Visitare Nîmes in due giorni tra archeologia e arte

Alla scoperta delle città del Midi: consigli utili per visitare Nîmes in due giorni

Visitare Nîmes in due giorni? Non è molto tempo ma sufficiente per avere un quadro complessivo della città, per passeggiare nelle strade strette del centro storico, per avere un assaggio di una delle città romane in Francia che ha saputo attualizzare il passato grazie a accorte opere di restauro e rinnovamento. 

In un itinerario nel sud della Francia, per andare a incontrare quel Midi così caldo e mediterraneo dove il sole in estate splende luminoso posandosi su vigne rigogliose, spiagge selvagge e campagne rilucenti di girasoli e lavanda,una tappa per visitare Nîmes è d’obbligo: città piacevolmente francese, con una grande storia romana, che accanto ai tradizionali boulevard,  alle tante piazzette su cui si affacciano piccoli bistrot e e botteghe artigiane, permette di ammirare – ben integrati nel contesto urbano – edifici, porte, fortificazioni e templi di epoca imperiale.

Nîmes ha  un patrimonio storico e archeologico pressoché unico per la Francia:  la sua grande Arena ancora utilizzata per spettacoli e rappresentazioni, la Maison Carrée, il bel tempio esastilo perfettamente conservato dotato di pronao e colonnato, i resti del Tempio di Diana, la panoramica Tour Magne. E questi sono solo i monumenti più noti e importanti!

Nîmes è un paradiso per gli appassionati di archeologia, per chi ha voglia di visitare una città attenta alla conservazione delle vestigia del passato ma con una prospettiva definita rivolta al futuro, per chi cerca una destinazione culturalmente ghiotta, con mille fil rouge da seguire ciascuno annodato all’altro. Una città per tutti, pronta ad accogliere e mostrarsi. 

Sebbene il centro storico di Nîmes appaia abbastanza intricato –  la mappa attuale della città è ben lontana dalla linearità del cardo e del decumano che in epoca romana scandivano le planimetrie delle città e delle colonie – visitare Nîmes da turisti non è complicato e quasi tutti i luoghi più importanti sono a portata di passeggiata (e la stazione ferroviaria è in centro città).

Non cadete però nella tentazione di cercare di visitare Nîmes in una sola giornata, men che meno dalla mattina alla sera, perché sarebbe davvero limitante. La città ha grande fascino e si svela poco alla volta, è necessario camminare per i vicoli del suo centro urbano, sedersi ad un tavolino con un pastis o un bicchiere di vino freddo mentre il chiacchiericcio dell‘aperó diviene il sottofondo di una avventura all’insegna della bellezza. E non dimenticate che di sera il silenzio torna ad impadronirsi dei luoghi più frequentati. Calcolate quindi di visitare Nîmes in due giorni (almeno!), meglio ancora se ne programmate tre.

A Nîmes è necessario avere il tempo per varcare i portoni dei bellissimi Hôtels particuliers,  le abitazioni prestigiose dei secoli passati ricche di raffinati decori e di eleganza, un tempo dimore privilegiate della nobiltà o dei ricchi borghesi. C’è la necessità, quasi un bisogno fisico, di trovare lo spazio mentale per visitare e comprendere i suoi musei bellissimi: nel caso del Museo Carré D’Art di Nîmes, il contenitore (opera di Sir Norman Forster) è altrettanto interessante del contenuto.

Il fascino di Nîmes è in equilibrio stabile tra passato e presente, tra arte classica e contemporanea. Negli ultimi decenni sono state avviate numerose opere di rinnovamento urbanistico – non limitate ai soli edifici pubblici – che sono state  affidate ad architetti di fama internazionale che spesso si sono ispirati proprio alla romanità per i loro progetti.

C’è poi un motivo in più per scegliere di fermarsi a Nîmes per alcuni giorni: la città si trova in una posizione ottimale per visitare Arles, Avignone, la Camargue, Montpellier e le stesse Marsiglia ed Aix-en-Provence sono a poco più di 100 chilometri (veloci perché tutti di autostrada).

Una delle gite incontournables porta a 22 chilometri da Nîmes in un sito verde e preservato dove, in una valletta verde attraversata dal fiume Gardon, si trova l’acquedotto romano più famoso di Francia (e forse più fotografato nel mondo), il Pont du Gard, un acquedotto-ponte a tre ordini di archi con la strada che passa al primo livello. Talmente bello ed unico che dal 1985 è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco. A supporto del sito, vi è un museo archeologico ed un parco naturalistico e in più il Gardon, che scorre proprio sotto il ponte, è balneabile e poco distante ci sono spiaggette dove fermarsi.   

Visitare Nîmes - Maison Carrée et Carré d'Art Norman Foster. Photo OT Nîmes

Visitare Nîmes – Maison Carrée et Carré d’Art Norman Foster. Photo OT Nîmes

Visitare Nîmes in due giorni: un itinerario ricco di scoperte

Un itinerario (minimo) per visitare Nîmes occupa almeno due giorni pieni, che sono appena sufficienti per farsi catturare dal fascino della città e dai suoi reperti archeologici lasciando un po’ di tempo alla scoperta gastronomica ed al relax.

Visitare Nîmes: primo giorno

L’itinerario del primo giorno parte dalla stazione ferroviaria della città e prosegue lungo Avenue Feuchéres fino alla grande piazza alberata con al centro la Fontaine Pradier, una fontana del XIX secolo che rappresenta la città di Nîmes in forma di fanciulla: ai suoi piedi due uomini e due donne simboleggiano i fiumi e le sorgenti che hanno reso possibile lo sviluppo della città. Sì, la disponibilità di acqua ha avuto un ruolo importante nello sviluppo di Nîmes: l’acqua era indispensabile per la vita quotidiana, per alimentare in epoca romana le terme, per consentire lo sviluppo delle fabbriche e delle tessiture in epoche più recenti. In più, l’acqua diviene elemento estetico, che ritroveremo nei Jardin de la Fontaine.

Uno dei lati della esplanade è chiuso dal Tribunale: anche questo edificio neoclassico rende omaggio alla classicità e le sue forme si ispirano a quelle della Maison Carrée, con l’ingresso a forma di tempio con tanto di frontone sostenuto da un alto colonnato.

La grandiosa Arena romana del I° secolo d.C., con il doppio ordine di archi di marmo che racchiudono lo spazio ellittico un tempo adibito ad ospitare lotte dei gladiatori, corse delle bighe e spettacoli e che ancora oggi viene utilizzato per spettacoli ‘in stile romano’ o per concerti, è proprio a due passi e le sue dimensioni, davvero imponenti, permettono di comprendere quanto la città di Nîmes, o meglio Nemausa – questo era il nome latino della città –  fosse importante e densamente popolata. Luogo di traffici e commerci, si trovava sul tracciato della Via Domitia, la strada di collegamento che univa il centro dell’Impero con la Spagna.

Ancor prima di entrare nell’Arena (in francese il nome è declinato al plurale, Les Arenes e nei periodi bui del Medioevo venne utilizzata come fortezza e luogo di raccolta sicuro per la popolazione) vi suggerisco di investire un paio di ore del vostro tempo per visitare il Musée de la Romanité (si trova sul lato opposto dell’Esplanade), le cui collezioni archeologiche convivono con innovativi sistemi di apprendimento e visita multimediali, con l’uso della realtà aumentata.

Il percorso museale è un itinerario nella storia della città che parte dall’epoca preromana, con ricostruzioni e collezioni di oggetti  che vanno  dalla preistoria fino ai giorni attuali. Il Museo ha un fornito bookshop ed un ristorante panoramico al secondo piano. Non perdetevi il rooftop, con vista panoramica sull’Arena e sui principali siti storici e artistici della città!

Una curiosità: il Museo è stato inaugurato nel 2018 e  l’architetto Elisabeth de Portzamparc si è ispirata per le sue forme ad una toga romana, con le pareti esterne che formano pieghe e drappeggi e costruiscono un flessuoso monolite luminoso. 

Poco distante, di fianco all’Arena, c’è l’Ufficio del turismo di Nîmes, dove chiedere informazioni ed acquistare mappe e guide per approfondire e il Museo della Cultura Taurina: la Spagna non è lontana e a Nîmes (così come ad Arles) le corride sono di casa. Se vi avanza tempo, e vi interessa l’argomento, potete visitarlo.

Per pranzo, potete fermarvi a La Table du 2, il ristorante brasserie del Museo della Romanità oppure in uno dei bistrot che si si trovano sulle vie vicine: di sicuro non resterete delusi.

Dopo una mattinata piena il pomeriggio è altrettanto denso di scoperte ed inizia con una passeggiata lungo l’ombroso Boulevard Victor Hugo per raggiungere due dei tesori più preziosi di Nîmes, il passato e il futuro che si contrappongono: a destra si eleva la Maison Carrée, dall’altro lato cattura lo sguardo il Carré d’Art, il Museo d’arte contemporanea firmato da Sir Norman Forster.

La Maison Carrée nasce come tempio commemorativo, voluto nel  quinto secolo d.C. da Marco Vipsanio Agrippa, sposo di Giulia figlia di Cesare Augusto, per onorare i figli Gaio e Lucio, designati eredi dal nonno imperatore ma deceduti in giovane età. E’, insieme all’Arena, uno dei monumenti emblematici della città e la sua forma perfetta vi ricorderà sicuramente quella della Chiesa della Maddalena di Parigi e, per chi conosce Roma, il tempio di Portuno, tempio romano di epoca repubblicana che si trova sul Lungotevere, quasi davanti alla Bocca della Verità.

Nel corso dei secoli la Maison Carrée ha avuto diversi usi: tempio, magazzino, chiesa, abitazione. E forse è proprio grazie a questo uso continuo che è scampato dalla distruzione che ha colpito gran parte degli edifici romani di Nîmes.

Dall’altro lato della strada si trova invece il Museo di Arte Contemporanea di Nîmes, il Carré D’Art. Il progetto di Sir Norman Forster per il Museo si ispira proprio alle forme della Maison Carrée ed oggi custodisce una collezione di oltre 400 opere d’arte (francese, mediterranea e anglosassone) oltre a proporre mostre temporanee. Una curiosità: il Carré d’Art è un edificio di nove piani ma solo quattro sono visibili perché il resto è sotterraneo.

E’ tempo di rilassarsi e dedicarsi alla sana flânerie lungo le stradine del centro storico di Nîmes: dalla Maison Carrée prendete Avenue de Général Perrier, piacevole via commerciale fiancheggiata da bei palazzi in stile, con balconi che mostrano complicate volute di ferro battuto. Superate il centro commerciale Coupole des Halles e girate a destra in Rue des Halles fino a raggiungere Place aux Herbes, in pratica il centro storico della città.

Accanto c’è la Cattedrale di Nîmes, dedicata a Notre-Dame-et-Saint-Castor, che risale nel nucleo più antico al X° secolo d.C. (ma sorge su vestigia di epoca romana) con elementi romanici, gotici e barocchi. Nel corso dei secoli ha subito numerosi restauri e rimaneggiamenti che hanno dato vita ad un mix di stili.

Un suggerimento, utile soprattutto se siete in viaggio con i bambini: lo sapete che l’emblema di Nîmes è un coccodrillo legato ad una palma, in ricordo all’origine ancestrale della città che sarebbe stata fondata da legionari provenienti dall’Africa? Il simbolo si ritrova nelle insegne, in una fontana piuttosto famosa (si trova in Place du Marchè), perfino sui chiodi d’ottone che decorano le strade e in mille altri dettagli. Perché non fare una gara a chi ne scova di più?

Concludete infine la giornata in uno dei ristoranti della città, e non dimenticate di assaggiare la brandade de Nîmes, la crema di merluzzo, olio e latte tipica della città (sì, ricorda il baccalà mantecato italiano, d’altra parte la cucina mediterranea ha spesso elementi comuni), talvolta viene arricchita con spezie, prezzemolo, salsa di acciughe, perfino tartufi. Da provare anche la classica tapenade di olive nere ed erbe aromatiche e la carne di toro (un classico del Gard, che si ritrova anche in Camargue).

Il Tempio di Diana - Jardin de la Fontaine

Il Tempio di Diana – Jardin de la Fontaine

Visitare Nîmes in due giorni: il secondo itinerario

L’itinerario di oggi porterà a conoscere altre vestigia romane della città e ci sarà tempo per  sostare in uno dei giardini pubblici più belli di Nîmes. Non mancherà poi il tempo per visitare un Museo davvero particolare e scoprire l’origine della stoffa denim, sì, proprio quella dei blu-jeans!

Dopo aver fatto una buona colazione, raggiungete la Porta di Augusto (o Porta di Arles), una delle uniche due porte di epoca romana ancora visibili (l’altra è la Porta di Francia, meno evidente perché inserita tra due edifici del XVII secolo). Per raggiungerla, seguiamo il Boulevard Admiral Courbet in direzione della Chiesa di Saint-Baudile, chiesa neogotica dalle alte torri a pinnacolo che sbucano dai tetti della città.

La Porta di Augusto  – o, meglio, ciò che ne resta, perché così come è successo anche a Roma, nel corso dei secoli le vestigia romane ed i marmi che decoravano gli edifici sono stati riutilizzati per edificare o abbellire nuovi edifici – risale al I° secolo avanti Cristo ed era uno dei varchi di accesso che permettevano di attraversare le mura  fortificate che circondavano Nemausa (una struttura di oltre 6 chilometri, larga 3 metri ed alta 10, intervallata da 80 torri e 10 porte), attraverso cui transitavano i viaggiatori che percorrevano la via Domitia.

Con una passeggiata rilassante sotto gli alberi del Boulevard Gambetta, raggiungete Square Antonin (la riconoscete: c’è una statua dedicata all’Imperatore romano Antonino Pio) e proseguite lungo il Quai de la Fontaine, al cui centro scorre il canale d’acqua che proviene dalla sorgente del  Jardin de la Fontaine, polmone verde e luogo di delizie cittadine dove rilassarsi, passeggiare nei sentieri, fermarsi sulle panchine per ammirare statue e fontane.

Il luogo dove si trova il Jardin è antichissimo – l’acqua che vi scorre era già utilizzata  e venerata dalla tribù celtica dei Volques Arécomiques – e da sempre svolge un ruolo importante come ‘custode delle acque’. L’attuale allestimento paesaggistico è del XVIII secolo  e  tra le varie meraviglie è presente un sito romano, il cosiddetto Tempio di Diana (che probabilmente tempio non era ma un’aula destinata a biblioteca).

Seguendo con attenzione la strada in salita della Rue de la Tour Magne si raggiunge l’unico torrione che resta delle mura di Nîmes, la Tour Magne appunto,  struttura che esisteva già in epoca gallica e che i romani inglobarono nel sistema difensivo della città. La base ottagonale sosteneva tre edifici sovrapposti (il più alto è crollato) ed è possibile salire in cima per vedere il panorama della città dall’alto dei suoi 32 metri, utilizzando una scala moderna che si trova nell’interno.

Dopo una sosta per il pranzo (che ne dite di fare un pic-nic nel Jardin de la Fontaine? O preferite un buon ristorante?) riprendete l’itinerario e tornate verso il  centro cittadino per visitare il Musée du Vieux Nîmes, proprio accanto alla Cattedrale. Il museo occupa i locali dell’ex palazzo vescovile e narra la vita a Nîmes a partire dal Medioevo, con attenzione alle tradizioni, agli usi e ai diversi aspetti della vita quotidiana fino al XIX secolo. Scopriamo così che la città, proprio grazie alla copiosa presenza di acqua, nel XVIII secolo è stata una realtà industriale di tutto rispetto e le sue industrie tessili producevano apprezzati tessuti jaquard esportati in tutta Europa. Sempre nelle aziende tessili di Nîmes nasce una tela azzurra molto robusta, il denim (il termine deriva da de Nîmes, poi anglicizzato), destinata a diventare famosa in tutto il mondo come il tessuto dei blue jeans.

Concludiamo la nostra visita di Nîmes con una buona cena ma prima di andare a dormire facciamo una passeggiata romantica, per lasciarci avvolgere dalla bellezza dell’Arena illuminata.

Piccola nota: due giorni sono davvero pochi per visitare Nîmes, si riesce a vedere giusto i luoghi più famosi. Con più tempo a disposizione si può andare alla scoperta della Nîmes contemporanea, in cui le architetture innovative degli edifici progettati da architetti famosi contendono l’attenzione ai murales della street-art oppure seguire un itinerario di scoperta e shopping nelle botteghe storiche e artigiane della città.

Come arrivare a Nîmes dall’Italia

  • In auto da Milano sono circa 700 km passando lungo la costa, Monaco e la Provenza, poco più di 600 passando per le Alpi e Grenoble.
  • In treno bisogna arrivare fino a Marsiglia e quindi cambiare per Nîmes, le due città francesi distano tra loro un’ora di viaggio.
  • In aereo: l’aeroporto Nîmes-Garons è collegato con l’Italia via Parigi, è molto più pratico atterrare a Marsiglia e poi prendere il bus (o il treno).

Dove dormire a Nîmes

Di certo a Nîmes non mancano strutture turistiche belle, comode e lussuose. Tra le più interessanti in centro (o comunque non lontano dal centro) vi segnalo il Jardins Secrets in Rue Gaston Maruejols, con giardino privato e piscina, dagli arredi curatissimi; il Maison Albar Hotels L’Imperator in Rue Gaston Boissier, un palazzo storico ristrutturato con arredi di design, SPA e piscina; la Maison d’Uzès Relais & Châteaux, che utilizza un affascinante Hôtel particulier in rue du Docteur Blanchard e meraviglia i suoi ospiti con arredi d’epoca o di design contemporaneo, una SPA, mille dettagli super curati.

Maggiori informazioni:

Il sito ufficiale del turismo di Nîmes é  https://www.nimes-tourisme.com/fr/

Attenzione: in considerazione degli effetti della pandemia, vi invito a verificare le aperture dei siti turistici citati (ed il costo dei biglietti di ingresso) tramite i rispettivi siti internet oppure attraverso l’Ufficio del Turismo di Nîmes e a voler rispettare tutte le indicazioni che vengono fornite in tema di sicurezza e e salute.

Ringrazio l’Ufficio del Turismo di Nîmes per le utilissime informazioni e le fotografie.

ARENES. Photo Ville de Nîmes

ARENES. Photo Ville de Nîmes

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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