Viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive

Buongiorno, care amiche ed amici, sono rientrata – stanca ma soddisfatta – da un viaggio lampo a Rimini per partecipare al TTG – Travel Experience, la fiera internazionale del turismo organizzata ogni anno in ottobre dall’Italian Exihibition Group. Non è la prima volta che partecipo a questo appuntamento dedicato ai viaggiatori ed a chi con i viaggi ci lavora, ma è in assoluto la prima volta che mi trovo a poter viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive, la classe top che più top non si può di Trenitalia, quella dove – in cambio di un bel gruzzoletto di euro – si ha la sensazione di essere su un aereo e non su un treno.

Ve lo dico subito: viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive mi è piaciuto e anche tanto, ma vi devo confermare che si tratta di un’esperienza non economica e che non so se e quando la ripeterò.

Ma poiché il mio motto è il latino carpe diem, cogli l’attimo, ecco che un problema – non c’erano più posti nelle mie consuete classi economy e premium, ma io da Rimini dovevo assolutamente rientrare a Roma il venerdì sera – diventa un’opportunità: per una volta, mi sono concessa di viaggiare sul Frecciarossa in modalità super spettacolare, da vera Vip!

Viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive: l’ambiente

Scordatevi i consueti scompartimenti ferroviari, la vettura dedicata ai viaggiatori Executive di Trenitalia è qualcosa di indimenticabile: nemmeno nelle business class aeree ho trovato tanto spazio, attenzione, accoglienza.

Immaginate una luminosa ed ampia  vettura nei toni rilassanti del bianco, beige, marrone e crema e aggiungete delle grandi, comode poltrone in pelle, ciascuna posizionata davanti ad uno dei grandi finestrini.

Le poltrone sono realmente grandi (74 cm. di larghezza, valide anche per i fondo-schiena oversize), accessoriate con portariviste, tavolino estraibile, poggiapiedi che si manovra tramite i pulsanti che si trovano sul bracciolo, presa elettrica dedicata, luce d lettura.

Si può anche decidere di reclinare lo schiena le e… fare un sonnellino!

La cosa più interessante è che le poltrone – sono soltanto 10 per ogni scompartimento di classe Executive, posizionate una per lato – si possono anche ruotare per creare un salottino con altri viaggiatori o, anche,  per evitare di viaggiare seduti nella direzione contraria al senso di marcia.

Volete fare una riunione comodi mentre viaggiate?

Viaggiare sul Frecciarossa in classe executive permette anche questo: tra la zona cucina dove operano gli assistenti di viaggio e la zona delle poltrone, posizionato su un lato della vettura  e chiuso da pareti di vetro per garantire la privacy c’è un vero tavolo da riunioni,  che permette a 6 persone di lavorare comodamente avvalendosi anche dello schermo video predisposto per l’allaccio ai computer.

Viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive: il personale di bordo

Gli assistenti di vettura assegnati alla classe executive sembrano avere qualcosa in più rispetto ai colleghi assegnati alle altre vetture, e non solo per i guanti bianchi che indossano: sorridente e attentissimi alle esigenze dei passeggeri, accolgono all’arrivo con una piccola bottiglia di acqua, un drink e un giornale da leggere.

La selezione dell’edicola di bordo è ampia, oltre ai maggiori quotidiani italiani ci sono riviste di moda o di costume: io ho scelto un Vanity Fair che mi era sfuggito in edicola).

Viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive: la ristorazione di bordo

A tutto ciò, si aggiunge un servizio di ristorazione di bordo (incluso nel prezzo del biglietto) con una scelta selezionata appositamente per i passeggeri che scelgono di viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive e mentre scrivo nel menù ci sono i ‘Piatti d’autore’ firmati da Carlo Cracco. Insomma, nulla da eccepire anche sul fronte food!

Durante il viaggio gli assistenti di vettura mi avranno chiesto almeno tre  volte se avevo necessità di bere o mangiare qualcosa. In caso affermativo, verrà subito portato il menù.

Per assaggiare le squisitezze previste nella carta, l’ampio tavolino che viene estratto da uno dei braccioli della poltrona è apparecchiato con tovaglie di lino grigio, posate in acciaio, bicchieri in vetro e piatti di porcellana.

In classe Executive dimenticate il panino preconfezionato da mangiare sul tavolino ribaltabile, il dolcetto meh! o il caffè acquoso preso alla macchinetta di bordo, perché vi attende un’esperienza di gusto completa.

Sì, anche per il caffé, ovvio. In Executive potrete bere un ottimo caffé Illy, da sorseggiare mentre vedete scorrere veloce il panorama dai finestrini: preparato con la macchina espresso, caldo e corroborante,  è quanto di più piacevole e confortante possa esserci in un viaggio in treno.

Cosa ho scelto da assaggiare?

Ben poco, a dir la verità, perché sono salita a bordo del Frecciarossa in un orario che era a metà tra il pranzo e la cena ed avevo già spizzicato qualcosa al Freccia Club,  quindi mi sono limitata a chiedere una Coca Zero, una piccola ciotola di salatini ed un caffè.

Viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive: i dettagli e il Freccia Club

Parliamo di dettagli?

Viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive significa avere a disposizione spazi dedicati per le valigie, il bagno è un bagno vero, pulito e rinfrescato con frequenza, gli addetti si informano sulla fermata di discesa in modo da avvertirvi per tempo.

In più, incluso nel biglietto di Executive, è incluso l’accesso al Freccia Club, un angolo di silenzio e di ristoro ricavato all’interno di stazioni ferroviarie spesso caotiche.

Ho utilizzato il Freccia Club di Bologna (ma volendo avrei potuto utilizzare anche quello di Roma Tiburtina una volta arrivata) ed è stata un’esperienza nell’esperienza: non solo per l’ampia selezione di snack e bevande a disposizione (gratuita) ma per l’ambiente tranquillo, quasi silenzioso, e per le ottime toilette dedicate.

Deliziosi gli snack disponibili a Bologna, che ho apprezzato molto: un tortino di verdure e formaggio, un piccolo panino ripieno, un tiramisù salato al parmigiano.

I clienti Executive possono accedere ai Freccia Club “nelle quattro ore antecedenti la partenza del treno e nell’ora successiva all’arrivo del treno su cui hanno viaggiato” (fonte: regolamento Freccia Club).

Viaggiare sul Frecciarossa in classe Executive: il costo

Come vi accennavo, il costo di un biglietto in classe Executive non è economico: da Bologna a Roma ho speso 107€ ma ne avrei spesi comunque parecchi – tra i 73€ e gli 87€ – se fosse rimasto un posto in Premium o in Business, senza però avere tanto  confort.

Quindi: da fare una tantum, ma da provare.

Perché dovreste spendere molto di più per la classe Executive se non siete ricchi, se non siete Vip e se non siete manager a cui l’azienda rimborsa il biglietto? Vi do tre motivi (che potrebbero essere anche di più):

  • in un viaggio lungo (immagino un Frecciarossa che fa la tratta Salerno/Torino – ovviamente il costo varia con l’aumentare o il diminuire del percorso) stare comodi fa una grande differenza. Ed anche poter sgranocchiare qualcosa di buono.
  • se siete cicciottelli, molto alti o non giovanissimi (le poltrone sono realmente comode, a prova di oversize, di giocatori di basket  e di nonni)
  • se siete stanchi, vi aspettano impegni una volta arrivati a destinazione e volete riposarvi (la poltrona reclinabile è ideale per schiacciare un sonnellino, nel caso portatevi una pashmina per coprirvi perché non ho idea se – come in aereo – ci sono copertine a disposizione.

Aggiungo un altro motivo, il mio: se tutti i posti sono prenotati e non c’è altra scelta 🙂

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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