Andare in vacanza a Biot in Costa Azzurra
Andare in vacanza a Biot: ecco perché è una buona scelta
Siete alla ricerca di una località dove trascorrere le vacanze in Francia, adatta per grandi e bambini, facile da raggiungere dall’Italia, poco lontana dal mare e con boschi e belle cittadine da visitare nei dintorni? Un luogo giustamente accogliente e caloroso, dotato di quel fascino provenzale che solo certi vieux villages riescono ad avere?
Cercate una destinazione culturalmente vivace dove apprezzare la joie de vivre ed il savoire faire tipici dei piccoli paesi del primo entroterra della Costa Azzurra, quei piccoli borghi arroccati sulle colline dove le case hanno i colori delle crete e le imposte si vestono di tinte pastello che fanno quasi invidia al cielo?
Io l’ho trovata – e scoperta, vissuta, apprezzata – in un paesino del primo entroterra della Costa Azzurra, Biot. Andare in vacanza Biot può riservare tante belle sorprese e soprattutto la certezza di non annoiarvi. E’ una cittadina con una lunga storia interessante e ancestrali legami ‘di sangue‘ con il territorio ligure di Oneglia. Ne trovate alcuni cenni nell’articolo “Il ritorno dei Templari a Biot“, in cui vi racconto la grande festa-celebrazione storica che si è tenuta dal 31 marzo al 2 aprile 2023, con una partecipazione di pubblico senza precedenti.
Come si arriva a Biot dall’Italia?
A Biot si arriva facilmente sia con l’aereo fino a Nizza, da cui si prende il treno in direzione Cannes, poche fermate è alla Gare da cui poi un bus porta fino al villaggio, che direttamente in auto dall’Italia passando per il confine di Ventimiglia-Mentone. Poco più di sessanta chilometri di autostrada e siete arrivati! La facilità di raggiungere la località è un buon motivo per andare in vacanza a Biot, non vi sembra?
La strada che collega la stazione ferroviaria di Biot (è a due passi dalla spiaggia) fino al villaggio storico è la Route de la Mer e vedrete che non appena avrete superato l’insegna dell’hotel “La Bastide”, il paesino vi apparirà in tutta la sua unicità.
Arroccato su uno sperone tufaceo, il borgo vecchio ricalca nelle dimensioni e nel perimetro l’antico castello medievale già possedimento templare. E sì, Biot per un paio di secoli è stato una Magione (o Comanderia) dei Cavalieri del Tempio e ancora oggi tante sono le tracce di questo periodo storico che a ben guardare si riescono a trovare celate tra i muri, le case e le piazze.
Nel territorio di Biot ricade anche gran parte del comprensorio tecnologico – universitario di Sophia Antipolis, una sorta di Silicon Valley della Costa Azzurra dove accanto a facoltà scientifiche e mediche universitarie hanno sede grandi imprese tecnologiche ed informatiche.
Quella di Sophia Antipolis è anche la zona dove è più facile trovare hotel moderni adatti a diverse esigenze. Ma questo lo vediamo più avanti. Per ora, concentriamoci sul villaggio vecchio di Biot, che sono certa vi piacerà tanto quanto è piaciuto a me!
Alla scoperta del centro cittadino
Il paese si snoda sul crinale della collina e la via principale è Rue Saint-Sébastien, quello che noi con un termine tutto italiano definiremmo il corso cittadino. E’ piena di piccoli negozi non necessariamente turistici e vi segnalo, tra i tanti, il negozio di stoffe tipiche e le esposizioni di oggetti d’arte così come è imperdibile una sosta (ma anche più di una) al Fournil de Biot, il forno che produce pane tradizionale francese, croissant burrosi e un pain au chocolat ripieno di crema frangipane di una bontà sopraffina.
Se le botteghe di Biot non vi sono sufficienti, ogni martedì mattina su rue Saint-Sébastien si svolge il mercato settimanale di merci varie, con prodotti alimentari e non tipicamente locali e provenzali. Un piacere per gli occhi e per il palato ed un motivo in più per andare in vacanza a Biot!
La piazzetta ombreggiata da due platani ed intitolata al Generale de Gaulle, è un punto di ritrovo per i turisti e i biotois ed il rito dell’aperitivo è celebrato nei tanti bar che aprono le loro vetrine lungo la via principale.
Se invece cercate qualcosa di più sostanzioso di qualche tartina e un calice di vino, a Biot ci sono tanti ristoranti tra cui scegliere, incluso Les Terraillers, che grazie alla cucina creativa dalle ispirazioni meridionali dello chef Michaël Fulci, è stato insignito di una stella dalla Guida Michelin.
Qual è la parte più antica di Biot?
Andare in vacanza a Biot significa spendere qualche ora del proprio tempo per conoscere il luogo. Ed allora via, scarpe comode e andiamo subito a curiosare nella parte più antica del piccolo paese: è la zona, leggermente sopraelevata, che comprende Place des Arcades e Place de l’Église. Qui ha avuto origine il nucleo iniziale di Biot ed ancora oggi questa zona ha un’architettura diversa rispetto al resto del paese, con volumi, strutture ed edifici più massicci e solidi, decisamente medievali.
La doppia fila di arcate contrapposte di Place des Arcades faceva già parte del nucleo originario del castello di Biot ed i portici probabilmente già in epoca medievale ospitavano le botteghe di artigiani, le locande, i commerci a servizio della Comanderia templare che aveva il possessodi Biot, mentre ai piani superiori vi erano le abitazioni. In questa piazza è davvero facile immaginare come dovesse essere Biot nel XIII secolo!
Attraverso un piccolo arco alla fine della piazza si accede alla zona in cui aveva sede la casa del Maestro templare ed alla Chiesa, dedicata a Santa Maria Maddalena. Una chiesa che nasce sui resti di una preesistente chiesa romanica, a sua volta presumibilmente costruita su un tempio pagano.
La Chiesa di Santa Maria Maddalena di Biot: una chiesa, due ingressi
La chiesa di Biot è davvero bella e particolare, tanto da essere stata riconosciuta come monumento nazionale fin dal 1984. Possiede una particolarità: la chiesa ha due ingressi e due campanili, di cui uno – oggi il principale – con campana e orologio. Quello che è appare come l’ingresso laterale su rue de la Poissonerie, affiancato da una torretta poligonale e da una costruzione squadrata accanto al campanile vero e proprio, era l’ingresso principale tanto che su una trave è inciso il nome del costruttore, Tadeus Niger.
Ed ecco il motivo per cui l’attuale accesso alla chiesa risulta sopraelevato rispetto alla navata centrale, che si raggiunge scendendo una decina di gradini. Tra i beni artistici conservati all’interno dell’edificio di culto, una bella pala d’altare rinascimentale attribuita a Louis Brea (a capo della corrente pittorica dei primitivi di Nizza), che rappresenta la “Madonna del Rosario”.
L’industria del vetro a Biot
Dove dormire a Biot
Andare in vacanza a Biot significa anche pernottare nel paese o non troppo lontano da questo. Diverse le possibilità di soggiorno a Biot: nel villaggio ci sono due alberghi – La Bastide de Biot e Les Arcades (con servizi e stili diversi) oltre ad alcuni bed & breakfast o chambres d’hôtes. E’ anche possibile affittare alcuni appartamenti, in taluni casi dotati di piscina.
Nella zona Saint-Philippe a Sophia Antipolis ci sono invece hotel nuovi e moderni, in grado di soddisfare anche il turista più esigente, purché abbia a disposizione una macchina per spostarsi: si va dal Moxy Sophia Antipolis della catena Marriott Bonvoy (un comodo tre stelle con piscina, nuovo e ben arredato) al più spartano (ed economico) Hotel B&B, adatto ad una clientela meno esigente. Se poi volete essere autonomi ed avere a disposizione anche un angolo cottura pur in un contesto alberghiero con piscina e palestra (molto indicato per le famiglie), il Nemea résidence green side con vista sul campo di golf è quel che fa per voi.
Per chi cerca servizi di livello ed un’ambiente internazionale (e vuole affinare il proprio stile a tennis), il Mouratoglou Hotel & Resort saprà soddisfare ogni esigenza. Si tratta infatti dell’hotel a servizio dell’accademia di tennis aperta dall’allenatore Patrick Mouraglotou ( già allenatore di Serena Williams), con campi da tennis, SPA e piscine, di cui una molto curiosa a forma di racchetta.
Inoltre, sono presenti sul territorio di Biot un paio di camping nella zona del Museo Fernand Léger ed i camper possono sostare gratuitamente di fianco alla caserma dei pompieri (in Chemin des Combes) per non più di 3 giorni consecutivi.
Ricapitolando: 10 motivi per scegliere Biot come destinazione di vacanze
- è un piacevole borgo di origine medievale con una storia interessante
- il clima è mediterraneo e piacevole
- permette di fare vacanze attive o rilassanti, adatte ad ogni età
- i bambini trovano spazi dove giocare
- è possibile visitare musei e partecipare ad eventi culturali organizzati dal Comune
- è a meno di 4 chilometri dal mare ed è un buon punto di partenza per gite a Cannes, Nizza, Grasse e i tanti paesini dell’entroterra o della Costa Azzurra
- ci sono numerosi laboratori d’arte (la gran parte si possono visitare)
- gli sportivi possono dedicarsi al trekking, al golf, al tennis o anche solo alle passeggiate
- ci sono numerosi ristoranti, anche di alto livello, dove sostare
- ha un’offerta alberghiera differenziata e per tutte le tasche
Ora capite perché questo paesino è considerato uno dei “Plus Beaux Détours de France” (più belle deviazioni di Francia) e perché vi sto invogliando ad andare in vacanza a Biot?
Servono più informazioni?
- Fondamentale per maggiori informazioni è il sito dell’Ufficio del Turismo di Biot, con una sezione in italiano.
- Per informazioni generali, consultate il sito web dell’Agenzia del turismo francese, con sezioni sulla Costa Azzurra e sulla Francia.
1 Comment
La chiesa mi ha molto colpita brava Claudia. Ma pure le altre cose eh… Io scriverò con calma cosa vedere a Biot (con la T)