Come preparare il tè: consigli pratici

Sicuramente sapete come preparare il tè: si prende un pentolino, si riempie d’acqua, si porta ad ebollizione, si mette una bustina di tè… Ehi ehi ehi! Alt! Questo è il modo più veloce per fare un tè ma di certo non è quello più corretto!

Andiamo per ordine, e cerchiamo di capire – attraverso informazioni, consigli e qualche curiosità, come preparare una tazza di tè che realmente ne esalti il profumo, gli aromi e le proprietà.

Parlare di tè al singolare è improprio: non esiste un tè ma esistono tanti tè, che possono essere più o meno lavorati, aromatizzati, arricchiti.

Quali sono i diversi tipi di tè?

E’ pressoché impossibile elencarli tutti (ogni singola azienda che commercia in tè crea le sue miscele), tuttavia se ci limitiamo ad elencare i tè che servono da base – e che possono essere infusi in purezza – i più utilizzati sono sei, identificati dalle sfumature di colore delle foglie essiccate: il più conosciuto è il tè rosso (quello che noi conosciamo come tè nero), seguito dal tè verde, quindi il tè blu (il pregiato olong), il delicato tè bianco, il tè giallo ed il tè nero pu-er.

Tutti sono prodotti con i rametti e le foglioline della Camellia sinensis (è il nome botanico del tè), ciò che cambia tra un tè e l’altro, è il processo di fermentazione a cui vengono sottoposti, più o meno lungo e/o intenso. Il tè verde, ad esempio, è un tè non fermentato, il tè rosso è fermentato mentre il pu-er è post-fermentato.

In base alla fermentazione (o meno) del tè cambia anche la modalità di preparazione: un tè fermentato ha bisogno di acqua a 95°-100° e tempi di infusione attorno a 3-5 minuti; un tè verde – più delicato – vuole invece acqua attorno ai 90° ed un’infusione più veloce per evitare che si ossidi.

Il tè è molto più di una bevanda: una tazza di tè porta con se rituali codificati e berne una tazza è un dono in termini di tempo dedicato a se stessi.

Per sua natura, un tazza di tè richiede pazienza quando si prepara e quando si gusta. Poche foglioline messe in infusione ci fanno volare con la fantasia fino a raggiungere le mete esotiche in cui la camellia sinensis viene coltivata e lavorata.

Il verde thè Matcha. Rituale del tè in Giappone (casa del tè del tempio d'oro, Kyoto)

Il verde thè Matcha. Rituale del tè in Giappone (casa del tè del tempio d’oro, Kyoto)

E poi, non dimentichiamo che il tè ha fatto la storia (vi ricordate la rivolta del Boston Tea Party, con cui le colonie americane si ribellarono allo strapotere fiscale ed economico dell’Inghilterra?) ed il suo commercio ha contribuito non poco allo sviluppo delle relazioni diplomatiche e alla diffusione della cultura attraverso gli ‘ambasciatori’ della Compagnia britannica delle Indie orientali e della rivale Compagnia olandese delle Indie Orientali.

Originaria della Cina, la pianta del tè si è diffusa ampiamente in oriente e le maggiori coltivazioni sono localizzate in India, Indonesia, Giappone, Pakistan, Bangladesh.

Ci sono coltivazioni anche in Africa (in Kenya e Malawi), in Colombia, negli Stati Uniti e perfino una piccola coltivazione in Italia, a Capannori (LU).

E’ una pianta che non è facilissimo far crescere, perché vuole un clima tropicale (o sub tropicale), acqua, umidità e, come tutta la famiglia delle camelie, ama la terra acida.

Tazze e teiere a Londra

Tazze e teiere a Londra

Nel corso dei miei viaggi ho avuto modo di assaggiare diversi tipi di tè: in Giappone ho provato i pregiati tè verdi (il famoso matcha, ma non solo) ed a Kyoto ho partecipato ad una tradizionale cerimonia del tè, in Thailandia ho apprezzato il dolce tè freddo alla tailandese (tè rosso a cui vengono aggiunti spezie, zucchero, latte condensato e ghiaccio).

In Inghilterra mi sono regalata la bella esperienza del Five ‘o clock tea, da Fortnum & Mason (super top!), in un hotel a due passi dal Parlamento e – più volte – nell’informale caffetteria di St. Martin in the Field, a Trafalgar Square. Ed ho acquistato tazze da tè vittoriane ad un flair market di Oxford.

A Parigi ho passato ore indimenticabili da Pouchkine  e da Mariage Frères, in Canada ho bevuto il dolcissimo Maple tea, il tè di sciroppo d’acero. E poi a Roma mi sono fatta coinvolgere dalle atmosfere vittoriane di Babington’s, proprio accanto alla scalinata di Piazza di Spagna.

Ogni tazza di tè nasce da una cerimonia consolidata: mettere l’acqua a scaldare (e che sia acqua fresca e poco calcarea!), far raggiungere il punto di ebollizione (90°-100°), versare la giusta dose di foglioline (oppure, far scorrere l’acqua bollente sui sacchettini-filtro già pronti), attendere il tempo necessario affinché il tè ceda all’acqua il gusto ed i tannini, versarlo in una tazza (il tè esige la porcellana, che non altera i sapori!).

La bellissima teiera trasparente di Babingtons

La bellissima teiera trasparente di Babingtons

Come preparare un buon tè e qualche consiglio per la sua conservazione ottimale.

L’acquisto del tè:

  • Se vi è possibile, non fate grandi scorte di tè (è preferibile acquistare il quantitativo necessario per un mese o due di consumo in modo da averlo sempre fragrante).
  • Potete acquistarlo sfuso, confezionato in bustine o piramidi. In genere il tè confezionato in piramidi è di qualità più pregiata rispetto alle bustine (le piramidi sono trasparenti e permettono di vedere la foglia del tè, mentre nelle bustine di carta spesso finisce tè sbriciolato. Se il tè è di buona qualità, le bustine non cambiano molto il sapore.
  • Se acquistate il tè sfuso, una volta a casa versatelo in un barattolo di metallo a chiusura ermetica e riponetelo in un luogo asciutto e privo di odori, per preservarne l’aroma.
  • Non limitatevi a comprare sempre la stessa miscela, ma sperimentate e osate provare tè insoliti: ce ne sono talmente tanti che è impossibile farsi venire a noia il tè.

Come preparare un buon tè

  • Fondamentale è la teiera con coperchio, meglio se è di porcellana o ceramica. Sono molto belle le teiere vittoriane inglesi e le teiere giapponesi in terra cotta.
  • Se siete amanti del tè (o volete diventarlo) organizzatevi con almeno un paio di teiere, una più piccola per un tè intimo ed una più grande per servire il tè a più ospiti.
  • Vi servirà anche un passino (alcune teiere lo hanno incorporato) ed un piattino dove posare il passino o i filtri una volta usati.
  • Versate acqua fresca di rubinetto in un bollitore o in un pentolino e fate scaldare fino ad arrivare a bollore (come già detto: per i tè verdi l’acqua deve essere attorno ai 90 gradi, per i tè neri tra i 95 ed i 100 gradi). Quindi con una parte di acqua bollente sciacquate la teiera, per scaldarla.
  • Se dove vivete l’acqua corrente è calcarea, meglio utilizzare acqua oligominerale in bottiglia per non falsare il gusto del tè.
  • Versate l’acqua ed aggiungete il tè. Calcolate una bustina (o un cucchiaino di tè) per persona più uno ‘per la teiera’.
  • Una volta trascorso il tempo prescritto di infusione – lo trovate scritto sulla scatola oppure, in caso di tè sfusi, chiedete al negoziante – gettate le bustine (o le piramidi); in caso di tè in foglie filtrate  l’infuso direttamente nelle singole tazze, con l’aiuto di un passino.
  • Potete servire il tè con zucchero, limone, latte. Tuttavia se volete assaporare il gusto del tè vi consiglio di berlo senza alcuna aggiunta.
  • Una volta finito di bere il tè, sciacquate con acqua tiepida la teiera, senza lavarla con il sapone. La patina nerastra che si forma sulle pareti della teiera non è altro che il tannino del tè. E a quanto pare, più la teiera è ‘sporca’ di tannino più il tè viene buono.
  •  Il tempo di infusione varia in base ai singoli tè: anche qui leggete sulla scatola dei filtri oppure chiedete al negoziante.

Curiosità sul tè

  • Il tè è probabilmente la bevanda più diffusa nel mondo, dopo l’acqua, e si beve pressoché ovunque. In Africa al posto del tè si usa spesso il roboois, il “tè rosso africano” senza teina.
  • In India il tè è stato miscelato con spezie dando vita al Masala Chai, che viene servito con latte (è anche conosciuto come Chai Latte). Molto buono, è perfetto in inverno o nella stagione fredda.
  • In Inghilterra il tè si beve tutto il giorno, fin dal risveglio. E’ famosa l’abitudine della Regina Elisabetta di bere una tazza di tè appena sveglia.
  • Il five o’clock tea inglese prevede che il tè sia accompagnato da scones (panini lievitati con il bicarbonato di soda) farciti con confettura di fragola e clotted cream (panna sbattuta). In occasioni più formali vengono serviti anche tramezzini leggeri e dolcetti. L’high tea è un tè delle cinque più strutturato, con più portate, che sostituisce la cena
  • Arriva dritto dritto da Taiwan il Bubble Tea, tè in vari gusti con o senza latte in cui vengono immerse perle di tapioca gelatinose piene di succhi di frutta. Per berlo indispensabile la cannuccia grande, che ‘risucchia’ insieme al liquido le perle di tapioca. 
Una maxi teiera attende i viaggiatori fuori dalla stazione di Kanazawa, in Giappone

Una maxi teiera attende i viaggiatori fuori dalla stazione di Kanazawa, in Giappone

Una piccola selezione selezione di tè, libri ed oggetti legati al tè da acquistare su Amazon:

Accessori

Libri: 

  • B. Weinberg e B. Bealer – Tè, caffè, cioccolata: I mondi della caffeina tra storie e culture (Donzelli) (Amazon: https://amzn.to/34xRgb7)
  • Csaba dalla Zorza – Tea time – ( Guido Tommasi Editore – DataNova) (Amazon: https://amzn.to/2V309qb)
  • V. Bisogno e J. Pettigrew – Manuale del sommelier del tè – Biglia Blu) (Amazon: https://amzn.to/2JY4IvB)
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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