2008: Parigi per festeggiare il nuovo anno (e i 18 anni di Laura!)

2008:
Siamo stati a Parigi dal 27 dicembre 2008 al 3 gennaio 2009 (nel pieno delle feste di capodanno), con il mio compagno e la figlia, Laura, che proprio in quei giorni ha compiuto 18 anni.
Ho cercato un hotel che fosse abbastanza vicino al centro della città, ben servito dai mezzi pubblici,  e soprattutto con le stanze piuttosto ampie (in una precedente esperienza parigina eravamo alloggiati in tre in soli 10 mq…).
 
Il Suite Hotel Porte de Montreuil della catena Accor, trovato tramite internet,  mi è sembrato fare al caso nostro: 30 mq abitabili, con in più a disposizione frigorifero, bollitore e micronde, sala da bagno separata dal wc, internet gratuito così come il caffè con il ciambellone della mattina. Inoltre, con 7 notti di pernottamento se ne pagavano solo 6 (spesi € 718,00 tutto incluso per tre persone).
Volendo, è possibile anche fare la colazione vera e propria, ma il costo di 12€ per ognuno è davvero eccessivo. Gli ospiti dell’hotel hanno a disposizione nella hall anche una specie di frigo self service da cui poter prelevare, a pagamento, alimenti, snack e bevande. Nella hall dell’hotel vi è anche un piccolo bar ed un angolo “biblioteca”, con riviste, giornali  e libri a disposizione.
 
Appena arrivati in hotel la prima impressione è stata buona: la hall era particolarmente accogliente, con un buon servizio di sicurezza (le porte di accesso all’hotel si aprono solo su richiesta), il personale abbastanza garbato e cortese (nonostante i problemi di comprensione per il miscuglio di francese/inglese/italiano con il quale comunicavamo). Ho avuto un piccolo momento di panico perché non trovavano la mia prenotazione, ma avevano semplicemente invertito il nome con il cognome…
 Abbiamo subito avuto la nostra chiave elettronica (che però nel corso del soggiorno si è smagnetizzata per due volte…) e siamo entrati nella nostra Suite.
Nella stanza c’era quanto promesso, con in più un bel vassoio di benvenuto con biscottini, thé e caffè, il locale era effettivamente ampio (ed era anche possibile separarlo in due unità tramite dei pannelli scorrevoli), l’arredo colorato quanto basta per per accogliere calorosamente i turisti stanchi!
Nel frigo abbiamo trovato anche una bottiglietta di acqua minerale omaggio (ne avremo una giorno)  ma poi, a meglio guardare, sono cominciate le dolenti note:
– il terzo letto non era pronto  (in realtà di trattava di un divano- sommier), ma ci avevano lasciato a disposizione lenzuola, federa  e piumone e quindi lo abbiamo dovuto preparare da soli;
–  anziché tre asciugamani (uno per ciascuno come dovrebbe essere) ve ne erano solo 2;
– la tastiera del collegamento internet (c.d. suitebox) mancavano e pertanto abbiamo dovuto richiederle alla reception;
–  il sapone della doccia era finito e non sostituito…
Piccoli disagi, in realtà, che però ci hanno lasciato un poco dispiaciuti anche perché basterebbe veramente poco per avere la perfezione…
 
Non possiamo lamentarci del servizio di pulizia, né della disponibilità dei receptionist (tranne di uno che sembrava alquanto antipatico), il collegamente internet effettivamente c’è ma, almeno per me, è difficilissimo da utilizzare (ha una tastiera particolare che non sempre funziona) ed è allora meglio utilizzare – se libera –  la postazione  della hall, dalla quale è anche possibile stampare (noi abbiamo fatto da lì il check in per l’aereo di ritorno). A disposizione degli ospiti, nell’hotel, c’è anche un mini centro fitness,la macchinetta per lucidare le scarpe e ci dovrebbe essere anche la stanza per stirare, ma noi non ne abbiamo avuto bisogno!
 
La stanza, come già detto prima, è ampia, con molti punti luce e prese di corrente (mooolto utili per cellulari & co), la cassaforte elettronica, un grande specchio per “aggiustarsi” prima di uscire, un bel tavolo dove, grazie anche al forno in dotazione alla stanza,  è possibile mangiare (noi vi abbiamo cenato due sere, troppo stanchi per uscire di nuovo…)
Peccato che UNA sola poltroncina sia insufficiente per tre persone ed è necessario utilizzare il letto per sedersi …
 
Qual che perplessità l’abbiamo avuta con il sistema dei bagni, ma forse perché siamo italiani abituati ad altri costumi: avevamo il water ed il mini lavandino da un lato della stanza (per di più senza bidet…) e la vasca + il box doccia+ lavandino grande dall’altro lato… per noi sarebbe stato meglio avere un unico locale.
 
Altra piccola pecca da evidenziare è la mancanza di armadi sufficienti per tre persone: noi abbiamo risolto lasciando parte dei vestiti nelle valigie, ma assolutamente non saremmo riusciti a sistemare tutto nelle poche stampelle e nel piccolissimo armadio aperto (tipico degli Accor) a disposizione.
Altro punto a sfavore: il venerdì mattina abbiamo prenotato alla reception il taxi per l’aeroporto per il giorno successivo: la sera per puro scrupolo abbiamo chiesto la conferma ed abbiamo invece scoperto che la prenotazione non era stata proprio registrata ed abbiamo dovuto impartire di nuovo la stessa richiesta …
 
A favore dell’hotel vi è la posizione che consente di raggiungere in nemmeno 20 minuti il cuore di Parigi (tramite la metropolitana – 5 min a piedi).  Altro punto positivo è la vicinanza con un grande centro commerciale (utile per fare la spesa e piccoli acquisti ) aperto dalle 8.00 alle 22.00. Nella zona,  piuttosto popolare, vi sono parecchi localini dove poter mangiare, sia francesi che etnici, e catene di Mc Donalds.
Le stanze sono particolarmente silenziose, e dotate di un sistema di oscuramento delle finestre che funziona perfettamente (il vero rischio è di svegliarsi troppo tardi…!) Il riscaldamento è totalmente autonomo e noi, solo dopo qualche giorno, abbiamo capito che se volevamo trovare la stanza calda lo dovevamo lasciare acceso dalla mattina…
 
In definitiva, l’esperinza con il Suitehotel non è stata pessima, la struttura e la concezione sono buone e funzionali, ma dovrebbero rivedere qualche dettaglio nel management e nella gestione!
 
Nota: inviato a Ciao! come opinione sul Suitehotel
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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