Visitare i Passaggi Coperti di Parigi

Avete mai visitato i passaggi coperti di Parigi? Si dice che per conoscere la capitale francese non sia sufficiente una vita: ed è così, perché la città è incredibilmente grande e così diversa nei suoi tanti  arrondissement che non si finisce mai di scoprirla del tutto.

Nel corso del tempo siamo stati a Parigi in più occasioni ed ogni ogni volta c’è un angolo particolare, un edificio, un museo di nicchia che scopriamo, sempre con grande sorpresa ed entusiasmo.

In un primo viaggio a Parigi è obbligatorio visitare i luoghi famosi della città – Tour Eiffel, Louvre, Arc de Triomphe e Avenue des Champs-Élysées, Sainte-Chapelle, Place des Vosges, Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore. Ma nei viaggi successivi ci si può dedicare a scoprire la Parigi meno turistica o famosa, forse più nascosta ma altrettanto unica e affascinante.

Uno degli itinerari più curiosi ed al tempo stesso interessanti, che unisce storia, architettura, aneddoti e – per chi ne ha voglia – shopping, è la ‘caccia’ ai Passages Couverts, ovvero ai Passaggi coperti di Parigi. Sono gallerie commerciali ottocentesche coperte, con un passaggio pedonale non molto ampio ai cui lati si aprono botteghe molto eleganti o un po’ fanè oltre agli immancabili cafè, brasserie e bistrot.

I passaggi coperti di Parigi possono essere considerati come gli antenati dei moderni centri commerciali e sono sono collocati all’interno di palazzi. Ma non sono di facile individuazione, almeno non sempre!

I più famosi (Passage Vivienne, Passage du Grand Cerf, Passage Joffrey o la Galerie Colbert) sono generalmente indicati da frecce o cartelli ma per alcuni altri ci vuole un po’ di ‘naso’ (e una buona cartina di Parigi) per individuarli.

Ed ecco perché, dopo aver penato non poco per trovare i passages più famosi, ho deciso di scrivere un post che li elenchi e che soprattutto vi dia le informazioni per trovarli abbastanza facilmente. In ogni caso, se vi aiutate con Google Maps (mettete l’indirizzo o direttamente il nome del Passage) sarà un attimo rintracciarli!

Due parole sulla storia dei Passaggi coperti di Parigi

I passaggi coperti (spesso indicati anche come Galerie) si caratterizzano per essere stati il primo esempio di commercio organizzato a Parigi che non fosse un mercato.

Nascono alla fine del XVIII° secolo a seguito della lottizzazione della Rive Droite e della costruzione di palazzi ed edifici destinati alla piccola nobiltà, alla nascente borghesia e alle classi lavoratrici qualificate. E quindi ben prima che Parigi prendesse l’aspetto attuale di città dei grandi Boulevards che, come ricorderete, arrivarono solo con la nuova urbanizzazione voluta da Napoleone III e progettata dal Barone Haussmann.

I passaggi coperti ebbero talmente tanto successo che nel momento della loro massima diffusione (all’incirca 1830) se ne contavano oltre 150, ovviamente non tutti lussuosi ma comunque comodi. Le dame e le signore – ma anche le governanti e i valletti che vi venivano inviati a ritirare acquisti dai loro padroni – dovevano trovare davvero molto comodo poter trovare più negozi in un unico luogo, per di più al coperto e ben al sicuro dai pericoli della strada!

Inoltre, offrivano un confortante riparo dalla pioggia o dal fango che a quei tempi invadeva le strade di Parigi in inverno. E vuoi mettere la possibilità di fermarsi a bere un caffè o una cioccolata calda in uno dei piccoli cafè, in un ambiente luminoso, elegante e raffinato? Davvero richiamo non da poco!

Cosa si vendeva nei negozi all’interno dei passaggi coperti? Un po’ di tutto, anche se ciascuna delle gallerie coperte tendeva a specializzarsi in un prodotto merceologico: stoffe, piccole modisterie, negozi di mobili, mercerie, librerie.

E poi negozi di granaglie e spezie, drogherie, rivendite di tè e caffè. In alcune gallerie si notano ancora le vecchie insegne (davvero benedetti coloro che non le hanno gettate via!) ed è divertente ‘giocare’ ad indovinare quali fossero un tempo i commerci.

Con la nascita dei moderni grandi magazzini (Le Bon Marché viene aperto  nel 1852, Printemps nel  1865 e Les Galeries Lafayette nel 1893), la funzione commerciale dei Passaggi Coperti di Parigi viene meno: si trasformano in magazzini, cedono il posto a negozi di minor pregio fino a diventare il luogo dei rigattieri e dei robivecchi.

Molti, moltissimi passaggi coperti chiudono o vengono riconvertiti. E’ la fine di un’epoca, pur tuttavia alcuni passaggi continuano a resistere.

I Passaggi Coperti di Parigi

I Passaggi Coperti di Parigi

Quali sono i Passaggi Coperti di Parigi che si possono visitare?

Al giorno d’oggi di passaggi coperti ce ne sono ancora diversi, circa una trentina, ed i più famosi e frequentati si trovano nella zona grosso modo ricompresa nel 2° Arrondissement, più o meno tra Boulevard Haussmann e Rue Ètienne Marcel.

La gran parte sono in ottime condizioni, ristrutturati con grande cura del dettaglio – la Galerie Vivienne è letteralmente scintillante! – ma resistono anche alcuni passaggi coperti, più decentrati, che mostrano i segni del tempo ed una certa atmosfera un po’ fumosa che li rende molto caratteristici.

Non mancano Passaggi Coperti con hotel, B&B ed abitazioni private che si affacciano sulla Galleria, con ristoranti famosi o perfino con uffici pubblici!

I principali Passaggi Coperti che meritano una visita (o anche due!)

  1. Galerie Vivienne
  2. Galerie Colbert
  3. Passage Verdeau
  4. Passage Jouffroy
  5. Passage des Panoramas
  6. Passage des Princes
  7. Passage Choiseul
  8. Galerie Véro-Dodat
  9. Passage du Grand Cerf e il piccolo Passage Bourg L’Abbè

I Passages meno frequentati

  1. Passage du Caire e il Passage Ponceau
  2. Passage Brady e Passage de l’Industrie
  3. Passage du Prado

Esistono anche altri Passaggi Coperti ma per collocazione, stato di degrado e frequentazioni, viene sconsigliato di visitarli ai turisti, se non in gruppo o con una guida.

1. La Galerie Vivienne

Non lontano dall’edificio della Borsa di Parigi, una volta entrati nella elegante Galerie Vivienne – considerata uno dei più grandi passaggi coperti di Parigi e forse il più bello – ci si trova in un ambiente perfettamente ristrutturato, con volute in ferro battuto, lampade in ottone e il pavimento in mosaico a disegni geometrici. Un salotto, insomma!

Il tetto in vetro, sostenuto da una struttura in ferro, nelle giornate di sole rende  molto luminoso l’ambiente ed un piacere osservare i negozi aperti nella Galleria, tra cui bellissime librerie antiquarie, rivendite di vino, negozi di moda. Se volete pranzare con stile, il Bistrot Vivienne occupa alcuni spazi all’interno della Galerie

  • Indirizzo: Rue Vivienne, 6 oppure Rue des Petits Champs, 4 – metro fermata Bourse

2. La Galerie Colbert

A pochi passi dalla Galerie Vivienne, anzi, quasi incastonata l’una dentro l’altra la Galerie Colbert non ospita negozi ma uffici pubblici e universitari: vi ha hanno sede dell’Institut Nationale d’Histoire de l’art e l’Institut National du Patrimoine. Di particolare valore la rotonda con la cupola in vetro ma in genere è aperta solo in occasione di eventi.

  • Indirizzo: Rue des Petit Champs, 6, metro Bourse

3. Le Passage Verdeau

Un passaggio dall’atmosfera neoclassica, che ospita numerosi negozi di antiquari e collezionisti, ma anche mercerie di alto livello.  Un Passage Couvert colto ed elegante, luminoso. In pratica, insieme al Passage Jouffroy  (di cui costituisce un prolungamento, basta attraversare la strada) ed al Passage des Panoramas (dall’altro lato di Boulevard Montmartre), permette di fare una bella passeggiata al coperto anche quando fuori infuria la tempesta. Insomma, non lamentatevi se con la pioggia non sapete cosa fare a Parigi!

Attenzione: all’inizio, lato Rue de Faubourg Montmartre, il portone di accesso non è troppo visibile, anche perché il passaggio fa una curva a gomito prima di aprirsi nel consueto corridoio fiancheggiato da negozi e rivendite.

Il soffitto è completamente vetrato e per aumentare l’altezza ha una forma a sesto acuto. Il passaggio è piuttosto stretto e non manca il bistrot dove fermarsi per uno spuntino o un pasto con il sistema à formule, ovvero a prezzo fisso.

  • Indirizzo: rue de la Grange Batelière, 6 oppure rue du Faubourg Montmartre 31, metro fermata Grand Boulevards

4. Le Passage Jouffroy

Impossibile non trovarlo: è immediatamente dall’alto lato della strada alla fine del Passage Verdeau! Il Passage Jouffroy è, anche esteticamente, la continuazione del Passage precedente. Il tetto in vetro sostenuto da una struttura metallica è meno affascinante (ricorda quello di una serra).

Una curiosità: il Passage Jouffroy ospita anche due hotel storici (Hotel Chopin e Hotel Roceray, quest’ultimo un hotel degno di menzione perché Rossini lo utilizzava come base quando era a Parigi e pare che vi compose il Guglielmo Tell).

Questo Passage è molto commerciale e frequentato, c’è perfino un piccolo supermercato e numerosi negozi interessanti come il negozio specializzato in giocattoli antichi, quello in manifesti cinematografici o quello che vende ombrelli e bastoni da passeggio.

Sempre all’interno del Passage, c’è anche un ingresso al Museo Grévin (il museo delle cere) il cui accesso principale è però in Boulevard Montmartre 10.

  • Indirizzo: rue de la Grange Batelière, 9 oppure Boulevard Montmartre 12, metro fermata Grands Boulevards

5. Le Passage des Panoramas

All’uscita del Passage Jouffroy in Boulevard Montmartre, attraversate la strada e troverete il Passage des Panoramas. Percorrendolo tutto, vi troverete quasi sotto il palazzo monolitico della Borsa.

Oggettivamente, l’aspetto è un po’ datato (e trasandato), sicuramente non bello come il Passage Vivienne o come quello del Grand Cerf.

E’ il regno dei piccoli negozi, dei ristorantini francesi o etnici, dei rivenditori di francobolli, monete, di stoffe ed una antica tipografia, Stern.

Forse è il Passage, dei tre che costituiscono un’unica passeggiata coperta (Verdeau, Jouffroy e des Panoramas) quello rimasto più simile a come doveva essere cento anni fa.

Dal percorso principale si diramano diversi corridoio, alcuni un po’ bui che noi abbiamo preferito evitare (anche se davvero il passage è molto frequentato).

Perché Passage des Panoramas? I Panoramas erano due sale rotonde coperte da cupole e abbellite da disegni paesaggistici, ora scomparse.  Questa galleria, insieme al Passage du Caire, è la più antica  ancora esistente.

  • Indirizzo:  Boulevard Montmartre 11-13 oppure rue Montmartre 151, metro fermata Grands Boulevards.
I Passaggi Coperti di Parigi - Le Grand Cerf a Natale

I Passaggi Coperti di Parigi – Le Grand Cerf a Natale

6. Passage des Princes

Una piccola galleria, non troppo distante dall’Opera Garnier e dai Passages Verdeau e Joffroy, che potrebbe tranquillamente essere saltata se non fosse per la sua specializzazione: è il passage specializzato in negozi di giocattoli ed articoli per bambini.

O meglio, lo era, perché dopo il lockdown non tutti i negozi hanno retto l’onda e qualcuno ha chiuso.

  • Indirizzo: Boulevard des Italiens, 5  – rue de Richelieu, metro fermata Richelieu-Drouot

7. Passage Choiseul

Andando in direzione Avenue de l’Opéra, e cercando un po’ tra i vicoli, si trova l’ingresso di un altri piccolo Passage pieno di negozi e brasserie.

Il Passage Choiseul collega Rue Saint-Augustin con Rue des Petits Champs ed è un mix di negozi interessanti (rivendite di brocante, tipografie, cartolerie) mescolati con negozi di abbigliamento relativamente economico considerato il quartiere. Ci sono anche numerosi ristoranti e piccoli fast food. Anche qui, un ottimo luogo dove fermarsi se fa freddo o piove o ci si vuole sedere un attimo per bere un pastis o un caffè. Non è aperto la domenica.

  • Indirizzo: Rue Saint-Augustin 18 oppure Rue des Petits Champs 50, netro fermata Quatre Septembre.

8. Galerie Véro-Dodat

Cambiamo zona di Parigi per visitare, nei pressi della Bourse di Parigi (il nuovo luogo d’arte che ospita la Collezione Pinault) la piccola Galerie Véro-Dodat. Ci sono talmente tanti luoghi interessanti da vedere in questa zona di Parigi – non ultimo il Louvre, ma anche Les Halles, il Centre Pompidou e il Palais Royal – che questo passaggio coperto non troppo lungo rischia di passare inosservato!

Si tratta di un classico passaggio, con il pavimento a mattonelle bianche/nere, il tetto in vetro e ferro e pieno di negozi non certo economici.

Sulla galleria si affacciano le finestre degli appartamenti vicini e il tetto vetrato è intervallato da soffitti affrescati. Elegante!

  • Indirizzo: Rue do Bouloi oppure Rue Jean-Jaques Rousseau, 21, metro fermata Les Halles o Palais-Royale

9. Passage du Grand Cerf

Non distante dalla Galerie Vero-Dodat, a relativamente poca distanza dalla bella chiesa neogotica di Saint-Eustache, ci aspetta ancora uno dei passaggi coperti di Parigi, il Passage du Grand Cerf.

Forse il Passage che a me in assoluto è piaciuto di più, super elegante e arioso e non per nulla il suo tetto è ad una altezza decisamente maggiore di tutti gli altri passages che abbiamo visitato. I negozi qui sono su due livelli e in più ci sono le finestre degli appartamenti in cima.

Le pareti ed i negozi sono ingentiliti da belle boiserie, la luce che entra prepotente dal tetto vetrato e le piante verdi che arricchiscono la scenografia fanno sembrare il passaggio simile ad una serra. Un colpo d’occhio unico!

Anche il pavimento che utilizza le gradazioni del grigio, con le losanghe disposte geometricamente, contribuisce a donare alla galleria senso prospettico.

Anche qui immancabili gallerie d’arte, negozi di brocantage raffinato o rivendite di prodotti di design, mercerie e rivendite di stoffe e lane per lavorare a maglia fornitissime. Davvero bello!

Quasi davanti all’uscita di Rue Saint-Denis, si trova il Passage Bourg L’Abbè, piuttosto corto ed assolutamente non bello come quello del Grand Cerf (è un budello piuttosto scuro seppur  con diversi negozi, anche interessanti).

  • Indirizzo: Rue Saint-Denis 145 oppure Rue Dussoubs 10, metro Ètienne-Marcel

I Passaggi coperti di Parigi meno centrali

10. Passages du Caire e Passage Ponceau

Ci spostiamo in una zona di Parigi decisamente poco turistica e (forse) meno tranquilla: siamo in direzione Gare de L’Est per visitare uno dei più vecchi passaggi coperti parigini, il Passage du Caire. Scordatevi la bellezza dei passages visitati fino ad ora, qui sembra di essere in un condominio di una bainlieu. Un tempo era arricchito di decori e affreschi a tema Antico Egitto (ecco da dove viene il suo nome), ma ora…

Pochi negozi e quelli che ci sono decisamente essenziali, pavimento in cemento (e nemmeno troppo pulito), molte inferriate e cancelli. Questo Passages ha un curioso andamento ad angolo ma è uno di quei posti di Parigi che visti una volta, non vale la pena di tornarci.

Dal lato di Rue Saint-Denis, con l’ingresso leggermente spostato verso sinistra rispetto all’uscita del passage du Caire, quest’ultimo idealmente continua nel Passage Ponceau. Il cancello di ingresso è stretto e piccolo, niente a che vedere con i portali maestosi della Gallerie Vivienne o del Passage du Cerf (ma dal lato di Boulevard de Sébastopol, al n. 119, l’ingresso è decisamente migliore e più interessante). Anche qui, negozietti di bassa qualità, qualche accenno della bellezza che un tempo doveva appartenere a questo luogo e poco altro.

Su Boulevard de Sébastopol si accede anche ad altri vecchi passaggi, in alcuni casi sono chiusi, trasformati in proprietà private oppure non vale la pena di visitarli.

  • Indirizzo: Rue du Caire 44, oppure Rue Saint-Denis 200 oppure Rue d’Alexandrie 33, metro fermata Sentier.

11. Le Passage Brady

Il Passage Brady è un altro dei passaggi coperti di Parigi al di fuori del centro turistico della città. E’ la galleria della comunità indo-pakistana, che qui apre le sue rivendite di prodotti tipici e ristorantini etnici che riempiono gli spazi di profumi speziati. L’idea dei passages in questa zona assume forme in parte diverse, più simili a strade commerciali che che a gallerie coperte. E non a caso parallelo al Passage Brady c’è il Passage de l’Industrie, a tutti gli effetti una strada che connette due isolati. Anche in questa zona, in termini di sicurezza, un minimo di attenzione aggiuntiva è richiesta.

Poco prima del Passage Brady c’è anche il Passage de l’Industrie, parallelo, che è, a tutti gli effetti, una strada tra due isolati. D’altra parte i Passaggi Coperti di Parugi nascono proprio dall’utilizzo dei  ‘passaggi’, ovvero strade e vicoli che collegano i diversi boulevard passando tra i palazzi, debitamente coperti con strutture in ferro e vetri.

  • Indirizzo: Boulevard de Strasbourg 33 oppure Rue de Faubourg Saint-Denis 47, metro fermata Château d’Eau oppure Strasbourg Saint-Denis.

12. Le Passage du Prado

Ancor meno interessante rispetto al Passage du Caire, il Passage du Prado è uno di quei passages che tutto sommato è meglio evitare se si è da soli. Ci sono solo magazzini e negozietti di quartiere, nulla di particolarmente affascinante o interessante. Anche questo è un passage con un percorso ad L. A pochi passi dall’arco della Porte de Saint-Denis, è abbastanza buio e in cattive condizioni. Il Passage du Prado mostra tutto il peso del tempo.

  • Indirizzo: Boulevard Saint-Denis 15  oppure Rue de Faubourg Saint-Denis 12, metro fermata Château d’Eau oppure Strasbourg Saint-Denis.

10 motivi per visitare i Passaggi Coperti di Parigi

  1. Sono esempi di un’architettura d’epoca specificamente dedicata al commercio.
  2. Nella gran parte del passages ci sono negozi interessanti da visitare (e dove è possibile fare shopping esclusivo).
  3. Le decorazioni dei passages sono interessanti, rispecchiano lo stile dell’epoca in cui sono stati costruiti: si va dal neoclassico all’art decò passando per decorazioni a tema.
  4. Per la particolarità dei tetti in vetro montati su strutture di metallo, che ricordano le serre
  5. Per avere un posto caldo e piacevole dove passeggiare in caso di pioggia.
  6. Per provare i menù di una delle tante brasserie tipiche che ci sono.
  7. Per fare una ‘caccia’ al passaggio coperto divertente ed a costo zero.
  8. Per comprendere le differenze – anche sociali – tra un passaggio coperto e l’altro
  9. Perché quelli più famosi (da 1 a 9 nell’elenco) si riescono a visitare in una mezza giornata se si usa la metropolitana per tagliare le distanze
  10. Perché sono davvero belli e affascinanti, fanno immaginare come poteva essere Parigi 200 anni fa.

Ulteriori informazioni

I Passaggi Coperti di Parigi hanno orari di apertura e chiusura che variano da galleria a galleria (orientativamente, sono aperti dalle 7.30 del mattino fino alle 20.30, ma alcuni prolungano l’orario ed altri, meno commerciali, lo abbreviano). Dove ci sono ristoranti e brasserie, in genere l’orario di apertura arriva fino alle 24.00. Non tutti sono aperti la domenica (in base agli orari degli esercizi commerciali).

Voglio poi citare un esempio di come un passaggio coperto può essere totalmente stravolto e trasformato in un banale centro commerciale, uno dei tanti che ci sono a Parigi ed in giro per l’Occidente: il Passage du Havre (Rue du Havre angolo Rue Saint-Lazara), in una posizione eccellente non lontano dalla Gare de St-Lazare, dal Grande Magazzino Printemps e dal Boulevard Haussmann.

Luminoso, moderno, con abbondante uso di vetro ed acciaio e perfino un piccolo giardino interno, ma senza un briciolo di fascino!

I Passaggi Coperti di Parigi - Galerie Vivienne a Natale

I Passaggi Coperti di Parigi – Galerie Vivienne a Natale

Per maggiori informazioni su Parigi:

Sito turistico ufficiale su Parigi e la regione di Parigi: https://www.visitparisregion.com

Alcuni articoli su blog su Parigi insolita e non solo:

La crociera lungo il Canal Saint Martin a Parigi

Chateau de Vincennes: un castello parigino a portata di metro

Il museo del profumo Fragonard di Parigi: bello e gratuito

Arazzi Gobelins: dove vederli a Parigi

Trasporto pubblico di Parigi: come acquistare i biglietti

(sempre valido ma non aggiornatissimo sui prezzi indicati)

Di Città in Città: andiamo a Parigi

 

 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

4 Comments

  1. Avatar
    Teresa Dicembre 15, 2021

    meravigliosi i Passages! ho scoperto per caso il Passage Verdeau in un giorno di pioggia poco distante dal ns hotel, ne sono rimasta innamorata! peccato che a causa dell orario i negozi fossero già chiusi. se tornerò a Parigi li andrò a scovare tutti

    Reply
    • Avatar
      Claudia Boccini Dicembre 17, 2021

      Devi assolutamente visitare il Vivienne (spettacolare) e il Grand Cerf, secondo me il più bello e con negozi dove ho rischiato di diventare povera 🙂 !

      Reply
  2. Avatar
    Daniele & Marilena Dicembre 13, 2021

    Marilena ha avuto la fortuna di abitare per un periodo a Parigi e mi ha sempre descritto, con un certo scintillio negli occhi, la meravigliosa attività della “flânerie” e da questo tuo racconto/tua foto capisco benissimo a cosa facciamo riferimento!
    Anche a Torino, nel nostro piccolo, abbiamo tre graziosi passaggi coperti che adoriamo percorre ogni volta che ci troviamo a passeggiare per il centro storico!

    Reply
    • Avatar
      Claudia Boccini Dicembre 17, 2021

      Grazie! Per il post e per il bel commento 🙂 Torino è bellissima, ci sono stata un paio di volte ma mi riprometto di tornarci per visitarla meglio e per farmi catturare dalla sua atmosfera così elegante. Speriamo di poter realizzare questo desiderio in primavera!

      Reply

Leave reply

<