Cosa visitare a Le Havre (oltre al porto)?

Cosa visitare a Le Havre? Conviene visitare Le Havre, si o no?

Le Havre è una città che i turisti difficilmente inseriscono nel loro itinerario se visitano la Normandia. Forse perché si associa Le Havre al suo grande porto commerciale (il primo di Francia per traffico di container e il tredicesimo in Europa (fonte http://www.logisticamente.it/Articoli/8416/Da_Rotterdam_la_classifica_dei_porti_europei/) e si immagina una città industriale, spoglia, priva di attrattive in cui non ci sia nulla per il quale vale la pena di fermarsi.

Sbagliato! Perché se vi concedete di visitare Le Havre la città vi mostrerà il suo contesto urbano davvero unico, un esempio di città ideale costruita alla foce della Senna in cui le linee squadrate degli edifici, l’assetto viario ed i principali edifici la definiscono come un complesso architettonico omogeneo ed originale, unico in Francia.

Città non enorme (circa 180.000 abitanti), il suo centro cittadino merita quanto meno una sosta – seppur breve – per una visita.

Cosa visitare a Le Havre: la chiesa di Saint-Joseph

Cosa visitare a Le Havre: la chiesa di Saint-Joseph

La storia di Le Havre

Ovviamente Le Havre non nasce così “moderna”, sebbene a dir la verità non sia una città particolarmente antica come ad esempio la sua ‘dirimpettaia’ Honfleur, che si trova sull’altra riva della Senna.

Nel 2017 la città di Le Havre ha festeggiato il suo cinquecentenario dalla fondazione in quanto la  costruzione del primo porto – attorno cui poi si svilupperà la città – risale al 1517, quando il Re Francesco I di Francia (ve lo ricordate? E’ il medesimo sovrano che abbiamo conosciuto visitando il Castello di Amboise e l’abitazione francese di Leonardo da Vinci, il Clos Lucé) volle creare un luogo sicuro in grado dove dare riparo alla sua flotta e che allo stesso tempo fosse l’avamposto per i commerci.

Con il passare dei secoli – e con l’accrescersi del potere economico del porto – la città di Le Havre prese l’aspetto di una tipica città portuale, dove coesistevano edifici più umili accanto ad abitazioni e ville di armatori e commercianti.

Peccato che non ci resti più nulla di tutto questo se non le foto, perché tra il 5 ed il 6 settembre 1944 le forze alleate britanniche bombardarono a tappeto Le Havre per fiaccare definitivamente i nazisti che avevano occupato la città. Un bombardamento senza pietà per le persone, per gli edifici, per la stessa Le Havre: alla fine si contarono oltre migliaia di uomini e donne morti e  80.000 persone dovettero sfollare altrove.

Auguste Perret, l’architetto del cemento armato

Dopo la Seconda Guerra Mondiale la ricostruzione di Le Havre venne affidata all’architetto Auguste Perret, definito “il poeta del cemento armato” perché esperto e in grado di giocare con il materiale. La ricostruzione di Le Havre è un sfida ed un invito, per un architetto capace di innovare. E Perret lo è, tant’è che percorre una strada diversa da tanti altri suoi colleghi che si sono limitati a ricostruire così come erano i luoghi straziati dalla guerra e dai bombardamenti.

Perret sceglie di innovare, totalmente, pur mantenendo un saldo aggancio con la città preesistente e la sua vocazione marinara. Ecco allora sorgere nel centro di Le Havre una batteria di edifici ed abitazioni dalle linee classiche e strutturate – le forme tipicamente squadrate ricordano un po’ la Bauhaus ed un po’ l’edilizia razionalista italiana –  ecco le vie che ricordano per dimensioni quelle più prestigiose di Parigi ed ecco il bacino centrale, ombelico della città e connessione della stessa con il vicino oceano.

Già, perché mi ero dimenticata di dirlo: Le Havre è anche, incredibilmente, una città balneare, le grandi spiagge sono a poche centinaia di metri dal centro cittadino e costeggiano il Boulevard Albert 1er; la spiaggia cittadina di Le Havre è lunga circa 2 chilometri ed è il luogo preferito di chi ama gli sport nautici a vela o quelli balneari e di sera i bar e locali del lungo oceano sono fonte di richiamo.

Quindi, una sosta per visitare Le Havre non solo è utile, ma anche indicata: una città martire, una città che dalle proprie ceneri ha trovato la forza di rinascere e che ha puntato sull’arte contemporanea, sulla specificità delle sue architetture particolari, per farsi riconoscere nella sua unicità.

Visitare Le Havre: gli impedibili

Tra gli edifici da visitare a Le Havre c’è una vera icona, la chiesa di Saint-Joseph, la cui costruzione è terminata nel 1957, dopo la morte di Perret. Il campanile della chiesa ricorda nella forma un faro proteso verso il cielo per proteggere la città ed i naviganti.

La particolarità è che per dare leggerezza al cemento massiccio e spoglio della chiesa e del campanile, lungo tutti i lati sono state installate delle lastre in vetro (oltre 12.000) con disegni astratti dell’artista Marguerite Huré, con colori che diventano più chiari man mano che si sale sulla cima del campanile. Con il sole, gli interni della Chiesa si trasformano in un caleidoscopio rutilante di colori e di vibrazioni luminose!

A pochi passi dalla chiesa, può essere interessante entrare all’interno delle Halles Centrales, il mercato di Le Havre, dove si vende pesce freschissimo e si possono acquistare prodotti del territorio normanno (siamo nella zona di produzione del Calvados e del sidro!).

Cosa visitare a Le Havre: il Volcan

Cosa visitare a Le Havre: il Volcan

Altri due edifici da visitare – impossibile non vederli! – sono due ‘imbuti’ bianchissimi – uno più grande dell’altro –  opera del grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer (lo stesso che in Italia ha progettato la sede della Mondadori a Segrate). Il Volcan (questo il nome degli edifici) furono costruiti tra il 1978 ed il 1982 quali punti di aggregazione culturale della città. I due edifici oggi ospitano il più grande un teatro – la Scène internationale –  ed una biblioteca-centro culturale il più piccolo, con postazioni informatiche ed una caffetteria.

Davanti al Volcan un grande specchio d’acqua rettangolare, il Bassin du Commerce è attraversato dal ponte pedonale (Passerelle Françoise Le Chevalier) e tramite una serie di bacini comunicanti interconnette il centro della città con la zona portuale e quella dove un tempo c’erano i magazzini mercantili, quasi a voler rimarcare la natura portuale della città stessa.

E’ interessante notare che la città di Perret è quella più vicina al porto ed alla spiaggia, tuttavia a 3-4 km. di distanza, nel quartiere di Sainte-Adresse, resistono ancora le belle ville d’epoca e qualche casa in stile normanno. Ed è sempre a Sainte-Adresse che Monet andava per poter dipingere Le Havre: il quartiere residenziale si trova infatti su un’altura da cui si vede molto bene tutta la città, come mostra la foto di Wikipedia.

photo credit: CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=224569

photo credit: CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=224569

Le Havre e la cultura

Una città indicata come meta solo per appassionati di architettura? No davvero! Soprattutto negli ultimi anni, Le Havre si è imposta sulla scena internazionale come città della cultura contemporanea e sperimentale grazie al suo museo di arte moderna (detto anche MuMa) dedicato allo scrittore e politico francese André Malraux,  che si trova davanti all’Oceano, vicino alla torre di controllo del porto.

Anche l’edificio del MuMa, dalle linee nette, con un grande uso di vetro ed acciaio, nasce sulla scia della visione architettonica di Auguste Perret a cura dell’architetto Guy Lagneau e del suo studio associato.

Il Muma conserva le opere pittoriche custodite nel precedente museo di Le Havre, andato distrutto nei bombardamenti, che erano state state saggiamente spostate altrove; lo stesso non fu possibile fare per le statue, che sono andate perdute.

Cosa visitare a Le Havre: le installazioni d'arte contemporanea

Cosa visitare a Le Havre: le installazioni d’arte contemporanea

Un altro Museo che si trova a pochi passi dalla chiesa di Saint-Joseph è il Museo di Storia Naturale ma se avete voglia di fare una bella passeggiata (ed un tratto di strada in salita) in direzione delle colline merita di essere visitato il Forte di Sainte-Adresse, dove ci sono i Jardins Suspendus, un giardino botanico contemporaneo di 17 ettari ad accesso gratuito (tranne le serre, 2€), con un ricco programma culturale, espositivo e di animazione.

Uno degli eventi che più ha fatto conoscere Le Havre a livello internazionale è la manifestazione di arte contemporanea Un Été au Havre, che interpreta la città attraverso le installazioni effimere, le scenografie e le visioni di artisti e designer.

Una delle opere più famose è sicuramente la gigantesca opera di Vincent Ganivet “Catène de containers“, che è diventata un’installazione stabile e si può vedere sulla banchina del porto, alla fine di Rue de Paris.

Percorrendo tutta Rue de Paris (itinerario perfetto per vedere l’insieme e le linee prospettiche che costituiscono la trama urbana) si arriva – preceduto da un giardino urbano – al Municipio di Le Havre, ugualmente opera di Perret e caratterizzato da un’alta torre.

Cosa visitare a Le Havre: il Bassin du Commerce

Cosa visitare a Le Havre: il Bassin du Commerce

Informazioni utili per visitare Le Havre

  • Le Havre si trova in Normandia, Francia.
  • Dal 2005 il centro della città di Le Havre – per le sue peculiarità architettoniche – è inserito nel Patrimonio Mondale dell’UNESCO.
  • La distanza da Parigi a Le Havre è pari a circa 200 km., circa 2 ore e 20 con i treni Intercités.
  • Trovare parcheggio nel centro cittadino può essere complicato, provate a cercare nella zona della stazione.
  • Per visitare velocemente il centro di Le Havre calcolate almeno 4-5 ore, per vedere con calma la città, il museo, le strutture portuali  e fare una passeggiata verso Sainte-Adresse, un paio di giorni.
  • L’ufficio del turismo di Le Havre si trova sul lungo oceano, in

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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