Cosa vedere a Murano: lavorazione del vetro e non solo

E’ una Venezia in miniatura, con le sue calli, i campielli in cui sventolano panni stesi, ci sono ponticelli che mettono in connessione le diverse isole che formano Murano (sono ben sette piccole isole, unite tra loro) e c’è perfino un canale grande, una sorta di spina dorsale della cittadina da cui si diramano canali più piccoli, percorso dal via vai incessante di vaporetti e imbarcazioni. E’ davvero una Venezia in piccolo, non manca nulla nemmeno il continuo flusso turistico. Cosa vedere a Murano? E’ presto detto!

Nonostante sia vicinissima al capoluogo (si raggiunge con un breve percorso in battello) e sia appunto simile a Venezia nello stile delle abitazioni, delle chiese e della topografia, Murano ha una sua identità specifica che la rende un’isola unica: il gran numero di fabbriche e fornaci che ancora oggi, con metodi antichi, lavorano il pregiatissimo, costoso, vetro di Murano, destinato ad abbellire, sotto forma di vasi, lampadari, oggetti di design le dimore più prestigiose. Anche solo per visitare una fornace, ed assistere alla lavorazione del vetro, un viaggio a Murano è più che consigliato!

Cosa vedere a Murano: i canali, i campielli, edifici storici e fucine dove si lavora il vetro

Cosa vedere a Murano: i canali, i campielli, edifici storici e fucine dove si lavora il vetro

La lavorazione del vetro a Murano

La lavorazione del vetro a Murano è praticata da secoli, ancor prima che nel 1291 con decreto del Doge in carica venne deciso di trasferirvi tutte le vetrerie che operavano a Venezia, al fine di scongiurare i frequenti incendi che si sviluppavano dalle fornaci. Tra l’altro, la posizione relativamente isolata di  Murano consentiva di controllare l’attività evitando che i segreti di produzione venissero sottratti.

Il vetro di Murano, a pensarci bene, è frutto di una magia: nasce dalla fusione ad altissime temperature (almeno 1200°) della sabbia silicea – per esattezza, diossido di silicio – insieme ad altri composti chimici con proprietà fondenti, affinanti, coloranti: se ne ottiene un magma incandescente e malleabile (il bolo) che viene raccolto con una lunga canna da soffio che, come dice il nome, serve per soffiare la massa vetrosa e quindi darle la forma desiderata.

Cosa vedere a Murano: la lavorazione del vetro

Cosa vedere a Murano: la lavorazione del vetro

Detto così sembra quasi semplice, in realtà non si diventa maestri vetrai dall’oggi al domani perché la lavorazione del vetro richiede anni di esperienza, capacità manuali, lungo apprendistato e ottima conoscenza dei materiali, delle forme, dei diversi stili.

Alla fornace del vetro lavora una vera e propria squadra, composta dal maestro vetraio, dall’aiutante in prima (il servente) e da quello in seconda (il serventino) che hanno il compito di collaborare a lavorare la massa vetrosa fino ad ottenere l’oggetto desiderato, a cui si aggiungono i garzoni e il forcellante, quest’ultimo con il delicato compito di mettere ogni singolo oggetto prodotto nuovamente nel forno affinché si temperi e raffreddi. Il processo di raffreddamento è lento – si parte dai 500° e man mano la temperatura viene abbassata fino a spegnere il forno – ma è un passaggio fondamentale se non si vuole che il vetro si crepi a casa di sbalzi termici.

Davvero grande la scelta delle fornaci che è possibile visitare. Vi faccio giusto qualche nome ma davvero basta cercare su Google “come assistere alla lavorazione del vetro di Murano” che vi si apre un mondo. Offrono dimostrazioni la ditta OMG (costo 5€), la fornace Mian, la Vetreria Ducale, la Vetreria Artistica Emmedue, Ellegi Murano glass shop. Quasi sempre, dopo la dimostrazione vi faranno fare un tour nelle sale di esposizione e vendita, ma devo dire che nessuno insiste per farvi acquistare (i prezzi dei manufatti in vetro di Murano non sono economici, alcuni lampadari raggiungono il costo di decine di migliaia di euro!).

Unico nel panorama  italiano, a Murano esiste anche la Scuola del Vetro Abate Zanetti, specializzata in corsi di formazione sui metodi di lavorazione del vetro e in tour didattici e specialistici nel mondo del vetro.

Cosa vedere a Murano: il campanile ed il duomo

Cosa vedere a Murano: il campanile ed il duomo

Le conterie

Fanno parte della produzione vetraria tradizionale di Murano anche le conterie, perline di vetro colorato da infilare con pazienza per farne collane e monili. Le conterie si ottengono tagliando un canna di vetro forata per poi arrotondare le estremità smussate delle perline passandole in vassoi di metallo riscaldati (le ‘ferrazze’). La Società Veneziana Conterie, la principale azienda di conterie di Murano, ha chiuso la produzione nel 1993 e nell’ex complesso industriale di fornaci (si trova tra Palazzo Giustinian e la Basilica di San Donato) è stato trasformato in spazio espositivo per mostre ed eventi.

Il Museo del Vetro

Se non vi basta assistere alla lavorazione del vetro di Murano e volete saperne ancora di più, potete continuare ad approfondire la materia presso Palazzo Giustinian dove si trova il Museo del Vetro (parte dei Musei civici di Venezia, ingresso 12€, previste riduzioni), con oggetti e documenti sulla storia del’isola  e una ricca collezione di vetri antichi e contemporanei con un percorso di visita e di approfondimento cronologico (si parte dall’epoca romana fino ad arrivare al XX° secolo).

scorci di Murano

scorci di Murano

Cosa vedere a Murano (oltre alle fornaci)

Una volta arrivati a Murano, non limitatevi alla visita alle fornaci ma dedicate all’isola qualche ora per apprezzarne i luoghi d’arte che vi sono racchiusi. A partire dal Palazzo Da Mula (oggi è il Municipio di Murano), residenza estiva della nobile famiglia veneziana che con la sua facciata gotica abbellita da formelle, patere e perfino da un tabernacolo  è tra i più suggestivi ed antichi.

Notevolissimo è il Duomo di Murano, dedicato ai Santi Maria e Damiano, una chiesa antica (pare del VII secolo) in stile romanico e con un pavimento in marmo e paste vitree colorate. Il campanile della chiesa – analogamente con quello di San Marco a Venezia, è staccato dall’edificio del Duomo. All’interno l’abside è decorata con un mosaico d’oro su cui si staglia l’immagine di Maria Assunta di stile bizantino (dove la Madonna è la Theotókos, “colei che ha dato la vita a Dio).

Un campo di Murano

Un campo di Murano

Il grande faro di Murano  si trova proprio accanto ad una delle fermate principali del vaporetto che da Venezia porta a Murano: alto 35 metri e realizzato in pietra d’Istria nel 1934, ha una funzione importante in quanto consente la navigazione notturna alle imbarcazioni dirette alla Bocca di Porto del Lido. percorrendo per circa 100 metri Calle Bressagio (alle spalle del faro), si arriva in un piccolo slargo dove c’è l’Oratorio Briati, edificio del XVIII secolo nato come convento di suore carmelitane e successivamente passato alle monache agostiniane. Nel 1866 fu adibito ad Ospizio per le vedove dei vetrai di Murano. Molto particolare la facciata in pietra bianca sormontata da due angeli.

Come arrivare a Murano

  • L’isola di Murano è collegata a Venezia con il vaporetto: la linea 4.1. Una curiosità: prima di arrivare a Murano questo traghetto ferma all’isola di San Michele, dove si trova il cimitero di Venezia.
  • Dalla fermata Faro di Murano si può raggiungere Burano con il vaporetto n. 12

   

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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