Presentare un viaggio senza annoiare: Portogallo

La scorsa primavera siamo stati ‘ingaggiati’ da un amico travel blogger romano (Giro Viaggiando è il suo blog) per presentare in un locale di Roma, il Raro Bar Emporio di Via Brennero 31, il nostro viaggio in Portogallo ad un piccolo gruppo di appassionati di viaggi. Era la prima volta – in assoluto – che ci trovavamo a fare una vera presentazione di un nostro viaggio e a raccontare le nostre esperienze turistiche ad un pubblico reale, che volontariamente sceglieva di spendere alcune ore del suo tempo per ascoltarci. Da neofiti, abbiamo sentito tutto il peso della responsabilità per la buona riuscita della serata, lo ammetto! Non volevamo essere noiosi. Come presentare un viaggio senza annoiare? Come far percepire la sorpresa, l’interesse, le scoperte senza essere pedanti o scontati?

Raccontare un viaggio senza annoiare non è semplice, il rischio è di trasformare un momento di condivisione di esperienze in una lezione scolastica. In più, non è semplice concentrare in poco più di un’ora e mezzo il succo di 15 giorni di itinerario, restando sempre “pronti e vigili” per rispondere alle domande curiose (talvolta impossibili!), poste da chi partecipa alla serata.

Una cosa è raccontare viaggi e vacanze sul blog,  dove il lettore è libero di smettere di leggere come e quando vuole, c’è uno schermo di mezzo a fare da filtro, quasi mai sai con esattezza chi è che ti sta leggendo ed hai tutto lo spazio necessario per dare indicazioni, narrare paesaggi, raccontare episodi di viaggio.

Un altro è metterci la faccia, il corpo, lo sguardo, la gestualità.

Ci siamo quindi attrezzati con il computer, qualche disco di musica di fado da utilizzare come sottofondo, una selezione di fotografie di Francesco e pure un giochino da fare tutti insieme con piccolo omaggio per chi indovinava (la ricetta dei pasteis de Nata e dell’Açorda Alentejana), giusto per scaldare l’atmosfera.

Ma dalle slide non si scappa. Sono fondamentali per cercare di dare un senso logico alla presentazione e creare una scaletta di argomenti.

Nel giro di un fine settimana abbiamo raccolto e selezionato tutto il materiale che avrebbe potuto esserci utile ed abbiamo iniziato ad elaborare la presentazione seguendo come filo logico l’itinerario che avevamo percorso in auto. Alla fine, abbiamo preparato 82 schede (ottantadue, avete letto bene, e meno male che volevamo essere sintetici!) strutturate in slide,  che hanno ripercorso, tappa dopo tappa, tutto il viaggio in Portogallo.

E’ stato chiaro fin da subito che la voce principale  della serata Portogallo sarebbe stata la mia mentre Francesco avrebbe fatto alcuni interventi tecnici e molto pratici.

Peccato che in casi come questo, in cui sono chiamata a mettermi in gioco in prima persona, perdo tutte le sicurezze e vengo assalita dall’ansia da prestazione e sento stazionare fissa sulla mia testa una nuvola nera carica di pioggia, fulmini e saette pronta a scatenare il finimondo!

La locandina della presentazione da Raro Bar Emporio

La locandina della presentazione da Raro Bar Emporio

Come raccontare un viaggio senza annoiare, allora? Come rendere accattivante una presentazione evitando l’effetto soporifero?

Non conosco la risposta, ma posso dirvi come mi sono regolata io: le slide sono state solo la trama su cui ho intessuto tanti racconti, un tappeto su cui ho ricamato decine e decine di informazioni utili ed ho appuntato le domande, le curiosità, perfino le esperienze condivise dai partecipanti alla presentazione. Un dialogo e non un monologo. Un concerto e non un ‘a solo’.

Perché ascoltare una presentazione, una qualsiasi, può essere molto noioso se chi parla si limita a leggere le schede. Anzi, è un modo di presentare che fa venir fuori la parte peggiore di me: se devi solo leggermi le schede, posso farlo da sola meglio e senza bisogno di perdere tempo per starti a sentire! E il mio desiderio più grande era proprio di evitare di trasformarmi in un barboso relatore e riuscire a presentare un viaggio senza annoiare chi ascoltava.

Come vi dicevo poco prima, in questi casi l’ansia da prestazione rischia di farmi brutti scherzi, si va dall’afonia all’attacco di mal di pancia all’amnesia completa, se poi ci aggiungete che una volta arrivati al Raro Bar Emporio il sistema audio-video ha deciso di rifiutarsi di collaborare, con il rischio concreto di dover far vedere foto e slide direttamente dal mio computer – il panico era giusto dietro l’angolo.

Altro che cercare di presentare un viaggio senza annoiare: il rischio reale era di trasformare la presentazione in un supplizio e di far scappare tutti i partecipanti!

Per fortuna che dove non arriva la tecnologia arriva Francesco: dopo che più persone avevano provato inutilmente a ripristinare il sistema audiovisivo schiacciando tasti e modificando impostazioni, Francesco si è limitato a cambiare un cavo e ad inserirlo in una presa diversa e… vai con la presentazione, che è andata oggettivamente bene e ci ha soddisfatto in termini di partecipazione e richiesta di informazioni ricevute.

Alla fine, possiamo dire che siamo stati bravini e siamo riusciti a presentare un viaggio senza annoiare. Per dei neofiti, non poco!

Ora ve la lancio lì: le slide della presentazione che abbiamo tenuto da Raro Bar Emporio contengono davvero tanto materiale ed informazioni. Pensate che potrebbero essere utili anche a voi per pianificare un viaggio in Portogallo? Perché l’idea è di trasformarle in un piccolo (ehm, con 82 slide piccolo… proprio no!) opuscolo da scaricare gratuitamente.

Che dite, lo faccio? Si o no?

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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