Visitare la Rocca di Gradara: tra storia e leggenda

Visitare la Rocca di Gradara è stato un grande premio che è valso tutto il tempo impiegato a deviare dall’itinerario che – da San Marino – ci ha portato a percorrere la bellissima strada panoramica che corre lungo il territorio del Parco Naturale di San Bartolo fino alla città di Pesaro. Siamo proprio al confine tra Marche ed Emilia Romagna anche se ad onore del vero tutto il litorale adriatico che corre da Cattolica fino a Goro è schietta, saporita e accogliente Romagna!

Dove si trova Gradara?

La città di Gradara è parte della provincia di Pesaro-Urbino e si colloca quasi al limite del territorio regionale marchigiano. E’ impossibile non restare completamente affascinati dalla sua immensa e ben conservata Rocca, che abbraccia tutto il borgo medievale. Facile anche immaginare quanto potesse essere fondamentale per la difesa nel periodo del suo massimo splendore, con la possibilità di tenere sotto controllo sia l’entroterra che il mare.

Dire che la Rocca di Gradara è imponente forse è scontato, ma è così che ci è apparsa vedendola dal basso dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio sottostante, il Parcheggio dei Cipressi (a proposito: è abbastanza economico e la sosta per tutto il giorno costa 4€, ricordatevi di portare con voi monete; è consentito anche il parcheggio dei camper). Poco meno di 100 metri e ci siamo incamminati sulla stradina in pendenza – dove un tempo c’era un ponte levatoio – che raggiunge la Porta con la torre con l’orologio, l’accesso principale al borgo storico di Gradara.

Nonostante fosse un lunedì mattina di uno dei primi giorni di ‘libertà’ post pandemia, la via principale dedicata ad Umberto I era vivace di visitatori, attratti dalla particolarità del luogo, dalla sua struttura architettonica immutata nel tempo e, di sicuro, anche dai numerosi bar, ristoranti e rivendite.

Anche noi ci siamo fermati con piacere per bere un buon caffè al Bar-Stuzzicherie Del Borgo e per fare qualche acquisto da GustaRé, una bottega di prelibatezze sceltissime del territorio romagnolo-marchigiano (cosa abbiamo acquistato? Salamini conservati nella cera d’api, miele cremoso e ovviamente il ciauscolo!).

Visitare la Rocca di Gradara - mura e torri

Visitare la Rocca di Gradara – mura e torri

Visitare la Rocca di Gradara – un Castello ed una leggenda romantica

Il borgo medievale, che sembra non aver sofferto lo scorrere dei secoli tanto è ben conservato, gravita attorno alla Rocca di Gradara, che si trova sul punto più alto della collina.

Per poter visitare la Rocca di Gradara si attraversano ancora altre mura, più antiche, che racchiudono la fortezza vero e propria, che si presenta come un Castello a pianta quadrata con tanto di ponte levatoio, piazza d’arme, torrioni ed ovviamente il Mastio, il nucleo più antico dell’edificio (era quello che costituiva l’ultimo baluardo di difesa): è alto oltre 30 metri e la sua costruzione pare risalire al XII secolo.

Come tutti i Castelli medievali, anche la Rocca di Gradara era totalmente autosufficiente ed in grado di resistere agli assedi prolungati: vi erano cantine e dispense e perfino una cisterna d’acqua.

Successivamente il Mastio venne inglobato nella fortezza a pianta quadrata ed oggi è uno dei torrioni d’angolo, ovviamente il più alto. Si vede bene dall’autostrada adriatica ed ancor meglio dal treno: la linea ferroviaria adriatica, nel tratto che da Pesaro arriva Cattolica, passa a pochi chilometri.

Visitare Gradara - la torre dell'Orologio

Visitare Gradara – la torre dell’Orologio

Assume l’aspetto attuale – una vera e propria fortezza  – nel XIV secolo, quando entra a far parte dei possedimenti dei Malatesti (o Malatesta).

E con i Malatesta nasce anche la leggenda più romantica di Gradara: la vox populi vorrebbe che proprio a Gradara si sia consumato l’amore proibito ed impossibile di Paolo e Francesca, gli amanti cantati da Dante nel Canto V dell’Inferno (anche voi al  liceo vi siete commossi nel leggere la famosa terzina  “Amor, ch’a nullo amato amar perdona – mi prese del costui piacer sì forte – che, come vedi, ancor non m’abbandona“?), anche se storicamente ciò non sembra corretto.

Per saperne di più, vi invito a leggere il blog Altezza Reale dell’ottima Marina Minelli, storica esperta in royal futuri, presenti e passati, che ha scritto un post proprio su Gradara e la leggenda di Paolo e Francesca.

E comunque, Paolo e Francesca o meno, il borgo è adeguatamente romantico, tant’è che è una destinazione molto gettonata per i matrimoni. Se un matrimonio non è nei vostri piani, potete però seguire il cosiddetto ‘sentiero degli innamorati’, un breve percorso pianeggiante, poco più di un chilometro,  che gira tutto attorno al Castello, in parte immerso nel bosco, per poi rientrare da Porta Nuova (calcolate circa 20 minuti di passeggiata).

La gestione della Rocca, che è un bene demaniale, è stata affidata alla Direzione Regionale Musei Marche ed ovviamente, come tutti i siti pubblici che si rispettano e nonostante il bene storico fosse stato chiuso per mesi a causa della pandemia, il lunedì era rigorosamente chiuso per riposo settimanale.

Per cui siamo riusciti a ‘sbirciare’ il Castello dall’esterno senza alcuna possibilità di vederne gli interni: chissà quanti altri visitatori, come noi, sono rimasti perplessi e delusi nel non poter accedere alla Rocca! In ogni caso, se evitate il lunedì, potete visitarlo acquistando il biglietto al costo di 8€ (sono previste riduzioni).

Visitare Gradara - la porta di ingresso alla Rocca (parte della prima cinta muraria)

Visitare la Rocca di Gradara – la porta di ingresso alla Rocca (parte della prima cinta muraria)

I Camminamenti di Ronda

Per fortuna il borgo di Gradara è delizioso e passeggiare nei suoi vicoli pieni di fiori colorati e piante verdi  è piacevole e permette di scoprire scorci interessanti! Sembra di entrare in una bolla dove il tempo e lo spazio si siano fermati e ci si aspetta di vedere da un momento all’altro cavalieri vestiti di armature di acciaio entrare al galoppo dalla porta principale.

In più, con un biglietto che costa 2 euro, è possibile salire sulle mura e percorrere una parte del cammino di ronda, 400 metri su un totale di 800 per ammirare un panorama infinito,

Cosa altro visitare a Gradara?

Ad aver tempo, a Gradara ci si potrebbe trascorrere un paio di giorni senza annoiarsi: a parte visitare la Rocca di Gradara,  seguire il percorso del cammino di ronda ed il sentiero degli innamorati, si può:

  • ammirare la Chiesa trecentesca di San Giovanni Battista;
  • visitare il Museo Storico di Gradara, contenitore di documenti storici e collezioni di oggetti antichi. Vi è anche un percorso nelle grotte medievali sottostanti;
  • visitare Palazzo  Rubini Vesin, centro espositivo e sede dell’ottocentesco Teatrino Comunale di Gradara, un gioiellino da 70 posti;
  • assistere alle esibizioni dei falchi e dei falconieri nel Teatro dell’Aria (si incontra lungo il sentiero degli innamorati);
  • se siete interessati alla storia più recente, a circa un chilometro da Gradara si trova il cimitero di guerra britannico, dove riposano 1191 soldati caduti durante gli scontri della Seconda Guerra Mondiale (da queste parti passava la Linea Gotica). I cimiteri di guerra mi mettono sempre tanta tristezza ed allo stesso tempo mi fanno provare immensa gratitudine per tanti giovani morti per nostra libertà.
Visitare Gradara - le mura

Visitare la Rocca di Gradara – le mura

Dove mangiare e dormire a Gradara:

Non c’è davvero che l’imbarazzo della scelta: lungo le strade del borgo medievale si aprono diversi ristoranti, stuzzicherie, paninerie che propongono piatti della tradizione (gnocco, crescia, affettati e formaggi non mancano, oltre a cacciagione e, in stagione, funghi). Insomma, non morirete di fame. Tuttavia non so indicarvi un indirizzo testato perché noi abbiamo scelto di allontanarci da Gradara ed andare a mangiare il pesce nelle immediate vicinanze di Pesaro (che è a 15 chilometri se seguite la SS. 16).

Per dormire, Gradara offre diversi resort, B&B e agriturismi, sia nel centro storico che nei dintorni. Un numero elevato di hotel – anche pluristellati – li trovate invece a Cattolica (circa 7 km.) e a Gabicce (circa 5 km.).

Gradara è bandiera arancione Touring Club Italiano, è uno dei Borghi più belli d’Italia e nel 2018 ha vinto il riconoscimento Borgo dei Borghi.

Visitare Gradara - Corso Umberto I

Visitare Gradara – Corso Umberto I 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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