Regina Viarum: l’Appia Antica in foto

Per chi vive a Roma la Regina Viarum, ovvero la via Appia Antica, è una presenza consueta, una strada in basolato che ha resistito millenni e che da Porta Capena si inoltra nella periferia dell’Urbe per poi correre libera tra ciò che resta della campagna romana, affiancata da pini,  cipressi e resti archeologici di indubbio valore: le catacombe cristiane, il Mausoleo di Cecilia Metella, la bellissima Villa dei Quintili giusto per citarne alcuni.

E’ una strada quasi tutta chiusa al traffico, privilegiata per gli allenamenti dai runner e dai ciclisti che possono percorrere chilometri e chilometri in un paesaggio unico. Difficile, davvero, non innamorarsene.

Ma la “Regina Viarum” (Regina delle strade), come la nominò nel I° secolo d.C. il poeta Publio Papinio Stazio nel suo Silvae  – “Appia longarum teritur regina viarum” –  va ben oltre Roma e la provincia Roma : tracciata nel 312 a.C. dal Censore Appio Claudio Cieco (da cui prenderà il nome), raggiunge il porto di Brindisi passando per Terracina, Capua, Benevento, Venosa, Taranto. Una strada che contribuì alla potenza di Roma e  rappresentò la cerniera tra l’Impero e le province orientali, su cui transitarono merci e filosofie, eserciti e mercanti.

Regina Viarum - Benevento - Resto di statua romana nel centro storico di Benevento. Foto di Giulio Ielardi

Regina Viarum – Benevento – Resto di statua romana nel centro storico di Benevento. Foto di Giulio Ielardi

Alla via Appia ha dedicato una buona parte delle sue battaglie ambientaliste Antonio Cederna, che tanto ha fatto per la salvaguardia della Regina Viarum con i suoi articoli di denuncia delle distruzioni perpetrate a danno dei beni archeologici. Il giornalista Paolo Rumiz ha invece raccolto in un libro la narrazione del suo viaggio a piedi : in “Appia” da conto dell’itinerario escursionistico, culturale e sociale che ha percorso, fatto di luoghi ed altrettanto di persone.

L’interesse per la Via Appia e le sue potenzialità culturali e turistiche è testimoniato anche dal Ministero della Cultura, che ha dato vita al progetto Appia Regina Viarum, con la creazione di un cammino ben tracciato che seguendo la Via Appia antica colleghi Roma con Brindisi. Una sorta di cammino laico, sulla scorta dei cammini di fede di Santiago o della Via Francigena.

Una mostra fotografica per celebrare la Regina Viarum

Per celebrare la via Appia Antica, i suoi paesaggi mutevoli man mano che i chilometri avanzano, inaugura il 9 aprile 2022 presso il Parco Archeologico dell’Appia Antica – Complesso Capo di Bove  “Still Appia. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento”, mostra fotografica che rende omaggio alla Regina Viarum come itinerario culturale e luogo di scambio sociale da oltre 2.000 anni.

La mostra proseguirà fino al 9 ottobre 2022, quindi c’è tutto il tempo per visitarla approfittando delle belle giornate di sole primaverili ed estive che invitano a passeggiare lungo la Via Appia Antica.

Compongono la mostra oltre cinquanta scatti che illustrano il percorso che Giulio Ielardi, fotografo romano, ha compiuto in solitaria nel 2021: 29 giorni trascorsi camminando sulle orme degli antichi viandanti, zaino in spalla e macchina fotografica pronta a scattare tra strade, edifici, archeologie che punteggiano il percorso di quella che è stata una delle strade più trafficate dell’antichità.

Le fotografie hanno come soggetto i paesaggi che cambiano man mano che i camminatori procedono verso sud lungo la Via Appia, e non scandiscono solo un itinerario fotografico-paesaggistico ma un vero e proprio itinerario culturale in cui è possibile soffermarsi sui progetti di valorizzazione di questa antica via e sulla creazione di un percorso ben delineato che metta in risalto località e monumenti.

Un invito a conoscere meglio la Via appia Antica e, perché no, ad incamminarsi lungo la Regina Viarum, anche se solo per brevi tratti.

Maggiori informazioni sulla mostra fotografica e sulla Regina Viarum

  • “Still Appia. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento”.
  • Aperta al pubblico dal 9 aprile 2022 al 9 ottobre 2022, dal martedì alla domenica orario 9-19.15 (fino al 30 settembre) e 9-18.30 (mese di ottobre).
  • La mostra è organizzata dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e curata da Luigi Oliva e Simone Quilici – Direttore del Parco ed ha il patrocinio dei Consigli Regionali del Lazio, della Basilicata e della Puglia, oltre al patrocinio del Comune di Mesagne, del Parco naturale dell’Appia Antica, del Parco naturale dei Castelli Romani, di Italia Nostra, La Compagnia dei Cammini e della FIAF – Federazione italiana associazioni fotografiche quale partner culturale.
  • Si accede alla mostra con la Mia Appia Card (costo 10€ + 2 prevendita, senza prevendita il sabato e la domenica presso il Mausoleo di Cecilia Metella e la Villa dei Quintili).
  • La Mia Appia Card è nominativa ed è valida per un anno solare dalla data di acquisto e consente ingressi illimitati a tutti i siti del Parco Archeologico dell’Appia Antica e a tutti gli eventi organizzati dal Parco. I siti inclusi: Mausoleo di Cecilia Metella, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova, Antiquarium di Lucrezia Romana, Complesso di Capo di Bove, Tombe della via Latina (aperture straordinarie). Sono poi previsti sconti e gratuità. 
  • link al Parco Archeologico dell’Appia Antica. Per acquistare la Mia Appia Card, andare su “Acquista il biglietto”.
  • Al momento in cui scrivo, per l’accesso ai siti del Parco dell’Appia Antica non occorre il Greenpass ma è necessario indossare una mascherina chirurgica.
Regina Viarum - Santa Maria Capua Vetere (Caserta) anfiteatro romano - Foto di Giulio Ielardi

Regina Viarum – Santa Maria Capua Vetere (Caserta) anfiteatro romano – Foto di Giulio Ielardi

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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