Le friselle con pomodoro e basilico: gusto genuino

Ma quanto son buone le friselle con il pomodoro e basilico?

Se anche voi siete legati a ricordi di infanzia che profumano di pane abbrustolito, olio e pomodoro, molto probabilmente non appartenete alla generazione dei millennials, perché  era la merenda salutare della generazione pre-merendine confezionate, uno spuntino che veniva spesso preparato da nonne e zie amorevoli che utilizzavano pane raffermo rinvenuto nel forno a cui aggiungevano un un po’ di sale, un generoso giro di olio extra vergine di oliva ed un ingrediente ancor più prezioso, l’affetto.

Assieme al pane e pomodoro le medesime zie e nonne offrivano altre merende semplici e golose, fatte di quel poco che nelle dispense di una volta non mancava mai, come il pane bagnato con acqua mescolata con poco vino e ricoperto di zucchero (non lo avete mai assaggiato? Provatelo!), l’immancabile fetta di pane casalingo con olio e sale (e se c’era qualche goccia di aceto era ancor più buono) o il pane e marmellata fatta in casa.

Ma era il pane e pomodoro che otteneva maggior successo, soprattutto nella giusta stagione. Certo, molto dipendeva (e ancora dipende) dalla qualità del pomodoro e dal tipo di pane utilizzato. Ancora oggi la versione più gustosa – ed esteticamente impeccabile – è quella che utilizza le friselle, il pane-biscotto pugliese a base di farina di grano duro dalla tipica forma di ciambella, tagliato a metà e poi passato nuovamente i forno per renderlo croccante, tanto che per poter essere gustato al meglio la frisella deve essere inzuppata nell’acqua (e se ci si aggiunge un goccio di aceto è anche più buona).

Ecco: considero le friselle con pomodoro e basilico il top dello spuntino genuino, con qualche oliva ancora meglio!

Spuntino ma non solo: la frisella con pomodoro e basilico era un alimento fondamentale per le classi meno abbienti, il sostituto del pasto per chi lavorava nei campi o sulle barche da pesca (e in questo caso, talvolta si bagnava direttamente nell’acqua di mare prima di essere condita) dove venivano imbarcate come scorta alimentare a lunga conservabilità.

La stessa forma – una mezza ciambella – non è casuale. Il foro centrale permetteva di portare le friselle impilate come perle di una collana e lo spago che veniva fatto passare al centro veniva poi annodato per essere appeso.

Un tempo merenda (o pasto povero e di emergenza), oggi il ‘pane e pomodoro’ viene ancora servito come spuntino ma ha anche trovato una sua valorizzazione come finger food da aperitivo o come antipasto prelibato.

Fondamentale è poter disporre di friselle che utilizzano grani di qualità: nelle foto vedete le piccole friselle integrali Granomischio® che ho utilizzato per festeggiare la primavera con un aperitivo finger food monoporzione a base di sapori semplici. La foto può ingannare per capire le dimensioni della frisella, come metro di paragone può essere utile sapere che il piatto bianco su cui è posata è il comune piattino di una tazza da tè.

Perché ho utilizzato proprio la frisella Granomischio®? Perché è al 100% integrale (conserva il germe e la crusca), utilizza una miscela di grani antichi pigmentati del tavoliere delle Puglie ed, udite udite!, è una specialità alimentare funzionale con tante proprietà nutrizionali: ha un basso indice di glutine, è ricco di antociani e polifenoli, ha un alto contenuto di fibre ed è a elevato valore proteico (*).

Anticamente il nome ‘granomischio’ era utilizzato per indicare una miscela povera, adatta agli usi quotidiani, di diverse varietà di grano. Non  poteva esserci nome più adatto per un progetto di produzione alimentare che ha come missione il recupero dei grani antichi pugliesi e la valorizzazione delle loro funzionalità nutraceitiche.

Finger food per aperitivo: friselle con il pomodoro e basilico

Per ogni finger food occorrono:

  • una frisella piccola, meglio se integrale
  • un paio di pomodorini datterino
  • due olive (verdi o nere, non importa)
  • qualche dadino di formaggio greco Feta
  • origano
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Come si preparano:

  • mettere in una ciotola un litro di acqua fresca e 3 cucchiai di aceto di vino
  • inzuppare velocemente le friselle e metterle su un canovaccio pulito (non devono ammollarsi, solo inumidirsi)
  • tagliare a fettine un pomodoro datterino e condite con pochissimo sale
  • tagliare a fettine le olive
  • versare pochissimo olio extra vergine di olive sul piattino su cui verrà presentata la frisella
  • posizionare la frisella
  • disporre le fettine di pomodorino, di olive e i dadini di formaggio feta
  • condire con poco olio evo e spolverare la fresella con l’origano secco. Decorate anche il piattino con l’origano.

 

(*) valori medi in grammi per 100 gr. di prodotto: grassi 1,6 (di cui saturi:0,0), carboidrati 58,9 (di cui zuccheri: 0,2), fibre 9,2, proteine 13,9, sale 0,7)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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