le nostre ‘gite da Roma‘ in scooter sono un po’ così, senza un programma predefinito, inspirate dal momento e dall’itinerario che decidiamo man mano che le ruote mordono l’asfalto. Capita fin troppo spesso che se la destinazione iniziale è prevista in una località montana, finiamo per ritrovarci , senza nemmeno sapere come, al mare!

Come diamine si può pensare, quindi, di scegliere in anticipo un ristorante se non sappiamo nemmeno dove andremo a parare? Per cui l’unica soluzione è affidarci all’istinto, alla fortuna e qualche volta al languorino di stomaco, che imperioso ci impone di fermarci alla prima trattoria a portata di mano.

Capirete bene che così c’è il rischio reale di prendere quelle che a Roma vengono definite ‘sonore fregature‘, anche se – ad essere onesta – assai di rado abbiamo imbroccato un ristorante – bettola – osteria di pessima qualità. Magari  alcuni avevano sbavature nel servizio, o un menù privo di particolari slanci gastronomici, in ogni caso difficilmente abbiamo pranzato in locali da zero in condotta.

Ci sono però delle località più rischio di altre per quanto riguarda la qualità e l’attenzione al cliente e sono quelle a maggiore vocazione turistica, dove non sempre all’apparenza corrisponde la sostanza. In questi casi, uno sguardo a Tripadvisor è utile anche se ciò che viene in aiuto è sempre e soprattutto l’istinto.

L’Osteria del Briccone a Fiumicino l’abbiamo scelta così, un po’ per caso, un po’ seguendo l’istinto e un po’ consultando Tripadvisor. Devo dire che l’istinto è stato fondamentale, perché una volta arrivati sul porto canale della cittadina conosciuta più per l’aeroporto che non per le sue spiagge, dopo aver dato un’occhiata ai tanti ristoranti – uno di fila all’altro, con i tavoli esterni pieni di avventori e sulle lavagnette menù a prezzo fisso simili – abbiamo girato velocemente le ruote e ci siamo infilati nelle strade interne del borgo.

Ci siamo diretti lontano dal molo e dalle vie più frequentate dai romani in gita, fino ad arrivare all’incrocio tra Via delle Ombrine e via della Foce Micina (quasi tutte le strade di Fiumicino hanno un toponimo che si rifà al mare, c’è perfino via delle vongole e via dei mitili!), dove il piccolo ristorante Osteria del Briccone ci ha colpiti per la sua tranquillità ed un cartello che proponeva, come menù a prezzo fisso, un piatto di pasta con pesce e crostacei ed un trancio di pesce al forno. Una proposta sobria, senza alcun effetto speciale, ad un costo tutto sommato conveniente.

Che poi una volta entrati e visto il menù ci siamo dimenticati del menù in offerta, è un’altra cosa. Quel che voglio cercare di far capire è che talvolta paga di più una proposta semplice (ma di qualità) che non una offerta fatta di troppe pietanze ma dalla qualità non eccellente.

Comunque. Una volta entrati nel ristorante Osteria del Briccone di Fiumicino ed apprezzata la semplicità degli arredi – vincono il bianco ed il legno, che si ritrovano negli arredi e nella luminosa veranda esterna piacevolmente raffrescata da un condizionatore ben dimensionato – abbiamo scelto dal menù un grande antipasto di mare per 2 persone composto da una bella ciotola con l’impepata di cozze fatta come si deve, con mitili belli ciccioni e saporiti e bruschette di pane croccante da inzuppare nel sughino; un piatto grande con insalata di mare, alici delicatamente marinate e tartare di salmone; crostini alla romana con mozzarella e alici, buonissimi come era tanto che non ne mangiavo (*).

A seguire, abbiamo preso un primo piatto ciascuno, sempre di mare, ben consapevoli che il nostro pranzo si sarebbe concluso lì in quanto le porzioni non sono per nulla piccole. Io ho scelto un piatto di mezze maniche cozze e pecorino (per quanto possa sembrare insolita l’unione del formaggio al pesce, se ben preparato è un piatto di grande soddisfazione) mentre Francesco ha scelto uno spaghetto con le vongole, delicato ed assai ricco di vongole veraci.

(*) i crostini con la mozzarella e le acciughe sono un classico piatto da osteria romana, insieme ai crostini con mozzarella e prosciutto, entrambi buonissimi seppur di una facilità di preparazione quasi banale 

Come sempre, al momento X ci siamo velocemente scambiati i piatti: mi rendo conto che non fa molto galateo di Monsignor della Casa, certo potremmo chiedere un piatto aggiuntivo ma – nel bene o nel male – è il nostro modo un po’ giocoso per condividere l’esperienza cibo e per assaggiare entrambi ciò che ha scelto l’altro (non si può essere perfetti, sempre!).

Per concludere il nostro bel pranzetto a Fiumicino, Francesco ha preso un caffè (io no, avevo già raggiunto il mio limite di quattro caffè al giorno!) ed abbiamo chiesto il conto. A parte un piccolo errore sulla somma totale (il mio piatto di pasta era stato calcolato con lo stesso prezzo di quello di Francesco, non dovrebbe ma può succedere e comunque appena fatto notare è stato immediatamente rettificato il totale, come potete vedere nella foto) ed in via generale è stata una esperienza positiva e da replicare. In fondo, Fiumicino è solo a 32 chilometri da Roma!

Per chi non ama o non può mangiare il pesce, presso l’Osteria del Briccone di Fiumicino è possibile ordinare anche piatti a base di carne, con qualche proposta adatta a vegetariani.

Osteria del Briccone a Fiumicino

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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