Biblioteca Angelica di Roma: aperta al pubblico dal 1604

Ho scoperto la biblioteca Angelica quasi per caso: invitata ad assistere alla presentazione del nuovo libro di Corrado Ruggeri, giornalista e scrittore esperto di Asia e Thailandia (è famoso il suo long seller “Farfalle sul Mekong”), mi sono ritrovata all’interno di una fantastica cattedrale del sapere, probabilmente poco conosciuta dalla maggior parte dei romani.

Una biblioteca “da favola”

Una biblioteca che nell’aspetto mi ha tanto ricordato la biblioteca magica del film  Disney “La Bella e la Bestia”,  con una grande salone di lettura completamente avvolto da libri, ben tre livelli di scaffali con sobrie moganature di legno  su cui corrono leggeri ballatoi sospesi.

Ed il bello è che la biblioteca è aperta al pubblico (adulto) e si può visitare gratuitamente!

Tutto l’insieme  – l’ampiezza della sala, i finestroni , le volte del soffitto, perfino la boiserie centrale che ricorda gi scranni di una sacrestia – concorrono a rafforzare l’immagine di cattedrale laica dove viene celebrata la liturgia della parola e della narrazione.

In realtà l’aspetto ‘ecclesiastico’ della biblioteca Angelica non è per nulla casuale: si trova all’interno di quello che era il complesso medievale del convento agostiniano di Sant’Agostino in Trivio.

L’accesso alla biblioteca Angelica avviene ancora oggi proprio accanto alla Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, ricostruita nel XV° secolo in forme rinascimentali su progetto di Leon Battista Alberti e famosa per La Madonna dei pellegrini di Caravaggio. Si sale una ripida scala con una piccola curva e – ohhhh! – ci si trova nella sala del catalogo, con le pareti rivestite di cassettiere che contengono le schede di ogni singolo libro, volume, manoscritto, incunabolo, cinquecentina!

Ma è solo un ghiotto antipasto: varcata la soglia ala vostra destra, vi troverete dentro la ‘cattedrale del sapere’ e sono certa, anzi certissima!, che resterete a bocca aperta dalla meraviglia. Esattamente come è successo a me. Perché le foto, per quanto possono esser fatte bene, non rendono il senso di “potere della conoscenza” che così tanti libri riescono a generare.

La storia della biblioteca Angelica

La Biblioteca nasce nell’anno 1604,  per volere testamentario del vescovo agostiniano Angelo Rocca, erudito e collezionista di edizioni di pregio, che lascia il suo fondo librario di circa 20.000 volumi ai frati del convento di Sant’Agostino, con il vincolo che la consultazione fosse consentita non solo agli ecclesiastici ma anche ai “chierici e laici”.

La biblioteca Angelica è molto probabilmente la prima ad ‘uso pubblico’ in Europa, ovvero la prima biblioteca a non essere privata e a non riservata esclusivamente ai nobili o agli ecclesiastici.

In una delle targhe di marmo che si trovano nella biblioteca è riportato una sorta di legato testamentario – rafforzato da una inquietante pena di scomunica! – che dispone il divieto a chiunque di sottrarre, trasportare in altro luogo e vendere la Biblioteca o il suo patrimonio di libri ed incunaboli!

Il patrimonio librario

Durante i secoli successivi all’eredità di Angelo Rocca si andarono ad aggiungere donazioni di biblioteche appartenenti a famiglie nobili romane e ad importanti prelati, oltre ad acquisizioni: il patrimonio librario della Biblioteca supera oggi i 200.000 volumi, tra Fondo antico (120.000 volumi), Fondo dell’Accademia letteraria dell’Arcadia (14.000 volumi, la biblioteca è anche sede dell’Accademia) e Fondo moderno e contemporaneo.

Qualche numero specifico? Nella biblioteca sono conservati 2.700 manoscritti greci, latini e in lingue orientali, 24.000 fogli, 1.100 incunaboli e 20.000 cinquecentine (sono i libri stampati nel XVI secolo).

Nella biblioteca Angelica sono conservate anche numerose carte geografiche storiche e, come vedete dalla foto, anche un bellissimo mappamondo, che sembra sottolineare l’importanza del sapere e della lettura per scoprire nuovi mondi.

La biblioteca Angelica è stata trasferita nel 1870 dallo Stato Pontificio al Regno d’Italia e quindi allo Stato italiano; dal 1975 è gestita dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Per lungo tempo la biblioteca Agostiniana è stata una delle maggiori biblioteche pubbliche di Roma e per via della sua genesi, legata a doppio filo agli agostiniani, è tutt’oggi uno dei luoghi fondamentali per ricerche e approfondimenti su Sant’Agostino ed il suo  pensiero.

La biblioteca dei libri proibiti

Il fondo della biblioteca conserva inoltre opere ed edizioni messe all’indice dalla Chiesa Cattolica (e pertanto inserite nell’elenco Index Librorum prohibitorum), in quanto aveva ottenuto una deroga alla censura: vi si trovano testi ispirati alla filosofia giansenista, testi di magia, occultismo, alchimia, astrologia ma anche più banalmente le opere vietate di Machiavelli, Niccolò Copernico, David Hume, Immanuel Kant o di altri filosofi e scrittori ritenuti non allineati con la dottrina cattolica.

La biblioteca Angelica è un luogo davvero particolare, che si presta ad essere utilizzata anche come scenografia e nel Salone monumentale sono stati girati diverso film famosi, tra cui il Giardino dei Finzi Contini di Vittorio de Sica, Inferno di Dario Argento, Angeli e Demoni (film con la regia di Ron Howard tratto dal famoso libro di Dan Brown).

Informazioni pratiche

  • La Biblioteca Angelica si trova in un anglo tranquillo del centro di Roma, poco distante da Piazza Navona e dal Pantheon, in Piazza Sant’Agostino, n.8. Si raggiunge comodamente con tutti i bus urbani che transitano su Corso Rinascimento (la fermata “Senato” è a 50 metri), tra cui i bus 62, 492, 70, 81, 87.
  • La biblioteca è aperta al pubblico solo la mattina, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.45. Nel pomeriggio talvolta si tengono eventi e presentazioni, potreste essere fortunati e trovarla comunque aperta. La biblioteca è sempre chiusa nelle due settimane centrali di agosto.
  • Brutta notizia per le famiglie con bambini: si accede all’interno della biblioteca Angelica ed alla sua bellissima ssala di lettura solo a partire dai 16 anni di età (e per il prestito librario bisogna aver compiuto i 18 anni).
  • Si accede con un documento di identità, si compila una scheda con i propri dati anagrafici che serve come pass e non è possibile portare con sé borse, zaini o libri personali (vanno depositati all’ingresso)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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